AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

lunedì 31 marzo 2014

In una tasca del grembiulino...

Cara Lilli,

l'altro giorno mettevo a posto il grembiulino blu della monella. Sapendo che è raffreddata e che ha sempre nelle tasche fazzolettini usati, ho fatto un rapido controllo. E infatti, è spuntato subito un fazzolettino tutto stropicciato. Ma non c'era solo quello nella tasca.

Un foglio di carta piegato più volte, ecco cos'altro c'era. 
 
"Per Monella da... (nome maschile)". (tipica scrittura da prima elementare)

Un dono da parte di un compagnetto di classe! 

L'ho aperto: un disegno di una casetta, con il cielo azzurro e un sole splendente.
 
E' stato davvero bello scoprire che c'è chi pensa alla mia monella e le ha voluto regalare qualcosa fatto da lui.

La monellina, nonostante stia riuscendo a fare un discreto lavoro a scuola, ha comunque momenti di grande agitazione in classe, a volte strilla o piange, ha la sua insegnante di sostegno a tempo pieno, svolge attività in parte differenziate e quindi è chiaro a tutti i suoi compagni che è una bimba con delle difficoltà. 

Però è tenera, si è affezionata ai suoi amichetti, quando sorride si illumina tutta, ha due occhi incantevoli ed è felice di andare a scuola.

Questo fa si che in molti hanno imparato a volerle bene, così come era già successo all'asilo.

E il dono di questo compagno lo dimostra. 

Io, da mamma, sono contenta e, ti confesso, anche un pò emozionata: sai, il primo regalino alla mia monella da parte di un maschietto... ;-)

Le ho chiesto se lui le è simpatico e mi ha risposto "Sì!" :-)


venerdì 28 marzo 2014

Venerdì del libro (168°): BISCOTTI E SOSPETTI

Cara Lilli,

per seguire anche questo venerdì l'iniziativa di HomeMadeMamma ti parlo di un romanzo che ho terminato pochi giorni fa: BISCOTTI E SOSPETTI di Stefania Bertola.

Conoscevo di nome questa autrice e in verità avevo intenzione di leggere il suo "Ne parliamo a cena", ma invece mi è capitato tra le mani quest'altro suo romanzo e ho iniziato da qui.

E' stata una scoperta piacevolissima. Sono felice quando scopro un autore/autrice che mi piace perchè significa che ho altri libri da leggere e da apprezzare ;-)

Biscotti e sospetti è un romanzo con una storia che in realtà è un intreccio di più storie accomunate dall'avere come protagonisti i condomini di una palazzina di Torino. A partire dalle due sorelle Chiarelli, Violetta e Caterina: l'una riflessiva e pacata, commessa di una libreria, e l'altra stravagante, romantica e impulsiva, sarta specializzata in vestitini osè per bambole gonfiabili nonchè rappresentante di oggetti singolari e strambi quanto lei.

Se a loro due aggiungi la donna con tre figlie piccole, lasciata dal marito per una ventenne, che arrotonda il mantenimento facendo la maga che legge i tarocchi; il compassato imprenditore che dopo una tragica storia d'amore sta cercando di rifarsi una vita con la neo-moglie indiana, così silenziosa e incomprensibile; il latin lover, architetto e arredatore, apprezzato maestro del cattivo gusto...più una manciata di inconsueti personaggi che fanno da contorno...beh, ecco che hai il giusto mix di originalità e sorprese.

Un libro piacevolmente caotico (anche perchè si passa da una scena all'altra a volte senza preavviso, nel bel mezzo di un momento clou) in cui tutti hanno a che fare con tutti in qualche modo e in cui il senso dello humor dell'autrice fa capolino spesso e volentieri, con una vena di mistero che prende il via da un evento improvviso e inatteso. Un libro adattissimo per staccare la spina e rilassarsi.

Ha avuto il merito di farmi sorridere e in alcuni passaggi proprio ridere (da sola, sì, come una scema) e non è da tutti.

Sono consapevole che questo tipo di lettura può non piacere e di certo c'è chi avrà storto il naso dicendo che è banale e sconclusionato.

A me è piaciuto, Lilli. E mi ha fatto venire voglia di leggere altri romanzi della Bertola.



