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venerdì 30 dicembre 2016

Venerdì del libro (239°): BYRON, STORIA DEL CANE CHE MI HA INSEGNATO LA SERENITA'

Cara Lilli,

oggi partecipo all'ultimo venerdì del libro di questo 2016, ringraziando HomeMadeMamma che 6 anni fa ha dato il via a questa iniziativa così bella e parlandoti di un libro letto da pochi giorni: BYRON, STORIA DEL CANE CHE MI HA INSEGNATO LA SERENITA', l'ultimo lavoro di Antonella Boralevi uscito lo scorso autunno.

Premesso che non avevo letto nulla finora di questa scrittrice, l'impatto è stato abbastanza positivo. 

L'idea di parlare di sentimenti ed emozioni come amore, paura, perdono, rabbia, tenacia, coraggio, fiducia, curiosità, entusiasmo attraverso aneddoti di vita con un amico a quattro zampe è molto carina e dà una visione delle cose meno scontata di come potrebbe essere volendo rifarsi solo ai pensieri umani.

Ogni capitoletto è dedicato ad uno (ma anche ad altri) dei sentimenti su citati e il fatto che racchiuda una breve storia che ha un inizio e una conclusione fa sì che il libro si possa leggere anche un pò alla volta, spezzettato, quando si hanno magari solo pochi minuti di tempo per rilassarsi un attimo....giusto il tempo di un capitolo, appunto.

Anche se è ovvio che leggere tutto l'insieme con una certa continuità rende più piena la comprensione del messaggio che l'autrice vuol dare, su cosa e quanto gli amici pelosetti (in questo specifico caso i cani) possano donare e proprio insegnare alle persone.

Chi come me ha o ha avuto un cane può facilmente immedesimarsi in tante situazioni descritte dalla Boralevi. La cagnolina della mia famiglia, Martina, una cocker spaniel nera con una grande macchia bianca sul petto, ha vissuto 13 anni e ha segnato in positivo la mia infanzia e adolescenza...non potrò mai dimenticarla!

Tornando a questo libro...non si tratta di un capolavoro, certo, ma è una lettura gradevole, a tratti anche emozionante. Tre stelline su cinque, diciamo :-)

Il formato ebook, tra l'altro, è scaricabile gratuitamente nel Kindle store di Amazon (io l'ho preso lì, infatti), mentre il formato cartaceo è normalmente a pagamento.




I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI


venerdì 23 dicembre 2016

Come quando ritorna Natale...

Cara Lilli,

mancano ormai solo due giorni a Natale...devi credermi se ti dico che dall'anno scorso ad oggi il tempo mi pare sia volato!

La sensazione è amplificata dal fatto che come sai il giorno di Natale ricorre anche il compleanno del mio monello e quindi ancora di più il passaggio da un anno all'altro mi fa percepire quanto lui stia crescendo...ometto di mamma sua :-)

Ritorna Natale e ritorna tutto ciò che a questa festività è legato per tradizione, dagli addobbi (sempre gli stessi qui a casa mia, dal primo anno che mi sono sposata...così come sempre gli stessi erano quelli a casa dei miei quando io e mio fratello eravamo bambini, poi ragazzi e poi più grandi), al menù con la lasagna sempre protagonista del pranzo che preparo io il 25, alle canzoni di sottofondo che sono per me sempre quelle, le stesse da tanto tanto tempo.

Mio fratello dopo che si sposò, andando tra l'altro a vivere lontano per i primi anni, mi registrò un'audiocassetta (ti parlo del '98) con su proprio la colonna sonora dei nostri Natali. 

Ora se voglio su Youtube trovo un pò tutte quelle canzoni,  ma sul momento e anche per un bel pò di anni la cassetta intitolata "Come quando ritorna Natale..." è stata preziosa davvero per me. E in effetti lo è ancora perchè mi lega anche proprio tangibilmente ai miei anni piccoli e giovani.

Ritorna Natale e ritorna anche il desiderio di serenità, di calore umano che si avverte, che coinvolge spiritualmente chi come me è credente, ma che non lascia nessuno indifferente e abbraccia tutti.

Ed a tutti io voglio augurare BUON NATALE, nel senso più vero e bello e profondo.






lunedì 19 dicembre 2016

I tanti volti dell'amicizia

Cara Lilli,

tu lo sai bene quanto conti per me l'amicizia, un sentimento che nutre l'anima in tanti modi diversi perchè tanti e diversi sono i suoi volti.

E io li conosco. Ho la fortuna di conoscerli.

Ci sono i volti amici di una vita intera, praticamente. Volti che sono cresciuti con te e non ti hanno lasciato mai un solo giorno, anche quando non potevi guardarli direttamente negli occhi. Ma c'erano, ci sono sempre stati, per tutto.

Ci sono i volti amici che conosci da una vita ma che per un un pò, anche un pò tanto, sono stati assenti e che poi hai ritrovato, per condividere momenti di allegria e di festa ma anche dolorosi. E che soprattutto non hai intenzione di perdere di nuovo.

C'è il volto amico che da un pò di tempo conosci ma non sai in realtà come è fatto perchè non lo hai mai incontrato di persona nè visto in foto, eppure è come se incredibilmente lo conoscessi da una vita, con cui quotidianamente scambi emozioni e pensieri di ogni genere, dai meno importanti ai più delicati, e che sai farà con te ancora tanta, tanta strada. Distante dal tuo sguardo ma sempre, sempre vicino al tuo cuore.

C'è il volto amico che conosci da un pò e che una volta hai potuto anche guardare negli occhi, che condivide e incarna una delle tue passioni più grandi, quella della scrittura, e che partendo da lì è entrato nella tua vita anche con una parte della sua famiglia, per parlare di tutto il resto. E c'è tanto di cui parlare!

Ci sono i volti amici di chi da più o meno tempo ti segue e segui attraverso post, commenti e mail, che magari hai potuto vedere in foto, con cui condividi una parte della tua vita che potrebbe sembrare solo un hobby ma che invece ha importanza perchè è il tuo diario online in cui lasci traccia di te e di quello che ami.

Ci sono i volti amici da poco tempo ma che già hanno un posto importante nei tuoi pensieri, con cui condividi esperienze e percorsi di mamma dei monelli e con cui ti confronti e che inizi a vedere man mano anche al di fuori del contesto specifico che vi accomuna.

E io poi so anche che il volto dell'amicizia può essere coetaneo, ma anche più anziano o più giovane. Anche molto più giovane, come quello di un bambino con cui hai condiviso un momento di confidenza e di tenerezza che ti porterai nel cuore.

Sono una persona fortunata, Lilli. Un'amica fortunata. 

venerdì 9 dicembre 2016

Venerdì del libro (238°): A NEVE FERMA

Cara Lilli,

questo venerdì partecipo all'iniziativa di HomeMadeMamma con un romanzo letto appena qualche giorno fa: A NEVE FERMA, di Stefania Bertola.

Ad Ottobre se ricordi ti ho parlato di Romanzo rosa, sempre della Bertola, in tono non molto entusiastico. In effetti ho quasi subito voluto dare un'altra chance a questa autrice che in passato ho avuto modo di apprezzare (qui e qui, in particolare) e così mi sono dedicata alla lettura di A NEVE FERMA: il risultato è che in parte ho ritrovato il gusto di leggere gli intrecci e le storie un pò sgangherate della Bertola.  

In parte perchè per il resto mi è rimasto addosso un pò il senso di già letto perchè lo stile riconoscibile e caratteristico di questa autrice, stile di scrittura così come proprio tipo di storia, che ai primi approcci mi ha entusiasmato adesso sembra coinvolgermi di meno. E' che leggendo mi è capitato di immaginare già ciò che sarebbe successo perchè ormai un pò conosco quel tipico allegro caos che crea la Bertola nei suoi libri, quel suo girare e rigirare per arrivare alla conclusione, in un piccolo grande universo di personaggi spesso un pò sopra le righe, con quella vena d'ironia e quel tipico passare un pò di palo in frasca da un capitolo all'altro. 

