AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

mercoledì 30 aprile 2014

Focaccia morbida al rosmarino (by Milla)

Cara Lilli,

era da tempo che volevo postare questa ricetta che ho collaudato già varie volte e che adoro!

La fonte di tale bontà è la bravissima foodblogger Serena (alias Milla) de Il perfetto soufflè: si tratta di una focaccia al rosmarino deliziosa e tu sai che io potrei vivere di sole pizze e focacce, vero? Quindi oggi ti copio fedelmente la ricetta come la propone Serena nella versione semplice, ossia con preparazione manuale (poi, chi ha il Bimby può andare QUI da Serena e vedere la versione specifica).

Ingredienti per due teglie:
 

600 gr di farina 00

240 gr di acqua tiepida

120 gr di latte tiepido

1/2 cubetto di lievito di birra

10 gr di sale

5 gr di zucchero

20 gr  abbondanti di olio evo + q.b per ungere mani e teglia

un pugno di aghi di rosmarino fresco per teglia

sale grosso q.b

emulsione fatta con 3 cucchiai di acqua + 3 cucchiai di olio per teglia


Preparazione manuale:
Intiepidire appena l’acqua ed il latte  poi unire il lievito,  l’olio e lo zucchero.

In una ciotola mettere la farina e versarvi piano piano i liquidi, per ultimo il sale. Mischiare gli ingredienti con un mestolo, poi con le mani unte trasferire l’impasto su una spianatoia infarinata ed impastarlo energicamente per qualche minuto, fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico, ma morbido.

Stendere l’impasto nelle  teglie  due unte, formare delle fossette profonde con i polpastrelli. Lasciarlo lievitare in forno preriscaldato a 50° e poi spento, coperto con un telo umido o con la pellicola unta per due ore abbondanti, poi preriscaldare il forno a 220°, nel frattempo spruzzare la superficie con l’emulsione di acqua ed olio, aggiungere il rosmarino ed il sale grosso.


Cuocere fino alla doratura desiderata, circa 15-20 minuti.

NOTA MIA: cara Lilli, io a dire il vero le prime volte ho usato due teglie medie e mi veniva la focaccia buona ma piuttosto sottile e croccante, mentre le ultime due volte ho usato un'unica teglia grande e il risultato mi ha soddisfatto di più, essendo la focaccia più soffice e alta quel tanto da poterla tagliare a metà e farcirla con dei salumi ;-) ma è questione di gusti, quindi ognuno può sperimentare e scegliere cosa preferisce (più croccante o più soffice).

Ecco la focaccia che ho preparato giusto due sere fa e che io e mio marito abbiamo divorato con gusto...



 Buon appetito, Lilli!


lunedì 28 aprile 2014

Artemisia1984 - Comunicazione di servizio!

Cara Lilli,

qualche giorno fa ad una mia amica blogger è capitata una cosa davvero spiacevole, cioè il suo account di posta elettronica è stato violato da un hacker e il risultato è stato che ha dovuto rimettere tutto nelle mani della polizia postale e che purtroppo ha dovuto eliminare i suoi due blog che io seguivo da molto tempo :-(

Si tratta di Artemisia1984, che aveva i blog "Oggi cosa cucino?" e "In my dreams..."

Lei mi ha scritto un commento chiedendomi di fare da tramite per avvisare gli amici blogger e i followers che avevamo in comune di questa sua disavventura, dando anche gli indirizzi dei nuovi due blog che lei ha aperto ora, firmandosi non più Artemisia1984 ma bensì Miss Artemisia.

