AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

Visualizzazione post con etichetta episodi divertenti. Mostra tutti i post
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mercoledì 16 maggio 2018

La signora Fabia

Cara Lilli,

oggi sono qui semplicemente per dirti che buonumore è... sentire le risate a crepapelle dei tuoi figli seduti sul sedile posteriore mentre tu, alla guida della nuova automobile che è uscita dalla concessionaria da poco più di una settimana, cerchi di utilizzare (con scarsi risultati) il comando vocale per trovare una canzone presente sulla scheda usb che è bella piena di musica di vario genere.

Buonumore è... non innervosirti, ma anzi ridere anche tu mentre la voce meccanica femminile ti chiede in tutte le salse di ripetere, poi risponde cose assurde e tu non riesci a venirne a capo. 

Poi, alla fine del batti e ribatti, quando la voce sembra aver capito... parte una canzone che tutto è tranne quella che chiedevi tu!!!

Monella: "Mamma, la signora Fabia* non riesce a capire quello che dici! Trova solo canzoni sbagliate!" 

:-))) 


*Ovviamente l'auto nuova è una Skoda Fabia ;-)

mercoledì 25 novembre 2015

Una "chicca" della monella :-)

Cara Lilli,

questa devi proprio sentirla...o meglio...leggerla!

Allora: la monella l'altro giorno a scuola ha studiato i nomi collettivi.

Compito a casa: una serie di domande su qual è il nome collettivo che indica un dato insieme di cose, persone o animali.

Domanda: insieme di pecore.

Risposta della monella: gregge.

Poi: insieme di calciatori.

Risposta: squadra.

Poi: insieme di cuccioli.

Risposta: CUCCIOLANDIA...!

:-)))

martedì 25 agosto 2015

Bagnati e...felici!

Cara Lilli,

capitano strane cose a volte. 

Ad esempio, capita di venire sorpresi da un acquazzone, avere un riparo per un pò, poi credere che sia finito e allora mettersi in cammino in gran fretta verso il parcheggio in cui è l'auto (con dentro l'ombrello, ovviamente) facendo lo slalom tra le pozzanghere per evitare di bagnarsi le scarpe o direttamente i piedi se si hanno i sandali. 
E tutto andrebbe bene se non fosse che....a metà strada (e si tratta in realtà di pochi minuti soltanto di cammino) ecco che l'acquazzone riprende da dove si era interrotto e ci si ritrova praticamente sotto una doccia a cielo aperto. 
Altro che evitare le pozzanghere per non bagnarsi le scarpe o i piedi!!!

Capita che si cerchi un ultimo disperato riparo sotto una tettoia mentre uno del gruppo (uno a caso: l'unico uomo adulto) corra a prendere l'auto che è ad ancora due minuti di cammino veloce da lì...per poi rendersi conto che:

a) la tettoia è meno grande di quello che sembrava da lontano e sotto ci si deve stare in 4, pur se 2 sono bambini e quindi meno ingombranti, diciamo; 

b) è posta molto in alto per cui la pioggia di traverso arriva tutta comunque addosso; 

c) ha due pannelli su tre mancanti...il che è tutto dire, visto il punto a).


Capita di conseguenza che si arrivi a casa delle persone di cui si è ospiti completamente bagnati, tanto da dover ricorrere all'asciugacapelli e a teli di spugna per cercare di tamponare il disastro avvenuto.

Eppure...capita che tutto questo divenga fonte di risate e passi alla storia come un episodio tragicomico da tramandare ai posteri, all'interno di una giornata emozionante e bella.

E' capitato, Lilli. A me e alla mia famiglia, naturalmente. 

E' capitato venerdì scorso quando siamo andati a trovare, indovina?, la cara maestra I. che ha seguito il monellino nello scorso anno scolastico (vedi qui e qui)

Ci aspettava dall'inizio dell'estate, siamo arrivati all'ultimo giorno utile delle ferie di mio marito per andare da lei (vive ad un'ora e un quarto circa d'auto da dove viviamo noi) ma alla fine ci siamo andati!

