Cara Lilli,
ad inizio anno ti ho parlato (QUI) di un libro di Glenn Cooper (Il calice della vita) che non mi aveva del tutto convinto.
Come ti preannunciai allora, ho poi letto la trilogia che ha reso famoso questo scrittore, quella della BIBLIOTECA DEI MORTI, e te ne voglio parlare un pò oggi, seguendo l'iniziativa di HomeMadeMamma.
I tre romanzi in questione sono: "LA BIBLIOTECA DEI MORTI", "IL LIBRO DELLE ANIME", "I CUSTODI DELLA BIBLIOTECA".
Parto col dirti che nel complesso la lettura mi è piaciuta abbastanza e mi ha intrigato di certo più che nel caso de Il calice della vita.
Ciò che mi è piaciuto davvero è l'idea che è alla base della storia, quella cioè di un archivio segretissimo situato nella super blindata base militare denominata Area 51, in Nevada, costituito da migliaia e migliaia di libri coi fogli in pergamena e scritti con inchiostro e calamaio, su cui sono annotate le date di nascita e di morte di tutte le persone del mondo, a partire dall'anno 777 fino all'anno 2027.
Ora: perchè l'elenco delle date si interrompe proprio al 2027? E, soprattutto, che succederebbe se l'umanità intera venisse a conoscenza di questo archivio immenso? Il problema diviene pressante quando nel 2009 un serial killer comincia a terrorizzare la popolazione di New York inviando cartoline alle vittime designate indicando la loro data di morte e firmandosi "Doomsday" (Giorno del giudizio).
A seguire il caso sono chiamati il detective dell'FBI Will Piper, prossimo alla pensione, e la giovane agente Nancy Lipinsky.
Va senza dire che i due saranno coinvolti in situazioni rocambolesche, pericolosissime e drammatiche, e che il loro rapporto si rinsalderà col passare del tempo e con lo scorrere degli eventi.
Will Piper è l'anti eroe-galantuomo, è brusco, permaloso, presuntoso, ha un debole per le donne (e non si fa altro che ricordarlo al lettore a ogni piè sospinto), non riesce mai ad essere fedele ad una sola. Però è un buon detective, questo sì.
Questo dovrebbe dare alla storia una connotazione un pò diversa dal solito, in quanto spesso e volentieri i buoni dei thriller sono onesti, senza macchia e senza paura e così via. Però ribadisco che l'autore ha secondo me calcato troppo la mano in questo senso. E il troppo, si sa, storpia.
Posso anticiparti che in tutti e tre i romanzi sono presenti diversi piani temporali, perchè i fatti narrati non si limitano al presente ma vanno a scavare nel passato, in epoche diverse.
Di sicuro è stato temerario (oddio, forse esagero!) Cooper a voler far figurare nei suoi libri personaggi storici di spicco (quali Churchill e Truman) e farli trovare coinvolti nella storia del ritrovamento e della conservazione della straordinaria Biblioteca. La conseguenza è che eventi storici di rilevanza mondiale, che hanno fatto la Storia (quella reale e con la ESSE maiuscola), vanno a ricondursi proprio a quella Biblioteca e a ciò che essa rappresenta...
A parte queste note, avrai capito che non racconterò molto delle vicende che si snodano man mano nei tre volumi, per il semplice fatto che un thriller è tale se c'è suspance e se dunque ti sto a dire pur per sommi capi ciò che accade toglierei il gusto della lettura a chi vuole tuffarsi in questa trilogia.
Quello che ti ho scritto fa parte più che altro del primo volume. Nel secondo e nel terzo tutto è così concatenato al primo che non posso svelare nulla.
Va però sottolineato che Cooper ha fatto in modo di inserire una sorta di riassunto delle puntate precedenti nel secondo e nel terzo volume. Secondo me, comunque, è sempre meglio leggere tutto dall'inizio alla fine, seguendo l'ordine prestabilito.
Insomma, questo mio post-one serve a dire che questa trilogia ha delle buone potenzialità, però a mio avviso non è un capolavoro: è eccessivamente stiracchiata tanto da riservare poche sorprese nel vero finale (cioè alla fine del terzo volume) e lo stile di Cooper continua a non convincermi del tutto, non mi regala vere emozioni, quelle che vanno al di là dei meri colpi di scena.
I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI