AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

domenica 27 gennaio 2013

...ma poi è felice

"Mamma, cosa fa questo bimbo?"

"Si nasconde"

"No! Fa il bagnetto!"

"Non proprio, tesoro della mamma. Si nasconde da dei signori che vogliono fargli del male"

"E' triste."

"Si, purtroppo si."

"Ma poi è felice!"

"Si, amore mio..poi è felice perchè torna dalla sua mamma..."

Bambino nella latrina,"Schindler's List"-Olio su carta-© 2011-2013 Luca Esposito


27 gennaio - GIORNATA DELLA MEMORIA

PER NON DIMENTICARE. MAI.


Cara Lilli,

questo breve dialogo non è reale, l'ho inventato io ma è quello che potrebbe dirmi davvero la monella davanti a questa immagine tremenda. 
Lei, creatura ancora non toccata dal male del mondo, dall'orrore e dal dolore straziante e ingiustificabile, dalla disumanità dei folli che hanno reso possibile una cosa del genere.
Lei, che chiede sempre "cosa fa?" e che ama distinguere le diverse espressioni del viso dei personaggi dei suoi libri di fiabe e anche delle persone nelle fotografie. 
Lei, che quando vede qualcuno triste subito aggiunge: "Ma poi è felice!", perchè nel suo candore è sicura che ogni tristezza subito passi. Ma che non sa che invece tante, tantissime, troppe persone, tra cui moltissimi bambini come lei, non sono mai più stati felici. 
MAI PIU'.

Non dimentichiamo. La memoria è forse la sola vera arma che abbiamo per far si che un orrore simile non si ripeta.



Hanno scritto sullo stesso tema:

Odore intenso di carta: E voi cosa raccontate ai più piccini?

Saray: שואה - Giorno della memoria - שואה

La Solita Mamma :  L.A.V.A. Fumo nel giorno della memoria

59 commenti:

  1. Cara Maris, la memoria ci aiuta a ricordare e l'osservazione dei nostri bimbi ci fa capire quanto ancora dobbiamo imparare da loro...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I bambini insegnano tantissimo con la loro genuinità. E noi abbiamo il dovere di imparare da loro, anche davanti a tragedie come questa.

      Elimina
  2. Mi sa che noi mamme la viviamo esattamente tutte allo stesso modo.
    Per me è straziante: lo era prima di diventare madre, adesso mi è impensabile.
    E continuo disperatamente a chiedermi perché...
    Godiamoci le nostra felicità, nelle piccole cose, di tutti i giorni, ma non dimentichiamo mai di cosa "siamo" stati capaci di compiere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non dirlo a me. Prima mi impressionavo, ero esterrefatta, soffrivo. Adesso, da mamma, non tollero neppure il pensiero di questi orrori, mi fa star male quasi fisicamente.
      Concordo con te anche per la tua ultima affermazione.

      Elimina
  3. Cara Mari è triste ricordare questa immagine tragedia che l'uomo a fatto ma nessuno mia dovrà dimenticare.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, caro Tomaso, dobbiamo conservare la memoria di questa tragedia per farla conoscere a chi verrà dopo di noi.

      Elimina
  4. Forse è proprio perché perdiamo lo sguardo innocente da bambini, che poi nel mondo succedono cose simili.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'innocenza è tale proprio perchè è caratteristica intrinseca dei piccoli. Conservarla da adulti non è umanamente possibile, tutti veniamo toccati dalle "cose del mondo", chi più chi meno. Però si può cercare di conservarne un pò in fondo al cuore, di quell'innocenza: magari sarebbe sufficiente per evitare ilripetersi di abomini come questo della Shoa o altri che nel mondo ancora oggi avvengono.

      Elimina
    2. Nel nostro piccolo possiamo farlo, anche se poi quasi sempre chi resta innocente viene schiacciato...

      Moz-

      Elimina
    3. Crescere bisogna crescere, per forza. Se no non si può vivere con responsabilità, lo so.
      Certo se vivi come un bambino di 5 anni in mezzo a milioni di adulti assetati di potere e denaro non te la cavi, questo è vero. Ma un pochetto di innocenza, quella sufficiente a vedere le cose anche dall'ottica della semplicità e della pulizia, non penso possa nuocere, anzi...

      Elimina
  5. Sei riuscita, in poche parole, a esprimere il dramma di quella povera gente.
    No, non bisogna dimenticare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho pensato la scorsa notte, svegliandomi più volte, a come avrei potuto scrivere di questo argomento senza cadere nel patetico ma anche in modo un pò diverso magari dal solito.
      Questo post è ciò che mi è venuto in mente, ripensando a quella immagine del bambino nascosto nella altrina per scansare la morte nel film Schindler's List...un'immagine che mi si è impressa nel cuore appena la vidi, nel 1994, e che non è mai andata più via.

      Elimina
    2. Sei riuscita benissimo a non essere patetica, ma profonda e leggera come piace a me.

      Elimina
  6. Hai ragione, cara, la memoria attiva, che si faccia agente di un cambiamento, sempre, nella nostra realtà. Ricordiamo sempre.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Memoria attiva, esatto. E' quello che intendevo e tu naturalemnte mi hai compreso fino in fondo, amica cara.

      Elimina
  7. E' necessario ricordare e ripeterlo in faccia a chi lo nega: è successo! e non deve più succedere, da nessuna altra parte del mondo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ricordare e diffondere, va fatto proprio così. Non c'è altra via.

      Elimina
  8. la cosa peggiore è che c'è chi nega, stravolge la storia per chissà quale motivazione! un bacio Mari!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa è una delle cose che fa più male, Pier. Sentir negare la realtà dei fatti.
      La forza della memoria e del ricordo deve abbattere anche queste barriere assurde.

      Elimina
  9. Brava Maris, ricordiamo e invitiamo a ricordare tutti, è molto importante.

    RispondiElimina
  10. Grazie cara per avermi linkata..Ricordare per non dimenticare, e raccontarlo ai nostri figli, perchè possano evitare errori così disumani. Posso dirti che le mie ragazze conoscono la Shoah più per i film visti e da noi genitori, che per averlo imparato dalla storia a scuola. Buona serata cara :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non fatico a crederti, Saray. La famiglia ha un compito fondamentale nei confronti dell'educazione dei figli anche per ciò che riguarda la memoria delle tragedie e la difesa della verità e l'affermazione dei diritti inviolabili dell'uomo.

      Elimina
  11. grazie Maris per questo delicato modo di ospitare nel tuo blog il Giorno della Memoria. robi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te, Robi, per aver colto la delicatezza che mi ero prefissa nello scirvere il post, dopo averci pensato su tutta la notte scorsa (come accennavo già in un'altra risposta).
      Sei una persona speciale.

      Elimina
  12. Oggi ne abbiamo parlato parecchio con mio figlio, lo hanno fatto anche a scuola. È così importante non abbassare mai la guardia, il male fa parte della nostra storia - anche attuale - quindi ricordare è fondamentale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo, ad una certa età sono in grado di comprendere già e con tatto va affrontato l'argomento. Oggi il male c'è eccome nel Mondo! Come dicevo e come dici anche tu, la memoria è un'arma assolutamente necessaria.

      Elimina
  13. Non se ne parlerà mai abbastanza di questo pezzo tristissimo della storia umana.
    Un abbraccio Maris.
    Miky

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, non sarà mai abbastanza, ma si può fare il più possibile.
      Un abbraccio a te.

      Elimina
  14. ... se pensi che c'è chi nega tutto... che rabbia mi fanno venire! :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ci sono parole per spiegare il mio sgomento davanti a quelle affermazioni pazzesche. Ma come si può negare???
      E' come dire che l'acqua è asciutta: follia totale.

      Elimina
  15. Ciao Maris, ti conosco tramite www.dovevoandareinterapia.it, mi colpisce la tua sensibilità...
    Mi prendo un po' di tempo per sbirciare il tuo blog, ti abbraccio.
    Raffaella.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Benvenuta! Sono felice di accogliere nuove amiche nel mio blogghino :-)
      Se arrivi da Ros allora hai un lasciapassare D.O.C.!
      Ti ringrazio per le tue parole, vieni a trovarmi quando vuoi e sbircia pure dappertutto.
      Un abbraccio a te!

      Elimina
    2. Si la Ros è un mito! Infatti le sue raccomandazioni non sbagliano mai, il tuo blog mi piace un sacco!

      Elimina
    3. Ragazze...ma mi commuovete...e mi rendete anche felice perchè non c'è cosa più bella che le proprie amiche...diventino amiche :-)!! Grazie anche a te, Maris, per il link al mio blog!! Vi abbraccio!!

      Elimina
  16. Bellissime parole di presente e di ricordo.Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te di essere passata e di aver commentato, lasciando traccia della tua solidarietà con chi ha sofferto le pene dell'Inferno in quei campi di sterminio.

      Elimina
  17. Mi sono commossa, non aggiungo altro...la memoria dovrebbe essere la sola arma, dopo questi orrori, che un popolo civile dovrebbe usare, ma purtroppo sembra che dagli errori non si impari niente...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi commuovo guardando nelgi occhi i miei figli piccoli e pensando che potevano esserci loro in quella latrina a cercare disperatamente di salvarsi (è un'immagine di un film, certo...ma sicuramente nella realtà sarà successo anche questo).
      Purtroppo nel mondo ancora oggi ci sono troppi focolai di guerra e troppe oppressioni e discirminazioni, lo so. E non ci dormo quando ci penso più approfonditamente.

      Elimina
  18. bellissimo e commuevente post.... per non dimenticare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Speedy, spero che il mio post possa essere una piccola goccia nel mare di tanti, tantissimi pensieri per non dimenticare.

      Elimina
  19. Hai ragione, maris,se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.