<<Il giorno dopo, tornando a casa con la spesa, Violetta pensò di avere le allucinazioni, come il suo maestro di canto, che vedeva spesso un elfo seduto sul suo pianerottolo, intento a fare le parole crociate. Lei invece stava guardando, nel bel mezzo del giardino di una casa collinare, una principessa indiana prelevata direttamente dagli sceneggiati di Sandokan. [...] Non si mosse e non disse una parola al passaggio di Violetta, che entrata in casa notò con sollievo Caterina alla finestra. Guardava anche lei la principessa, mangiando una mela. Quindi non era un miraggio.>>



I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI

giovedì 27 marzo 2014

L'amore per me è... (7)

Cara Lilli,

dopo un sacco di tempo torno a scrivere un post su cosa sia per me l'amore.

Ebbene, oggi voglio dirti una cosa breve, semplicissima, ma fondamentale.

Ogni volta che guardo i miei figli penso: "Sono meravigliosi e sono la mia vita."

Quello che penso immediatamente dopo è: "Sono immensamente felice perchè li ho concepiti con lui."

Ecco, Lilli. 

L'amore per me è... essere felice perchè lui è il padre dei miei figli. Lui e non un altro. Lui tra tutti gli uomini della Terra.



 


martedì 25 marzo 2014

Bocconcini di zucchine e patate al forno



Cara Lilli, 

la situazione qui è che il monello non è al massimo della forma (ha ancora il raffreddore) ma sta andando all'asilo, io ho ancora frequenti mal di testa ma non voglio lamentarmi troppo. 

Poi aggiungici che la scorsa settimana era primavera inoltrata, almeno 20 gradi nelle ore centrali della giornata, e adesso c'è la neve (non proprio qui in paese, ma sui monti intorno si). Uno choc climatico!

Comunque, volendo pensare a qualcos'altro, oggi voglio proporti una ricettina semplice semplice presa da un libro di cucina che ho avuto in regalo alcuni Natali fa da una mia zia, "Voglia di cucinare".

Questi bocconcini hanno il pregio di essere leggeri (non prevedono ad esempio uova o burro e non sono fritti) ma comunque gustosi.

Per una decina di bocconcini occorrono:
- 3 zucchine

- 1 patata

- emmental 100 gr

- farina di mais tostata

- parmiggiano grattugiato

- olio extravergine d'oliva

- sale



Lessate le zucchine e la patata. Poi lasciatele raffreddare e schiacciatele finemente.

Aggiungete l'emmental a dadini piccoli (o altro formaggio come asiago o fontina).

Salate e formate delle palline. Passatele in un mix di farina di mais tostata e parmiggiano grattugiato.

Cospargetele con un filo d'olio e fatele dorare sotto il grill del forno già caldo per alcuni minuti, finchè non saranno dorati.

Servite i bocconcini ben caldi.

Io ovviamente non uso il formaggio se deve mangiarli mio marito e li passo nel pangrattato semplicemente prima di infornarli. Posso assicurarti che sono buoni anche in questa versione più semplice.


LA FOTO E' UN PO' SCURA, LO SO :(

 Buon appetito, Lilli!


domenica 23 marzo 2014

Un momento di stanchezza

Cara Lilli,

in quest'ultima settimana ho avuto più frequentemente mal di testa, anche bello forte, e mi sono ben stressata con il monello che, causa febbre e tosse, è stato a casa tutti i giorni, 24 ore su 24 (tranne giovedì, a dire il vero, quando ho provato a rimandarlo all'asilo ma la tosse poi è peggiorata di nuovo).

Il mio ometto, forse anche a causa del malessere fisico e della scocciatura di dover starsene chiuso in casa, in questi giorni ha raggiunto vette altissime di irrequietezza e di ingestibilità. Davvero: un momentaccio.

Per lui, certo, povero. Ma anche per me, ti assicuro.

So che non è questa la cosa peggiore che possa capitare ad una persona e ad una mamma in particolare. Però oggi mi pesa. Sono insofferente e me ne dispiace, soprattutto perchè perdo la pazienza con lui e vedo che ne resta colpito, dispiaciuto. Anche se dura poco, torna presto a combinar guai e a farmi ammattire.

Il senso di questo post? Mah... Prendilo per quello che è: solo un piccolo sfogo. 

Vorrei poter scrivere sempre cose piacevoli, ma non è possibile. Equivarrebbe a falsare la realtà.

Ma poi il mio monello mi sorride (ma come fa ad essere tenerone e furbone allo stesso tempo?) e mi abbraccia e io mi dimentico del resto. Per un momento. Giusto il tempo che passa fino alla monelleria successiva, ovviamente.

E così si va avanti. Perchè indietro non si torna, giammai.

venerdì 21 marzo 2014

Venerdì del libro (168°): FAI BEI SOGNI

Cara Lilli,

oggi aderisco all'iniziativa settimanale di HomeMadeMamma parlandoti di un romanzo autobiografico che ho letto qualche mese fa: FAI BEI SOGNI di Massimo Gramellini.

E' stato il mio primo approccio con questo autore e sapevo poco del libro, giusto che vi era narrata la storia vera dello stesso Gramellini, rimasto orfano di madre a 9 anni. Diciamo che in genere preferisco non conoscere troppi particolari se no davvero perdo il gusto di leggere (e come hai notato tendo a non scrivere molti dettagli neppur enelle mie recensoni).

"Fai bei sogni" è la frase con cui la mamma dava la buonanotte al piccolo Massimo. Fino alla sera fatale, quella in cui poi lo avrebbe lasciato per sempre.

Da quella sera in poi la vita del protagonista è in salita. Ma la montagna da scalare è ben più alta di ciò che appare all'inizio, perchè al dramma vissuto da bambino e alla depressione e alle manie che ne sono conseguite si va ad aggiungere in età adulta un nuovo tratto di strada ancora più ripida, a strapiombo. Solo se percorso fino in fondo, fin sulla cima, con una presa di coscienza della sconvolgente realtà dei fatti, quest'ultimo tratto lo potrà condurre sull'altro versante della montagna, dove l'attende la discesa verso la normalità e magari anche verso un pò di meritata felicità.

Il libro è scritto in uno modo molto discorsivo, sembra di sentirlo raccontare a voce Gramellini, si percepisce che sta parlando di sè e che non sta romanzando i fatti per renderli più avvincenti. Però il rovescio della medaglia è che in certi tratti ha un effetto un pò soporifero.  

Dopo aver letto Fai bei sogni ho spulciato tra le recensioni in giro per il web e se da un lato c'è chi lo ha tacciato di essere noioso e ripetitivo, dall'altro c'è chi lo esalta dicendo che è meraviglioso, intenso e poetico.

Io direi che mi colloco nel mezzo.

Personalmente ho gradito abbastanza la lettura fino a tre quarti del libro, pur senza esserne particolarmente coinvolta. La parte finale invece ha risvegliato in me l'attenzione e mi ha portato alla conclusione con un grado maggiore di partecipazione emotiva.

Non ho letto altro di Gramellini, non so se questo è il suo modo solito di scrivere sulla lunga distanza, cioè nei romanzi. Quando leggo il suo "Buongiorno" su La Stampa lo trovo davvero incisivo, mi piace tanto. Qui, in questo libro, ho trovato meno incisività ma comunque non mi è dispiaciuto.

E' un libro che penso non abbia la pretesa di insegnare nulla, ma piuttosto voglia testimoniare che è possibile arrivare ad accettare e metabolizzare un dramma sedimentato nell'anima in quarant'anni di vita e di cui solo dopo tanto tempo si scopre la reale portata.



<< "Fai bei sogni" si era raccomandata la mamma. E invece io li stavo imbruttendo uno dopo l'altro. Mi sarebbe piaciuto iuscrivermi a Lettere o Scienze politiche per tentare l'avventura del giornalismo, ma mio padre non aveva mai smesso di coltivare certi suoi progetti napoleonici. Mi vedeva laureato in Economia e poi condottiero d'impresa. Non difesi il mio sogno, per la semplice ragione che non lo ascoltavo più. I sogni sono radicati nell'anima e la mia era fuori servizio.>> 


I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI

mercoledì 19 marzo 2014

Parole Farfalla: In bocca al lupo!

Cara Lilli,

oggi voglio inaugurare una cosa che potrebbe anche diventare una rubrica senza scadenze fisse e cioè voglio dare il mio "IN BOCCA AL LUPO" ad una persona che ha da pochissimo iniziato la sua avventura in questo universo pazzerello che chiamiamo blogosfera.

In questo caso la persona è una neo-blogger che ho conosciuto virtualmente dalla fine dello scorso anno, tramite un forum di cucina, e con cui ho immediatamente legato. Hai presente quei feeling particolari che scattano così, senza neppure che tu te lo sappia spiegare? Ecco, tra me e lei è accaduto proprio questo. Da allora non passa giorno senza sentirci, sembriamo amiche di vecchia data.

Lei è Stella e dal 5 marzo scorso ha deciso aprire un blog che si chiama "Parole Farfalla" e  vuole essere una sorta di diario personale, un pò come lo è il mio, in cui scrivere delle sue passioni (lettura, uncinetto, cucina, animali) e condividere pensieri, riflessioni ed emozioni.

E' una donna sensibile, simpatica e altruista e io le auguro davvero che possa trovare nella blogosfera lo stesso affetto che ho trovato io, conoscendo nuovi amici e condividendo un pezzetto di vita.

Se agli amici che mi seguono va di conoscere meglio Stella, lei è lì che aspetta tutti a braccia aperte (http://parolefarfalla.blogspot.it/)

E dunque, carissima Stella, ora mi rivolgo direttamente a te: tu sei la prima blogger che viene omaggiata dal mio personale "IN  BOCCA AL LUPO" e per l'occasione ho creato un banner che ti invito a prelevare e portare sul tuo blog, come buon auspicio per il tuo futuro nella blogosfera!




La stellina sorridente del banner è la stessa che ho scelto anni fa per l'immagine del mio profilo e poi in questo caso è più che mai adatta, visto il tuo nickname, no?

Ti abbraccio, spero che la mia sorpresa ti sia gradita e che in tanti possano conoscerti e a volerti bene come te ne voglio io.


PS: come dicevo prima, mi auguro di poter omaggiare altri neo-blogger se ce ne sarà occasione, così la mia stellina portafortuna si diffonderà :-) anzi...se qualcuno conosce dei neo-blogger meritevoli me li segnali, mi raccomando!


lunedì 17 marzo 2014

Tag - Book Cake (e un premio)

Cara Lilli,

la tenera Belle del blog Flowerstardust mi ha voluto fare una bella sorpresa taggandomi per un giochino molto simpatico che riguarda i libri e ne parla sottoforma di ingredienti per un dolce: il BOOK CAKE, per l'appunto. 




Dopo aver citato chi mi ha taggato e inserito l'immagine del tag, passo a rispondere al ricettario questionario:

 1) Farina

Un libro all'inizio un pò lento ma che si è ripreso proseguendo la lettura:

 "L'eleganza del riccio" di Muriel Burbery



2) Burro 
(la margarina non la uso mai!)
Un libro con una grande e ricca storia:

"L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon



3) Uova

Un libro che pensavi sarebbe stato brutto ma che in realtà ti è piaciuto:

"Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi  
(più che brutto credevo sarebbe stato molto noioso)



4) Zucchero

Un libro dolce come lo zucchero:

"La signora Harris" di Paul Gallico
(ma è tenero, non sdolcinato) 



 5) Icing

Un libro che ha racchiuso tutto quello che ami in un racconto
(momenti divertenti, azione, momenti tristi, etc.) :

"The help" di Kathryn Stockett


6) Confetti

Una seria alla quale ritorni quando ti senti giù:

I gialli di Agatha Christie, in generale
(so che non è una vera serie, ma io li amo da morire)


7) La ciliegina sulla torta

Il tuo libro preferito di quest'anno finora:

 "Il postino di Neruda" di Antonio Skarmèta



Ecco fatto! Il mio dolce è pronto :-) 


Ringrazio Belle e taggo tutti i miei amici blogger che amano il libri e i dolci, così che chiunque di loro se ne ha voglia possa scrivere la sua...ricetta!

E prima di salutarti, Lilli, devo fare un ringraziamento sentito anche all'amica Saray, che mi ha omaggiato di un premio qualche giorno fa:




Grazie :-)

Al volo voglio adempiere al compito di raccontare altre nuove 7 cose su di me, sempre più curiose oramai, dato che ne ho raccontate già tante in occasione dei precedenti premi ;-)

1) Adoro il Mars. Ne mangerei tre o quattro di seguito.

2) Odio il letto in disordine, pure mentre dormo (tant'è che a volte mi sveglio di notte e se vedo che dal lato di mio marito le coperte sono arricciate le sistemo, senza che lui si svegli, naturalmente!)

3) Quando uscivamo in auto io, mio fratello e i nostri genitori, avevamo i posti prestabiliti (papà alla guida, mamma al suo fianco, mio fratello dietro a mio padre, io dietro a mia madre) e guai a cambiarli!

4) Non riesco ancora, alla mia veneranda età, a smettere di mangiucchiarmi le unghie quando sono nervosa o sovrappensiero :-(

5) Amo la salsa dressing alle erbe per condire le insalate.

