Cara Lilli,
torno finalmente a scriverti e lo faccio a proposito di libri e letture, partecipando all'iniziativa di HomeMadeMamma.
Stasera voglio parlarti del romanzo che ho terminato giusto ieri: IO SONO DIO, di Giorgio Faletti.
Stasera voglio parlarti del romanzo che ho terminato giusto ieri: IO SONO DIO, di Giorgio Faletti.
Ho letto varie cose di questo autore e ne ho scritto anche a te, in passato: ricorderai che non sono rimasta molto entusiasta, specie per ciò che riguarda i due thriller "Io uccido" e "Niente di vero tranne gli occhi", che non mi hanno veramente coinvolto e non mi hanno convinto. Più vicino al mio gusto invece, di genere diverso tra l'altro, è stato "Tre atti e due tempi".
Ebbene, la lettura di "Io sono Dio" mi ha solo confermato che Faletti non mi entusiasma come scrittore. Non so spiegare bene cosa non mi piaccia...un pò lo trovo prolisso, un pò mi pare poco credibile per certi passaggi della trama, un pò i personaggi mi lasciano tutti quasi indifferente. E poi trovo ripetitivo questa sorta di delirio di onnipotenza del cattivo di turno che fa da sottofondo ai vari libri, tanto che anche il titolo di due è una mezza ripetizione ("Io uccido" e "Io sono Dio", appunto).
In quest'ultimo romanzo la storia narrata al presente e ambientata principalmente a New York che vede un susseguirsi di esplosioni che mietono vittine innocenti, affonda le sue radici nel passato, nella guerra in Vietnam. Tutto si ricollega, infatti, al ritorno a casa di un reduce di quel conflitto così tremendo, sfigurato da ustioni riportate per essere stato usato dai vietcong come scudo umano durante un raid aereo americano in cui l'arma usata era il napalm.
L'odio che costui porta dentro sè per quanto accaduto anche prima di partire per il Vietnam è la miccia che genera una reazione a catena....fino al presente, in una New York messa in qualche modo sotto assedio.
Una detective piuttosto solitaria e con una situazione familiare non facile da gestire e un fotoreporter di dubbia fama saranno l'inedito duo che svolgerà le indagini e che vivrà una relazione complicata di pari passo.
Non è che non ci sia del buono, il libro comunque si fa leggere anche quando indugia troppo su certe descrizioni anche ambientali e su particolari secondo me non necessari, ma il finale non mi ha soddisfatto perchè dopo tante pagine come ripeto spese per scene anche superflue, poi mi è parso arrivare troppo in fretta e il colpo di scena che normalmente caratterizza i thriller non ha avuto l'effetto che avrebbe dovuto avere...quasi banalizzato dal precipitare degli eventi e senza una spiegazione esaustiva.
Ho letto pareri molto positivi sui libri di Faletti (ma anche stroncature...) quindi non mi meraviglierei se tra i lettori del mio blog e tra i partecipati al Venerdì del libro ci fosse chi la pensa in modo diverso da me. Ma si sa, tranne casi davvero estremi in senso positivo così come in senso negativo, il gusto è molto personale!
L'odio che costui porta dentro sè per quanto accaduto anche prima di partire per il Vietnam è la miccia che genera una reazione a catena....fino al presente, in una New York messa in qualche modo sotto assedio.
Una detective piuttosto solitaria e con una situazione familiare non facile da gestire e un fotoreporter di dubbia fama saranno l'inedito duo che svolgerà le indagini e che vivrà una relazione complicata di pari passo.
Non è che non ci sia del buono, il libro comunque si fa leggere anche quando indugia troppo su certe descrizioni anche ambientali e su particolari secondo me non necessari, ma il finale non mi ha soddisfatto perchè dopo tante pagine come ripeto spese per scene anche superflue, poi mi è parso arrivare troppo in fretta e il colpo di scena che normalmente caratterizza i thriller non ha avuto l'effetto che avrebbe dovuto avere...quasi banalizzato dal precipitare degli eventi e senza una spiegazione esaustiva.
Ho letto pareri molto positivi sui libri di Faletti (ma anche stroncature...) quindi non mi meraviglierei se tra i lettori del mio blog e tra i partecipati al Venerdì del libro ci fosse chi la pensa in modo diverso da me. Ma si sa, tranne casi davvero estremi in senso positivo così come in senso negativo, il gusto è molto personale!
I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI