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venerdì 20 aprile 2012

I venerdì del libro (81°): YOLANDA LA BUGIARDA

Cara Lilli,

eccoci ad un nuovo appuntamento con HomeMadeMamma e quindi con la lettura.

Oggi ti parlo di un libro che mi è molto piaciuto, comprato dalla sottoscritta per l'irrisoria cifra di € 0,60...proprio così! Giuro!! E' edito dalla Giunti, fa parte della collana Astrea Pocket, è stato stampato nel 1999 e conta 316 pagine. Dove l'ho preso? Su Amazon.it c'è una sezione dedicata ai libri in vendita con sconti del 55%: si tratta delle Offerte Remainders, ossia "libri nuovi ma provenienti dalle eccedenze di magazzino o dagli stock di copie invendute dagli editori che potrebbero presentare segni di vecchiaia sulla copertina". Fantastico, no? Il mio acquisto era in buone condizioni, devo dire.

Premesso questo, ti dico che il romanzo in questione è YOLANDA LA BUGIARDA di Julia Alvarez, autrice di origine dominicana, trapiantata negli USA che non avevo mai sentito nominare, nella mia somma ignoranza!

E' un romanzo piuttosto singolare: la protagonista, Yolanda, detta Yo (che guarda un pò è una scrittrice nata nella Repubblica Dominicana e poi trasferitasi negli Stati Uniti con la famiglia, in fuga dal regime dittatoriale) ci viene presentata da più voci narranti. 

Tutto parte dalla pubblicazione di un suo romanzo che manda su tutte le furie i suoi familiari che si riconoscono nei personaggi della storia, esposti alla curiosità e ai commenti della gente.

Come "vendicarsi" di questa parente sfacciata? Ecco che madre, sorelle, cugine, ma poi anche ex fidanzati, amiche, domestici, decidono di dire la loro, di raccontare aneddoti di vario genere su Yolanda, la quale si porta dietro fin da bambina l'etichetta di "bugiarda" perchè ha sempre avuto il pallino di inventarsi storie.

Il risultato è il ritratto di una donna originale, generosa, testarda ma anche sensibile, insicura, con un'irrequitezza interiore che viene a galla periodicamente.

Il capitolo più bello per me è stato quello finale, in cui Yolanda viene "raccontata" da suo padre, che è la persona che si mostra forse più comprensiva e più vicina con l'animo alla figlia, dandole una sorta di benedizione che sembra riabilitare, ovemai ce ne fosse bisogno, la figura di questa donna così particolare.

Questo romanzo l'ho letto senza fretta, in alcuni giorni, gustandomi uno ad uno i vari capitoli che hanno il pregio di essere collegati tra loro da un filo conduttore (Yo) e allo stesso tempo sono anche un pò racconti "finiti", sono storie nella storia insomma.



 <<Di tutte le mie figlie, quella che ho sempre sentito più vicina è Yo. Mia moglie dice che è perchè siamo molto simili, e quando lo dic esi piccha il pugno sulla testa. Ma non è per questo che io mi sento più vicino a Yo. Lei mi guarda, e so che mi può vedere indietro nel tempo, da quando ero un ragazzino in pantaloni corti e alzavo la mano in quella scuola fatta di legno di palma. [...] Perchè ho avuto la grazia - e a volte la disgrazia - di avere una bambina che capisce i segreti che serbo in fondo al cuore. Non dovrei dire più bambina, perchè è una donna adulta che comincia già a preparasi. Adesso quando mi guarda riesce a vedere la buca scavata di fresco nel cimitero di montagna vicino al villaggio dove sono nato, il baluginio del fiume fra gli alberi.>>

I venerdì del libro su altri blog (elenco ina ggiornamento progressivo...)

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