Cara Lilli,
si avvicina a grandi passi la fine del 2013 e allora brinderemo all'arrivo dell'anno nuovo.
Mi sono detta: perchè non dare a te e a chi passa di qui un'idea carina e gustosa per il cenone di San Silvestro o per il pranzo di Capodanno?
Pensa che ti ripensa ho scelto di postare la ricetta di un rustico buono nella sostanza e anche simpatico nella forma: un TORTANO INTRECCIATO che può essere portato in tavola per accompagnare il pasto come se fosse un pane farcito o può benissimo essere utilizzato in un buffet.
Io quando l'ho fatto non ho usato la scamorza (o galbanino o simili) perchè sai che a mio marito non piace il formaggio, ma tu usala perchè dà certamente un tocco in più.
Ecco cosa occorre:
X l'impasto:
- 500 gr di farina 00
- un uovo
- 3 cucchiai di olio
evo
- 100 ml di latte
- 150 ml di acqua
- un cubetto di
lievito di birra (gr 25)
- 2 cucchiaini di sale
X la farcitura:
- 150 gr di salame
- 150 gr di scamorza
(o di galbanino o simili)
- 2 uova
- sale
- pepe
Si impasta la farina
con l'uovo, l'olio, il sale e il lievito sciolto nella mistura tiepida di latte ed
acqua. Quando si è formata una palla morbida e non più appiccicosa si mette a
lievitare per un'ora in luogo tiepido (ad es: il forno con la lucetta accesa o
meglio ancora riscaldato a 50°- 60° e poi spento).
Trascorso tale tempo si
sgonfia, lavorandola per un attimo e poi si lascia lievitare per almeno altri 45
minuti.
Intanto si tagliano a
pezzetti il salame e la scamorza e si sbattono le uova con un pizzico di sale e
uno di pepe.
Terminata la
lievitazione si stende la pasta facendone un bel rettangolo non molto spesso. Si
taglia in due per il lungo formando così due strisce. Su ognuna si spargono i
pezzetti del ripieno e le uova sbattute, dividendo il tutto equamente.
Si arrotolano a “salsicciotto”
le due strisce, poi si intrecciano i due “salsicciotti” e si posizionano in una teglia col buco al centro
foderata di carta da forno, facendo combaciare le due estremità e creando così
un tortano.
Si spennella con un pò
d'olio evo e si inforna a 180 gradi per circa 45 minuti.
Ed ecco il risultato finale:
Adesso non mi resta che fare gli auguri per un 2014 se possibile migliore del 2013 o quanto meno non peggiore.
Perchè ci sia la serenità e la forza per affrontare ogni evento e per continuare i percorsi già iniziati o cominciarne di nuovi, se occorre.
E perchè ci siano tante gioie magari piccine ma significative (sebbene qualche gioia bella grande mica la disdegnamo, eh!).
BUON ANNO NUOVO A TUTTI, dunque!