AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

Visualizzazione post con etichetta ebook. Mostra tutti i post
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venerdì 22 maggio 2020

Venerdì del libro (282°): CARA LILLI... ora anche in versione cartacea!

Cara Lilli,

oggi dopo tempo immemore (più di un anno!) torno a scrivere un post per seguire l'iniziativa di HomeMadeMamma che è nata tanti anni fa per poter condividere in rete consigli e s-consigli di lettura.

E lo faccio parlando... del mio libro :)

Sì, perchè ora è disponibile anche in formato cartaceo oltre che in ebook e questa cosa mi emoziona molto.

Confesso che quando ho deciso di pubblicare il mio "diario", basandomi sui post scritti riguardo ai miei monelli dal 2012 ad oggi qui sul blog,  avevo pensato solo alla versione digitale, ma sia qui sul blog che fuori varie persone mi hanno spinto a rendere disponibile anche quella cartacea.
Io non sapevo neppure come funzionasse la cosa in tal senso su Amazon, non conoscevo le modalità,  i dettagli del percorso di pubblicazione cartacea.
Mi sono documentata e ho visto che era fattibile più semplicemente di quanto pensassi e infatti mi sono pentita di non averlo fatto subito, fin dall'inizio.
Anche se poi, semplice sì... ma grazie all'aiuto fondamentale di mio marito, che nei giorni scorsi in ogni momento libero pazientemente si è occupato di riprogettare la copertina perché ovviamente per il formato cartaceo si richiede anche il retro, risistemare tutta l'impaginazione interna... ha fatto anche il correttore di bozze aiutandomi a trovare i refusi e gli errori di punteggiatura che c'erano nella prima edizione pubblicata in digitale (a sua volta poi revisionata e corretta).
Insomma: un lavoro di squadra il nostro 💪👍😊 GRAZIE AMORE MIO!
Ora spero che il mio messaggio, ciò che volevo condividere scrivendo il mio diario di mamma dei monelli possa arrivare ad ancora più persone 💙
Colgo l'occasione per ringraziare di cuore chi ha già scaricato il libro in formato digitale e chi ha anche scritto dei post dopo la lettura. Andrò subito a creare una pagina apposita qui sul blog in cui raccoglierò i link degli amici blogger che mi hanno onorata con le loro parole sul mio libro!


https://www.amazon.it/dp/B088XXWL5S/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=
CLICCA SULLA COPERTINA PER MAGGIORI INFO


I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

domenica 26 aprile 2020

Il diario di mamma Maris

Cara Lilli,

in tutti questi giorni di costrizione a casa, pur se presa da tante attività da seguire insieme ai monelli avendoli con me h24, ho avuto modo di ritagliarmi qua e là il tempo per realizzare un progetto che da un bel po' avevo in mente ma che non so perchè continuavo a rimandare.

Mai momento mi è parso più adatto per riordinare le idee e far vedere la luce a quello che posso definire forse il figlio di questo mio blog, un diario ancora più specifico: il diario di mamma Maris, ecco.

Da stamattina è online nel Kindle Store di Amazon questo mio ebook:


https://www.amazon.it/Cara-Lilli-monelli-disturbo-autistico-ebook/dp/B087NWGVZX/ref=pd_rhf_gw_p_img_1?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=G16GK7PQ9N7664NDD8CF
CLICCA SULL'IMMAGINE DI COPERTINA PER MAGGIORI INFO

Ho selezionato i post pubblicati qui sul blog che ritengo più di altri possano raccontare la storia del percorso fatto al fianco dei monelli in tutti questi anni, così come tu sai e cioè attraverso aneddoti, stralci di quotidianità, ricordi, emozioni, pensieri sparsi.

E' una storia che ho suddiviso per anni, dal 2012 ad oggi, arricchendola di pagine inedite, scritte in questi giorni appositamente per legare il tutto, per fare da introduzione ai vari anni e trarre poi qualche conclusione.

Conclusioni che poi non equivalgono ad una fine, perchè il nostro percorso come famiglia dei monelli continua, chiaramente. Eccome se continua! Ma per il momento ho voluto fissare un punto, creare qualcosa di definito, seppur non definitivo.

Per chi tra i miei amici di blog mi segue fin dai primi tempi, potrebbe essere un ripasso ;) mentre per chi si è unito al mio cammino nella blogosfera in un secondo momento, man mano che gli anni passavano, potrebbe essere il modo di scoprire cosa c'è stato prima, senza doversi mettere a cercare negli archivi ma trovando tutto legato da un filo conduttore ben preciso.

Ci tenevo, sono felice adesso di aver realizzato questo progetto.

