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AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

Visualizzazione post con etichetta matrimonio. Mostra tutti i post
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martedì 19 maggio 2020

Acquisti online

Cara Lilli,

in queste settimane scorse si sa che sono aumentati gli acquisti online, a causa del lockdown.

In famiglia non tanto io quanto mio marito fa ordini su internet da anni regolarmente, specie per ciò che riguarda teconolgia e sport, quindi sono ben abituata a vedere andare e venire corrieri che consegnano pacchi.

Sul finire del 2005, però, ero ancora a casa dei miei genitori e pur avendo il pc e internet, non avevo mai fatto un acquisto online in prima persona. 

Quando mi decisi a provare quest'ebrezza lo feci diciamo con circospezione, iniziando da un acquisto piccino, semplice, nient'affatto importante: l'abito da sposa :D

E già, Lilli. Un esordio col botto, il mio!

A luglio del 2006 dovevo sposarmi, ma se c'è una cosa che non ho mai potuto digerire è la somma esorbitante che si spende per organizzare un matrimonio. E non che non mi piacciano le cose fatte per bene, gradevoli, che diano soddisfazione, che rendano concreti i desideri, che restino nel cuore per sempre. Solo trovo assurdo che ci sia chi addirittura si indebita ( e se anche non si arriva a questo, comunque spende tantissimo) per un pranzo o una cena di nozze nel locale più "in", per le bomboniere esclusive... e per l'abito da sposa.

Mia opinione, eh.

Già nei mesi precedenti avevo fatto una capatina in un negozio di abiti da sposa ma i prezzi mi avevano scoraggiato; avevo visto su appuntamento anche due sarte amiche di mie amiche e quindi che mi avrebbero trattato con un occhio di riguardo per un abito da sposa su misura.

I miei genitori mi avevano detto che, a meno ovviamente di cifre da capogiro, sarebbero stati felici se io avessi trovato l'abito che desideravo pur se un po' costoso. Ma a me proprio non scendeva giù di fargli spendere tanto.

Fu a quel punto che, su suggerimento della moglie di mio fratello, iniziai a farmi un giro su Ebay. E mi trovai di fronte a così tanti abiti da sposa, di ogni foggia, marca, modello, colore.... che mi girava la testa! Nuovi o usati, dall'Italia o dall'estero. C'era da perdersi. 

Ad un tratto, dopo qualche giorno di ricerca, l'occhio mi cadde su un abito. Nuovo con etichetta, della Pronovias, ma della collezione precedente. Quindi in qualche modo già vecchio, sorpassato, secondo loro (ma a me non poteva fregare di meno di che collezione fosse). Messo all'asta da un venditore italiano. 

Color avorio, come piaceva a me. Con spalline larghe e scollo quadrato, proprio come piaceva a me. Con corpetto decorato non eccessivamente e la parte di sotto invece semplice e liscia, leggermente svasata, con giusto un accenno di strascico, come avrei voluto io. Taglia 44, la mia.

Base d'asta: 230 euro.

Mi soffermai a vedere la tabella delle misure, perchè al di là della taglia meglio vedere proprio in cm che dati forniva il venditore. Erano assolutamente compatibili con le mie misure.

Decisi di provare a fare un offerta, senza dirlo a nessuno. Poi ci ripensai e lo dissi a mia madre, la quale lo venne a vedere in foto, davanti, di dietro, i particolari... e come me restò colpita positivamente. Non credevo sinceramente che mi avrebbe però appoggiata in questa cosa, alla fine. E invece mi disse: "E che cosa aspetti? Non lo diciamo a nessuno, neppure a papà per adesso. Resta un segreto tra noi due. Se ti piace tanto e vuoi provare... prova. Male che vada, se non ti sta bene, se da vicino scopri che non è di buona fattura o peggio ancora se è una fregatura proprio e non potessimo avere rimborsi, se pure dovessimo perdere i soldi la cifra è comunque contenuta."