6) Fino alle scuole medie, all'incirca, ho dormito senza cuscino e comunque adesso amo i cuscini bassi.

7) Non ho mai provato in vita mia a fumare. Intendo proprio MAI, neppure una sola volta, neppure un solo tiro. E ne sono felice e soddisfatta :-)


Il premio lo condivido come sempre con tutti quelli che mi seguono e mi sostengono da poco o da tanto non importa :-) grazie!


venerdì 14 marzo 2014

Venerdì del libro (167°): La trilogia della BIBLIOTECA DEI MORTI

Cara Lilli,

ad inizio anno ti ho parlato (QUI) di un libro di Glenn Cooper (Il calice della vita) che non mi aveva del tutto convinto. 

Come ti preannunciai allora, ho poi letto la trilogia che ha reso famoso questo scrittore, quella della BIBLIOTECA DEI MORTI, e te ne voglio parlare un pò oggi, seguendo l'iniziativa di HomeMadeMamma.

I tre romanzi in questione sono: "LA BIBLIOTECA DEI MORTI", "IL LIBRO DELLE ANIME", "I CUSTODI DELLA BIBLIOTECA".

Parto col dirti che nel complesso la lettura mi è piaciuta abbastanza e mi ha intrigato di certo più che nel caso de Il calice della vita.

Ciò che mi è piaciuto davvero è l'idea che è alla base della storia, quella cioè di un archivio segretissimo situato nella super blindata base militare denominata Area 51, in Nevada, costituito da migliaia e migliaia di libri coi fogli in pergamena  e scritti con inchiostro e calamaio, su cui sono annotate le date di nascita e di morte di tutte le persone del mondo, a partire dall'anno 777 fino all'anno 2027.

Ora: perchè l'elenco delle date si interrompe proprio al 2027? E, soprattutto, che succederebbe se l'umanità intera venisse a conoscenza di questo archivio immenso? Il problema diviene pressante quando nel 2009 un serial killer comincia a terrorizzare la popolazione di New York inviando cartoline alle vittime designate indicando la loro data di morte e firmandosi "Doomsday" (Giorno del giudizio).

A seguire il caso sono chiamati il detective dell'FBI Will Piper, prossimo alla pensione, e la giovane agente Nancy Lipinsky.

Va senza dire che i due saranno coinvolti in situazioni rocambolesche, pericolosissime e drammatiche, e che il loro rapporto si rinsalderà col passare del tempo e con lo scorrere degli eventi.

Will Piper è l'anti eroe-galantuomo, è brusco, permaloso, presuntoso, ha un debole per le donne (e non si fa altro che ricordarlo al lettore a ogni piè sospinto), non riesce mai ad essere fedele ad una sola. Però è un buon detective, questo sì.

Questo dovrebbe dare alla storia una connotazione un pò diversa dal solito, in quanto spesso e volentieri i buoni dei thriller sono onesti, senza macchia e senza paura e così via. Però ribadisco che l'autore ha secondo me calcato troppo la mano in questo senso. E il troppo, si sa, storpia.

Posso anticiparti che in tutti e tre i romanzi sono presenti diversi piani temporali, perchè i fatti narrati non si limitano al presente ma vanno a scavare nel passato, in epoche diverse.

Di sicuro è stato temerario (oddio, forse esagero!) Cooper a voler far figurare nei suoi libri personaggi storici di spicco (quali Churchill e Truman) e farli trovare coinvolti nella storia del ritrovamento e della conservazione della straordinaria Biblioteca. La conseguenza è che eventi storici di rilevanza mondiale, che hanno fatto la Storia (quella reale e con la ESSE maiuscola), vanno a ricondursi proprio a quella Biblioteca e a ciò che essa rappresenta...

A parte queste note, avrai capito che non racconterò molto delle vicende che si snodano man mano nei tre volumi, per il semplice fatto che un thriller è tale se c'è suspance e se dunque ti sto a dire pur per sommi capi ciò che accade toglierei il gusto della lettura a chi vuole tuffarsi in questa trilogia.

Quello che ti ho scritto fa parte più che altro del primo volume. Nel secondo e nel terzo tutto è così concatenato al primo che non posso svelare nulla. 

Va però sottolineato che Cooper ha fatto in modo di inserire una sorta di riassunto delle puntate precedenti nel secondo e nel terzo volume. Secondo me, comunque, è sempre meglio leggere tutto dall'inizio alla fine, seguendo l'ordine prestabilito.