E' stato un incontro bellissimo: il monello, dopo un primo momento di timidezza e ritrosia, si è fatto riconquistare dal sorriso della sua maestra e anche la monella è rimasta incantata. Siamo stati con lei tutto il pomeriggio (con intermezzo fuori casa con doccia compresa nel prezzo...vedi sopra!!) e poi la sera a cena con la famiglia di lei (i genitori, il fidanzato e anche una cugina), con pizze d'asporto e patatine per la gioia dei miei monelli.

Siamo stati benissimo, respirando quell'aria genuina delle famiglie unite, affettuose, un pò vecchio stampo diciamo, in senso positivo.

Tutto questo ha aumentato a dismisura il rimpianto per la consapevolezza che la maestra I. purtroppo in questo anno scolastico che sta per iniziare non sarà col monello. Non per sua volontà, sia chiaro. E' la dura legge del precariato. Lei avrebbe voluto con tutto il cuore tornare e noi avremmo voluto con tutto il cuore che lei tornasse. Ma invece ci sarà un'altra insegnante di sostegno di cui ora non voglio parlare, Lilli, nonostante io la conosca già (essendo lei stata due anni fa nell'asilo del monello per seguire una bambina con la sindrome di down) e non mi piaccia affatto...sono arrabbiata e preoccupata per come potrà andare l'anno nuovo...però ora non voglio rovinarmi il ricordo ancora fresco e così bello dell'incontro di venerdì scorso.

Spero di conservare, di coltivare nel tempo quest'amicizia con la maestra I. e so che lei anche lo desidera fortemente.

Solo quando si incontrano persone vere, positive, sensibili, intelligenti, simpatiche, preparate e piene di entusiasmo come lei capita che ci si possa ritrovare tutti bagnati...ma felici :-)


domenica 19 aprile 2015

La fatina dei dentini

Cara Lilli,

come è trascorsa la tua nottata? Qui a casa nostra è stata una notte di attesa. Gioiosa attesa.

Nel sonno, certo. Ma sempre gioiosa attesa è stata.

La proprietaria del sonno e dell'attesa era la mia tenera monella, naturalmente.

Ieri mi ha chiamato tutta felice e mi è venuta incontro con la manina aperta, sul cui palmo era poggiata una cosina.

"Mamma! Guarda: un dentino!"

Un  incisivo superiore, per la precisione. 

E' solo il terzo dente da latte che perde, gli altri due li ha persi l'anno scorso.

Così ieri sera al momento di addormentarsi ha messo il dentino sotto al suo cuscino e stamattina appena sveglia ha voluto subito controllare se la fatina fosse passata a prenderlo, lasciando un dono per lei.

Quando ha sollevato il cuscino ha esclamato: "Un soldo!" 

Ha ricevuto un euro da spendere per due lecca-lecca di quelli che piacciono a lei. 

E me lo ha mostrato tutta sorridente...con la sua nuova finestrella in bella vista :D


Fatina dei dentini - immagine presa dal WEB


lunedì 16 marzo 2015

Per iniziare la settimana con un sorriso...

Cara Lilli,

premessa doverosa: il monello, a causa del suo dormire praticamente scoperto (esattamente come sua sorella fino a un paio di anni fa), va a letto con addosso più di uno strato, ossia minimo due pigiami uno sull'altro. Ieri sera gli ho messo anche una t-shirt al di sopra per far aderire meglio i pigiami addosso. Lo so, sono un pò diciamo...esagerata (per non dire di peggio!).

Ora. Immangina la scena: stamattina, la monella è seduta al tavolo della cucina a bere il suo latte, quando appare ancora tutto assonnato e barcollante il monello, col suo bel pigiamone di pile giallo e sopra la t-shirt che ti dicevo, rossa.

Lei lo guarda e tutta sorridente e convinta esclama: 

"Il fratellino si è mascherato da Winnie Pooh!"




E mi sembra giusto :-)))


lunedì 7 luglio 2014

Le ore piccole

Cara Lilli,

cerca di immaginare la scena: 

(interno sera, io e mio marito già in pigiama)

MIO MARITO: E' un pò tardino!

IO: Eh...in effetti sono le undici (ndr: le 23)

MIO MARITO: Ma non avrà sonno?

IO: Infatti...speriamo non stia facendo storie...

(pochi minuti dopo, una vocetta allegra si sente nelle scale)

MONELLA: Mamminaaaaaa!!!

IO (aprendo la porta d'ingresso): Piccola, ciao! Ti sei divertita?

MONELLA (entra in casa saltellando sorridente): Si!!! Sono stata sul trenino!

IO: Ma non hai sonno?

MONELLA: No!


Ecco: la monella ha solo 6 anni e 10 mesi e già fa le ore piccole* la sera, mentre i genitori restano svegli ad aspettarla... :D

*tutto è relativo, vista l'età ;-)
 

PS: Tranquilla, Lilli, la monella non è certo uscita da sola!! Era con gli zii (il fratello di mio marito e la moglie, che abitano porta a porta con noi) e loro l'hanno portata alla festa in paese, con sosta al Luna Park dove c'è stato un bel giro sul trenino a completare la serata :-)


PS 2: A parte il lato simpatico della cosa, mi sembra che ci sia davvero da gioire per la crescente autonomia della monella, che nonostante il suo disturbo sta facendo dei passi avanti anche senza la presenza di noi genitori!

mercoledì 23 aprile 2014

H7-25

Cara Lilli,

arriva un momento nella vita in cui bisogna farlo. Per forza. 

Bisogna darci un taglio

Ai capelli, ovviamente. 

Ma trattandosi dei fluenti capelli riccioluti del monello di casa, che di stare fermo proprio non ne vuole sapere, non farai fatica a comprendere perchè tale momento è stato rimandato più e più volte.

Dati i suoi ben noti eccessi di energia cinetica e data la sua assoluta intrattabilità quando si cerca di mantenerlo un minimo fermo in una posizione precisa (tipo seduto, con la testa immobile), non ti nascondo che io e mio marito temevamo di finire col tagliargli un orecchio invece dei capelli o sfregiargli una guancia o ancora di cavargli un occhio con le forbici, per dirla tutta.

Portarlo dal barbiere, poi, era escluso. Ovvio. Non ci sembrava il caso di farci conoscere in tutto il nostro splendore (leggi: urla, pianti, esercizi di acrobazia circense e cose del genere...)

E allora via con gli elastici per capelli per evitare che i riccioli gli cadessero davanti alla faccia ostacolandogli seriamente la visuale.

Però... quando finanche allo sportello dell'ufficio postale l'impiegato guarda tuo figlio e poi esclama "Ciao bella bimba!", realizzi che il momento fatidico non può più essere procrastinato a data da destinarsi.

(Apro parentesi: il monello era vestito da maschio, inequivocabilmente, ma la capigliatura e il suo visino delicato hanno lo stesso fuorviato l'impiegato delle poste!)

Il momento, dunque.

Pochi giorni fa, dopo la solita sorta di doccia-bagnetto, che non è una doccia ma neppure un bagnetto (si....è tutto particolare il monello, non stupirti), mio marito si è fatto coraggio, si è armato di forbici e, mentre il piccolo attendeva di essere phonato (guardando un cartone in TV se no neppure quello si lascerebbe fare), lo ha preso alle spalle e ha iniziato a tagliare alla cieca tipo Edward Mani di Forbice, hai presente?

Va bè...proprio alla cieca no, se no davvero gli mozzava un orecchio, però diciamo pure che non è andato più di tanto per il sottile ;-)

Il monello non ha quasi fatto in tempo a capire cosa stesse succedendo.

Risultato? Adesso non abbiamo più un figlio con i boccoli castano-ramati da dover legare tipo femminuccia, ma bensì un sosia di H7-25.

Sul serio, giuro. Una somiglianza incredibile anche nei lineamenti oltre che per il taglio di capelli!!

E chi non capisce di cosa sto parlando si vergogni, perchè non si può vivere senza aver visto almeno una volta nella vita il mitico film "Uno sceriffo extraterrestre, poco extra e molto terrestre" con Bud Spencer (1979) che poi è anche il primo film in assoluto che la sottoscritta ha visto al cinema alla tenera età di 6 anni ancora da compiere :-)))


H7-25

Comunque il mio monello sembra improvvisamente cresciuto di almeno 3 anni con questo taglio! Ed è anche più carino del piccolo alieno del film, te lo assicuro :-)



PS: Ti aspettavi una foto del monello, Lilli, lo so. Perdonami, ma quella di non pubblicare foto personali sul blog è una scelta ben ponderata. Mi dispiace. 


mercoledì 9 aprile 2014

Monella...pragmatica

Cara Lilli,

immagina la scena: lunedì scorso, io e la monella nello studio medico, al centro di riabilitazione neuropsicomotoria dove porto lei e il monello per le terapie di psicomotricità e logopedia.

Foniatra: "Monella, ora che ho sentito come sai leggere bene e come hai migliorato la pronuncia delle letterine, vuoi farmi vedere un pò anche come scrivi?"

Monella: "No!" (Ovvio. Risponde sempre così, di prassi, al primo tentativo)

Foniatra: "Su! So che sei diventata brava con lo stampatello!"

Monella: "No!" (Ma nel frattempo afferra la penna un pò nervosamente, inizia a cedere)

Foniatra: "Dai, scrivi sul foglio come ti chiami!"

Monella: "Ufff...mmm...grrr" (inizia a scrivere, ancora contrariata ma oramai decisa ad accondiscendere alla richiesta) 

"COME TI CHIAMI"

:-)))

Scritto bello grande e senza che le si dettasse lettera per lettera.

Al che il foniatra ha sorriso e poi mi ha detto: << E' la pragmatica del linguaggio. Come se io dicessi a qualcuno "Ciao, io sono Pasquale e tu?" e questo rispondesse "Io no!">>.

Insomma: la monella è pragmatica, che vuoi farci. Non sa ancora andare al di là del significato letterale delle frasi. Però almeno ha scritto correttamente, "h" compresa!

E' già qualcosa.

lunedì 17 febbraio 2014

Monello...rubacuori

Cara Lilli,

oggi ho accompagnato il monello all'asilo e, neppure il tempo che la bidella aprisse la porta d'ingresso e lui entrasse nell'atrio, che ecco una sua compagnetta gli è corsa incontro, lo ha abbracciato e gli ha stampato un bacio con lo schiocco su una guancia.

Che bella accoglienza, eh? :-)

Nel pomeriggio sono andata a prenderlo e, appena sono entrata nell'atrio e lui è venuto verso di me, ecco che una compagnetta (nota: un'altra, non quella della mattina) è corsa a prendergli lo zainetto dallo scaffale, glielo ha portato e poi lo ha sbaciucchiato (almeno tre bacini uno dietro l'altro).

Che bell' arrivederci, eh? :-)

Insomma: pur se non spiccica parola, è iperattivo, dà filo da torcere alla maestre che devono stargli dietro, non socializza quasi per niente, non gioca quasi mai con gli altri....il monello è un vero rubacuori!

Lo so che ogni scarrafone è bello a mamma sua, però lui è davvero troppo carino con i suoi riccioletti castani, gli occhioni color nocciola e il sorriso tenero e furbetto!

mercoledì 8 gennaio 2014

Probabilità

Cara Lilli,

ti premetto che questo è un post inutile, cioè potrei benissimo non scriverlo e tu o chi passa di qui continuereste tranquillamente a vivere.

Però magari c'è chi potrebbe leggerlo e rispecchiarsi nella situazione, pur nella sua banalità. E potrebbe trarne consolazione e anche darne alla sottoscritta, che vorrebbe sentirsi dire che queste cose capitano anche ad altre persone.

Ecco che vado a spiegarti di che si tratta: sono andata a prendere i panni dalla lavatrice e nel tirarli fuori "alla cieca"  dal cestello per prima cosa mi è capitato in mano un calzino del monello. Allora ho infilato di nuovo la mano cercando (sempre "alla cieca") un altro calzino tra pigiami, asciugamani, mutandine...e l'ho trovato. Poi ho ripetuto di nuovo l'operazione e poi l'ho fatto ancora una volta. Non contenta l'ho fatto di nuovo e poi ancora.

Che c'è di strano o di particolare in questa storia?

Ecco: mi sono ritrovata in mano 6 calzini. Tutti diversi tra loro. 

E quante paia di calzini del monello credi ci fossero nella lavatrice? Sei, naturalmente.

Quante probabilità avevo di pescare "alla cieca" tra tutti i panni un calzino per ogni paio? 

Ma capita davvero solo a me oppure no?