Allora mi decisi: feci l'offerta di 250 euro. E il giorno dopo scoprii di aver vinto l'asta.

Non ti dico l'emozione quando il corriere a distanza di pochi altri giorni mi consegnò il pacco! Ma anche non ti dico l'ansia: lo vidi così piccoletto e mi sembrò così leggero che, ti giuro, per un momento pensai che fosse vuoto o che ci avrei trovato dentro della carta o del polistirolo :D

Ma per fortuna tutto era come doveva essere. Lo provai alla velocità della luce e credimi se ti dico che sembrava essere stato cucito su misura per me. Non un aggiusto da fare, non un millimetro da allargare o stringere. E così fu fino al 17 luglio 2006, quando raggiante come mai lo indossai per andare in sposa all'uomo della mia vita.


Foto privata - vietata la riproduzione


Foto privata - vietata la riproduzione


PS: il velo me lo prestò una delle mie innumerevoli cugine, era il suo e lo aveva prestato già ad un'altra cugina prima di me e l'ha prestato anche ad un'altra dopo di me.... una sorta di tradizione di famiglia, insomma! E, incredibile a dirsi, sembrava essere stato fatto per essere abbinato al mio abito, per foggia e per sfumature di colore del merletto :)))

PS2: sappi, Lilli, che a tutt'oggi sono pochissime le persone a conoscenza di come e dove io abbia acquistato l'abito da sposa... per cui, acqua in bocca ;) :D

domenica 15 dicembre 2019

Le emozioni nei ricordi

Cara Lilli, 

alcuni giorni fa Pia sul suo blog ha invitato tutti noi suoi amici a postare una fotografia, vecchia o nuova, e ad esprimere le emozioni che ci suscita.

Ho deciso di partecipare perchè tu lo sai che le emozioni e i ricordi sono parte integrante del mio fare blogging e spero che altri amici vorranno unirsi a Pia in questo meme.

Ho pensato al fatto che io per scelta non pubblico mai foto mie o dei miei familiari, ma questa che ho deciso di mostrarti (e che poi in effetti avevo già mostrato anni fa) ritrae non persone intere, ma solo una parte: due mani intrecciate.


FOTO PRIVATA - RIPRODUZIONE VIETATA


In questo scatto, fatto da un amico,  si vede la mia mano intrecciata a quella del mio amore il giorno del nostro matrimonio. Lui (l'amico) disse che gli era piaciuto che noi ci fossimo tenuti la mano così per praticamente tutto il tempo della cerimonia religiosa e volle fare una foto particolare.

Guardare adesso questa immagine, a più di 13 anni di distanza, mi suscita ancora grande emozione. E non soltanto perchè è "tratta" da un giorno indimenticabile, colmo di gioia, di stupore, di amore, di condivisione.

Mi suscita emozione perchè io guardo le nostre mani intrecciate e vedo il nucleo di tutto. Di tutto ciò che è venuto in seguito. 

Guardo quelle mani e vedo la prima casa dove abbiamo abitato insieme, che aveva dei lati scomodi (e infatti l'abbiamo lasciata presto) ma che ci ha accolto al rientro dalla luna di miele e dove i nostri genitori e fratelli ci hanno fatto una sorpresa bellissima.

Guardo quelle mani e vedo la casa dove abitiamo da più di 12 anni, che pure non è perfetta, che non è nostra, che avrebbe bisogno di una stanza in più, che disperde il calore alla velocità della luce, ma che ha visto e vede la nostra quotidianità di famiglia. Ha visto e vede la nostra vita.

Soprattutto, guardo quelle mani e vedo la monella e il monello, frutto dell'amore che unisce me e mio marito. I nostri monelli, con la loro unicità. E con i loro percorsi, che ci portano in giro esplorando le tante possibilità e le variabili che ci sono lungo la strada.

Incredibile ma vero: tutto è lì, intrecciato

martedì 17 luglio 2018

Chinotto

Cara Lilli,

uno dei miei motti è sempre stato "Tutto è relativo".

Credo profondamente in questa cosa. L'ho sperimentata in tante occasioni della mia vita, più o meno significative.

Hai mai fatto caso che anche il gusto delle cose, dei cibi, delle bevande è relativo? Lo stesso cibo, la stessa bevanda, in momenti diversi della vita hanno gusti diversi.

Ho sperimentato anche questo.

Potrei farti tanti esempi, ma il primo che mi viene in mente risale a più di 13 anni fa.

Una sera di inizio estate, in un parcheggio pubblico sotto enormi platani, ho bevuto il più buon chinotto della mia vita.

Era un po' caldo, non avevamo i bicchieri e lo abbiamo bevuto dalla lattina, ma il brindisi è stato bellissimo.

Io e il mio amore quella sera abbiamo deciso di sposarci. Non che non ci avessimo mai pensato prima, anzi. Lo abbiamo sempre desiderato, fin da subito. Ma quella sera ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti "Sì" per davvero e abbiamo deciso che era il momento di farlo quel passo.

E' poi passato in realtà più di un anno, ma tutto quello che si è realizzato il 17 luglio del 2006, giorno del nostro matrimonio, è nato da lì. Da quel brindisi col chinotto in lattina.

O meglio... è iniziato da molto prima ancora, nei nostri cuori. Ma è quella sera che c'è stata la svolta decisiva.

Oggi, dunque, sono 12 anni che io e lui abbiamo pronunciato l'altro "Sì", quello davanti a Dio e al mondo. 

BUON ANNIVERSARIO, AMORE MIO.

Che ci sia sempre posto per un brindisi con un chinotto in lattina un pò caldo nella nostra vita.

Credits: testsworld.net

lunedì 17 luglio 2017

Un patto d'acciaio, tra amore e monelli

Cara Lilli,

quando guardo i monelli vedo la più grande espressione dell'amore. Del mio amore per mio marito e del suo per me.

Sono giorni di vacanze da scuola per loro, di libertà maggiore; ma anche giorni in cui non mancano attività belle e importanti: in questo mese di luglio, ogni settimana due mattine vanno entrambi nei locali messi a disposizione dalla scuola per un progetto creativo e ricreativo, con altri 43 bambini della scuola primaria (sono 45 in tutto), per lavorare la creta e decorarla e per cantare e suonare strumenti a percussione e ballare e giocare; una mattina la monella va in piscina con altri bambini, dove insieme all'istruttore J., che sai quanto sia straordinario con lei, ci sono anche degli animatori per trascorrere tre ore tra tuffi e giochi in acqua; un pomeriggio il monello va in un'altra piscina per proseguire il suo percorso della TMA, ormai sempre più felice e sempre più...pesciolino :)

E proseguono comunque, in tutto questo, cinque giorni su sette, le terapie al centro di riabilitazione: quelle vanno in ferie solo nei giorni in cui andremo noi al mare e nella settimana a cavallo di Ferragosto in cui il centro chiuderà, come ogni anno. Si sa che la continuità del percorso riabilitativo è fontamentale.

Espressione dell'amore, i monelli. Di quell'amore che io e il mio lui ci siamo promessi solennemente in questo stesso giorno di ormai 11 anni fa.

Nozze d'acciaio, dicono le fonti su internet. 

E allora, forti di questo legame, io e lui andiamo avanti nel cammino della Vita. Per raggiungere nuove mete, per noi due e per i nostri monelli.


Buon anniversario, amore mio!



domenica 17 luglio 2016

10 anni (nozze di alluminio)

Cara Lilli...

...e così sono trascorsi  già 10 anni da quel lunedì.

Già. O forse dovrei dire che sono trascorsi soltanto 10 anni da quel lunedì.

Perchè, se è vero che il tempo per tanti versi sembra essere volato, che sembra essere stato giusto l'altroieri, tanto che pure i più piccoli particolari di quel giorno sono sempre scolpiti, marchiati a fuoco nel mio cuore... ecco, è anche vero che questi dieci anni sono ancora pochi rispetto alla vita intera che io voglio trascorrere accanto a mio marito, alla persona che ho scelto e che ha scelto me per essere una coppia, una famiglia.

Che siano di alluminio o di altro materiale (c'è un pò di discordanza in proposito...) queste nozze le festeggiamo oggi con gioia, perchè nonostante le piccole-grandi difficoltà della vita andiamo avanti insieme e portiamo con noi il frutto del nostro amore, due teneri monelli.

Buon anniversario amore mio....con tutto il cuore, come sempre.


Immagine presa dal WEB


venerdì 17 luglio 2015

Nozze di ceramica!

Cara Lilli,

oggi io e il mio tesoro festeggiamo il nostro 9° anniversario di matrimonio (le nozze di ceramica, appunto) ma non starò qui a scriverti parole su parole per decantare il nostro amore e cercare di esprimere così ciò che il cuore sente da anni e che è radicato nel profondo.

Ti riporterò solo una frase. Una sola. L'ho scoperta giusto oggi e vale secondo me più di cento dichiarazioni d'amore messe insieme.

E' questo ciò che voglio dire al mio compagno di vita...


"Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi."

(da "Giochi ogni giorno" di Pablo Neruda)


Immagine presa dal web

Ti amo.


giovedì 17 luglio 2014

Nozze di stagno

Cara Lilli,

8 anni fa era un lunedì come tanti per la maggioranza delle persone, ma non per me e il mio amore.

In quel giorno arrivavamo a suggellare i nostri sentimenti davanti a Dio e al mondo, emozionati ma sereni.

Oggi festeggiamo le nostre NOZZE DI STAGNO!!

Ci abbiamo creduto, abbiamo costruito mattoncino dopo mattoncino il nostro rapporto, prima e soprattutto dopo quel lunedì.

E io so che quel rapporto, quel sentimento dalle tante sfaccettature, è la base di tutto. Perchè una famiglia, anche dopo l'arrivo dei figli, che assorbono (giustamente) tanta attenzione e tanto amore, se non è cementata dal sentimento che lega la coppia, è destinata a sgretolarsi davanti alla prima avversità della vita.

L'amore che lega me e mio marito alimenta la nostra famiglia, i nostri due monelli si nutrono di esso e io non  potrei esserne più felice :-)

Buon anniversario, tesoro mio!

IMMAGINE PRESA DAL WEB




mercoledì 17 luglio 2013

Nozze di rame

Cara Lilli,

sono trascorsi 7 anni da quel giorno (qui e qui).

La vicinanza di questo anniversario al matrimonio di mio cognato (sabato scorso, come sai), insieme al fatto che abbiamo festeggiato i novelli sposi pranzando nello stesso ristorante in cui cenammo per festeggiare me e il mio amore sette anni orsono, mi ha fatto sentire ancora di più a fior di pelle l'emozione del tempo che è trascorso e dell'amore che è sempre lì, forte delle prove affrontate e alimentato dalle gioie condivise in questi sette anni.

Siamo arrivati alle NOZZE DI RAME!!!

Non importa quanto e come siamo diversi io e lui, nè cosa siamo stati e cosa abbiamo vissuto prima di incontrarci: ciò che importa è solo l'amore che ci unisce, che ha radici nel profondo, nella stima reciproca così come nella passione.

Siamo ancora uniti così come quel giorno di sette anni fa, quando le nostre mani non riuscivano a staccarsi durante praticamente tutta la cerimonia religiosa.

Mani intrecciate a rappresentare il legame dell'anima e del cuore.


Foto scattata da un amico del mio amore

Ti amo tanto.

