Cara Lilli,
stasera voglio partecipare all'iniziativa di HomeMadeMamma con un libro che è stato per me il primo di un notissimo autore, Andrea Camilleri: GLI ARANCINI DI MONTALBANO.
Preso su suggerimento della mia cara amica Stella, mi ha tenuto compagnia per qualche pomeriggio e mi è molto piaciuto!
C'è da premettere che è stato sì il primo libro che ho letto di Camilleri, ma che io seguo e amo il commissario Montalbano fin dal suo esordio in TV, tanti anni fa. Anzi, sono legata particolarmente ai primi film che furono trasmessi perchè li guardavo con i miei genitori e questo me li rende ancora più cari.
Strano in effetti come in così tanto tempo non avessi poi mai letto nessuno dei romanzi da cui quei film sono stati tratti.
Adesso ho rotto il ghiaccio con questa raccolta di racconti e ne sono contenta: ho innanzitutto constatato che il fatto che Camilleri usi molto il dialetto siciliano non mi è stato d'intralcio alla lettura, visto poi l'allenamento fatto proprio guardando e riguardando i film con Luca Zingaretti ;-) e poi ho capito che la logica che guida il nostro bravo commissario, la sua umanità, il suo intuito, le sue abitudini mi coinvolgono anche per iscritto.
Tutto il mondo che ruota intorno al commissariato di Vigata viene presentato al lettore in modo che resti impresso anche se la storia narrata è racchiusa in un numero limitato di pagine, avendo in questo caso scelto il formato dei racconti. Camilleri è bravissimo a sfruttare ogni singolo rigo per dar vita ai personaggi, anche a quelli secondari, e per dipanare gli intrecci.
Alcune delle 20 storie racchiuse nel libro le conoscevo già, avendole viste in TV come ad esempio proprio quella che dà il titolo alla raccolta o anche "Il gatto e il cardellino" o "La povira Maria Castellino", altre sono state una piacevole sorpresa per ironia e originalità, come "Montalbano si rifiuta" o "Salvo amato...Livia mia..." (quest'ultimo scritto in forma di scambio epistolare).
Adesso non mi resta che dedicarmi alla lettura di altre opere di questo autore, spulciando magari tra quelle di cui non so assolutamente nulla, così da mantenere intatta la suspance.
Strano in effetti come in così tanto tempo non avessi poi mai letto nessuno dei romanzi da cui quei film sono stati tratti.
Adesso ho rotto il ghiaccio con questa raccolta di racconti e ne sono contenta: ho innanzitutto constatato che il fatto che Camilleri usi molto il dialetto siciliano non mi è stato d'intralcio alla lettura, visto poi l'allenamento fatto proprio guardando e riguardando i film con Luca Zingaretti ;-) e poi ho capito che la logica che guida il nostro bravo commissario, la sua umanità, il suo intuito, le sue abitudini mi coinvolgono anche per iscritto.
Tutto il mondo che ruota intorno al commissariato di Vigata viene presentato al lettore in modo che resti impresso anche se la storia narrata è racchiusa in un numero limitato di pagine, avendo in questo caso scelto il formato dei racconti. Camilleri è bravissimo a sfruttare ogni singolo rigo per dar vita ai personaggi, anche a quelli secondari, e per dipanare gli intrecci.
Alcune delle 20 storie racchiuse nel libro le conoscevo già, avendole viste in TV come ad esempio proprio quella che dà il titolo alla raccolta o anche "Il gatto e il cardellino" o "La povira Maria Castellino", altre sono state una piacevole sorpresa per ironia e originalità, come "Montalbano si rifiuta" o "Salvo amato...Livia mia..." (quest'ultimo scritto in forma di scambio epistolare).
Adesso non mi resta che dedicarmi alla lettura di altre opere di questo autore, spulciando magari tra quelle di cui non so assolutamente nulla, così da mantenere intatta la suspance.
I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI