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domenica 26 aprile 2020

Il diario di mamma Maris

Cara Lilli,

in tutti questi giorni di costrizione a casa, pur se presa da tante attività da seguire insieme ai monelli avendoli con me h24, ho avuto modo di ritagliarmi qua e là il tempo per realizzare un progetto che da un bel po' avevo in mente ma che non so perchè continuavo a rimandare.

Mai momento mi è parso più adatto per riordinare le idee e far vedere la luce a quello che posso definire forse il figlio di questo mio blog, un diario ancora più specifico: il diario di mamma Maris, ecco.

Da stamattina è online nel Kindle Store di Amazon questo mio ebook:


https://www.amazon.it/Cara-Lilli-monelli-disturbo-autistico-ebook/dp/B087NWGVZX/ref=pd_rhf_gw_p_img_1?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=G16GK7PQ9N7664NDD8CF
CLICCA SULL'IMMAGINE DI COPERTINA PER MAGGIORI INFO

Ho selezionato i post pubblicati qui sul blog che ritengo più di altri possano raccontare la storia del percorso fatto al fianco dei monelli in tutti questi anni, così come tu sai e cioè attraverso aneddoti, stralci di quotidianità, ricordi, emozioni, pensieri sparsi.

E' una storia che ho suddiviso per anni, dal 2012 ad oggi, arricchendola di pagine inedite, scritte in questi giorni appositamente per legare il tutto, per fare da introduzione ai vari anni e trarre poi qualche conclusione.

Conclusioni che poi non equivalgono ad una fine, perchè il nostro percorso come famiglia dei monelli continua, chiaramente. Eccome se continua! Ma per il momento ho voluto fissare un punto, creare qualcosa di definito, seppur non definitivo.

Per chi tra i miei amici di blog mi segue fin dai primi tempi, potrebbe essere un ripasso ;) mentre per chi si è unito al mio cammino nella blogosfera in un secondo momento, man mano che gli anni passavano, potrebbe essere il modo di scoprire cosa c'è stato prima, senza doversi mettere a cercare negli archivi ma trovando tutto legato da un filo conduttore ben preciso.

Ci tenevo, sono felice adesso di aver realizzato questo progetto.

E non potevo non condividerlo qui, no? Sei tu, cara la mia Lilli, che raccogli sempre le mie confidenze...

Chi lo avrebbe detto quando ho iniziato con il mio primissimo diario cartaceo a 9 anni, nel lontanissimo 1982, che ci sarebbero stati oggi questi frutti? 

:)

Buona lettura a chiunque vorrà! 


giovedì 2 aprile 2020

Un arcobaleno... tutto blu

Cara Lilli,

al tempo del coronavirus tutto cambia, lo si è detto.

Cambiano le abitudini, cambiano gli orari, cambiano le priorità, cambiano le scelte. Cambiano per adattarsi alla nuova situzione, che non si sa ancora quando si normalizzerà.

Cambiano finanche i soggetti preferiti nei disegni dei bambini e dei ragazzi: sfido chiunque a non aver disegnato almeno un arcobaleno in questi giorni. 

L'arcobaleno: simbolo del sereno dopo la tempesta, della gioia che esplode colorata dopo che tutto era avvolto in nuvoloni neri e grigi.

In tutto questo insieme di cambiamenti, Lilli, oggi voglio apportarne uno io.

Stamattina svegliandomi ho pensato a cosa avrei desiderato trovare fuori, spalancando le imposte del balcone della camera da letto e mi è balenata in mente l'immagine bellissima di un arcolbaleno. 

Ma non un arcolbaleno qualunque, no. Quello che ho visto nella mia mente (e nel mio cuore) è un arcobaleno.... tutto BLU. Proprio così: sette colori, tutti nelle varie sfumature del BLU.


Perchè va ricordato che ogni colore ha le sue tante sfumature, così come ogni disturbo ha le sue. E i disturbi dello spettro autistico non fanno eccezione: sono raggruppati in una definizione che abbraccia i casi più lievi e quelli di media gravità, fino ad arrivare man mano a quelli molto gravi.

Lo so bene io, che ho davanti agli occhi i miei monelli, e vedo come con la stessa diagnosi presentano caratteristiche simili tra loro ma anche altre che li distinguono, con sfumature proprie.

E allora, mai come quest'anno in cui siamo tutti a casa, tutti costretti a vivere una situazione eccezionale, il mio pensiero è per i miei monelli e poi si allarga, fino ad abbracciare virtualmente tutti i bambini e ragazzi e adulti (e sono tanti, Lilli, tantissimi purtroppo) che hanno un disturbo dello spettro autistico. 

Che nessuno smetta di pensare a loro neppure adesso, anzi soprattutto adesso pur con i limiti che ci sono imposti. E che si pensi a quanto si potrà fare di nuovo, a pieno ritmo, una volta che l'emergenza del coronavirus sarà passata.

Perchè, tu lo sai, che da fare c'è tanto e si può ottenere tanto. Io, nel mio piccolo, posso testimoniarlo: mai mollare, mai fermarsi.

E pensare positivo. Pensare in BLU.