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venerdì 3 maggio 2013

I venerdì del libro 129°: IL BAMBINO INVISIBILE

Cara Lilli,

aderendo anche questo venerdì all'iniziativa di HomeMadeMamma, ti parlo di un libro letto un paio di mesi fa, scelto in seguito alla recensione fatta mi pare a dicembre scorso da una partecipante al VdL (che non ricordo chi fosse, mi spiace!) e poi recensito anche da Stefania.

Si tratta de IL BAMBINO INVISIBILE, di Marcello Foa.

E' una storia vera, una storia dura. La storia, narrata in prima persona, di un bambino cileno orfano e povero, che vive all'inizio degli anni '80 con suo nonno e la moglie di questi in un villaggio tagliato fuori dal mondo.

Manuel ha solo 5 anni quando la sua già non facile vita fatta di stenti, di maltrattamenti verbali e fisici da parte del nonno subisce uno scossone: qualcuno apre come uno spiraglio sul suo passato, su sua madre che non c'è più, sulle responsabilità di quell'uomo che lui chiama nonno...e la reazione del piccolo è la fuga. 

Manuel, infatti, scappa di casa rifugiandosi nel bosco ai margini del villaggio. Da allora, per lungo tempo, egli avrà come amici solo alberi, cespugli, animali selvatici.

La tristezza più grande, al di là delle violenze subìte dal bambino, è che nessuno lo va a cercare e che addirittura, quando lui ogni tanto si avvicina al villaggio, fanno finta di non vederlo quasi fosse invisibile (da qui il titolo del libro).

Il contrasto tra la semplicità e l'ingenuità proprie dell'età di Manuel e la crudeltà e lo squallore che lo circondano fa da sfondo al susseguirsi degli eventi. La Natura che lo accoglie maternamente è paradossalmente più umana degli individui che il piccolo lascia al villaggio.

La storia ha una svolta positiva sul finale, voglio dirlo per rassicurare chi vuol leggere questo libro e magari non sopporta il pensiero di una realtà così brutale e dolorosa. E c'è anche un personaggio positivo, l'unico tra tutti: una vecchia del villaggio che ha pietà del bambino e che lo aiuta in qualche modo, pur nel rispetto del suo voler vivere nella natura, lontano da tutti.

A me il libro è piaciuto abbastanza. Dico abbastanza non perchè non sia scritto bene o perchè non sia interessante, ma perchè per un motivo che non so se saprò spiegarti non mi ha coinvolto in modo veramente pieno. E' come se io mi fossi tenuta un pò ai margini della storia, forse perchè mi sono inconsciamente voluta risparmiare un coinvolgimento troppo straziante. 

Infatti, ad essere sincera fino all'ultimo sono stata indecisa se leggere o meno questo romanzo proprio perchè temevo la durezza della narrazione, dato che davvero da un pò di anni non riesco più a leggere libri o a vedere film troppo crudi basati su storie vere e a maggior ragione se i protagonisti sono bambini.
 

Il bambino invisibile


<< Ogni volta che mi sentivo smarrito pensavo a quella grande pianta, che tanto conforto sapeva darmi, e che, nella mia fervida mente di infante, perdeva le sue sembianze vegetali, trasformandosi in una presenza viva, rassicurante.  [...]  Era la mia amica sorridente, dai rami possenti e mobili, che vedevo allungarsi in cielo, giocherellare con le nuvole e poi scendere giù fino a me per avvolgermi tra le foglie fino a nascondermi del tutto. Giocherellona e saggia, complice e protrettrice. Come un padre, come una madre.>>


I venerdì del libro di oggi su altri blog li trovi QUI.


41 commenti:

  1. Cara Maris, deve essere un libro molto interessante, sentire l'ansia di un bambino e dei suoi sogni e desideri deve essere commovente.
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. E' commovente sul serio sapere che è una storia vera, Tomaso.
      Buonanotte e sereno fine settimana!

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  2. Ho trovato in rete questo commento di una blogger di nome Simona che ringrazia l'autore del libro che proponi: la inserisco perchè invogli anche altre lettrici a prtendere im mano il libro tua proposta per oggi.
    "Ho letto il Suo nuovo libro in una notte in cui non riuscivo a dormire perchè stavo molto male fisicamente. Continuando a leggere, il dolore fisico passava perchè io mi sono proiettata là, in quel villaggio.Ricordo ogni pagina, ogni istante. Ho sottolineato cio’che più mi colpiva della vita di Manuèl, immaginavo i suoi occhi, immaginavo il volto di sua madre. Una notte ho persino sognato sua madre vestita di bianco che chiamava Manuèl e lo portava con se’in un bosco verdissimo.Ho pianto moltissimo, la storia è davvero molto commovente. All’inizio pensavo fosse un po’lenta, poi ho compreso il motivo, mi sono trovata in quel bosco, con Manuèl, con le sue difficoltà. Con il suo cuore, il cuore di un bambino che ha provato il vero senso dell’abbandono, il senso della solitudine piena, della paura…. problematiche che nemmeno un adulto saprebbe affrontare.
    Anche io ho una bambina di 5 anni e il solo pensiero di vederla in solitudine anche solo per un’ora mi fa impazzire percio’immagino come potesse sentirsi Manuèl e come puo’essere oggi questo uomo che nonostante cio’ grazie alla Natura e alla Provvidenza è riuscito ad uscirne a creare il suo mondo,il suo lavoro, la sua famiglia…. a farsi amare, ad amare i suoi bambini, a non abbandonarli mai, perchè lui sa bene cosa cio’possa significare.Oggi sarebbe impossibile pensare ad un bambino solo in un bosco eppure, là, credo che nulla possa essere cambiato purtroppo.Su questo libro si potrebbero fare tantissime considerazioni, in un’unica parola è davvero eccezionale, arriva al cuore." Spero arrivi anche al mio leggendolo

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    1. Credo che arriverà al tuo cuore, Simonetta.
      Grazie per aver riportato altre riflessioni su questo libro, è interessante "ascoltare" più "voci"!
      Ciao!

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  3. Un libro che come spieghi bene fa un po' paura per le forti emozioni che può tirare fuori. E' una difesa tenersi un po' lontani da tanta sofferenza, ma accolgo volentieri il tuo suggerimento perchè in realtà amo le storie dolorose dove la natura esprime la sua presenza più di una persona.
    Buon weekend Maris!

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    1. Allora si capisce cosa intendo...meno male!
      Da ciò che hai scritto nel commento credo che questo libro faccia al caso tuo, Fede: ti piacerà molto.
      Buon weekend a te!

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  4. Carissima, provo la stessa identica sensazione che hai descritto. Leggere storie vere, in cui in particolare i bambini soffrono, mi provoca un dolore, quasi fisico, intensissimo. Ho letto tantissime biografie, è un genere che amo, e ogni volta mi venivano i brividi. Bella questa segnalazione... Come vorrei che in Italia l'adozione non fosse così osteggiata e difficile. Quanti bambini potrebbero ricevere amore e assistenza e magari essere strappati ad infanzie terribili. E invece.... Scusami, sono particolarmente sensibile a questo tema. Un bacio, carissima amica, e buon fine settimana

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    1. Non faccio fatica a immaginare quanto tu sia sensibile a questo tema, oramai ti conosco Ros: sei dolce, hai un cuore grande e un'anima bella, genuina, buona.
      Ricambio il tuo abbraccio, trascorri anche tu un bel fine settimana!!

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  5. Non è propriamente il mio genere...
    Non amo moltissimo questo tipo di storie, ma forse perché ne ho dei ricordi non del tutto piacevoli XD

    Moz-

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    1. Ne hai ricordi non del tutto piacevoli nel senso che hai letto altri libri così drammatici e tristi?
      Ho letto il tuo mega-post, tornerò con calma a commentarlo, intanto...buonanotte :-)

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    2. In realtà... non è per quello, non sono così romantico/sentimentale :p
      In pratica, erano i tempi tra la fine delle elementari e le medie, quando io volevo leggere cose cazzute (ai tempi...) come i romanzi di King, cose horror, ecc...
      E mi regalavano sempre questo tipo di romanzi, non sul Cile ma sull'Albania (la questione albanese, ai tempi, era molto sentita...) Così ho un rigetto per queste storie XD

      Moz-

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    3. Ah ecco!! Ho capito.
      Io invece horror e simili non li leggo mai....sono troppo fifona :p :D

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    4. Quando ero piccolo ero molto attratto da quei racconti... Mi spaventavano il necessario XD

      Moz-

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  6. Sono contenta che sta arrivando l'estate perchè finalmente avrò più tempo per leggere, mi mancano da morire i libri...!! :)
    Buon we e bacio!

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    1. Hai già dei titoli in mente? Io ho già parecchi libri sul comodino (e nel mio Kindle!).
      Ciao cara Roby, passa anche tu un bel weekend!

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  7. Da una parte sono tentata di leggere questo libro, ma ti confesso che il coinvolgimento troppo straziante a cui fa riferimento anche tu mi frena un po'...
    ciao,
    Serena

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    1. Non vorrei condizionare nessuno, ma in effetti storie così fanno per forza di cose soffrire chi le legge.
      Del resto tu oggi hai parlato comuqnue di un libro molto forte, ho lasciato un comemnto.
      Ci sono tanti temi scottanti che fanno tremare le vene ai polsi, purtroppo...
      Un abbraccio.

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  8. Tendo sempre a prendere libri allegri o assolutamente scollegati con la realtà, perché poi non riesco a non farmi tirare dentro al dolore che leggo. Però questo mi attira molto, magari me lo segno per l'estate quando la mente è più libera.

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    1. Questo è assolutamente drammatico e calato in una realtà squallida e brutale. Però se ti attira egualmente leggilo quando non sei particolarmente triste, mi raccomando.
      Un bacio!

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  9. Io ho avuto un periodo in cui leggevo storie strazianti di bambini, non ricordo il nome dell'autrice, ma adesso non riuscirei più! :-(

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    1. Io ho fatto un pò un'eccezione con questo libro, non so se lo leggerei di nuovo. Ho già fatto uno sforzo per non sentirmi schiacciata dal peso di questa storia altamente drammatica e crudele.

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  10. Succede spesso che dei libri ti catturino, nel senso che leggi una recensione, lo vedi in libreria, un'amica lo regala a suo marito per Natale, lo propongono in un gruppo di lettura ...
    E tu gli giri in giro, ma sai che prima o poi lo leggerai perché ti sta "chiamando", questo è uno di quelli, e di recensione in recensione accresce la voglia di leggerlo.
    Buon fine settimana

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    1. Allora non aspettare oltre, Leyla! Se ti senti attratta da questo testo devi leggerlo. Preparati a cose tristi assai, ma immagino tu le abbia già messe in conto.
      Ciao!

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  11. Eh si... in effetti le storie vere fanno questo effetto. Io, come dissi nella mia recensione, l'ho letto spinta dalla curiosità visto che mia nonna (che ha 83 anni) mi aveva chiesto espressamente di comprarlo per lei... come concludo nella mia recensione vorrei concludere anche qui... mi auguro che non ci siano mai più bambini invisibili, in nessun posto del mondo.

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    1. Mi associo al tuo augurio, Stefania carissima. Sarebbe bellissimo se fosse davvero così!
      Buon fine settimana!

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  12. Ti capisco Maris, io invece non riuscirei, per me non è facile leggere un libro e non venirne coinvolta emotivamente... le emozioni forti mi rapiscono... e più sono storie tragiche... più mi prendono...
    Questo penso proprio che sia un bellissimo libro, che ci farà capire quanto siamo fortunati noi...
    Un caro saluto Maris e grazie per il consiglio

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    1. Te lo fa capire senza dubbio, Betty, te lo assicuro.
      Un bacione, tesoro, sono contenta se ti dò qualche "dritta" in tema di lettura :-)

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  13. ciao Maris
    appena ho letto il titolo ho pensato ad un libro, ma non è quello che mi è venuto in mente ... avevo già letto la recensione di Stefania e chissà prima o poi lo leggerò anche se come dici tu è dura non essere coinvolti da una storia vera se in più parla di bambini!!!
    buon fine settimana Patrizia

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    1. Tu come dici sempre sei il tipo che si emoziona e anche piange per le storie coinvolgenti che legge: beh, Patty, con questo libro qui le lacrime sono assicurate.
      La realtà a volte supera l'immaginazione, in positivo così come purtroppo in questo caso in negativo :-(
      Bacioni!

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  14. Come sempre bellissima recensione!
    Meno male x la svolta positiva perchè mi stava prendendo la malinconia!!!
    Un abbraccio e buonissimo weekend!
    :)
    emme

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    1. L'ho scritto apposta il fatto del finale positivo ;) e meno male che c'è soprattutto perchè è una storia vera e ciò significa che si è risolta bene per il bambino protagonista!
      Bacioni, ciao!

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  15. Malgrado il finale positivo cui accenni anche io ne ho paura. Vedremo. Un tempo questi libri erano il mio pane, ma ora come te ho troppa paura di non riuscire a tollerare il dolore dei bambini per leggerlo. Ciao!

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    1. Capisco, Cì. Io mi sono forzata a leggerlo, non è che ora me ne penta però come scrivevo ad Aliceland non credo lo rileggerei...

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  16. cara Maris,

    confermo assunzione pillola settimanale di cultura letteraria.
    Vista l'ora, non con acqua, ma con aperitivo...

    Il paziente ringrazia ed augura buona domenica a tutti. robi

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    1. Molto bene. Il mio paziente preferito è puntuale e rigoroso e io come medico di cultura letteraria non posso che esserne contenta :-)
      Buona domenica a te e Lina, Robi carissimo!

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  17. i fai sempre scoprire cose nuove, grazie cara Maris, un abbraccio e buona domenica!!!

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    1. Il Venerdì del Libro serve proprio a questo scopo: far conoscere nuovi libri e nuovi autori o comunque far conoscere le proprie opinioni in materia letteraria.
      Un bacio!

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  18. Anche se parlo di viaggi, adoro leggere e informarmi su nuove letture (ho praticamente DIVORATO tutti i libri che ho a casa!!!) e tu sei un prezioso aiuto :)
    Un abbraccio, Manu

    pensierinviaggioo.blogspot.it

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    1. Anche io sono divoratrice di libri (mica si era capito?!?!) e sono davvero contenta quando trovo qualcuno che ha la mia stessa passione.
      Felice di poterti dare qualche indicazione, quindi ;-)
      Baci!

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  19. Ne avevo senti parlare per radio, presente anche l'autore. Mi affascinò la sua pacatezza e tranquillità. Non l'ho ancora letto ma spero di riuscirlo a fare presto.

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    1. Io, come dico nel post, l'ho scoperto invece tramite proprio il nostro VdL. Mi piacerebbe vedere o ascoltare l'intervista all'autore, magari si trova qualcosa in rete, cercherò.
      Buona settimana!

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