E la crisi del settimo anno la mando a quel paese fin dal principio ;-)

lunedì 20 maggio 2013

Io direi ancora di si

Cara Lilli,

poco tempo fa, proprio davanti a me, una giovane donna sposata da alcuni anni, che ha anche due bambini piccoli, ha esclamato: "Certo che dopo aver sperimentato cos'è il matrimonio, se non fosse per i figli, che sono la cosa più bella della vita, voglio proprio vedere chi mai si risposerebbe!".

E' stata una delle cose più tristi che io abbia mai sentito.

Mi pento di non aver subito risposto: "Io!! Io mi risposerei!!!"

Perchè lo farei di corsa, Lilli. Senza esitazione. E non perchè ci sono i figli (che effettivamente sono un dono senza prezzo, inestimabile) e neppure perchè ho visto in questi 6 anni abbondanti che il matrimonio è tutta una passeggiata senza mai un problema (perchè non è così, ovviamente). 

Mi risposerei perchè io amo mio marito. E lo amo pur sapendo che siamo diversi, che questa diversità comporta un reciproco venirsi incontro e che la vita ci metterà alla prova tante volte, perchè è normale che sia così.

Io voglio invecchiare insieme a lui, Lilli. Te lo scrissi anche un bel pò di tempo fa, qui

Mentre tornavamo a casa il giorno in cui ho sentito quella frase tristissima, ho detto al mio amore: "Io ti risposerei subito!" E ho aggiunto: "Invece tu forse non lo faresti..." Ma lui mi ha subito interrotto: "E perchè, scusa?" e mi ha fatto un sorriso dei suoi, sornione e tenero allo stesso tempo.

Se non è amore questo, Lilli... :-)

domenica 30 dicembre 2012

2012 al tramonto

Cara  Lilli,

anche se ora che ti sto scrivendo è mattina, mi pare di scorgere fuori dalla finestra i colori tipici del tramonto.

E' il tramonto del vecchio anno che sta pian piano andando via per far posto all'anno nuovo.

In quelle sfumature rosso-arancio posso intravedere tante immagini...sono i ricordi degli episodi che hanno segnato nel bene e nel male il mio 2012: 
ecco lì la neve che ci ha sommerso; poi il primo vero miracolo dell'anno, quello più sognato, le prime parole della monella; un pò più in là ecco l'emozione di vedere il monello camminare tutto solo; poi la svolta, la fine di un'epoca, con la vendita della casa dei mie genitori; ecco lì anche le nozze di ferro festeggiate da me e il mio amore; e c'è il dolore per la perdita di una persona cara;  e che dire della soddisfazione di correre con la monella? una gioia! E poi il suo quinto compleanno, davvero speciale; ma anche la difficoltà di seguire ritmi un pò altalenanti con lei e le riflessioni sul mio sentirmi in colpa, a volte inadeguata di fronte al suo disturbo; ecco là pure i segni del mio esaurimento nervoso (da spanciarsi dal ridere!); e infine il secondo Natale con compleanno annesso e connesso...e questa è storia di pochi giorni fa.

Un anno che ricorderò di certo come uno dei più importanti, specialmente (come è ovvio) per le conquiste a lungo sperate della monella riccoluta, che sono costate impegno a lei e a noi.

Un anno che è arrivato quasi al termine...e infatti i bagliori che vedo con gli occhi del cuore fuori dalla finestra si vanno facendo di colore sempre più intenso, sempre più rosso, che con l'avanzare dell'oscurità della sera si fonderà in un viola particolarissimo che poi si farà sempre più scuro, fino a diventare uno splendido blu notte.

Io amo il blu, in tutte le sue sfumatiure, in tutte le sue tonalità.

Presto poi la volta blu del cielo del tempo (ma anche del cielo "reale") si illuminerà di mille luci...allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre tutto sarà sfavillìo, colore, suono assordante...per dare il benvenuto all'Anno Nuovo.