E questo anche se A NEVE FERMA è in realtà stato scritto prima di altri suoi romanzi che mi hanno conquistata un paio di anni fa, ma per me è arrivato dopo, per cui...

In A NEVE FERMA la Bertola è comunque riuscita a scrivere una storia molto carina, ambientata nel mondo della pasticceria. Tra giovani cuoche più o meno dotate, tra chi vuol fare strada realmente in quell'ambito e chi vorrebbe fare tutt'altro, tra amori nati e inseguiti da una vita o da pochi giorni...con un prestigioso concorso di alta pasticceria e un libro di ricette scritto in un codice da decifrare a fare da nucleo del caos specifico di questo romanzo.

Una lettura gradevole, per staccare la spina e distendersi tra un biscotto e una tazza di tè o di cioccolata calda. 

Personalmente comunque credo che, a partire da adesso, attenderò un pò di tempo prima di prendere in mano un altro libro di questa autrice, così da creare se possibile nuovamente quell'attesa intrigante per questo suo tipo di storie.



I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI


martedì 6 dicembre 2016

Biscotti "Chicchi di caffè al cioccolato"

Cara Lilli,

al volo ti lascio oggi una ricettina  presa in prestito dalla mia amica Seddy,  del blog Cuore di sedano: è una food blogger che ho sempre ammirato e che anche stavolta non mi ha deluso perchè ho provato i suoi biscotti "Chicchi di caffè al cioccolato" e sono davvero buoni!

La preparazione è semplice, il risultato gustoso e in più simpaticissimo esteticamente parlando :-)

Ho seguito passo passo la ricetta originale tranne che per l'uso dell'amido di mais, che non avevo in casa e quindi io ho adoperato solo farina 00. 

Bando alle ciance, ti riporto fedelmente ciò che scrive Seddy sul suo blog:


Ingredienti per 6 persone:

165 g di farina 00

50 g di amido di mais

40 g di zucchero a velo

90 g di cioccolato fondente

1 tazzina di caffè forte ristretto
 
120 g di burro

essenza di vaniglia

latte

1/2 cucchiaino di caffè macinato in polvere
 

Note: la preparazione è senza uova.


Procedimento
1. Fare fondere a bagnomaria il cioccolato fondente spezzettato. Disporre il burro morbido a tocchetti in una terrina, unire lo zucchero a velo e amalgamare bene. Quando il composto risulta omogeneo e vellutato unire il cioccolato fuso intiepidito, il caffè forte, che deve essere anch'esso tiepido e l'essenza di vaniglia.

2. Setacciare la farina, l'amido di mais e il caffè in polvere e unire a piccole dosi al composto, amalgamando bene dopo ogni aggiunta. Se l'impasto risultasse troppo consistente, si può unire un goccio di latte. Compattare il composto con le mani e mettere in frigo il panetto avvolto nella pellicola per 30 minuti o 15 minuti in freezer (non di più altrimenti assumerebbe una consistenza troppo dura). Una volta trascorso il tempo di riposo, prelevare una noce di composto, rotolarla fra le mani ben fredde, quindi appiattire e fare in modo di ottenere una forma ovale.

3. Collocare l'ovale ottenuto su un foglio di carta da forno posto sulla teglia del forno e incidere lungo la sua linea mediana utilizzando il fianco di una forchetta appena inumidita, in modo da simulare così un chicco di caffè. Ripetere l'operazione allo stesso modo per gli altri biscotti fino a esaurimento del composto.

4. Mettere i biscottini in forno caldo a 190° e cuocere per circa 11-13 minuti. Toglierli dal forno, lasciare raffreddare senza toccarli. Trasferire su una gratella farli raffreddare e servire. Conservare in un contenitore ermetico.


Ed eccoli, i miei biscottini...non sono perfetti come quelli di Seddy, che assomigliano ancora di più ad un chicco di caffè e sono più alti quindi più tipo dolcetti proprio, ma posso assicurarti che il sapore era molto buono!

CARINI, VERO? :-)

Restano belli friabili anche dopo due giorni, io li ho conservati in una scatola di latta che era proprio un contenitore di biscotti acquistati precedentemente.

Che dire? Buon appetito, Lilli!