oggi per il consueto appuntamento con i libri, coordinato dall'impagabile HomeMadeMamma, ti parlo di un giallo letto mesi fa, prestatomi da mio fratello: LA CASA DI PAN DI ZENZERO di Carin Gerhardsen.
Un libro che non consiglio e non sconsiglio, direi un libro che mi ha lasciato abbastanza indifferente (il che, se ben ci rifletti è quasi peggio che dire che non mi è piaciuto).
Innanzitutto una nota: il titolo non ho capito cosa c'entri, perchè di case di pan di zenzero non c'è alcun accenno nella storia!!
Sorvolando su ciò, ti accenno la trama: un serial killer si aggira uccidendo donne e uomini che hanno qualcosa in comune tra loro, risalente al tempo dell'infanzia. Nulla di trascendentale, insomma.
Il modo di raccontare la storia potrebbe essere interessante, visto che l'autrice alterna capitoli narrati in terza persona a capitoli narrati in prima, come se si leggessero le pagine del diario personale dell'assassino. Però non mi ha convinto, perchè è chiaro fin dal principio (o almeno per me lo è stato) che questo non è altro che un espediente per trarre in inganno il lettore, deviando la sua attenzione dalla soluzione finale, con tanto di colpo di scena che invece risulta piuttosto prevedibile.
Mi sono un pò incartata, scusa :-) è che non vorrei svelare troppo perchè magari c'è chi vuole leggere il libro e sapere troppo su un romanzo giallo toglie una buona dose di interesse.
Il desiderio di vendetta, comunque, è l'asse portante della storia e non svelo nulla dicendotelo perchè è scritto al principio del libro e nella quarta di copertina ;-)
<< È
un tardo lunedì pomeriggio di novembre a Stoccolma, la neve cade fitta e il
buio già sta calando sulla città. Un uomo sale sulla metropolitana, si
abbandona sul sedile. Osserva le facce grigie e tristi che lo circondano e si
sente felice. Forse no, felice è troppo, ma senz'altro è soddisfatto: ha un
buon lavoro, è sposato, è padre di tre figli. Una sola cosa lo inquieta: uno
sguardo insistente riflesso nel finestrino. Quando alla sua fermata l'uomo scende, non si accorge che qualcuno lo
sta seguendo...>>
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Ammazza Maris... l'indifferenza è molto peggio di una critica negativa! XD
RispondiEliminaMoz-
Infatti, Miki!
EliminaCiao!!
inquietante!
RispondiEliminaComunque se ti è rimasto indifferente io lo prendo come un "non consiglio"
Come state amica mia?
Si, non ti perdi niente, Betty.
EliminaNoi stiamo abbastanza bene, il monello ha iniziato la psicomoricità con qualche pianto, ma anche con qualche primo approccio positivo.
Ciao bella!
Non mi ispira...già non sono molto da gialli, se poi sono addirittura vendette e serial killer...no, grazie!!!
RispondiEliminaAhahah! Allora si, fai bene a passare la mano in questo caso!!
EliminaNo, no, non fa per me, cara Lilli.
RispondiEliminaIo amo il genere giallo, ma non l'ho apprezzato, quindi figurati chi non ama questo genere...meglio evitare!
EliminaBuon fine settimana Gianna!
Sono d'accordo con te, l'indifferenza proprio è il peggio che si possa dire. Mi sa che passo, ché la mia lista di attesa è già parecchio allungata.
RispondiEliminaSi, passa pure....davvero non merita grande attenzione secondo me.
EliminaCara Maris in fretta un saluto!!!
RispondiEliminaPassa per un brindisi da me! Ti aspetto.
Tomaso
Sono passata e ho pure ricevuto la tua sorpresa per il mio compleanno...grazie ancora!
EliminaHai proprio ragione Maris; un libro "criticato" mantiene comunque un certo fascino dato dalla curiosità di confrontarsi con l'opinione della persona che lo ha letto.
RispondiEliminaUn libro che lascia indifferenti è un libro che non ha suscitato emozioni di nessun genere, che non porta niente di interessante o nuovo.
Insomma, un libro che potrebbe anche non esistere e chi se ne frega.
Che aggiungere...alla prossima.
Buon fine settimana!
Brava, nulla da aggiungere infatti ;-)
EliminaBacioni!!