Pagine

giovedì 22 novembre 2012

E questa è l'Italia (purtroppo)

Cara Lilli,

ti faccio una premessa per darti un quadro della situazione, in modo che tu possa capire meglio: 

- la monella è al terzo anno della scuola dell'infanzia e i primi due anni ha usufruito dell'insegnante di sostegno per un orario ridotto (12,5 ore), con ritardi di nomina ogni volta notevoli (leggi: mai prima di ottobre inoltrato); 

- a luglio scorso il dirigente scolastico mi ha convocato per dirmi che in vista di tagli nella pubblica istruzione sarebbe stato meglio fare una visita presso il consultorio della ASL locale per avere una dichiarazione di gravità e di necessità di una figura di riferimento per la bambina, onde evitare che non le confermassero l'insegnante di sostegno; e abbiamo fatto questa visita, naturalmente;

- all'inizio dell'attuale anno scolastico mi è stato detto che la monella avrebbe avuto di nuovo le 12,5 ore settimanali di sostegno, come gli anni precedenti. 

Fine della premessa.

Ok, tutto a posto (più o meno, perchè sul livello di preparazione e di professionalità degli insegnanti di sostegno ce ne sarebbe da scrivere...).

Qualche giorno fa mi arriva la convocazione per il 22 novembre (oggi) alle ore 11 per partecipare al Gruppo H, ossia all'incontro periodico con lo psicologo della ASL, la coordinatrice delle insegnanti di sostegno dell'istituto comprensivo della scuola primaria e della scuola dell'infanzia, l'insegnante di sezione (quella "normale", per capirci) e l'insegnante di sostegno. Incontro atto, essendo questo il primo dell'anno in corso, a definire il programma di lavoro da svolgere, dopo aver avuto modo di valutare la situazione della bambina nei primi due mesi di scuola.

Bene: sono andata, è stranamente cominciato in perfetto orario, abbiamo parlato, è stato redatto il PDF (Profilo Dinamico Funzionale).

Tutto perfetto. Se non fosse per il fatto che l'insegnante di sostegno della monella non c'era. Perchè? Semplicemente perchè non è stata ancora nominata

Si, Lilli: siamo al 22 novembre e mia figlia non ha ancora la sua insegnate di sostegno.

Mi hanno detto che non dipende dal dirigente scolastico, che hanno fatto delle convocazioni in ritardo per dei problemi comuni a tutta la provincia e che le insegnati convocate non hanno finora accettato l'incarico, che si tratta di attendere solo un altro pò.

Ma poi in realtà la coordinatrice mi ha chiaramente detto che se non mi faccio sentire, se non faccio pressioni chissà quando se ne parla, che purtroppo quando si tratta della scuola dell'infanzia e non della scuola primaria si tende a far passare in secondo piano le questioni, considerando meno necessario il sostegno, pur di non mettersi in beghe burocratiche.

E questa è l'Italia, gente. 


PS: l'unica nota positiva della mattina è che ho rafforzato la buonissima opinione che già avevo dell'insegnate di sostegno di una bambina con la sindrome di down che è nella stessa scuola di mia figlia e che già dallo scorso anno si è data da fare per seguire e stimolare anche la monella (compatibilmente con l'impegno con la sua alunna speciale). 
Infatti, è rimasta di sua iniziativa anche per il Gruppo H della monella (non era tenuta a farlo) e ha aiutato lei la maestra di sezione a redigere il PDF, in attesa di questa fantomatica insegnante di sostegno che verrà chissà quando...


28 commenti:

  1. Qui in Italia abbiamo proprio bisogno di rivedere quali sono le priorità..

    RispondiElimina
  2. Cara Maris, questo post capita proprio a proposito. Hai ragione: la preparazione degli insegnanti di sostegno lascia a desiderare. E te lo dico dall'interno, perchè, come forse ricordi, sto facendo proprio il corso per il sotegno e ti assicuro che mi viene da piangere al pensiero di quanto poco mi stia dando questo corso in termini di strumenti, strategie, metodologie. Il commento di tutte le amiche che già sono diventate insegnanti di sostegno è che purtroppo è così e che ci dovremo dare da fare noi in futuro quando ci verranno assegnati i casi, documentandoci e studiando approfonditamente il materiale per il singolo caso. Ti confesso che la mia incertezza (e forse paura) è tanta, perchè io dovrò (dovrei) saper dare risposte, proporre soluzioni, mettere in atto percorsi, collaborare con altre figure e, francamente, quello che sto facendo per imparare a farlo sento che non è sufficiente, non è davvero di qualità. Ci sono docenti, libri, laboratori che fanno eccezione, ma nel complesso il quadro, almeno per me e per tante mie colleghe con cui mi ritrovo a parlare ogni giorno, è desolante. Ed in questo si aggiunge che la nostra figura non è spesso molto amata dai colleghi curricolari, soprattutto quando si cerca di apportare novità nel lavoro di insegnanti che vanno avanti nello stesso modo da 30 anni. E dalle mia colleghe che già sono insegnanti di sostegno ne ho sentite di tutti i colori. Quindi capisco quello che vuoi dire e sento addosso a me il peso di questi tuoi dubbi. Ho capito che poi, alla fine, i bambini spesso si ritrovano a vincere una lotteria o a perderla, a seconda di come vanno le cose, quindi possono incontrare l'insegnante preparato o che quanto meno si impegna e ci crede davvero, come quello che lo fa solo perchè non sapeva che altro fare. E' tutto complesso. La motivazione è difficile da trovare e da mantenere in Italia. Sono un problema le graduatorie, gli stipendi, ecc. Finisco questo messaggio fiume. Spero che tutto si risolva e che la tua cucciola sia presto accolta da uno/a insegnante di sostegno valido/a.
    Un grande abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio immensamente per questa tua testimonianza "dal di dentro", Tamara. Anche se non sei ancora un insegnante di sostegno ti sei già fatta un'idea di cosa troverai quando entrerai nel mondo della scuola con quel ruolo lì, così delicato e così a volte svalutato purtroppo.
      Speriamo che sempre più persone come te, con la tua correttezza, la tua sensibilità e la tua voglia di fare bene, si formino per dare vita a una scuola migliore di quella attuale.
      Un bacio!

      Elimina
  3. Vedi Maris, mi stai solo dando la conferma di ciò che penso sempre di più ultimamente, cioè che se si vuole qualcosa bisogna puntare i piedi e arrabbiarsi di brutto, altrimenti ascolto zero. La ns scuola è tutta da rivedere, c'è chi si è dato molto da fare per distruggere una cosa che una volta funzionava e mi spiace moltissimo che a farne le spese siano i nostri bambini e soprattutto quelli che andrebbero seguiti di più. Mi ha fatto piacere leggere il commento di Tamara perchè posso anche avercela con la struttura scolastica in generale ma per fortuna esistono docenti che ancora amano fare il loro lavoro.
    In bocca al lupo per tutto e fatti sentire da chi di dovere!
    Un abbraccio
    cri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh si, credo anche io che siamo in un mondo e in particolare in un Paese dove bisogna purtroppo lottare con le unghie e con i denti anche per le cose che ci spettano di diritto.
      Grazie dell'in bocca al lupo, Cri.
      Un abbraccio a te!

      Elimina
  4. il mio sopracciglio destro ha sfiorato l'attaccatura dei capelli quando ho letto che non c'era la maestra di sostegno alla riunione... lieto almeno di leggere che esistono anime buone che si muovono pur non avendone interesse ma per puro spirito umano!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh...visto che assurdità? Almeno non siamo proprio alla frutta perchè c'è ancora qualcuno che vuole davvero fare il suo lavoro e anche dare una mano agli altri se può.

      Elimina
  5. Maris mi dispiace proprio... soprattutto perchè mi pare tu sia un po' rassegnata e questo mi intristisce proprio. Penso che spesso lo siamo tutti: rassegnati. Sappiamo come funzionano certe cose e non ci arrabbiamo neppure più. Non va mica bene! Non bisognerebbe farsi sentire, puntare i piedi e stressare chi di dovere, eppure se vuoi qualcosa spesso è l'unico modo per ottenerlo. Penso che la Monella si meriti le sue "misere" 12 ore, almeno quelle! Se puoi e te la senti telefona tutti i giorni per sapere a che punto è la pratica. Tra poco è Natale...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Claudia: per le parole, per la riflessione, per lo sprone. Sei cara e ti immedesimi nella situazione di chi ha delle difficoltà.
      Non è che io sia proprio rassegnata, è che da settimane stiamo chiedendo, informandoci e ci dicono sempre "ora arriva", poi a questo punto volevo proprio vedere come la mettevano nome stamattina aal riunione del Gruppo H...e tutti erano scandalizzati, senza parole, a disagio difronte a me, naturalmente, anche se in defnitiva non dipende dallo psicologo o dall'insegnante di sezione.
      Certo che continuerò a insistere, domani vado a parlare di persona col dirigente scolastico.
      Tu incrocia le dita per la monellina, mi racocmando!

      Elimina
    2. Sono contenta di sapere che non sei rassegnata :-)
      Queste ingiustizie mi fanno tanto tanto arrabbiare! Incrocio tutto quello che posso: dita delle mani e dei piedi! In bocca al lupo!

      Elimina
    3. Grazie mille per gli incroci ;-)
      E scusa per la mia risposta di prima piena zeppa di erroracci di battitura!!! L'ho scritta di corsaaaaaaaaa :D

      Elimina
  6. ciao Maris
    come sempre è una vergogna!!! Ogni anno è sempre peggio ... ho spulciato i commenti precedenti e forse qualcuno ti ha già detto di telefonare anche se non sei tu che lo devi fare, ma secondo me ci devono pensare le insegnanti della scuola perchè è assurdo che non ci sia ancora l'insegnante. Già le ore sono poche, ma se poi l'insegnante non c'è ... guarda non ho parole.
    Per fortuna che nella scuola ci sono colleghe come l'insegnante di sostegno che si è fermata alla riunione pur non essendo la monella una sua alunna ... è grazie a loro che si riesce a fare qualcosa di produttivo. Tieni duro un abbraccio Patrizia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Patty sono appena stata dal dirigente scolastico e pare che si sta muovendo qualcosa...non voglio dire nulla per scaramanzia, ma spero si stia risolvendo la questione.
      Però è proprio una schifezza, scusa il termine.
      Tu sei nella scuola e puoi comprendere.
      Grazie del supporto morale, un bacione.

      Elimina
    2. incrocio le dita per te e per la piccola monella!!!
      termine accettato perchè hai perfettamente ragione è tutto uno schifo!!!
      un abbraccio

      Elimina
  7. Non ho parole.....
    Ed invidio la calma con cui c'è lo hai raccontato.....io sarei stata molto più rabbiosa!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' che ho pensato per due ore prima di scrivere il post....mi sono un pò calmata, se no sai che ne usciva fuori!!!

      Grazie di essere passata, un caro saluto!

      Elimina
  8. :( che tristezza.
    Un caro abbraccio Maris.
    Miky

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già...triste ma purtroppo vero!
      Ma io non demordo e come dicevo poco fa a Patrizia sono stata dal dirigente scolastico e sembra che oggi stesso si muoverà nuovamente per nominare una supplente (dato che pare che le graduatorie provinciali siano esaurite).
      Ti mando un bacione, ciao Miky!

      Elimina
  9. sono 20 anno che nella squola tagliano a cazzo... cosa ci vogliamo aspettare?
    Mi spiace, hai tutta la mia mia, purtroppo inutile, solidarietà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Inutile nella pratica, forse, ma utile psicologicamente parlando. Grazie!

      Elimina
  10. carissima maris...che vergognosi io dico sempre che se loro anno bisogno vedi che escono le maestre di sostegno.....ma tu mary sei una donna forte,e sei combattiva,non arrenderti mai batti il chido finchè è caldo un abbraccio a te e alla monella e al piccolo a presto....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio Gabry, pare che forse stanno risolvendo la cosa e per la settimana prossima dovrebbe arrivare la maestra...chi lo sa s eè vero. Se non è così dovrò sul serio farmi sentire da chi di dovere in modo ancora più energico!!
      Un bacione!

      Elimina
  11. Cara Maris,

    non ho letto tutti i commenti perchè magari qualcuno ha già detto quello che penso e allora mi farei qualche scrupolo a ripetermi. che vergogna e che rabbia. vergogna per tutti i soldi che sentiamo vengono mangiati da persone indegne d'essere i nostri politici e buttati ogni giorno per cose di poca importanza o in progetti fantasma.
    rabbia perchè non devono essere i bambini in generale e quelli più bisognosi di attenzioni in particolare a rimetterci per la mala organizzazione che impera in Italia...
    fremo di sdegno a leggere questa tua testimonianza!
    ora leggo gli altri commenti. ;-)
    continua a lottare cara maris, ormai solo alzando la voce (e a volte non basta) si ottiene qualcosa!
    un abbraccio a te e ai tuoi monelli!
    C.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei cara a prenderla così a cuore, grazie.
      Ho già accennato in altre risposte di oggi che ho parlato stamane con il dirigente scolastico (o meglio col suo vice, eprchè lui non c'era) e pare che si stia risolvendo la questione....ma, finchè non mi presenteranno fisicamente l'insegnate di sostegno per la monella, io non mi fido troppo. Vedremo...

      Ricambio l'abbraccio a te e alle tue meravigliose bimbe!

      Elimina
    2. ti auguro di cuore che tutto si risolva velocemente!

      ma fai bene ad essere San Tommaso!

      :-))

      Elimina
  12. Spero davvero che la situazione si stia (anche se in ritardissimo) risolvendo...
    Purtroppo la burocrazia, anche nel comparto scuola, segue l'andamento del gambero...per non parlare dell'innumerevole schiera degli insegnanti di sostegno....troppo spesso reclutati senza che ne avessero le reali attitudini e motivazioni, ma perchè inseriti in graduatorie nelle quali, fino a non molto tempo fa, era diciamo "più facile" accedere e scorrere...
    Amarezza... :(

    RispondiElimina

GRAZIE DEL TUO COMMENTO, TORNA A TROVARMI :-)