Cara Lilli,
oramai ci siamo: domani anche per noi inizia la scuola!
E come ti avevo accennato tempo qualche post fa sarà un anno tosto. Tostissimo direi.
La monella frenquenterà la quarta elementare (o scuola primaria che dir si voglia) e avrà il suo bell'impegno perchè ovviamente si farà sempre più sul serio: ha concluso la terza con una bella pagella e con un programma svolto quasi in pari con quello della classe (anzi: in alcune materie proprio in pari), recuperando gran parte del dislivello che c'era nei primi due anni.
Ma quest'anno sarà più pesante, compiti più impegnativi e meno ore di sostegno (da 22 a 15) per vari motivi, burocratici e non, che è lungo spiegare, però almeno la sua insegnante sarà la stessa degli anni precedenti che ormai la conosce perfettamente e sa come prenderla e come farla lavorare.
La vera incognita, comunque, è il monello.
Te l'ho preannunciato: dopo lunghi ragionamenti e consultazioni tra me e mio marito, con le maestre dell'asilo, con lo staff del centro di riabilitazione e con un altro medico di grande esperienza, abbiamo deciso di non far fermare il monello un anno in più all'asilo e di iscriverlo alla scuola primaria regolarmente.
Un bella sfida. Ma probabilmente è di questo che lui ha bisogno, per cercare di smuovere le acque e di fargli fare un salto di maturità passando in un ambiente in cui essere stimolato e in cui mettere meglio possibile a frutto le capacità che ha. Capacità che sono magari ben nascoste...ma dovranno venir fuori perchè se no resteremo a un punto fermo.
Una bella sfida per la maestra di sostegno che gli è stata assegnata (stamattina!) e che per fortuna già conosco da anni perchè è la coordinatrice delle insegnanti di sostegno della scuola e so che è preparata e si impegna nel suo lavoro.
Una bella sfida perchè il monello non parla, tranne poche sillabe slegate e a volte la parola "mamma" ma detta sotto sforzo. Perchè pur essendo ridotta l'iperattività è difficile frenarlo e tenerlo seduto. Perchè i tempi di attenzione sono ancora brevi. Perchè non vuole prendere in mano neppure a pregarlo penne, matite o simili. Perchè solo da questa estate siamo riusciti ad avviare lo spannolinamento (e ancora siamo in un periodo di transizione).
E già questo basterebbe a dare un'idea delle difficoltà da affrontare.
Ma il monello non sarà solo. Al suo fianco domani mattina entreranno in classe alcuni dei suoi compagnetti e compagnette di asilo che più lo hanno aiutato e che più gli sono stati vicino e gli hanno dimostrato affetto e simpatia durante gli scorsi tre anni. Bambini e bambine che hanno aspettato e sperato un'intera estate di essere messi in calsse con lui, non scherzo Lilli! Le loro mamme mi hanno detto che desideravano proprio questo, per continuare a stargli vicino.
Ieri quando c'è stata la riunione a scuola per conoscere le assegnazioni delle quattro prime classi e le relative insegnati, devi credermi mi sono commossa nel vedere la gioia di queste mamme e di una delle bimbe che era presente quando hanno scoperto che il loro desiderio era diventato realtà.
Hanno davvero importanza i compagni di scuola che uno si ritrova, è certo. Ed è bello per me immaginare che magari il monello crescerà con loro e che un giorno da grande potrà ancora contare sulla loro amicizia!
Spero che lui e la monella avranno la fortuna che ho avuto io, Lilli.
Io, che a 24 anni dall'esame di maturità, la sera del 7 settembre scorso sono entrata in una pizzeria del paese dove abito, in compagnia di mio marito, dei monelli, dei miei cognati col nipotino e di mia suocera giusto per non far passare inosservata la ricorrenza del mio 43° compleanno, tutta tranquilla...e di fronte alla porta d'ingresso ho trovato una grande tavolata festante che mi ha accolto cantando "Tanti auguri a te!"
Sette dei miei ex compagni di liceo (ricordi? te ne ho parlato qui e qui), accompagnati in parte da coniugi e figli, erano lì per festeggiarmi e mi hanno fatto una sorpresa meravigliosa (con la complicità del mio amato maritino e anche di mio cognato, ho poi scoperto) che mi ha lasciato come in trance per alcuni secondi, il tempo di mettere a fuoco le facce e capire cosa stava succedendo!
Giuro che non immaginavo nulla di simile, li avevo sentiti in giornata tramite whatsapp e mi avevano fatto gli auguri come se niente fosse....malandrini che non sono altro ;-) :-)
E oltre ad un bel regalo anche una torta gigante mi hanno fatto trovare! Mi sono emozionata che non ti dico...
Si: certi legami possono durare nel tempo, al di là degli anni in cui magari ci si persi un pò di vista, delle distanze, delle vite più o meno frenetiche, degli impegni diversi.
Che quest'anno scolastico, dunque, sia tosto ma fruttuoso, Lilli. E che i miei monelli possano intessere legami importanti, pur con tutto ciò che comporta il loro disturbo e i limiti che impone loro. Un passetto dopo l'altro, anche grazie agli amici giusti, possono maturare sempre più.
Buona scuola tesori miei!