Ecco qui il commento che mi ha lasciato sabato scorso, te lo riporto per intero:

<< Ciao Maris, scusami l'intrusione fuori tema al tuo post... Sono Artemisia1984 del blog In my dreams...anche se il nick che compare giù è diverso sono sempre io! Come ben sai, a seguito di una violazione del mio account di posta gmail, con modifiche credenziali di accesso e di recupero, e successivamente eliminazione dell'account e dei blog ad esso collegati, ho dovuto creare un altro account e nuovi blog caricandovi le copie di backup che avevo fatto. Avendo i nuovi blog nuovi indirizzi ho perso tutti i miei follower a cui nn arrivano più i miei aggiornamenti e io stessa ho perso la lista contatti. Ora di te e di altri ricordo il nick e il blog e sono in grado di contattarvi per il resto non so come fare...vorrei chiederti innanzitutto se ti va di riaggiungerti al mio blog e quando hai tempo, se puoi scrivere un post provvisorio che spieghi la mia situazione, e rimandi ai miei nuovi blog perchè ricordo che avevamo dei lettori comuni. I nuovi indirizzi sono:

http://inmydreamsartemisia1984.blogspot.it/

http://oggicosacucinoartemisia1984.blogspot.it/

Ti ringrazio, ciao

Artemisia1984 da oggi....Miss Artemisia! >>

Dunque, Lilli, invito chi la conosceva ma anche chi magari non la conosceva a visitare i suoi nuovi blog e a (ri)scoprire che bella persona è Miss Artemisia!

sabato 26 aprile 2014

Una canzone, tanti ricordi: ATTIMI

Cara Lilli,

come puoi leggere dal titolo del post stavolta non si tratta di un unico ricordo legato ad una canzone, bensì di tanti ricordi. 

Si, perchè questa canzone ha tutto un mondo dentro. Il mio mondo, il mondo della Maris bambina, della Maris adolescente e della Maris adulta. La canzone è cresciuta con me e io sono cresciuta con lei.

Avere un fratello che ha 6 anni più di te fa sì che quando sei ancora una bambina di 7-8 anni ascolti già canzoni che vanno al di là del solo Zecchino d'Oro. E infatti io è a mio fratello (che non smetterò mai di ringraziare) che devo la passione per un artista in particolare, che secondo me è assolutamente troppo poco conosciuto e apprezzato: Gianni Togni.

Mio fratello adolescente ascoltava dalla mattina alla sera i dischi di Gianni Togni, che esplose con "Luna" nel 1980 e poi però non mantenne sempre quel livello di successo, restando in definitiva più che altro un cantante di nicchia, per pochi intimi direi. Si conoscono molto alcuni brani (ad esempio "Semplice", "Per noi innamorati", "Giulia") ma il grosso delle sue canzoni non è noto al grande pubblico.

Mio fratello ascoltava quelle canzoni, quindi, e io le ascoltavo a mia volta e forse allora non sapevo neppure che sarebbero poi rimaste impresse, marchiate a fuoco nel mio cuore, per sempre.

ATTIMI, del 1981, è stata la prima canzone d'amore, veramente passionale, che io abbia ascoltato e imparato a memoria. Da bambina quale ero all'epoca ovviamente non comprendevo fino in fondo  i sentimenti che la pervadono, ma avvertivo che era speciale, che creava un'atmosfera unica.

Poi quando sono cresciuta un pò, adolescente anche io, ho cominciato ad amare ancora di più quella canzone.

Ma è solo quando poi ho conosciuto l'uomo della mia vita che ATTIMI ha acquistato un significato profondo e mi ha fatto vivere brividi a pelle ad ogni singolo ascolto.

E giusto poco fa, aprendo una vecchia agenda (anno 1999) che non sfogliavo da tanto, ho visto che nella pagina precedente a quella della data in cui io e il mio amore ci siamo fidanzati avevo trascritto proprio il testo di questa canzone con in fondo un mio pensiero...

"Fa venire la pelle d'oca, è un'emozione nuova ogni volta! Vorrei ascoltarla abbracciata stretta a lui..."

E allora... per chi come te (e come sicuramente tanti che passeranno di qui) non sa di cosa sto parlando, ecco questo piccolo gioiello degli anni '80...




ATTIMI (Gianni Togni) (1981)

Attimi fragili preoccupanti
attimi di un giorno come tanti
ma perché stiamo qui a guardare come vanno via
la città è solo un gioco di luci se vuoi possiamo spegnerle

Dalla mia stanza non si vedono aeroplani
solo una strada una fila di lampioni
il cielo è carta di giornale

è buono solo da bruciare 
Vedi quanta fatica per chiamarti amore
mi sembra strano come chiedere un favore
forse in fondo alla mia vita
c'è davvero solo una valigia

Vedi...


Amica mia io mi vorrei trovare
dove è possibile sentire il tuo cuore battere
solo noi in un posto tranquillo senza più città
con la terra da riprenderci con il sole da dividerci

Nel nostro letto scordato al quinto piano
c'è ancora voglia di capire cosa siamo
un viaggio in cui si arriva tutti e due
le mie mani strette nelle tue 

guarda che questa volta andremo più lontano
chiudendo gli occhi se rallentiamo
poi più forte fino a farsi male
fino a non saper più dove andare 


Senti...senti...

E adesso è come fossimo anche noi
niente più di questi attimi che vanno via


Senti...

E adesso è come fossimo anche noi
niente più di questi attimi che vanno via


mercoledì 23 aprile 2014

H7-25

Cara Lilli,

arriva un momento nella vita in cui bisogna farlo. Per forza. 

Bisogna darci un taglio

Ai capelli, ovviamente. 

Ma trattandosi dei fluenti capelli riccioluti del monello di casa, che di stare fermo proprio non ne vuole sapere, non farai fatica a comprendere perchè tale momento è stato rimandato più e più volte.

Dati i suoi ben noti eccessi di energia cinetica e data la sua assoluta intrattabilità quando si cerca di mantenerlo un minimo fermo in una posizione precisa (tipo seduto, con la testa immobile), non ti nascondo che io e mio marito temevamo di finire col tagliargli un orecchio invece dei capelli o sfregiargli una guancia o ancora di cavargli un occhio con le forbici, per dirla tutta.

Portarlo dal barbiere, poi, era escluso. Ovvio. Non ci sembrava il caso di farci conoscere in tutto il nostro splendore (leggi: urla, pianti, esercizi di acrobazia circense e cose del genere...)

E allora via con gli elastici per capelli per evitare che i riccioli gli cadessero davanti alla faccia ostacolandogli seriamente la visuale.

Però... quando finanche allo sportello dell'ufficio postale l'impiegato guarda tuo figlio e poi esclama "Ciao bella bimba!", realizzi che il momento fatidico non può più essere procrastinato a data da destinarsi.

(Apro parentesi: il monello era vestito da maschio, inequivocabilmente, ma la capigliatura e il suo visino delicato hanno lo stesso fuorviato l'impiegato delle poste!)

Il momento, dunque.

Pochi giorni fa, dopo la solita sorta di doccia-bagnetto, che non è una doccia ma neppure un bagnetto (si....è tutto particolare il monello, non stupirti), mio marito si è fatto coraggio, si è armato di forbici e, mentre il piccolo attendeva di essere phonato (guardando un cartone in TV se no neppure quello si lascerebbe fare), lo ha preso alle spalle e ha iniziato a tagliare alla cieca tipo Edward Mani di Forbice, hai presente?

Va bè...proprio alla cieca no, se no davvero gli mozzava un orecchio, però diciamo pure che non è andato più di tanto per il sottile ;-)

Il monello non ha quasi fatto in tempo a capire cosa stesse succedendo.

Risultato? Adesso non abbiamo più un figlio con i boccoli castano-ramati da dover legare tipo femminuccia, ma bensì un sosia di H7-25.

Sul serio, giuro. Una somiglianza incredibile anche nei lineamenti oltre che per il taglio di capelli!!