Io in quel preciso istante sarò dietro i vetri a guardare quello spettacolo di luci, abbracciata stretta al mio amore, mentre i monelli sicuramente dormiranno beati, nonostante il frastuono.

Ed esprimerò un solo desiderio: che il 2013 sia un anno non eclatante, non straordinario, non stupefacente...ma esattamente a misura del nostro bisogno, del bisogno di ognuno.

Perchè se fosse così, ovunque, per ogni persona, il Mondo sarebbe un posto migliore.

Un desiderio irrealizzabile, dici? Non lo so, Lilli. Probabilmente si.

Ma è quello che davvero vorrei. Per me, per la mia famiglia, per tutti.


FELICE ANNO NUOVO!


lunedì 8 ottobre 2012

Non è un'abitudine

Cara Lilli,

stavo pensando a come le persone siano diverse tra di loro. Tutti sono diversi, possono esserci persone che si somigliano, ma c'è sempre qualche differenza. E non parlo certo delle somiglianze e differenze fisiche, bensì di quelle caratteriali e di pensiero.

Anche le persone che si amano sono diverse tra di loro, più o meno a seconda dei casi.

Mio marito, ad esempio, è diverso da me sotto vari aspetti. Ma non per questo lo amo di meno, nè lui ama di meno me.

Sembra tutto molto semplice, si. Eppure non è così scontato, Lilli.

Capita anche a noi di avere momenti di incomprensione, come tutte le coppie.
Capita di sentirsi un attimo tristi.
Capita di sentirsi un attimo amareggiati. 

Ma posso dirti anche quello che non capita: non ci si sente mai soli. MAI. E questa credo sia la nostra forza. Noi sappiamo che anche se non siamo uguali, anche se possiamo discutere e avere opinioni diverse, anche se reagiamo in modo diverso davanti a certe situazioni, l'uno può contare sempre sull'altro. SEMPRE. Nonostante le differenze e soprattutto a causa delle differenze. 

E si, soprattutto: perchè proprio le differenze, quelle che portano a qualche incomprensione e a qualche momento di tristezza o amarezza, sono quelle che in qualche modo cementano il rapporto. Perchè bisogna fare uno sforzo per superarci, per non continuare la vita semplicemente andando oltre l'episodio spiacevole. Sarebbe come saltare un fosso e proseguire, lasciandosi però alle spalle un vuoto, che resterebbe per sempre lì come una piccola ferita non sanata che prima o poi tornerebbe a sanguinare. Si può invece può colmare quel vuoto con l'accettazione dell'altro per come è, proprio con quelle differenze che ci risultano difficili da sopportare. 
Non deve esserci spazio per le recriminazioni, per i "però quella volta"...
E sai una cosa, Lilli? Lo sforzo per colmare il vuoto richiede un supplemento d'amore tale da rendere il sentimento ancora più grande e il rapporto ancora più profondo e sincero.

Io amo l'uomo che ho sposato e con cui voglio invecchiare e riscopro l'entità del sentimento che ci lega soprattutto quando scelgo di nuovo di amarlo. E sento che per lui è lo stesso. Glielo leggo negli occhi, che sanno parlarmi più di quanto non faccia la sua voce. Lo percepisco nei suoi abbracci, nel suo modo di accarezzarmi il viso, quando ogni gesto è al contempo infinita passione e infinita dolcezza. 

E questo NON perchè "tanto oramai è così, sono già passati quasi 13 anni tra fidanzamento e matrimonio, abbiamo pure due figli"...  
NO. Il mio amore, il nostro amore NON è un'abitudine. 


... "E non è un'abitudine
Il bene che mi fai
(Anche tu)
E l'allegria di viverti
(Finchè vuoi…)
Di averti accanto più che mai!

E adesso siamo noi

(Io e te)
Ci siamo solo noi
(Solo noi)

Sicuri di non perderci

Di non lasciarci mai…
Un'altra solitudine
Non ci riprenderà
E tu non te ne andrai…
Mai"...




PS: amo infinitamente questa canzone, Lilli, e anche se magari non rispecchia esattamente la situazione di cui ti parlo in questo post ho pensato di condividerla con te sperando di farti emozionare come mi emoziono io ogni volta che l'ascolto...



martedì 17 luglio 2012

Nozze di ferro! E flashback: Il giorno più bello...

Cara Lilli,

quest'oggi io e il mio amore festeggiamo le nostre...

Risultati immagini per sesto anniversario di matrimonio


ossia il nostro SESTO anniversario di matrimonio! Che felicità!!!

Qui puoi trovare l'elenco di tutti gli anniversari di nozze e come si chiamano.

E per ricordare quel giorno specialissimo, ambìto traguardo e allo stesso tempo inizio di una nuova vita insieme, ho pensato di fare un flashback e riportare qui i due post che scrissi agli inizi del blog e che raccontano come si svolse "Il giorno più bello"...

(Prima parte, postata il 3 maggio 2010) 
<< Cara Lilli,
quante persone possono in assoluta sincerità dire, a proposito del giorno del loro matrimonio, che tutto è stato esattamente come desideravano che fosse? Io si, posso dirlo! E mi ritengo fortunata, dato che spesso ho sentito altri rammaricarsi delle cose più svariate riguardanti la cerimonia o anche tutto il "contorno" (abiti, bomboniere, banchetto, servizio fotografico...)
Il giorno del mio matrimonio è stato effettivamente il "giorno più bello"! Io e la mia dolce metà abbiamo progettato tutto da soli, seguendo i nostri gusti (che per fortuna coincidevano).
Indossavo un abito che mi donava molto, in raso color avorio con un leggero strascico e il corpetto decorato con delle perline e soprattutto col velo lungo come avevo sempre desiderato, e mio marito era davvero elegante e affascinante, in un completo nero con camicia bianca, panciotto grigio perla e cravattone dello stesso colore.
La chiesa scelta (la cripta del Duomo di Avellino) era stupenda, addobbata senza esagerare con delle bellissime rose color panna , uguali a quelle del mio bouquet.
Avevo un paggetto d'eccezione: il mio adorato nipotino, figlio di mio fratello, che all'epoca aveva 5 anni e mezzo. Immagina, Lilli, un angioletto biondo con gli occhioni azzurri, vestito di tutto punto con giacca e papillon! Aveva tre compiti speciali: aprire lo sportello dell'automobile per farmi scendere davanti alla chiesa, accompagnarmi per le scale (in discesa) che erano all'ingresso della cripta, dato che il mio povero papà già camminava a stento e non avrebbe potuto farlo, e in ultimo portare le fedi all'altare.
Però Lilli, ci tengo a dirlo, mio padre anche solo per pochi istanti mi ha accompagnato....a metà della navata ho lasciato la manina del mio paggetto e ho dato il braccio a mio padre, che, appoggiandosi al bastone, ha accennato qualche passo...e a quel punto il mio quasi marito ci è venuto incontro e lì si è avverato un mio sogno che può sembrare sciocco ma mi fa venire i brividi per l'emozione ancora adesso se ci penso: il mio tenero "lui" ha baciato mio padre sulle gaunce, poi ha sollevato la mia mano destra e l'ha sfiorata con le labbra, facendo un delicatissimo baciamano!
Ah, Lilli! Non puoi capire cosa sia stato per me! Ho sempre pensato che uno sposo che accoglie la sua sposa non debba baciarla sulle guance perchè mica è una sua amica, nè tantomeno sulla fronte perchè non è sua figlia, nè sulle labbra perchè sarebbe poco opportuno in quel momento...il baciamano invece è un gesto che racchiude in sè romanticismo, eleganza e delicatezza.
Non ero certa che lui l'avrebbe fatto, credevo si sarebbe imbarazzato...e invece mi ha reso davvero felice!!>>

