AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

martedì 28 febbraio 2012

Una canzone, un ricordo: EMOZIONE DOPO EMOZIONE

Cara Lilli, 

nell'estate del 1986 stavo per compiere 13 anni ed ero in vacanza al mare in Calabria, a Diamante. 

Ti ho già scritto un pò di ricordi di quegli anni e di quelle 3 bellissime vacanze estive  ('85-'86-'87) trascorse spensieratamente con tanti amici nel "Parco del Sole".

Ti ho pure accennato in quel post di cui sopra al mio primo amore adolescenziale, per il simpaticissimo e carino G. che mi faceva battere il cuore in quelle estati... aaahhh...chi non ha un dolce ricordo per i primi sentimenti un pò più coinvolgenti?

E allora ho ripensato alle canzoni che ascoltavamo sempre in gruppo, io e i miei amici, nel luglio/agosto 1896: praticamente consumavamo il nastro della cassetta di "Nuovi Eroi" di Eros Ramazzotti!!!

Io non sono mai stata una gran fan di questo cantante, ma quell'album mi piaceva tanto, anche perchè cantavamo tutti insieme a squarciagola le canzoni sulla spiaggia e perchè poi condividevo con G. una passione per EMOZIONE DOPO EMOZIONE....il che rendeva per me quel brano il più bello di tutto l'album!

Ma comunque ripeto, tutte le canzoni di "Nuovi eroi" mi erano care...da "Un cuore con le ali" a "Con gli occhi di un bambino", da "E mi ribello" a "Fuggo dal nulla", da "Un nuovo amore" a "Lacrime di gioventù", per finire con "Adesso tu" e "Nuovi eroi" (che è la canzone che dà il titolo all'album ma secondo me è la meno bella).

Insomma, Lilli, quelle canzoni erano un pò il manifesto del nostro gruppo, quell'estate. 

E ancora oggi, quando mi capita di riascoltarle, mi sento pervadere l'anima di tenerezza e nostalgia e sorrido forse un pò tristemente perchè quei momenti sono così lontani... 
Lontani nel tempo, si...ma non lontani dal cuore. Quello mai.



 
EMOZIONE DOPO EMOZIONE (Eros Ramazzotti, 1986)

Emozione dopo emozione
la mia vita scorre ogni giorno così
e dal primo calcio ad un pallone
alle fughe in moto giù in città 
ho imparato più di una lezione

è stata questa vita
la mia maestra
la mia palestra la strada che va...
  
perché ti sto dicendo tutta la verità
forse non hai capito, 
ti sto dicendo che tu
puoi ottenere di più  
e farlo in modo pulito...
  
se stai cercando amore cercalo dove c'è
ovunque lo puoi trovare
se poi sincero non è
lo riconosci da te
lo senti dentro, non ti puoi sbagliare...


passo dopo passo capirai
emozione dopo emozione...

e se c'era d'aiutar qualcuno
non mi sono mai tirato indietro lo sai
l'amicizia resta un grande dono
questo io non l'ho scordato mai
io quello che ero ancora sono
forse un po' più maturo
ed anche sicuro
davanti al mondo, davanti a te...


se stai cercando amore cercalo insieme a me
negli occhi della gente
da sola non sarai mai
se lealmente ti dai
sarai comunque vincente...
  
se stai cercando amore cercalo dove c'è
ovunque lo puoi trovare
se poi sincero non è
lo riconosci da te
lo senti dentro, non ti puoi sbagliare...
  
passo dopo passo capirai
emozione dopo emozione...
passo dopo passo capirai
emozione dopo emozione...

domenica 26 febbraio 2012

Aggiungi un posto a tavola, anzi due...meglio tre

Cara Lilli,

nel titolo del post mi sono fermata a tre, ma avrei potuto continuare con quattro, cinque, sei...

Vorrai sapere di chi sto parlando immagino! Ebbene, ti ricordi del mio amico pettirosso....vero? Te ne ho parlato anche una seconda volta mostrandoti perfino le sue fotografie, qui.

Da quando ha nevicato tanto da sommergere tutto e tutti diciamo che la nostra famigliola si è allargata, cioè abbiamo "adottato" vari altri piccoli amici oltre al pettirosso di cui sopra :-) 

Sarà stata la mancanza di cibo col freddo intenso, quindi il bisogno urgente di trovare mezzi di sopravvivenza....tutto è cominciato con una coppia di uccellini neri e bianchi che alternandosi al pettirosso hanno preso l'abitudine di passare dal mio terrazzo pieno di neve a beccare briciole di fette biscottate e molliche di pane, per poi proseguire con l'arrivo dopo un pò di giorni anche di un gruppetto di passerotti marroncini screziati di nero (ne ho contati un massimo sei contemporaneamente). 

Io ho preso l'abitudine di rifornire il "punto di ristoro" sul mio terrazzo con cibo fresco più volte al giorno, dall'alba fino al tramonto. Loro, i nostri "clienti", di solito mai tutti insieme, cioè o solo il pettirosso o solo la coppia di uccellini o solo il gruppo più o meno numeroso di passerotti, hanno sempre finito tutto fino all'ultima briciola!!

Adesso con la pioggia dei giorni scorsi e col sole di ieri e di stamane la neve è diminuita tantissimo, restano solo i montoni accumulati ai lati delle strade e nei campi, però l'abitudine di passare da me a fare colazione, pranzo, merenda e cena gli amici volatili non l'hanno persa...quindi il mio "punto di ristoro" continua ad essere in piena attività, Lilli. 

La monella adora questa cosa. Io le dico: "Adesso portiamo il mangiare agli uccellini" e mi faccio aiutare a mettere fuori una manciata di briciole e molliche e poi lei, quando li vede arrivare a beccare tutto allegramente, li indica ed esclama: "Pappa!"
:-)


venerdì 24 febbraio 2012

I venerdì del libro (73°): MARINA

Cara Lilli,

venerdì scorso ho saltato per motivi di poco tempo a disposizione la mia partecipazione all'iniziativa promossa da HomeMadeMamma, ma riprendo subito oggi con una proposta interessante: "MARINA" di Carlos Ruiz Zafon, che ho da poco finito di leggere insieme al Gruppo di Lettura Bryce's House.

E' stato il mio primo approccio a Zafon e ne sono rimasta positivamente colpita, tanto che leggerò certamente altre sue opere.

Innanzitutto devo dire che ho riscontrato una somiglianza del suo stile con quello di Michael Ende (anche qui, si...lo so, sarò ripetitiva ma in effetti amo moltissimo questo genere e questo stile, lo avrai capito!!).

Il protagonista è un adolescente, Oscar, che studia in un collegio a Barcellona e che in modo rocambolesco e un pò surreale fa la conoscenza di Marina, una sua coetanea, che vive in una vecchia casa dall'aspetto alquanto inquietante con suo padre German, un ex pittore.

Il personaggio di Marina, questa ragazza fuori dal comune, che vive in modo fuori dal comune e aggiungerei anche quasi fuori dal tempo, non può non affascinare. Quindi mi metto nei panni di Oscar e comprendo perchè lui si senta attirato da lei, dalla sua casa così particolare e anche da suo padre così "fossilizzato" nel passato.

La storia consiste in un intreccio di misteri che si accalcano intorno al nostro Oscar: da un lato il ragazzo deve districarsi insieme a Marina nella risoluzione di un vecchio caso poliziesco legato ad un uomo di nome Kolvenik, un geniale inventore di protesi meccaniche (braccia, gambe, mani), tra mille pericoli alcuni dei quali non hanno volto e sono quasi incredibili; dall'altro lato però è proprio la sua Marina a rappresentare un punto interrogativo, perchè Oscar deve comunque ancora scoprire cosa davvero succede nella casa dei suoi nuovi amici, cosa si cela dietro le stranezze  della loro famiglia.
Barcellona più che un mero sfondo è co-protagonista della storia in qualche modo: dai tratti gotici, descritta quasi come una persona, "vissuta"...senz'altro amata da Zafon, lo si comprende benissimo.
Ho apprezzato molto che la voce narrante sia quella del protagonista, Oscar, che rivive per il lettore le vicende 15 anni dopo il loro accadimento: questa scelta dà modo, a parer mio, di sentirsi più coinvolti nella storia.
E la storia in definitiva è avvincente, ma anche pervasa da un dolore di fondo e da una vena di triste malinconia che ha lasciato un segno nel mio animo già incline alla nostalgia cronica.
Un unico "appunto" (dettato dal mio gusto personale) che faccio all'autore è che la narrazione in alcuni tratti ha dei risvolti un pò troppo horror, con minuziosità di particolari che magari avrei preferito non fossero presenti... Fifona come sono, se invece di un libro si fosse trattato di un film, avrei tenuto gli occhi chiusi in quelle scene cruente, lo confesso!!


Marina

Dal prologo: 
<<Non sapevo ancora che, prima o poi, l'oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo. [...] Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell'anima. Questo è il mio.>>

I venerdì del libro su altri blog:

giovedì 23 febbraio 2012

Torta light di mele

Cara Lilli,

d'inverno le mele ci sono praticamente sempre nelle nostre dispense e allora abbondano le torte di mele in questo periodo...e io ne sono felice, perchè mi sono sempre piaciute!

E allora per regalarsi un dolce momento, profumato di mele e cannella, con un tocco di uvetta che non guasta, propongo oggi una ricettina facile e light perchè non prevede l'uso nè di burro nè di olio, ma ti assicuro che non ne perde in gusto perchè è davvero buona!

§  300gr di farina
§  200gr di zucchero
§  4 uova
§  1 bustina di lievito per dolci
§  Acqua q.b.
§  Uvetta una buona manciata
§  4 mele
§  Cannella (a piacere)
§  Zucchero di canna q.b.
  
Mettete in ammollo l' uvetta in acqua tiepida per circa 20 minuti.
In una terrina impastate con una frusta le uova con lo zucchero, aggiungere la farina, il lievito e una spolverata di cannella. Amalgamare il tutto con un cucchiaio di legno. Se l'impasto risultasse troppo denso aggiungete dell'acqua.
Sbucciate le mele e tagliatele tre a cubetti e una a fettine.  Aggiungete i cubetti di mela e l'uvetta strizzata all'impasto.
Imburrate o ricoprite con carta da forno una teglia a cerniera di 26cm e versateci il composto. Ricoprite la superficie con le fettine di mela e spolverizzate con dello zucchero di canna.
Infornate a 190° per i primi 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 170°e proseguite per circa 40 minuti. Controllate la cottura della torta con uno spiedino di legno.
Lasciate raffreddare.

Ed ecco qui appena sfornata come si presenta...

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Buon appetito, Lilli!


N.B. - Lilli, tu sai che io cito sempre le mie fonti quando non si tratta di ricette "inventate" da me. Ebbene, ho questa ricetta da alcuni anni, l'ho trovata in giro per il web e l'ho copiata pari pari...ma non ricordo assolutamente dove! Ho provato adesso un pò a cercare di ritracciare l'autore, ma non mi è ancora riuscito. Se qualcuno la riconoscesse come sua non esitasse a segnalarmelo e inserirò immediatamente il link del sito o blog!

martedì 21 febbraio 2012

Storia di una tigrotta che aveva per fratello un orsetto

Cara Lilli,

c'era un volta....eh si, è in questo modo che comincia ogni favola che si rispetti.

C'era una volta, dunque, un'allegra e riccioluta tigrotta, un pò impertinente e anche un pochino capricciosa a volte, ma tanto tanto carina e dolce. 

La sua mamma e il suo papà erano orgogliosi di lei, della sua crescita passo dopo passo, dei suoi sforzi per migliorare, per uscire da quello stato di semi-isolamento in cui sembrava inizialmente voler restare.

Aveva un bel vestitino, adeguato al suo essere tigrotta, ovviamente: con la gonnellina con più strati di velo dei colori della savana e qua e là inserti di stoffa tigrata e maculata tra la ciniglia bianca del corpetto e dei pantacollant, con i soprascarpe egualmente tigrati e maculati, idem il collarino e per finire con le orecchie da felino ben fissate sulla testa con un cerchietto.

Uno strano caso, uno scherzo della natura, se vogliamo, stabilì che la tigrotta avesse per fratellino niente di meno che...un orsetto!

Era un orsetto tenero e un pò buffo, a tratti un pochetto piagnucolone, con la tuta metà rossa e metà beige e con un cappuccio con tanto di piccole orecchie che portava disegnati sopra occhietti e musetto.

Sorellina e fratellino, così "assortiti", presero parte il giorno prima del martedì grasso ad una bellissima e chiassosa festa di carnevale organizzata dalla scuola dell'infanzia frequentata dalla tigrotta. La loro mamma naturalmente era anch'essa presente e fece delle riprese con la videocamera per immortalare quei momenti così spensierati, allegri e dolci.

La tigrotta, senza dubbio molto ma molto carina, attirò l'attenzione di un pirata di un anno più grande di lei vestito di rosso e di azzurro, con un cappello nero con tanto di teschio con le ossa incrociate e benda nera su un occhio. Egli ballò con lei più canzoni, tenedo entrambe le manine della tigrotta strette tra le sue....scena meravigliosa, che la mamma non mancò di immortalare!! E poi, più cavaliere che pirata, addirittura aiutò la sua amata a ripulirsi i riccioli dai coriandoli, con delicatezza.... :-)

Il fratellino orsetto, intanto, se la rideva di gusto, ballonzolando ora in braccio alla mamma ora in braccio ad una delle maestre, divertendosi e cercando di acchiappare (e anche di assaggiare...si, proprio assaggiare!) i coriandoli che venivano lanciati ovunque da tutti i presenti alla festa.

Insomma, la tigrotta e il suo fratellino orsetto trascorsero una mattinata indimenticabile e la loro mamma (a questo punto mezza tigre e mezza orsa!!) si divertì con loro e si commosse anche un pò guardandoli, specie la tigrotta che danzava col suo primo...pirata!
E vissero tutti felici e contenti!!!

Allora, Lilli: piaciuta questa favola? 

A parte gli scherzi, avresti dovuto vederli quanto erano belli i miei monelli ieri mattina mascherati da tigrotta e da Winnie The Pooh!!!


domenica 19 febbraio 2012

Di solitudine e d'ombra...

Cara Lilli,

è già pò di tempo che volevo scrivere questo post per condividere con te e con chi mi legge una riflessione su me stessa, ma poi lo rimandavo. 

Invece mi sono trovata da venerdì scorso a condividere un dolore, una grossa delusione che forse non pensavo sarebbe stata così coinvolgente per me... Pur non riguardandomi personalmente mi tocca da vicino perchè chi sta soffrendo è una persona a cui voglio bene da mesi e mesi (un anno proprio in questi giorni appena passati, adesso che faccio due conti...) e che merita invece tanta felicità e serenità. Questa situazione mi ha portato a riflettere una volta di più su una cosa che mi ronza in testa da tanto, forse da sempre.

Sai cos'è, Lilli....Ok, sarò strana (chi mi conosce davvero bene più o meno lo sa) ma posso dire che io alla fin fine sento di vivere appieno e “assaporare” più attimi di dolore o se non proprio di dolore direi di malinconia e tristezza che non attimi di gioia…

A volte me li vado proprio a cercare quegli attimi di solitudine e di ombra….riascolto le canzoni che mi fanno ricordare cose che vorrei dimenticare, rivedo vecchi film che mi fanno piangere….masochismo all’ennesima potenza non lo nego!

Ma sarà che paradossalmente sono gli eventi dolorosi e tristi quelli che segnano maggiormente la nostra esistenza, colpendoci come lo scalpello fa con il marmo e modellandoci fino a farci diventare la statua che siamo nel presente…

Le gioie vere e pure sono poche, davvero poche nella vita, troppo poche…è una convinzione che mi porto dentro da un bel pò e che trova continue conferme. E mi sa che non si riescono mai ad assaporare fino in fondo, almeno non nel momento in cui le si vive, perchè c’è troppa euforia che offusca le mille sfumature che andrebbero apprezzate.

Ecco qui...mi sono messa a esaminare tutto, anche i miei sentimenti, con un occhio che scruta e studia e vuole darsi spiegazione di ogni cosa.

Probabilmente è uno dei miei peggiori difetti l'essere a volte di una razionalità spaventosa, ma sono fatta così: cuore e cervello mi funzionano alternandosi...e io alterno momenti di gioia e tenerezza a momenti di grande tristezza consapevole e in qualche modo "fredda".

Perdona il discorso un pò contorto e non esattamente leggero, Lilli...è inutile, io quasi sempre risulto essere simpatica e di solito tutti mi dicono che sono una compagnia divertente e allegra, ma nell’anima, proprio in fondo all’anima sono fondamentalmente solitaria e malinconica.

...E poi...e poi si volta pagina e magari c'è un bel sorriso...magari quello di mia figlia che vuole scherzare facendosi dire che è brutta per rispondere "Dooooo!"  (la enne proprio non le vuol uscire!!) ed esclamare tutta felice "Beeeeella!!!" :-)


giovedì 16 febbraio 2012

Giochino: Un regalo per Vesevo

Cara Lilli,

sono giorni che devo scrivere questo post, poi ho rimandato per varie motivazioni...adesso è giunta l'ora di agire!

La mia amica Trofi alias Aspirantemamma ha indetto un giochino simpatico in vista del prossimo compleanno di Vesevo (il suo compagno) 


Il regolamento completo lo trovi QUI, ti dico che il termine ultimo per partecipare è il 28/02/2012.

Intanto io vado a rispondere alle 5 domandine...

1) Quale è stato il regalo più bello ed originale che avete mai ricevuto o donato??
Io e mio fratello abbiamo regalato alcuni anni fa ad una nostra carissima prozia (sorella di nostra nonna materna) per il suo centenario....si, hai letto bene Lilli, per il suo 100° compleanno!!! Dicevo...abbiamo regalato un album di fotografie intitolato "I miei nipoti": lei  non si è mai sposata nè ha avuto figli, ma ha cresciuto prima le sue  nipoti (tra cui la notra mamma) e poi i suoi pronipoti con lo stesso amore di una madre ed ha avuto la fortuna di vedere anche i primi arrivi della nuova generazione, quella dei trisnipoti (diciamo così!!!) e in quell'album abbiamo raccolto le foto di tutti, in un ideale percorso tra generazioni. Lei fu contentissima e si commosse fino alle lacrime. Era il 14 settembre del 2007. E' poi morta due anni e quattro mesi dopo. Ha lasciato un vuoto incolmabile nei nostri cuori...
2) Quale è stata la sorpresa più bella che ti hanno fatto e che ti ha lasciato senza parole?
A dire il vero sorprese proprio eclatanti non è che io ne abbia avute tante, ma una di certo bellissima che ha lasciato senza parole me e il mio tesoro è stata quella che abbiamo avuto al ritorno dalla luna di miele...i nostri familiari (sia quelli da parte mia che quelli da parte sua) ci hanno fatto trovare nella casa dove saremmo andati a vivere una scritta di "bentornato", palloncini colorati, musica romantica, spumante, confetti e pasticcini...fu emozionante!!! Ne ho parlato duiffusamente in un vecchissimo post
3) Quale è stata la pazzia più grande fatta per amore, o che avreste voluto fare?
Non sono un tipo che fa pazzie con facilità...troppo razionale, freno la mia iniziale impulsività quasi sempre. Però avrei voluto organizzare qualcosa di veramente speciale e fuori dall'ordinario per il mio amore nel giorno del nostro matrimonio...ma è rimasto un pensiero in fondo al cuore e nulla più!
4) Un’idea di menù semplice ma speciale con il link alle ricette.
Allora, ci ho pensato e ripensato, poi mi sono detta che piuttosto che cercare ricette sofisticate e speciali in giro per il web era meglio scegliere ricette magari più banali, semplici ma fatte da me in prima persona...Ne ho parlato in vecchi post e quindi vado a linkarle qui di seguito:

5) La torta più bella che lo lascerà a bocca aperta (ma realizzabile )...via alla ricetta!
Questa qui invece l'ho pescata in rete...io non sono esperta di torte farcite, faccio solo dolci asciutti tipo ciambelle, muffin, plumcake...al massimo torte di mele o pere o crostate.
Dunque, ecco la ricetta che viene diretta diretta dal blog di Misya, che è bravissima ed è soprattutto napoletana, come Vesevo...si tratta della Zuppa inglese napoletana :-) una goduria per il palato che spero un giorno di realizzare anche io!!!

Bene. Compitino svolto ;-)
Spero che ciò che ho scritto faccia piacere alla mia dolce Aspirantemammina.
E a chi passa di qui a leggere dico...DAI, PARTECIPATE ANCHE VOI!!!


mercoledì 15 febbraio 2012

Romanticismo minimalista

Cara Lilli,

proseguendo il discorso di ieri (San Valentino)...niente regali inutili, niente festeggiamenti eclatanti (volutamente e anche necessariamente, con neve tutto intorno ancora a bizzeffe, temperature gelide e i due monelli da gestire)...si, ma un pizzico di romanticismo diciamo minimalista  ho voluto portarlo  in tavola a cena, facendo una piccolissima e rustica sorpresa al mio tesoro, avendo a disposizione il mio collaudatissimo impasto preparato per fare dei calzoni ripieni di spinaci e salsiccia...


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Carino, vero?
Il mio maritino ha gradito :-)


martedì 14 febbraio 2012

San Valentino...oggi come allora!

Cara Lilli,

oggi è la festa degli innamorati. Non voglio badare al lato puramente ed esageratamente consumistico della ricorrenza (lato che, tra parentesi, non ha mai interessato nè me nè il mio tesoro, che abbiamo fatto sempre le cose in piccolo, simbolicamente). Io voglio invece ricordare il primo San Valentino insieme, giunto dopo poche settimane dallo sbocciare del nostro amore: emozione, un lieve, tenero imbarazzo, felicità allo stato puro.

E un biglietto, con su disegnato un paesaggio notturno, con il cielo stellato e una "licenza" artistica: non una sola, ma tante falci di luna. C'era poi una figura maschile che ammirava il cielo e una scritta che diceva : "L'incantatore di lune".

Lo scelsi con cura per il mio lui non per doverci accompagnare chissà che regalo, ma solo un pensierino, e già immaginavo cosa ci avrei scritto all'interno...

L'INCANTATORE DI LUNE
Il nostro amore è un cielo,
tesoro mio,
limpido e sconfinato
in cui ogni notte sorgono,
una dopo l'altra,
dieci, venti, cento falci di luna
sottili e luminose.
Ritornano sempre,
non mancano mai
perchè tu le hai incantate
con i tuoi occhi intensi
che esprimono solo amore.
Con quegli occhi hai incantato anche me
fin dal primo momento.
Come le falci di luna
anche io non so resistere al tuo richiamo.
Resterò con te per sempre.
(14/02/2000)

E oggi come allora, Lilli, il mio incantatore di lune è ancora all'opera ed io non so resistere al suo richiamo....

venerdì 10 febbraio 2012

I venerdì del libro (72°): CUORE D'INCHIOSTRO

Cara Lilli,

in un venerdì innevato più che mai, ecco che torna l'appuntamento con la lettura: stavolta per seguire la cara Paola di HomeMadeMamma ti propongo un romanzo fantasy che mi è stato regalato a Natale 2005 da mio fratello, come è nella tradizione (oramai sai bene che mi regala sempre un libro per Natale!): si tratta di CUORE D'INCHOSTRO di Cornelia Funke.

Mi è piaciuto molto a suo tempo e credo che lo rileggerò, perchè vorrei rivivere le emozioni che mi ha suscitato in quella prima lettura.

Cuore d'Inchiostro è un libro che parla di libri: in effetti si può dire che i libri sono i co-protagonisti della storia, accanto a Meggie, una bambina sveglia e intelligente, innamorata della lettura, e a suo padre Mortimer, detto "Mo", rilegatore e restauratore di libri antichi, che possiede un dono tanto speciale quanto pericoloso, quello di far prendere vita ai personaggi dei libri che legge a voce alta. Questo fa di lui un Lingua di Fata. 

Anni prima, quando Meggie era piccolissima,  si era verificato un tragico episodio: leggendo un libro  molto particolare (il "Cuore d'Inchiostro" del titolo)  Mo aveva liberato il perfido Capricorno e contemporaneamente la sua amata moglie Resa era sparita, risucchiata tra le pagine del libro stesso.

Ora quello stesso Capricorno cerca Mo per sfruttare il suo dono per fini malvagi, ricattandolo grazie al fatto che Resa è ancora sua prigioniera. 

Naturalmente la piccola Meggie seguirà il padre in quest'avventura, tra personaggi buoni e cattivi, con l'aiuto fondamentale di una zia di Mo, Elinor, anch'essa amante della lettura a tal punto da possedere una biblioteca gigantesca...

Insomma, ci sono tutti gli elementi classici del genere fantasy e chi ne è appassionato non avrà problemi ad apprezzare quest'opera.

Va detto che Cuore d'inchiostro è il primo volume di una trilogia di cui fanno parte "Veleno d'inchiostro" e "Alba d'inchiostro", che però io non ho letto...ma non è mai troppo tardi, prima o poi lo farò ;-)

C'è stata anche una trasposizione cinematografica che non ho visto e che pare abbia avuto scarso successo. Io preferisco sempre i libri ai film tratti da essi e credo che anche stavolta se vedessi il film avrei la conferma di questa cosa.
<<La sua voce magica muta le parole in velluto, in seta pura, in carne ed ossa.>>
<<Leggi questo libro a voce alta, se ne hai il coraggio...>>

I venerdì del libro su altri blog

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Ho un'ultima cosa da dirti, Lilli, e cioè che la mia nuova amica Tamara de La collina dei Barattoli mi ha fatto dono di un premio!



Innanzitutto la ringrazio infinitamente per aver pensato a me e poi le dico che, avendo io ricevuto questo premio già non molto tempo fa da un'altra amica di blog (FruFru), la rimando al post di allora così potrà leggere le 7 cose che ho raccontato di me e conoscermi meglio ;-)
E' tutto per oggi, ciao Lilli!

giovedì 9 febbraio 2012

Polpette di tonno

Cara Lilli,


vuoi conoscere una ricettina facile e buona che io ho preso pari pari dal blog della mitica Elena Gnamgnam e che piace molto a casa mia?


Ecco a te le polpette di tonno :-)


Ingredienti:

·         2 scatolette di tonno al naturale

·         250g di pane

·         2 uova

·         3 cucchiai di olio extravergine d’oliva

·         un cucchiaio di cipolla tritata

·         pangrattato

·         sale

·         pepe

·         olio per friggere

Procedimento:

Eliminate l’acqua dal tonno e trasferite in una terrina.

Aggiungere la mollica di pane, le uova, l’olio, il sale, il pepe e la cipolla.

Impastate il tutto. Se risultasse troppo morbido, aggiungete del pangrattato.

Formate le polpette e passatele nel pan grattato.

Friggere in abbondante olio e servire.  

Buonissime!!! E io sono diventata così "pratica" di questo piatto che oramai vado ad occhio e non peso più nulla....vengono sempre benissimo ;-)

Una rappresentanza di queste deliziose polpette...



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 Buon appetito, Lilli!