E chi non capisce di cosa sto parlando si vergogni, perchè non si può vivere senza aver visto almeno una volta nella vita il mitico film "Uno sceriffo extraterrestre, poco extra e molto terrestre" con Bud Spencer (1979) che poi è anche il primo film in assoluto che la sottoscritta ha visto al cinema alla tenera età di 6 anni ancora da compiere :-)))


H7-25

Comunque il mio monello sembra improvvisamente cresciuto di almeno 3 anni con questo taglio! Ed è anche più carino del piccolo alieno del film, te lo assicuro :-)



PS: Ti aspettavi una foto del monello, Lilli, lo so. Perdonami, ma quella di non pubblicare foto personali sul blog è una scelta ben ponderata. Mi dispiace. 


lunedì 21 aprile 2014

Una bellissima sorpresa!

Cara Lilli,

venerdì scorso ho avuto una bellissima sorpresa e voglio fartene partecipe: il postino mi ha consegnato un pacchetto contenente un regalo da parte della mia amica Stella del blog "Parole Farfalla".

Quanto adoro le soprese come questa, che ti illuminano la giornata e che ti fanno assaporare l'affetto sincero di qualcuno nei tuoi confronti!

Stella ha voluto creare per me una deliziosa pochette in fettuccia elastica che vado subito a mostrarti:

La foto non rende onore alla pochette, dal vivo è più bella!


Che dire a quest'amica lontana fisicamente ma vicina col cuore? 

GRAZIE! GRAZIE MILLE!

Lei lo sa che mi ha reso felice con questo suo pensiero proprio perchè è un oggetto fatto con le sue mani, quindi davvero prezioso.

Che bello quando il web fa nascere amicizie così :-)

sabato 19 aprile 2014

Pane augurale (Buona Pasqua)

Cara Lilli,

qualche anno fa sul forum di cucina Gnamgnam, che ho tanto seguito, l'amica Sabrina (che poi ha aperto pure un blog suo, tra parentesi)  postò una ricetta per fare un pane alle olive proprio in occasione delle vacanze pasquali. Io l'ho provato più di una volta e l'ho gradito assai, anche se poi è da un pò che non lo rifaccio.

Ci ho pensato giusto oggi e mi sono detta innanzitutto che voglio prepararlo di nuovo al più presto e poi...quale modo migliore per augurare Buon Pasqua a te e ai miei amici blogger? 

Così ecco qui la ricetta come allora la propose Sabrina di questo "pane augurale" ottimo da portare in tavola a Pasqua o con sè nella gita fuori porta di Pasquetta,

INGREDIENTI:

800 g di farina 00
200 g di farina di grano duro
50 g di lievito di birra
1.2 dl di olio
200 g di olive verdi tritate
3 cucchiai di rosmarino
2 cucchiaini di sale

Setacciate le farine e formate una fontana mettendo dentro il lievito sciolto in 4 dl di acqua tiepida, 1 dl di olio e il sale, lavorate energicamente x 10 minuti e quindi formate una palla, ungetela con un po' di olio, avvolgetela nella pellicola e lasciatela lievitare x 1 ora. 
Rimettete l'impasto sulla spianatoia, allargatelo e metteteci le olive e il rosmarino, impastatelo e sistematelo in uno stampo a ciambella unto con l'olio, coprite con la pellicola e lasciate lievitare ancora x 30 minuti. 
Mettete il pane in forno già caldo e cuocete a 180 gradi x 50 minuti circa.

E buon appetito, Lilli!


La volta in cui ho scattato la foto mi venne un pò anemico...ma empre buono di sapore!


Nota mia: io ho usato sempre metà dose nello stampo a cerniera da 28 cm col buco al centro e mi sono trovata bene!

Auguro a tutti di trascorrere una Pasqua serena, all'insegna della gioia dello stare insieme a chi si ama e, per chi come me è credente, all'insegna della gioia della Resurrezione.


