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mercoledì 11 aprile 2012

Uno scritto trovato per caso lì dove il tempo si è fermato

Cara Lilli,
permettimi di copiarti uno scritto trovato per caso cercando dei documenti, lì dove il tempo si è fermato. Si tratta di non molte righe, scritte su un mezzo foglio riclicato, anche un pò strappato male lungo il bordo.
E' stato un tuffo al cuore trovarmelo tra le mani e leggerlo. Mi ha emozionato e commosso. Risale al periodo della mia prima gravidanza, quando ancora non si sapeva il sesso della creatura che portavo in grembo (la monella).
La scrittura è segnata dalla malattia e dal tremore incontrollabile della mano, ma è chiaramente una scrittura a me tanto cara, quella di mia madre...

19 marzo 2007, San Giuseppe - ore 06,30
Il Signore mi consente, dopo parecchio tempo - vari mesi - di scrivere qualcosa...
All'alba, nei giorni scorsi, mi ha accolto il canto armonioso di alcuni uccelli (non so il loro nome) che conversano tra di loro... Mi viene da pensare che lodino il Creatore per il nuovo giorno.. Non può essere che questo il tema perchè penetra direttamente nell'anima portandovi letizia...
Intanto all'orizzonte di fronte a me una fascia gialla prende gradatamente colore più intenso, di annuncio del sole, e consola...
Il primo moto è quello di ringraziare per questo balsamo sulle ferite che continuo a portare. E' tempo di sofferenza per tutta l'umanità: occorre accettare e offrire, per non far perdere le grazie legate al dolore accettato e offerto... Il resto lo fa Dio e di certo è dosato secondo le spalle di ognuno. La forza necessaria ci è data nell'attimo presente - nè prima nè dopo. E tutto si alleggerisce...
Chiedo a San Giuseppe una protezione speciale per tutta la mia famiglia e per ognuno dei miei cari, a partire dal più inerme: il bimbo di Maristella! Perchè porti ai suoi genitori la gioia della vita che ancora il Signore dona a chi gliela chiede, gratuitamente.
Intanto un pò di grigio ha smorzato la luce gialla, ma io l'ho vista e so che è là, in attesa di illuminare chiunque guarda con gli occhi della Fede...

Oggi è giusto un anno che sei partita per il Cielo, mammina mia.
Mi manchi sempre, ogni giorno.
Saresti orgogliosa dei progressi fatti dalla monella...ed io pagherei per sentirti chiamare "nonna Bia" da lei, ora che è in grado di farlo. 
Saresti orgogliosa del monellino, che appena appena hai conosciuto, che oramai cammina...e io pagherei per vederlo venirti incontro nel lungo corridoio di casa tua con le braccine spalancate.
Ma tanto lo so che tu ci guardi da Lassù, insieme a papà. Ci credo, perchè quella luce di cui tu parlavi l'ho vista anche io in tante albe e so che è là anche se a volte il grigio sembra smorzarla...

NOTA: con questo post partecipo al POSTorming di aprile di HomeMadeMamma

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