E non potevo non condividerlo qui, no? Sei tu, cara la mia Lilli, che raccogli sempre le mie confidenze...

Chi lo avrebbe detto quando ho iniziato con il mio primissimo diario cartaceo a 9 anni, nel lontanissimo 1982, che ci sarebbero stati oggi questi frutti? 

:)

Buona lettura a chiunque vorrà! 


venerdì 3 febbraio 2017

Venerdì del libro (241°): LA TENTAZIONE DI ESSERE CESARE ANNUNZIATA

Cara Lilli,

oggi per partecipare all'iniziativa di HomeMadeMamma voglio parlarti di un'opera piccola ma molto interessante per chi come me ha letto (e amato) "La tentazione di essere felici": si tratta di "LA TENTAZIONE DI ESSERE CESARE ANNUNZIATA", di Lorenzo Marone.

Andando oltre il gioco di parole devo dire un pò banale del titolo, che richiama il romanzo di maggior successo dello stesso Marone, questa raccolta di 6 brevi racconti con protagonista l'anziano Cesare Annunziata, che ha già fatto appassionare tanti lettori del suddetto romanzo, riserva delle...conferme :)  

Cioè, mi spiego meglio: riserva delle sorprese perchè Cesare a mio avviso è originale, uno dei personaggi letterari più belli (nel suo complesso di pregi e difetti, luci e ombre) che ho incontrato nella mia vita di lettrice. Ma queste sorprese in realtà non fanno altro che andare a confermare quanto lui sia...sorprendente di per sè.

Marone ce lo ripropone in 6 situazioni diverse, da un breve colloquio con l'amministratore del condominio, all'incontro con un supereroe molto umano, alla difesa della libertà degli innamorati di esternare i propri sentimenti...e così via, in un fluire di sorrisi e amarezza, tenerezza e ironia.

Non tutti e 6 i racconti sono da 5 stelline, questo va detto, ma tutti sono originali e almeno 3 sono davvero belli. Lo è di certo l'ultimo, il più breve e apparentemente poco consistente, intitolato "La maglia che danza nel vento".

Vale la pena spendere un pizzico di tempo per quest'opera di Marone, anche perchè quella del tempo è l'unica spesa in questo caso :) visto che La tentazione di essere Cesare Annunziata è disponibile solo in formato ebook ed è scaricabile gratuitamente nei digital store più famosi.





I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

 

venerdì 13 maggio 2016

"La chiave di tutto" è protagonista del VdL di oggi di HomeMadeMamma!

Cara Lilli,

purtroppo salto la partecipazione al Venerdì del Libro anche questa settimana, perchè non sono riuscita ancora a mettere nero su bianco una recensione ben fatta e per di più oggi ho anche mal di testa...

Però....c'è un però :-) 

Sono comunque contenta perchè oggi ho avuto una bellissima sorpresa proprio da parte di Paola di HomeMadeMamma, la promotrice di questa iniziativa settimanale libresca che seguo fina dai primi tempi di apertura del mio blog, ossia fin dal 2010.

Indovina che ebook ha segnalato lei in prima persona questa settimana? 

"LA CHIAVE DI TUTTO", uno dei miei racconti pubblicati nel Kindle Store di Amazon!

https://www.amazon.it/chiave-tutto-Maristella-Bocciero-ebook/dp/B00GG1TZZI/ref=pd_cp_351_2?ie=UTF8&refRID=7XJT32YEZX3JBZTVZ1JW
Clicca per INFO sul mio ebook


Ringrazio di cuore Paola per averlo letto e recensito, ha avuto parole di apprezzamento sia per la storia che per il mio modo di raccontarla e questo mi ha fatto davvero piacere, visto la stima che nutro per lei come persona e come lettrice.

Il post di cui sono quindi protagonista su HomeMadeMamma con il mio racconto lo trovi QUI, Lilli...casomai ti andasse di dargli un'occhiata e leggere direttamente ciò che ha scritto Paola.

In calce al post in questione troverai anche le proposte di altri blogger per questo venerdì, come sempre.

Sorridendo per questa piccola-grande soddisfazione, ti saluto e ti rimando a venerdì prossimo per sapere cosa ne penso di....va bè, non ti anticipo nulla sul romanzo di cui intendo parlare, se no poi che gusto c'è? 

:-)

venerdì 10 aprile 2015

Venerdì del libro (208°) : TRE ATTI, DUE TEMPI + una novità editoriale!

Cara Lilli,

dopo un ritorno di inverno (con tanto di neve, martedì scorso) e un ritorno anche del mio mal di gola e del raffreddore, sono qui a scriverti per seguire l'iniziativa di HomeMadeMamma proponendoti una mia lettura risalente al 2014, a dire il vero.

Si tratta di TRE ATTI, DUE TEMPI di Giorgio Faletti.

Nel riepilogo delle letture dello scorso anno ricorderai che avevo segnalato due libri di Faletti (Io uccido e Niente di vero tranne gli occhi) come una delusione. Dovrò affrontare prima o poi quel discorso, non so perchè lo rimando ancora, ma comunque il romanzo di cui ti parlo oggi è invece una lettura che ho trovato piacevole, sempre dello stesso autore.

Tre atti, due tempi è un libro che parla di calcio. Questo me l'ha reso simpatico, diciamo così, visto il mio passato da tifosa accanita (oggi seguo molto meno il calcio...non è più quello di una volta).

Una storia che si svolge in provincia, dove una squadra di serie B ha come magazziniere un ex galeotto (Silvano, detto Silver) che è anche il padre del bomber che fa sognare i tifosi. Silver è amato e rispettato nonostante i suoi passati guai con la giustizia e sarà lui, inizialmente non per sua volontà, a trovarsi al centro di un intrigo di corruzione che rischia di mandare all'aria tutto il duro lavoro della società, dei giocatori e dell'allenatore per arrivare a traguardi sempre più importanti.

Sarà lui, in un secondo momento per scelta, a muovere i fili del gioco, per salvare il salvabile e per dare un esempio di onestà a suo figlio.

Un pò portato all'estremo, il racconto ha delle forzature che però confesso non mi sono pesate più di tanto perchè mi sono trovata immersa nell'atmosfera che Faletti è riuscito a descrivere bene, con quel retrogusto amaro e quella vena malinconica che su me (che malinconica lo sono per natura)  fanno quasi sempre presa.

Niente di straordinario, ma una lettura che nel complesso ho gradito.

Adatto a chi non cerca ritmi serrati o colpi di scena da restare a bocca aperta, potrebbe risultare un pò noioso per altri.






I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI



Poi ho da farti una segnalazione, Lilli: dal 30 marzo è arrivata anche in Italia la serie Le cronache dell’Accademia Shadowhunter.

10 ebook, uno al mese per 10 mesi, a soli 2,99 euro.

I racconti, come Le cronache di Magnus Bane, sono scritti da Cassandra Clare in collaborazione con Sarah Rees Brennan, Maureen Johnson e Robin Wasserman, e seguono le avventure di Simon Lewis, che non aveva mai pensato di diventare uno Shadowhunter ma, dopo essere passato da mortale a vampiro, comincia la sua “educazione extrasentimentale”.

Ho ricevuto dalla digital Pr della Mondadori il primo dei 10 ebook e lo leggerò volentieri, così potrò parlartene al più presto. 

Spero sarà una lettura appassionante così sarà bello poi leggere tutta la saga!



venerdì 31 ottobre 2014

Venerdì del libro (194°): Intervista ad Antonio Scotto di Carlo

Cara Lilli,

come vedi continuo a scriverti poco, il tempo è tiranno! Ma oggi è venerdì e sai quanto io tenga all'iniziativa di HomeMadeMamma, anche se stavolta non ti propongo un libro in particolare, bensì un incontro con un autore.

Tenendo fede alla promessa fatta due settimane fa, infatti, ecco che oggi tramite un'intervista ospito sul mio blog lo scrittore Antonio Scotto di Carlo, per adesso ancora sconosciuto al grande pubblico ma di cui tu già sai che ho molta stima e delle cui opere ti ho parlato qui e qui.

Vado a presentartelo.


D: Allora, la cosa migliore è sempre cominciare…dal principio :)

Quand’è che hai deciso che da grande volevi fare lo scrittore?

R: Non è stata una vera e propria decisione. È che una mattina, mentre ascoltavo la IX di Beethoven, ho avuto una visione. E ho sentito che dovevo creare un romanzo per divulgare questa visione. Non avevo nessuna esperienza letteraria prima di quel Marzo del 2000, quindi ho cominciato ad abbozzare qualche idea così, per vedere che ne usciva. Poi è successo che, man mano che scrivevo, mi sono appassionato al punto che sono andato a licenziarmi per potermi dedicare completamente al libro.


D: "Il dio sordo", l’opera in due volumi sulla vita del Maestro Beethoven grazie a cui io ho avuto il piacere di conoscerti, è nata dalla tua passione per la musica classica. Perché hai scelto proprio Beethoven e non un altro compositore? 

R: A parte la ragione di cui sopra, con Beethoven ho sempre avuto un feeling particolare. Sin da che ero bambino, m’incantavo ad ascoltare la pubblicità di Vecchia Romagna (la colonna sonora dello spot era la sua Romanza n.2), strimpellavo Per Elisa, fantasticavo di assistere al concerto dove lui presentò per la prima volta la Quinta, lo immaginavo camminare tra il pubblico mentre ascoltavo la sua musica dal vivo… Evidentemente qualche rotella che gira per fatti suoi nel mio cervello c’è sempre stata.


D: So che hai dedicato anni alla stesura di quei due testi.  Non hai mai rimpianti, pensando che nel tempo dedicato a quel lavoro così minuzioso di ricerca e di stesura, avresti potuto scrivere altri libri, provare altre strade per farti conoscere?

R: Sono pieno di rimpianti. Ho rinunciato a una vita normale per scrivere questi due romanzi. Certo, ricevere elogi talvolta sperticati per un lavoro a cui mi sono dedicato con tanta passione, è una soddisfazione morale che non ha prezzo. Però questo è, una soddisfazione morale. Di concreto mi sono ritrovato con niente. Non rifarei una scelta del genere. Sono stato un ingenuo a credere a quella cosa di “non mollare mai”, perché tutti lo dicono, ma solo gli ingenui la prendono alla lettera. E parlo di ingenuità per auto-clemenza…

    
D: Ad ogni modo, poi hai deciso di tentarle comunque quelle altre strade. Cioè, una volta pubblicati i due volumi su Beethoven, poi hai voluto metterti alla prova con un genere decisamente diverso. Parlo di “2 mogli, 2 mariti e 1 lampadario”, che è una storia in cui hai messo a nudo (letteralmente!) i personaggi, protagonisti di un gioco reale, in cui la vita di coppia viene guardata da più punti di vista. Questo tema un po’ “scottante” lo hai affrontato con risolutezza o ti ha dato filo da torcere?

R: Ero riluttante a parlare di sesso. Non volevo farlo seriamente perché mi sembrava di scoprire l’acqua calda. Allora l’ho fatto in chiave ironica attraverso delle metafore. Però diversi lettori hanno preso queste metafore come tentativi di elevare il valore letterario dello scritto. Per me resta un mistero come si possa prendere sul serio “burattinaio della muliebre ebbrezza”. Avessi scritto “carnea gemma della muliebre ebbrezza” allora sì. Ma il burattinaio? Boh. Nella seconda parte del libro, invece, quando il dramma incombe, sono stato più diretto. Alcune pagine di Tropico del Cancro mi hanno dato il coraggio per osare, anche se non ci sono andato pesante come Miller. E comunque, come tu stessa hai appurato, sono scene funzionali alla storia e non “licenze” per cercare lo scandalo.


D: La versatilità è una dote apprezzabile, ma non hai timore che i tuoi lettori possano essere in un certo senso spiazzati da questo tuo passaggio da un genere all’altro e di conseguenza anche da uno stile ad un altro? 

R: Sicuramente restate spiazzati. Ma tanto siete quattro gatti. Ce la faccio tranquillamente a spiegare a ognuno di voi le mie ragioni eheheh :) 
Quindi non ho alcun timore.


D:E per restare in tema di versatilità hai appena pubblicato un nuovo romanzo, ancora diverso dagli altri: un romantic suspense, ossia un giallo-rosa per dirla in italiano ;) 
“Cuori sotto tiro” è un titolo che promette emozioni specialmente a chi ama leggere per svagarsi, per staccare la spina…o no? 

R: Quando ho scritto Il dio sordo e il Lampadario, non mi sono preoccupato né di che genere andasse per la maggiore né di individuare un pubblico a cui rivolgermi né dei gusti dei lettori. Infatti, quantitativamente parlando, sono stati dei fiaschi. Ho perseverato solo perché voi pochi coraggiosi mi avete dato fiducia, mi avete fatto complimenti degni di uno scrittore internazionale. Allora ho guardato un po’ il mercato e il romantic suspense è uno dei generi che tira. Ho pensato di cimentarmi.


D: Domanda forse banale, ma la faccio lo stesso ;) Quanto di te c’è nei tuoi libri? 

R: Ho cercato di metterci il meno possibile. Il timore di finire col ripetere le stesse cose in libri diversi, di creare personaggi simili, è alto. Per cui, cercando altrove, al di fuori di me, sono riuscito a variare. O quantomeno a contenermi.


D:Tu sei uno scrittore indipendente, ti autoproduci sfruttando le opportunità che oggi internet mette a disposizione per pubblicare le proprie opere senza costi o con costi minimi. La scelta del self-publishing è stata obbligata o voluta?

R: E’ stata obbligata. Anch’io ero partito dall’austero “se il mio manoscritto vale, un editore lo trovo. Altrimenti è giusto che non venga pubblicato. Non pagherò mai per pubblicare!” Questo è ciò che pensa chi non sa come funzionano le cose nella realtà. Infatti, io non lo sapevo. 
La realtà è che gli editori pensano prima di tutto a vendere, poi a vendere… Luogo comunissimo, certo. Ma tradotto significa “importa relativamente cosa pubblichiamo se vende”. Ovviamente ci sono le eccezioni, ma l’andazzo generale è questo. 
Io ho sottoposto Il dio sordo a un centinaio di editori, ma NESSUNO l’ha trovato degno di pubblicazione. Me lo sono auto-pubblicato e un 90% dei miei lettori, te inclusa, dice che non è solo un buon libro, ma un grande romanzo. Come la mettiamo? 
Le cose sono tre. O tu e quelli che lo hanno apprezzato di letteratura non ci capite granché. O sono gli editori a cui mi sono rivolto a non capirci granché. O gli editori non hanno nemmeno letto il manoscritto perché inviato da Antonio Carneade Scotto che non dà alcuna garanzia di vendita… 
Il punto è che dopo 12 anni di dedizione, volevo sentirmelo dire dai lettori che dovevo darmi all’ippica. Invece mi hanno detto di lasciare in pace il cavallo e continuare a scrivere. In tal senso, il self publishing è stato la mia salvezza. Certo, mi porto addosso il marchio di uno che ha pagato per pubblicarsi, e giustamente tanti lettori mi snobbano per questo. Giustamente perché perfino uno che ignora la grammatica potesse autopubblicarsi se pagherebbe… ;-) Però meglio questo marchio che essere escluso a prescindere perché non ho un nome. 
Per fortuna ci sono persone come te che non si fermano al pur legittimo pregiudizio.


D: Pur se di generi differenti, i tuoi libri hanno a mio avviso una caratteristica comune: la partenza è un pò lenta. E' solo una mia sensazione di lettrice?

R: Io sono convinto che l'emozione più intensa, più che la velocità in sé, la provochi l'accelerazione. Se parti forte, è vero che catturi subito il lettore, però poi non hai molto spazio per accelerare (a meno che durante il tragitto non rallenti e ti perdi nelle cosiddette "cadute di ritmo"). Io parto piano, è vero; però, almeno nelle mie intenzioni, una volta che metto il piede sull'acceleratore, non lo tolgo più finché non supero il limite di velocità. Credo sia per questo che qualche recensione ai miei libri abbia passato un altro limite, quello della credibilità, tanto che è l'apprezzamento. Magari così perderò i lettori più impazienti,ma almeno mi distinguerò. Potrei essere quello che inizia con una camomilla e finisce alcolizzato.


D: Sei il tipo che fa progetti a lunga o a breve scadenza? E con questo intendo soprattuto sapere: hai già in mente il tuo prossimo libro, se non la storia vera e propria almeno di che genere sarà?

R: Ora sto traducendo in inglese Cuori Sotto Tiro. Con quella copertina e un titolo come Hearts Under Fire, magari troverò all’estero quello che non ho trovato in Italia. Poi a gennaio auto-pubblicherò un racconto. Si tratta di una sorta di commedia in cui alla solennità della legge viene contrapposta la “praticità” con cui essa viene applicata. Una commedia che sottolinea l’impotenza della Verità in una società dove ormai l’apparire conta più dell’essere.


D: Grazie mille per la tua disponibilità e in bocca al lupo per tutto!

R: Grazie a te per l’ennesimo spazio che mi concedi sul tuo blog. Sei una persona stupenda, e lo sai che non lo dico solo perché hai preso a cuore la mia vicenda.

IO: Lo so, certo :) e tu sai che la stima è ampiamente ricambiata!


Per completezza, Lilli, ti riporto i link delle recensioni che sono state scritte su Amazon in merito ai romanzi di Antonio, così puoi farti un'idea di ciò che ne pensa la gente:

Il dio sordo - Mia immortale amata:



Il dio sordo - IX:
http://www.amazon.it/product-reviews/B00BTPZPPK/ref=pr_sims_cm_cr_acr_txt?ie=UTF8&showViewpoints=1


2 Mogli, 2 Mariti e 1 Lampadario:
http://www.amazon.it/product-reviews/B00IZ1D0WG/ref=pr_sims_cm_cr_acr_txt?ie=UTF8&showViewpoints=1



Cuori sotto tiro:




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