Immagine presa dal WEB




venerdì 18 aprile 2014

Venerdì del libro (171°): ALBO COLOR di Peppa Pig

Cara Lilli,

oggi non voglio saltare l'appuntamento del venerdì ideato da HomeMadeMamma,  pur avendo un discreto mal di testa ed essendo in attesa da un momento all'altro di una visita da parte del padrino di battesimo del monellino che verrà a portare le uova di Pasqua a lui e alla monella.

Dunque, rapidamente ti propongo l'ALBO COLOR (Giunti Kids) della maialina più famosa della TV che mia figlia, con sua somma gioia, ha avuto in dono tempo fa quando siamo stati a pranzo da amici di famiglia. 

E' un albo grande ma non troppo, quindi abbastanza maneggevole, con tanti disegni da colorare che ritraggono Peppa e gli altri personaggi del cartone animato in tante situazioni diverse. 

Ogni disegno è accompagnato da una breve e semplice descrizione sul retro, adatta per far esercitare nella lettura i bimbi che sono alle prime armi in questo senso (per la monella ad esempio è andato proprio bene) e anche con qualche suggerimento sui colori da usare.

Una piccola idea regalo magari utile in questi giorni di festa, accanto o al posto del classico uovo di cioccolato :-)

Lo so che di Peppa Pig oramai non se ne può più, si trova ovunque, però coi piccoli pare abbia davvero successo e allora ben venga specie se si tratta di libri o albi come questo!




Dal sito della Giunti :

Vuoi colorare il mondo di Peppa Pig? Allora corri a prendere matite colorate e pennarelli e usa la fantasia per colorare le tue storie preferite! E dopo aver colorato... Ritaglia! Basterà ritagliare la pagina lungo la linea tratteggiata e in attimo avrai tanti bei quadri da appendere dove vuoi! Perché ogni disegno è racchiuso in una cornice proprio per diventare un bel quadretto!

 I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI


martedì 15 aprile 2014

Un pò latitante, ma piuttosto felice

Cara Lilli,

è da domenica che volevo scriverti qualcosa ma il tempo sembra correre a velocità doppia ultimamente per ciò che mi riguarda. Le giornate finiscono troppo in fretta, ecco.

Giuro: non è che io stia avendo impegni diversi dal solito (o non più di tanto, almeno) ma non so perchè sembra che quegli stessi impegni mi portino via maggior tempo. Sarà semplicemente che ho accumulato un pò di stanchezza fisica e mentale come già ti accennavo qui.

Tra l'altro ne approfitto per scusarmi con i miei amici blogger perchè latito un pò anche sui loro blog e commento di meno, ma proprio non riesco a fare di più attualmente.

Detto ciò, col senno di poi sono contenta di non averti scritto domenica se no non avrei avuto una bella notizia da darti. Anzi due.

Oggi, infatti, la giornata è iniziata positivamente perchè il monello ha fatto la sua seduta di psicomotricità ed è andata bene più del solito: è stato abbastanza attento, meno iperattivo, più collaborativo. E pensa che era entrato in stanza piangendo! Mi ero detta "Ecco qui, cominciamo proprio bene!". Invece...meno male che mi ha smentito subito :-)

Poi nel pomeriggio ci sono stati i colloqui con le maestre a scuola della monella e davvero sono uscita da lì con il cuore pieno di emozione: sapevo che lei sta facendo bei progressi, nonostante i suoi problemi di fondo le complichino la vita, ma sentirselo dire chiaramente dalle maestre (quella di sostegno ma anche le altre, quelle della classe) è stato proprio bello!

La monella ha ancora i suoi momenti di crisi durante le ore di scuola, va in panico per qualcosa, o si agita per qualcos'altro, piangendo. Ma lo fa meno spesso di prima. E intanto impara. Impara tante cose, progredisce, interagisce di più con i compagni, partecipa alla vita di classe sempre maggiormente.

