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domenica 5 agosto 2012

Il periplo del Lago Albano e altre storie

Cara Lilli,

eccomi rientrata alla base. Sapessi che bello poter dire che la seppur breve vacanza è andata meglio del previsto, una volta tanto!

Ma oggi non ti racconto della settimana al mare con tutta la famiglia al completo. Lo farò, ma non oggi.

Oggi lasciami ricordare un'altra vacanza, un pò in là nel tempo ma viva nella memoria. 

Castelgandolfo (Roma), 2-6 agosto 2004. Io e il mio amore, allora ancora fidanzati, ospiti di un amico della mia famiglia. Una vacanzina non programmata, venuta fuori un pò all'ultimo momento, quando sembrava che non ci saremmo mossi in alcun modo. Una vacanzina un pò fuori dall'ordinario per me, abituata al classico mare.

Una grande casa a Castelgandolfo, affacciata sul lago Albano. Una bella esperienza: quella del periplo proprio di quel lago, zainetti in spalla con il pranzo al sacco da consumare a fine gita e via! Poco più di 10 km da percorrere piuttosto agevolmente con andatura media in circa due ore e mezza, con la sensazione di aver però abbandonato la "civiltà" perchè appena inizia il percorso vero e proprio, col sentiero sterrato, ci si immerge nel verde e se si è fortunati e non si incotra nessuno si sentono solo i suoni della natura.

Ho un ricordo davvero bellissimo di quella mattinata, io e il mio amore ci godemmo ogni passo di quel percorso.

Poi il giorno dopo di nuovo sul lago Albano, ma stavolta da "bagnanti": ci sono dei lidi ben attrezzati e io ho anche fatto per la prima (e ancora oggi unica) volta in vita mia il bagno in acqua dolce....strana sensazione, un pò come stare nella vasca di casa :-)

E poi una gita a Roma, tra monumenti vari e villa Borghese, immensa tanto da perdersi!

E poi un'altra serata a Roma, stavolta con il nostro amico che ci accompagnò in macchina e ci portò a mangiare in un ristorante cinese di sua fiducia, convincendo (o meglio dire "costringendo"!!!) anche il mio povero fidanzato ad assaggiare piatti che non avrebbe mai toccato ;-)

E una bella passeggiata per Castelgandolfo, graziosissima, con tanto di fotografia della sottoscritta vicino alla buca delle lettere più antica del mondo (si, proprio così!!) risalente al 1820.

E una serata a Marino a mangiare anche stavolta col nostro amico un gelato buonissimo sotto il cielo stellato.

Storie di giorni passati in allegria e spensieratezza, che giusto ieri ho riportato più nitidamente alla memoria dopo averne accennato per caso in un discorso con mio cognato.
Storie rese più originali e simpatiche dalla presenza dell'amico che ci ospitò: un ex alunno di mia madre, degli inizi del suo insegnamento (nella prima metà degli anni '60), che è poi entrato quasi a far parte della famiglia; un uomo allegro, dal carattere un pò stravagante, che ha scelto la strada del sacerdozio in età matura (quando aveva più di 40 anni), non un tipo che passa inosservato, insomma. Un "pretino sprint" come lo definì scherzosamente dopo quella vacanza il mio amore perchè (almeno all'epoca) giocava a tennis per tenersi in forma, portava i bermuda, guidava la sua Yaris in modo piuttosto disinvolto e perchè aveva rivestito i sedili anteriori della suddetta Yaris non con i soliti e normali coprisedili, ma bensì con due T-shirt!! 

Una persona intelligente e sensibile, dietro quel lato un pò fuori dal comune.

Un amico affettuoso e prezioso, che quando ad aprile del 2011 ha saputo del peggioramento delle condizioni di mia madre, con cui lui aveva un rapporto molto speciale seppure da un pò di anni quasi solo telefonico, è venuto a trovarla per un ultimo saluto e ha donato a tutti noi familiari, non solo a mamma, un momento bellissimo, celebrando una breve ma intensa e commovente Messa proprio nella camera da letto dove lei giaceva sofferente. Eravamo presenti io e mio fratello con mio marito, mia cognata e tutti e quattro i nostri figli, anche il mio monellino che aveva solo 3 mesi e mezzo. Era sabato 9 aprile. All'alba dell'11 la mia mamma venne a mancare.

Che bello avere amici così, Lilli, anche se magari non si hanno rapporti frequenti. Che bello vivere momenti speciali così, come quella vacanza o come la Messa al capezzale di mia madre.

Ti racconterò presto della vacanza di quest'anno, non preoccuparti.

Oggi però questo mio post era doveroso.

Per te, Rino carissimo, "pretino sprint" che avrei chiamato di certo nei prossimi giorni avendoti nominato giusto ieri, come ho scritto prima, dato che da un pò non ti sentivo nè al telefono nè via mail (quante foto ti ho inviato dei miei monelli e tu hai sempre gioito nel riceverle!).

Invece giusto stamattina ho appreso, guarda tu le coincidenze della vita (o forse no?), che ci hai lasciato in modo piuttosto inaspettato, a 63 anni.

E io ti immagino in Cielo a portare in giro il tuo spirito stravagante e sono certa che hai ritrovato anche la mia mamma e mi piace pensarvi insieme, come quando tu eri il suo alunnetto preferito e lei la tua giovane insegnante di italiano e storia.

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