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venerdì 25 agosto 2017

Venerdì del libro (252°): LE OTTO MONTAGNE

Cara Lilli,

durante questa estate in cui sto scrivendo qui sul blog un pò a singhiozzo non ho mai smesso di leggere, pur se non ti ho riportato recensioni da tempo e pur se quando c'è un caldo forte e afoso come in gran parte di queste settimane di luglio e agosto, che mi fa sentire spossata e stonata, anche la lettura può richiedere un pò di sforzo...ma si sa che io sono troppo amante dei libri per privarmene ;)

Ed ecco qui che oggi per partecipare all'iniziativa di HomeMadeMamma ti parlo dell'ultimo romanzo che ho appena terminato: LE OTTO MONTAGNE, di Paolo Cognetti, fresco vincitore del Premio Strega 2017.

Mi ha attirato non appena ne ho sentito parlare all'indomani della premiazione, a luglio, e appena ho avuto modo l'ho letto: e mi è piaciuto.

Una storia di crescita e di amicizia, una storia di amore per la montagna, di rapporti familiari fatti più di gesti, di silenzi che di parole. Una storia che non è originalissima, va detto, ma che ha secondo me la sua forza nella semplicità e naturalezza con cui è narrata, nella bellezza delle descrizioni, nella vena nostalgica che la pervade e che, se ad alcuni può apparire un pò noiosa, a me suscita pensieri  belli, sereni che vanno oltre gli eventi anche negativi che pure non mancano.

Una lettura che consiglio a chi non cerca quindi ritmo serrato o suspense, ma vuole assaporare atmosfere e sentimenti genuini che, pur essendo ovviamente più vicini a chi ha esperienze personali di vera vita di montagna, possono toccare il cuore anche di chi come me non ne ha mai fatte.


(dal sito dell'editore Einaudi)

<< Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia.
Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo «chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso» ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lí, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche.
Iniziano cosí estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri piú aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, «la cosa piú simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui». Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito piú vero: «Eccola lí, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino». Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.>>



 I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

10 commenti:

  1. Ne parlano tutti bene...mi sa che lo prendo

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    1. Non sarà un capolavoro, ma è una bella lettura secondo me. Poi magari ne parlerai anche tu a tua volta in un futuro VdL!

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  2. Anche il tuo parere è positivo...mi fa piacere!

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    1. Si, positivo davvero!
      Mi dispiace di non aver ancora postato nulla per il gioco a cui mi hai invitato, sforerò di un pochino temo sulla data limite che mi pare fosse il 31 agosto...come vedi non ho avuto modo neppure di rispondere ai commenti in questi ultimi giorni :( lo faccio stasera in tutta fretta.
      Ma il post comunque ci sarà, promesso. Un bacione!

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  3. Ascolterò il tuo consiglio lo leggerò, amo leggere da sempre!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris

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    1. Se ami come ben credo la natura e le emozioni genuine non resterai delusa, Beatris!
      Ti abbraccio, mi spiace che che stasera ho provato per l'ennesima volta a lasciare un commento da te ma non me lo pubblica :(

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  4. Ciao Maris, grazie per la tua premura nei miei confronti.

    Sto bene, ma meno bene al pc, capita no?

    Ti abbraccio forte

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    1. Buonasera carissima Gianna! Sono contenta di leggerti e di sapere che stai bene, che è la cosa più importante.
      Anche io quest'estate sono stata assai poco al pc... capita eccome!
      Un bacio grande, alla prossima.

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  5. Amo la montagna, sono cresciuto in un paesino della Val d'Aosta e ogni volta che vi torno mi sento rinascere, quindi leggerò questo libro che parla di montagna e amicizia con vero piacere.
    Un abbraccio!

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    1. Credo proprio che allora questo libro ti piacerà, caro Xavier!
      Io in Val d'Aosta ci sono stata 2 volte da bambina e da ragazza e ne conservo un ricordo bellissimo.
      Un abbraccio a te e bentornato!

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