Cara Lilli,
oggi è stato uno di quei giorni che si ricordano nel tempo. Che si ricordano per sempre, direi.
E io oggi avrei voluto raccontarti solo quanta emozione c'era già in casa, appena svegli, perchè se è vero che il monellino stava per continuare il percorso iniziato due anni fa, con la stessa classe e le stesse maestre molto amate, c'era la monella che da bambina grande e piccola qual è stava per iniziare un nuovo percorso, quello della scuola secondaria di primo grado (la cara vecchia scuola media).
Avrei voluto raccontarti di quanto erano belli e monelli tutti e due mentre cercavo di scattare loro qualche foto che fosse decente prima di uscire di casa.
E di quanto era emozionata, ma senza farsi prendere dal panico, la monella quando ha varcato la soglia della nuova scuola, seguita da me perchè è stato concesso ai genitori presenti di accompagnare fino in aula gli alunni delle classi prime e di restare qualche minuto con loro mentrre prendevano posto nei banchi.
Della foto finalmente decente che le ho scattato, lì seduta al primo banco di fronte alla cattedra, con un aria un pò assorta, a metà tra il serio e il sorridente.
Del momento simpatico e un pò spiazzante in cui il giovanissimo professore di lettere, che accoglieva in aula i ragazzi e che qualcuno dei genitori (tra cui io, lo confesso!) aveva scambiato per il fratello maggiore di uno degli alunni, ha detto che forse era più emozionato lui degli alunni stessi essendo questo qui il suo primo giorno da insegnante.
Di come mio marito mi ha raccontato che più o meno nello stesso momento, a non molta distanza, nel plesso della scuola primaria, il monello scalpitava per entrare mentre invece bisognava aspettare perchè stavano preparando l'accoglienza dei piccoli alunni delle prime e di come poi alla fine hanno fatto passare avanti quelli delle altre classi se no si faceva un caos esagerato lì fuori all'entrata principale.
E te l'ho raccontanto, Lilli. Ed è stato bello davvero viverlo dal vivo.
Avrei voluto evitare di raccontarti invece la solita (o quasi, giacchè c'è stata l'eccezione di quando la monella andò in prima elementare e tutto filò liscio) storia di inefficienza del sistema scolastico italiano.
Perchè la scuola è iniziata e non uno ma ben tre insegnanti di sostegno per la scuola secondaria di primo grado ancora devono essere nominati.
Ragion per cui la monella e altri due alunni dell'istituto con difficoltà di vario genere aventi diritto al sostegno scolatico si ritrovano senza.
La scuola ha fatto le dovute richieste non certo ora, ma mesi fa. Eppure gli insegnanti non ci sono. Ci saranno entro qualche giorno, dicono.
Com'è possibile che proprio chi ha maggior bisogno di aiuto venga lasciato senza e per di più proprio nei giorni iniziali, quelli di ambientamento, così delicati?
Storia vecchia, Lilli, e tu ne ne sai qualcosa (qui e qui). Eppure ogni volta mi lascia senza parole, perchè è vergognoso.
Che poi fortunatamente la monella non sia ingestibile e che abbia già delle discrete competenze acquisite e possa quindi iniziare a fare comunque delle cose in classe anche seguendo gli insegnati curricolari e che sia felice di andare a scuola, è un altro discorso. Discorso che non giustifica nè minimizza questa mancanza dell'istituzione scolastica.
Perdona lo sfogo, Lilli. In un giorno così emozionante non ci voleva ma la realtà è questa e non mi va di non dirla apertamente.
Ma nonostante tutto i miei monelli erano proprio belli oggi. Te l'ho già detto?
Belli e monelli, amori della mamma.
Buon anno scolastico... forza!!!