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venerdì 30 novembre 2012

I venerdì del libro (109°): LA COLLINA DEI CONIGLI

Cara Lilli,

per questo appuntamento con il Venerdì del Libro di HomeMadeMamma voglio parlarti di un romanzo che è stata la lettura condivisa col GdL Bryce's House per il mese di novembre: LA COLLINA DEI CONIGLI di Richard Adams (del 1972).

Confesso la mia ignoranza: prima che la scorsa estate venisse indetto il sondaggio per scegliere i libri per l'autunno del Gruppo di Lettura io davvero non avevo mai sentito parlare di questo romanzo.

Adesso che l'ho letto devo dire che lo consiglierei senz'altro. Ai ragazzi, innanzitutto, ma anche ai grandi, perchè questa storia ambientata nel regno animale ha uno stile e uno spessore che sicuramente può regalare momenti appassionanti anche a noi adulti.

I conigli protagonisti del libro hanno di buono di non essere antropomorfi, cioè non hanno i vestiti e non vivono in casette con i mobili e gli elettrodomestici (come invece accade spesso nei fumetti o nei cartoni animati). Sono conigli in tutto e per tutto, proprio come quelli che noi conosciamo nella realtà, sebbene poi leggendo delle pagine può accadere quasi di dimenticarsi che si tratta di conigli e non di persone, specie visto i dialoghi così ben articolati.

Dico "hanno di buono" perchè credo che l'umanizzazione degli animali non sempre porti dei benefici in termini letterari, come se si perdesse un'occasione per cercare di far vedere le cose del mondo dal punto di vista degli animali in quanto tali, appunto.

Comunque, in breve posso riassumere la storia così: in fuga da una conigliera a rischio di distruzione, un gruppo di conigli vive una serie di avventure che li porteranno ad una nuova dimora e ad un nuovo inizio.

Ogni coniglio ha la sua personalità, che ben si distingue da quella degli altri: Adams riesce a caratterizzare bene i personaggi, dall'intelligente al coraggioso, al timoroso, al lungimirante, allo scherzoso...fino a colui che è deputato a fare il capo, per le sue qualità di organizzatore, per la sua capacità di dare sicurezza ed essere di sprone per gli altri. 

Il senso della comunità, di quanto valga l'essere uniti e il fidarsi l'uno dell'altro, senza prevaricazioni e ingiustizie, pervade il romanzo.

Una cosa carina nata dalla fantasia dell'autore è che i conigli parlano una loro lingua, il lapino, per cui poi Adams riporta la traduzione in delle note a piè di pagina quando capita che lasci nel testo dei termini in questa immaginaria lingua originale.

Insomma, a me il libro è piaciuto. E mi sembrava proprio di vederli davanti agli occhi Moscardo, Quintilio, Parruccone, Kaisentlaia e tutti gli altri.

E ti dirò che mi sono fatta un sacco di risate con il gabbiano Kehaar che diviene loro amico e che li aiuta, il quale si esprime in una lingua non ben definita...che ricorda vagamente il tedesco parlato da chi vuole fare la caricatura di un tedesco...non so se mi sono spiegata :-) e che, quando dice che tornerà a far visita ai suoi amici conigli, aggiunge che spera di trovare tanti piccoli "Parrucchini" alludendo ai futuri figli di Parruccone :D



<< Il vento si fe' teso e di lì a poco, a mille a mille, le foglie dei faggi riempivano i fossi, le cavità del terreno, e facevano giostre e mulinelli per le rbose deserte distese. Sottoterra, la storia seguitava.>> 


I venerdì del libro su altri blog li trovi QUI.


30 commenti:

  1. Ricordo anch'io con simpatia, questo libro.
    Quasi quasi lo rispolvero...

    Buona lettura
    Barbara

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    1. Se hai modo di farlo, si...rispolveralo, secondo me merita una rilettura.

      Ciao e grazie del passaggio e del commento!

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  2. Come te all'inizio non lo conosco affatto e mi hai incuriosita molto!:-)

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    1. Quando ho letto questo titolo tra i vari che rerano sottoposti al sondaggio del Gruppo di Lettura che seguo, ha incuriosito molto anche me e dopo aver cercato in rete qualche recensione decisi di votarlo.
      Ora che l'ho anche letto sono soddisfatta del mio voto di allora!