Da poco più di un mese, poi, sta facendo con i compagni anche un percorso di attività motoria con un'insegnante specifica: vanno in palestra 2 ore a settimana e lei ne è entusiasta. Pare tra l'altro che la sua coordinazione dei movimenti sia migliorata tanto e che riesca in cose che prima non provava neppure a fare (tipo le capriole). Sta vincendo i suoi timori un passeto alla volta, l'impaccio fisico che l'ha sempre caratterizzata sta diminuendo.
Fa anche piccole gare e giochi ginnici con i suoi compagni!

Insomma: la monella va avanti per la sua strada, in barba al disturbo pervasivo dello sviluppo, come piace dire a me.

Spero che anche il monello riesca a seguirla in questo percorso, arrivando ad avere risultati alrettanto positivi.

Oggi, quindi, al di là della stanchezza, sono piuttosto felice :-)


venerdì 11 aprile 2014

Venerdì del libro (170°): SIDDHARTA

Cara Lilli,

oggi aderisco all'iniziativa di HomeMadeMamma in modo un pò anomalo perchè ti propongo un libro che ho letto tanti anni fa: il famosissimo SIDDHARTA, di Hermann Hesse.

Questo venerdì del libro è anomalo nel senso che a dire il vero le sensazioni provate all'epoca di questa lettura non sono più tanto chiare e presenti in me. Però ho un motivo particolare per proporti questo romanzo proprio oggi: la copia che ho io mi è ricapitata tra le mani pochi giorni fa (mai nulla accade per caso) e reca questa dedica: 

"A Maristella, figliolina cara e impagabile...dalla sua mamma"

Mia madre amava questo libro e me lo regalò senza che ci fosse qualche particolare ricorrenza da festeggiare. Ci teneva che lo leggessi. E io lo lessi. Però devo dire che forse ero ancora immatura, giovincella, e seppure non mi dispiacque lo trovai comunque un pò pesante.

Adesso sento il desiderio di rileggerlo, con una maturità e consapevolezza diverse dalla prima volta. E infatti mi dedicherò a questa rilettura a breve.

Perdonami quindi se non ti parlerò nello specifico del libro in questione come invece faccio sempre quando scrivo un post del venerdì. Questa settimana ho preferito fare in questo modo, citare un libro anche se non sono in grado di discorrerne a dovere.

Oggi sono esattamente 3 anni che mia madre non c'è più. Mi è sembrato bello ricordarla così, parlando di qualcosa che amava. E poi è a lei (insieme a mio padre) che devo la passione per la lettura.

Magari ti riparlerò di Siddharta più in là, se me la sentirò.

Oggi va bene così.




(Dalla quarta di copertina)

Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione".



 I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI


mercoledì 9 aprile 2014

Monella...pragmatica

Cara Lilli,

immagina la scena: lunedì scorso, io e la monella nello studio medico, al centro di riabilitazione neuropsicomotoria dove porto lei e il monello per le terapie di psicomotricità e logopedia.

Foniatra: "Monella, ora che ho sentito come sai leggere bene e come hai migliorato la pronuncia delle letterine, vuoi farmi vedere un pò anche come scrivi?"

Monella: "No!" (Ovvio. Risponde sempre così, di prassi, al primo tentativo)

Foniatra: "Su! So che sei diventata brava con lo stampatello!"

Monella: "No!" (Ma nel frattempo afferra la penna un pò nervosamente, inizia a cedere)

Foniatra: "Dai, scrivi sul foglio come ti chiami!"

Monella: "Ufff...mmm...grrr" (inizia a scrivere, ancora contrariata ma oramai decisa ad accondiscendere alla richiesta) 

"COME TI CHIAMI"

:-)))

Scritto bello grande e senza che le si dettasse lettera per lettera.

Al che il foniatra ha sorriso e poi mi ha detto: << E' la pragmatica del linguaggio. Come se io dicessi a qualcuno "Ciao, io sono Pasquale e tu?" e questo rispondesse "Io no!">>.

Insomma: la monella è pragmatica, che vuoi farci. Non sa ancora andare al di là del significato letterale delle frasi. Però almeno ha scritto correttamente, "h" compresa!