    Ti faccio dono di una poesia... quella che ho usato per ricordare la giornata della memoria insieme ad una classe di tredicenni...

    Un paio di scarpette rosse
    C’è un paio di scarpette rosse
    numero ventiquattro
    quasi nuove:
    sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
    “Schulze Monaco”.
    C’è un paio di scarpette rosse
    in cima a un mucchio di scarpette infantili
    a Buckenwald
    erano di un bambino di tre anni e mezzo
    chi sa di che colore erano gli occhi
    bruciati nei forni
    ma il suo pianto lo possiamo immaginare
    si sa come piangono i bambini
    anche i suoi piedini li possiamo immaginare
    scarpa numero ventiquattro
    per l’ eternità
    perché i piedini dei bambini morti non crescono.
    C’è un paio di scarpette rosse
    a Buckenwald
    quasi nuove
    perché i piedini dei bambini morti
    non consumano le suole.
    Joyce Lussu


    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' bella, struggente questa poesia...ma è anche terribile. Terribile come ogni cosa che riguardi questo argomento.
      Si, è impossibile comprendere. Troppo atroce questa realtà per poter essere compresa. Ma come dicevamo prima...non può essere dimenticata.

      Elimina
  20. Un modo molto personale per ricordare..un "mai più" scolpito.
    Grazie per il link al blog, sarà un vero piacere seguirti.
    Una buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mio blog è molto personale, in effetti. Mi pongo nei confronti di chi mi legge esattamente come faccio nella vita reale.
      E' stato un piacere linkarti, così come ho fatto con gli altri blog che conosco e che hanno scirtto in merito alla triste ricorrenza di ieri.
      Speriamo di scambiarci opinioni e chiacchiere anche su cose belle e più leggere, prossimamente.
      Ciao!

      Elimina
  21. Maris.. che bello averti incontrato! Ti aspetto ancora e grazie dei consigli!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! E' bello anche per me trovare nuove amiche di blog :-)
      Come ho scritto oggi nel tuo post sui libri per i bambini sull'olocausto, non ho ancora avuto modo nè idee giuste per cominciare a creare il racconto di cui abbiamo parlato...proverò al pù presto e ti farò sapere! ma volevo anche sapere io da te se tu sei al lavoro o no su questo piccolo progetto ;-)

      Elimina
  22. Mi vengono i brividi ogni volta che vedo queste immagini così crude, dolorose, tristi...come possiamo spiegare ai nostri bambini l'orrore e il terrore che altri piccoli come loro hanno vissuto...è tutto così insensato...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Mery, questa immagine di Schindler's List è quella che più di ogni altra mi rimase impressa appena vidi il film...atroce, quasi più di altre molto più cruente.
      Un bambino non dovrebbe sporcarsi l'anima candida conoscendo questi orrori, ma prima o poi è giusto che anche loro sappiano e ricordino per tramandare agli altri...

      Elimina
  23. Bè non ci sono parole per descrivere l'orrore di quel passato eppure dobbiamo farci sentire, dobbiamo scrivere,parlarne, discuterne per non dimenticare mai e perchè tutto questo non accada una seconda volta....
    un post davvero toccante Maris

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, non esistono parole bastevoli a descrivere le atrocità commesse dai nazisti...eppure va serbata memoria di tutto, come tu stessa dici Betty.
      Grazie,io ho provato ad esprimermi come mi suggeriva il mio cuore di mamma.

      Elimina
  24. Ci sono cose davvero complicate da spiegare ai bambini. Non mi ricordo che cosa pensassi dell'olocausto quando ero piccola, però sono sicura che, immersa com'ero nel mondo delle favole e nella magia dell'infanzia, avrei potuto dire e vedere le cose come la tua monella.
    Da bambini è impensabile tutto quell'orrore, nella maggior parte dei casi è impensabile anche quando diventiamo grandi, però quando diventiamo grandi sappiamo che è successo davvero e che certi sorrisi non sono più tornati a sbocciare e allora non possiamo far altro che ricordare e raccontare anche ai più piccini che certe cose sono successe davvero.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A dire il vero neppure io ricordo con precisione qunado ho saputo sul serio e compreso cosa fosse avvenuto nei campi di concentramento...evidentemente familiari e maestre mi hanno fatto capire la cosa senza trraumi improvvisi, gradualmente.

      Cara Fru, sarebbe così semplice se si potessero vedere le cose con gli occhi candidi dei piccoli! Ma come tu dici non è così. Crescendo apprendiamo che il male c'è stato e c'è. Sarebbe bello se si potesse dire che non ci sarà più...

      Elimina
  25. bellissimo pensiero da persone splendide.. un abbraccio grande Maris!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei troppo carina e affettuosa, Valerie...io ho scritto solo ciò che il m io cuore mi dice quando penso a quella tragedia inenarrabile.
      Un abbraccio a te!

      Elimina

GRAZIE DEL TUO COMMENTO, TORNA A TROVARMI :-)