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  3. Sinceramente non ne ho mai sentito parlare... però mi hai incuriosita :)
    Buon week end Maris!
    C.

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    1. Come rispondevo qui sopra a Federica il titolo e la storia hanno incuriosito subito anche me quando l'ho scoperto per la prima volta.
      E' un bel libro a mio parere, adatto a varie fasce di età che vanno dai ragazzini ai nonnetti :-)
      Ciao e passa un bel weekend anche tu!

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  4. Ho dei vaghi ricordi relativi a questo libro però sinceramente son troppo vaghi per poter dare un giudizio.

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    1. Magari potresti rileggerlo, se vuoi trascorrere qualche pomeriggio (o perchè no qualche mattina o qualche sera!!) in compagnia di personaggi che a mio avviso sono ben caratterizzati e vivono belle avventure.

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  5. Non è molto il mio genere ma se lo trovo in ebook, provo a leggerlo...

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    1. Lo trovi, Palmy: l'ebook c'è.
      Se non è troppo il tuo genere rischi di annoiarti un pò mi sa, ma puoi provare...io l'ho trovato avvincente e non sono l'unica, se leggi un pò in giro.
      Cioao, alla prossima!

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  6. L'ho letto anni fa, e allora l'avevo trovato piacevole. Adesso non vado matta per gli animali umani, né in letteratura, né al cinema. Raramente l'autore riesce a creare un punto di vista che sia davvero animale, e non "umano travestito"

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    1. E' vero, è raro che l'autore riesca in questo intento, però devo dire che in questo romanzo c'è un livello di "animalità" più che discreto, se si può dire così :-)
      Ciao, a presto!

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  7. Io e mio marito ADORIAMO questo libro!!! L'abbiamo comprato per caso anni fa in un mercatino dell'usato e da allora è entrato a far parte della nostra biblioteca, e anzi qualche anno fa ne trovammo una versione con dei disegni magnifici (ma purtroppo un costo piuttosto elevato) che ce l'abbiamo sempre lì come sogno nel cassetto...chissà se per questo natale non ce lo regaliamo!?!
    Lena

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    1. Ma dai, che bello!!
      Magari potete approfittare del Natale per farvi questo regalo, si... ;-)
      Grazie per esserti unita ai miei lettori fissi, ho già fatto capolino nel tuo blog e ci tornerò con tranquillità: ho letto che sei una neuropsicomotricista e questo mi fa piacere, dato che ho la mia bimba che fa psicomotricità da tre anni per il suo disturbo della sviluppo (non so se hai avuto modo di leggere altri miei post in merito a questo).

      Ciao, alla prossima!

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    2. No, ho letto poco, ora però mi prendo un pò di tempo e approfondisco!
      Lena

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  8. L'ho fatto leggere ai Pesci l'anno scorso, ed è piaciuto molto. Concordo sull'importanza della non umanizzazione. Anzi, qui l'uomo è l'eccezione crudele dell'ecosistema: incomprensibile, eccessivo. Si tratta di uno di quei libri contemporanei che riprende filoni di genere già consolidato mescolandoli con sapienza (l'epica, l'Esodo, le fiabe cosiddette naturali, come Bambi). Complessivamente, uno di quei capolavori che ti resta nel cuore!

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    1. Credo che non lo dimenticherò facilmente, infatti!
      E' stato bello leggerlo :-)
      Aspetto il prossimo venerdì del libro per ritrovare le tue bellissime recensioni ;-)
      Baci!

      PS: a proposito...giusto stamane ho iniziato a leggere "Indietro nel tempo", da te suggerito :-)

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  9. A suo tempo fu un grande successo, e inaugurò il filone del fantasy-con-animali (ce n'è anche uno a base di gatti, molto ben fatto: "Il canto di Acchiappacoda, di Tad Williams). Sulle fascette si parlava di "nuovo Tolkien" (all'epoca eravamo tutti molto affamati di un nuovo Tolkien) ma, pur essendo un ottimo romanzo, con Tolkien non c'entra QUASI niente... salvo i racconti della mitologia passata, di quella specie di Eroe Nazionale dei Conigli che non ricordo più come si chiama, e che per la verità non erano la parte migliore del libro.
    La comunità dei conigli era molto ben fatta, ma il libro indagava anche varie questioni legate alla libertà, l'autodeterminazione e simili - insomma, i classici temi del fantasy. Meriterebbe una riscoperta perché è vero che da allora è stato quasi dimenticato, e non lo merita.

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    1. No, infatti, di Tolkien non mi sembra abbia gran che. E le leggende narrate in alcuni punti del libro su El-Ahrairà, il coniglio mitologico, concordo con te che sono le parti meno entusiasmanti, pur se belle.

      Si, meriterebbe una riscoperta mi sa :-)

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  10. Maris, cara, sai che quasi quasi mi hai fatto venir voglia di rileggerlo?! L'ho letto forzatamente quando ero alle medie, e ci facevano leggere libri improponibili per ragazzine e ragazzini di quell'età... ora magari lo potrei anche apprezzare... buona domenica!
    Annamaria

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    1. :-) allora se ne hai modo prova a rileggerlo, Annamaria!
      Buona domenica anche a te!

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  11. ciao Maris
    anch'io non ho mai letto la collina dei conigli forse perchè a scuola non mi è stato consigliato anzi non ricordo mi abbiano mai dato libri da leggere!!! e ultimamente non partecipo più alle letture del GdL perchè ho perso il giro, ma prima o poi tornerò
    un abbraccio e buona domenica

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    1. Ti rispondo quasi "in diretta", direi!
      Spero che tornerai a leggere con il GdL :-)
      Questo libro qui credo valga la pena leggerlo, l'ho trovato bello e originale.


      Tanti baci e buona domenica a te!

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  13. Ma che bello che è diventato questo posticino, bello e accogliente. Non che prima non lo fosse, anzi... Però mi piace sempre più ;-) Complimenti cara Lilli.
    Non l'ho letto questo libro, non lo conosco. Mi informerò e ti farò sapere.
    Grazie del commento lasciato nel mio post. Ti ho risposto direttamente lì, ma ne approfitto anche qui. Diciamo che anche Raoul Bova ha il suo percé ;-)
    Un abbraccio a te e alla tua famigliola e a prestissimo mia cara.

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    1. Grazie, sono davvero felice che ti piaccia sempre più!

      Il libro in me ha suscitato belle sensazioni, però so di persone a cui è risultato meno piacevole, meno scoprrevole....come sempre è questione di gusti! Ma tentare un approccio ad un nuovo libro è sempte una cosa buona, a mio modesto parere, per farsi un'idea propria.

      Buona domenica!

      PS: ecccerto che Raul Bova ha un suo perchè ;-) :-)

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  14. Ciao Maris,
    che bello ritrovare qui la collina dei conigli: è stato uno dei miei libri del cuore negli anni della preadolescenza e della prima adolescenza.

    Ho molto amato la sua storia, la voglia di riscatto dei conigli guidati da Quintilio e da Moscardo. presa dall'entusiasmo di questi miei ricordi, a settembre ho preso dalla bigblioteca il dvd del film ad animazione tratto dal libro per vederlo con mio figlio.

    E' stata una scelta imprudente! Alcune scene sono molto cruente con lotte e sangue. Non è adatto a un bambino piccolo, effettivamente. La cosa che ha più apprezzato del cartone è stata la figura del gabbiano che aiuta i congili :)

    Un caro saluto
    Grazia

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    1. Sono felice che tu abbia tanti bei ricordi legati a questo libro!
      Del fatto che il film sia piuttosto realistico e cruento in varie parti lo sapevo...l'ho letto su un altro blog. Però io voglio vederlo (io, senza i miei bambini) perchè sono curiosa di ritrovare quei personaggi che mi sono piaciuti tanto nel libro.

      Buona settimana, ciao!

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  15. Buongiorno Maris! Non conoscevo questo libro, ma le tue parole mi hanno incuriosita.. un nuovo tassello da aggiungere alla ricca libreria kindle :)

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