Insomma, questo mio post-one serve a dire che questa trilogia ha delle buone potenzialità, però a mio avviso non è un capolavoro: è eccessivamente stiracchiata tanto da riservare poche sorprese nel vero finale (cioè alla fine del terzo volume) e lo stile di Cooper continua a non convincermi del tutto, non mi regala vere emozioni, quelle che vanno al di là dei meri colpi di scena.







I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI

giovedì 13 marzo 2014

A 30 all'ora

Cara Lilli,

poche ore fa rincasavo con la monella dopo la sua seduta di logopedia.

Eravamo in auto su una strada interna dove non c'è mai traffico, un pò tortuosa ma con un bel rettilineo ad un certo punto.

Proprio all'inizio di questo tratto rettilineo mi sono trovata davanti una vecchia Panda. Dire che andava piano è un eufemismo. Giuro che non esagero: a 30 all'ora rischiavo di tamponarla.

Tralasciando adesso la questione che un guidatore simile è un pericolo pubblico perchè può essere causa di incidenti così come lo sono quelli che guidano correndo troppo, è un'altra cosa che voglio dirti.

Mi è successo un fatto inaspettato: approfittando del tratto favorevole, per di più deserto, ho subito pensato bene di superare la Panda e per farlo mi è bastato accelerare talmente poco che ho potuto guardare anche per un momento il guidatore mentre gli sfilavo affianco.

Era un uomo anziano, con i capelli tutti bianchi. 

In quell'attimo in cui l'ho guardato, lui ha guardato me: ha sorriso tristemente, con l'aria di chi pensa "Eh....beata te che sei ancora giovane!" 

Quello sguardo, in un secondo, mi ha toccato il cuore. Può sembrare una sciocchezza ma ti assicuro che non lo è.

E mentre lo lasciavo indietro, ho guardato nello specchietto retrovisore la sua auto diventare sempre più piccola, fino a quando ho svoltato seguendo una curva ed è sparita dalla mia vista.

E ho pensato che quell'anziano signore chissà quante auto si sarà lasciato alle spalle in passato, quante volte avrà guardato nello specchietto retrovisore come ho fatto io e avrà esclamato "Ma insomma, quando si invecchia non si dovrebbe più guidare!". Perchè queste cose, che sono magari pure vere, le si pensa quando si è giovani o quanto meno quando la vecchiaia appare ancora lontana.

Lo so che è la vita, che è così per tutti, che gli anni passano e che, a Dio piacendo, un giorno invecchierò anche io e percorrerò le mie ultime strade a 30 all'ora. E' normale, ecco.

Però intanto oggi mi sono sentita un pò così. Col cuore stretto.



martedì 11 marzo 2014

Passato di ceci con wurstel

Cara Lilli,

ti starai domandando che pietanza strana io voglia proporti oggi, però ti assicuro che l'abbinamento ceci/wurstel che mi è venuto in mente un bel pò di tempo fa (un giorno che non avevo idea di cosa mangiare per cena) potrà sembrare un pò bizzarro ma il risultato è proprio buono per cui ti invito a provarlo. 

E' un piatto unico che sazia, per cui quando lo prepari ti risolve il pasto ;-)

X 2 persone:

- 300/350 gr di ceci lessi
- 6/8 wurstel piccoli
- 2 fette di pane
- cipolla
- olio evo
- sale
- origano

Passare o frullare due terzi dei ceci lessi e metterli da parte.

In una padella con un pò d’olio evo e della cipolla tagliata finemente fare tostare a fiamma inizialmente piuttosto vivace il pane tagliato a dadini, quindi versare i restanti ceci e i wurstel tagliati a rondelle, salando e pepando e facendo insaporire il tutto per qualche minuto abbassando un pò la fiamma.

A questo punto se necessario dare una riscaldata al passato di ceci, aggiustarlo di sale e condirlo con un filo d’olio evo. Versarlo nei piatti fondi e aggiungerci i ceci interi coi wurstel ed il pane tostato.

Terminare con una spolverata di origano per dare un buon profumo…e quindi mangiare :-)


Foto di repertorio, scattata col mio vecchio cellulare...e si vede :(


Buon appetito, Lilli!


PS: ho ancora da scrivere un post dedicato a due premi (o meglio ad un tag e un premio) che mi hanno assegnato nei giorni scorsi Belle e Saray....pazienta un pò, Lilli, e provvederò appena posso!