(Seconda parte, postata il 4 maggio 2010)
<<Cara Lilli,
a chiunque parlasse con me prima del mio matrimonio dicevo con certezza che avrei pianto dal primo all'ultimo minuto della cerimonia in chiesa... Capirai: io, quella che si è sempre commossa a tutti i matrimoni a cui ha partecipato! Ed invece...incredibile a dirsi, non ho versato una sola lacrima in tutta la Messa!
Non riuscivo neppure io a crederci, ero emozionata, certo, ma il sentimento che prevaleva in me era uno solo: la felicità. Una felicità mai provata prima di allora, una felicità dirompente che mi "obbligava" a sorridere sempre, con un sorriso che ancora oggi, quando rivedo le foto o il video di quel giorno, non riesco a paragonare a nessun altro sorriso che io abbia mai fatto in tutta la mia vita.
La Messa è stata davvero bella: il sacerdote (un amico venuto appositamente da Salerno per celebrarla) ebbe parole meravigliose nella loro semplicità e chiarezza e molti invitati mi hanno poi confermato che è piaciuto tantissimo.
Lo scambio delle promesse e poi delle fedi è stato ovviamente il cuore pulsante di tutta la cerimonia ed io sono riuscita a non smettere di sorridere neppure mentre lentamente pronunciavo quelle parole che, per chi come me è profondamente credente, sono la base di tutta la vita di coppia.
Io e il mio sposo abbiamo letto anche due bellissime preghiere (scelte da noi, ovviamente) prima della benedizione finale.
Poi tutto è proseguto gioiosamente con la corsa col fotografo in una villa a Mercato San Severino (SA), poi con la cena in un grazioso ristorante (di cui eravamo venuti a conoscenza per puro caso e ci aveva immediatamente colpito) in quello stesso comune, cena con portate semplici ma squisite e abbondanti, per poi terminare con il soggiorno per me e il mio neo marito nella sobria e romantica suite messa a disposizione dai proprietari del ristorante stesso.
Per dovere di cronaca, Lilli, devo dirti che in effetti qualche lacrima l'ho versata quel giorno, al di fuori della cerimonia....Prima di uscire dalla chiesa, freschissima sposina, sono stata abbracciata forte forte da una delle mie più care amiche, che è scoppiata in lacrime e mi ha coinvolto in quel pianto. Poi al termine della cena ho fatto una soprersa alla mia testimone, un'amica di Viterbo che è come una sorella per me, regalandole il mio bouquet...lei naturalmente si è commossa e io con lei. Infine, al momento della distribuzione delle bomboniere e dei saluti, un mio carissimo amico mi ha abbracciato e, stavolta senza che lui piangesse, mi sono salite su le lacrime...non so neppure io il perchè. 
Forse non sarei stata veramente io se non avessi manifestato anche il mio lato emotivo, che mi ha sempre caratterizzato....>>

Che aggiungere, Lilli? Nulla...solo che sono felice di aver costruito con mio marito, l'uomo della mia vita, una famiglia proprio come desideravamo e che l'amore sempre vivo e profondo sia il nostro punto di forza!

lunedì 14 maggio 2012

L'amore per me è... (4)

Cara Lilli,

ieri mi sono ritrovata a pensare a cosa sia per me l'amore (un'altra volta? si, un'altra volta!) e l'ho fatto durante la S.Messa in cui si celebrava il matrimonio di due cari amici.

Ebbene, l'amore per me è...sentire il sacerdote rivolgere un pensiero a tutte le coppie di sposi presenti in chiesa, incrociare lo sguardo di mio marito che è di lato all'altare per scattare una foto e vedergli strizzare un occhiolino di tenera intesa, accompagnato da un sorriso disarmante come sanno essere i suoi sorrisi quando sono solo per me...