E' già qualcosa.

lunedì 7 aprile 2014

Quale "ventaglio" è meglio?

Cara Lilli, 

forse ricorderai un mio post risalente a circa 3 anni fa (ero ancora sulla piattaforma di Virgilio) in cui ti presentavo un buonissimo e originale rustico: il cosiddetto "VENTAGLIO" delle sorelle Simili (due note cuoche).

L'avevo all'epoca scoperto su un blog di cucina (Zasusa) che poi ho appurato nel frattempo che è stato rimosso. Comunque, mi venne bene e da allora l'ho replicato varie volte, sempre con successo.

Dato che domani desidero prepararlo nuovamente, ho deciso di sottoporre a te e achi passa di qui un quesito più che altro di ordine estetico.

Ti spiego: a volte l'ho fatto bello preciso, simmetrico; altre volte invece l'ho fatto in modo più disordinato, meno rifinito. Il ventaglio, intendo. 

Il gusto è sempre ottimo, ma una versione si può dire sia più elegante, l'altra più rustica.

Ecco due foto per fare un confronto:



VERSIONE PIU'...ELEGANTE

VERSIONE PIU'...RUSTICA


 A te la parola Lilli, dunque. E a chiunque altro voglia darmi la propria opinione, naturalmente.

Quale "VENTAGLIO" è più bello?



PS: come dicevo prima, il blog di Zasusa non esiste più però lei ha postato la ricetta con le sue foto della preparazione passo passo anche su "Petit Chef", quindi chi vuole può andare a vedere il tutto QUI. E' meno difficile di quello che sembra, se ce l'ho fatta io ce la può fare chiunque ;-)


venerdì 4 aprile 2014

Venerdì del libro (169°): L'UOMO VESTITO DI MARRONE

Cara Lilli,

è di nuovo venerdì ed io seguo la consueta iniziativa di HomeMadeMamma parlandoti di una mia recente lettura: L'UOMO VESTITO DI MARRONE di Agatha Christie.

Il mio amore per il genere poliziesco è cosa nota, così come quello per il fantasy, e quindi non ti meraviglierai se di tanto in tanto torno a parlarti dei quella che è definita la Regina del giallo, una delle mie autrici preferite in assoluto.

Stavolta ho scelto di leggere un romanzo in cui la Christie non ha inserito nessuno dei due personaggi che l'hanno resa famosa nel mondo (Hercule Poirot e Miss Marple) e devo dire che il piacere della lettura è stato comunque grande.

L'uomo vestito di marrone mi è piaciuto perché ho ritrovato in esso le doti di fine psicologa e di grande creatrice di trame ad incastro perfetto tipiche di questa scrittrice. Ma mi è piaciuto anche perché ho riscontrato un che di diverso dal solito, una nota di leggerezza in più, se così posso esprimermi, rispetto a quando sono in scena i su citati famosissimi personaggi.

Ciò sarà forse dovuto alla protagonista del libro, Anne Beddingfield, che è una simpatica e intelligente ragazza, figlia di un antropologo. Dopo la morte del padre si trova, inizialmente suo malgrado  e poi per scelta, coinvolta in un caso di omicidio che non sembra trovare soluzione. In lei si fa largo lo spirito d'avventura, la voglia di investigare e di provare nuove emozioni.

Imbarcatasi su una nave diretta in Sud Africa, vivrà effettivamente un'avventura, tra pericoli e scoperte interessanti. E sarà lei stessa a narrarla in prima persona, cosa che rende molto coinvolgente e genuino il racconto.

La Christie però mostra anche un altro punta di vista al lettore, inserendo qua e là degli stralci di un diario tenuto da un altro personaggio, il ricco Sir Eustace Pedler, membro del Parlamento inglese, che viaggia sulla stessa nave e che è coinvolto nelle indagini essendo il proprietario della villa in cui è avvenuto il delitto.

Sullo sfondo di intrighi e misteri c'è anche lo spazio per i sentimenti, con un amore apparentemente impossibile date le circostanze in cui nasce e si sviluppa.

E naturalmente il finale è di quelli che ti lascia stupito ma anche ammirato per la maestria dell'autrice, che sa creare il colpo di scena senza cadere nell' inverosimile.

Insomma: una lettura davvero piacevole, anche per chi magari non predilige particolarmente il genere poliziesco perché, lo ripeto, questo romanzo è molto scorrevole e reca l'impronta della sua protagonista, giovane e intuitiva, con un pizzico di incoscienza e di romanticismo.



 I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI


mercoledì 2 aprile 2014

Giornata Mondiale della consapevolezza dell'autismo - Ocho pasos adelante

Cara Lilli,

mentre ti scrivo la mia monella è sul suo letto e legge ad alta voce un libretto cartonato che riassume la storia di Pinocchio. E poco fa scriveva sulla lavagnetta magica i nomi dei suoi compagni di classe.

"Che c'è di strano?" potrebbero chiedersi in tanti. Lei ha 6 anni e 7 mesi e i bambini di quest'età normalmente sanno leggere o almeno stanno imparando. E lo stesso vale per lo scrivere.

Ma lei fino a 4 anni e 4 mesi non parlava. E fino a settembre scorso, a 6 anni compiuti, si rifiutava categoricamente di prendere in mano una penna o anche solo di colorare.

Quando tua figlia ha un disturbo dello spettro autistico non tutto è scontato. 

Dietro alla scena di lei che legge una storiella e scrive qualcosa c'è tanto lavoro, c'è un percorso terapeutico lungo più di 4 anni e ci sono un sacco di altre cose. 

Timore, incredulità, smarrimento, consapevolezza, tristezza, decisione, rinunce, gioia, soddisfazione, dubbi, sensi di colpa, sconforto, perseveranza, scoperte meravigliose, di nuovo gioia...

E' un'altalena di emozioni, una storia in continua evoluzione che non consente soste, bisogna andare avanti. Sempre.

Ed è importante iniziare il viaggio al più presto.  

Consapevolezza, probabilmente, è la parola chiave.  

Succede che a volte, nonostante l'esperienza, si rischia di ritardare la partenza. Stava capitando anche a me, a noi, con il monello. Anzi, per certi versi è capitato.

L'incredulità, il desiderare che tutto fosse normale avendo già il nostro bel da fare per la monella, il manifestarsi con tempi e modi in parte diversi del disturbo...tutto questo ha fatto sì che ci siamo mossi con meno prontezza. Ma anche con lui alla fine siamo partiti.

Consapevolezza, dicevo.

Consapevolezza di ciò che significa autismo, di ciò che comporta, di ciò che si può fare. Consapevolezza che questa è una problematica ancora poco conoscuta, a dispetto delle statistiche che parlano di 1 bambino su 80 colpito da disturbi dello spettro autistico.

Non a caso da sette anni a questa parte è stata istituita dall'ONU la "Giornata Mondiale della consapevolezza dell'autismo", che si celebra proprio oggi, 2 Aprile.

I miei monelli hanno questo tipo di disturbo. E sono belli come il sole. Sono il mio impegno a volte davvero gravoso, sono la mia sfida continua, sono la mia gioia. Sono la mia vita.


Immagine presa dal web



       " Se tutta la società fosse informata,

        se gli insegnati sapessero,

        se i dottori e i terapisti sapessero,

        se il vicino di casa sapesse

        come dovrebbe comportarsi un bimbo a 18 mesi,

        cosa dovrebbe fare effettivamente e tipicamente,

        e che se non vediamo questi comportamenti

        ci dovremmo preoccupare

        già solo con questo

        staremmo 8 passi avanti..."





Nota: grazie a Letizia, Una mammetta pasticciona, per avermi fatto conoscere questo video.