Va beh....te lo avevo premesso che era un post inutile.

;-)

giovedì 2 gennaio 2014

Primo post del 2014 con un sorriso

Cara Lilli,

a conclusione del 2013 riflettevo su come la mia monella sia davvero cresciuta e non intendo tanto fisicamente (pur se un pò si è allungata) quanto mentalmente. Insomma: è più matura.

Ha fatto dei bei progressi nell'anno appena terminato, considerando il suo disturbo, e tu lo sai: è passata alla scuola primaria, ha cominciato finalmente a scrivere (pur se solo in stampatello e anche un pò storto per adesso!) e soprattutto a leggere (sempre in stampatello), manifesta le sue emozioni in modo più appropriato, è più autonoma, si relaziona meglio con gli altri, ascolta molto di più ciò che le viene detto (nel senso proprio di concentrarsi sulle parole che le si dicono, cosa che può sembrare una sciocchezza, ma non lo è!).

Però in fondo (e meno male!) è ancora piccina.

Tipo...l'altro pomeriggio era al telefono con mio fratello e questo è stato il loro dialogo:

"Ciao zio Chicco!" (ndr: così chiamiamo in famiglia mio fratello)

"Ciao tesoro! Come stai?"

"Bene!"

"Cosa sta facendo il fratellino?"

"Sta dormendo." 

"E tu cosa stai facendo?"

"Sto parlando al telefono!!"

:-)))

E non fa una grinza, no? ;-) 


giovedì 21 novembre 2013

Monello malato... ma scatenato!

Cara Lilli,

siamo qui, io e il mio monello, in casa al calduccio.

Lui ha da due giorni una brutta tosse e in particolare la notte mi fa star sveglia a più riprese perchè appena si stende comincia la "musica" :-(

Però lui ha anche i cosiddetti "sette spiriti" tipici dei bambini della sua età (cioè risorse impensabili anche quando stanno male) e allora sai che fa? Si scatena con me in un ballo matto sulle note di BLURRED LINES di Robin Thicke ;-)

Dovresti vederci: siamo uno spettacolo! Più lui che io, a dire il vero ;-) specialmente quando agita la testa e fa ballonzolare i ricciolotti ridendo a crepapelle :D



Buona giornata, Lilli, anche se con la tosse!

venerdì 10 maggio 2013

Di tracolle e di numeri...!!!

Cara Lilli,

pochi minuti fa, in soggiorno:

Monella (sorridendo): "Mamma! 88!!"

Io (perplessa): "88??? Ma che vuoi dire?"

Monella (sicura di sè): "Là, sulla borsa! 88!!"

Io (guardo la mia borsa, appesa alla maniglia della porta): "..."



Dove io vedo banalmente quattro anelli decorativi della tracolla della mia borsa, lei vede il numero 88. 

Ora. Come la chiami tu una bambina così?

Monella...sempre più matematica!!! 


PS: e non ha certo preso da me...per informazioni a tal riguardo si prega di rivolgersi al papà informatico (scusate il gioco di parole!)  ;-)

domenica 17 marzo 2013

Buona domenica con una "chicca" della monella!

Cara Lilli,

ho pensato di augurare una buona domenica a te e a tutti quelli che passeranno di qui con una simpatica "chicca" della monella:

(a casa dello zio, davanti alla boccia di vetro con i pesci rossi)

IO: "Tesoro, cosa fanno i pesciolini?"

MONELLA: "Nuotano..." (pausa di riflessione) "...e bevono!!!"

:D


Felice domenica!! 

lunedì 11 marzo 2013

Monella...poliglotta! (e nuovi premi)

Cara Lilli,

questa te la voglio proprio raccontare: la monella, grazie anche a cartoni animati tipo "Dora L'Esploratice", già da parecchio tempo ha imparato a contare in inglese fino a 10 e, se chiudiamo un occhio sul "SIS" (!), si può dire che ha anche una pronuncia discreta..

Due giorni fa mi ha chiesto come si dicono gli altri numeri, allora le ho elencato la seconda decina e lei li ha ripetuti più o meno tutti, ma poche volte.

Ieri eravamo a casa di mio fratello e le ho detto: "Amore di mamma, vogliamo far sentire allo zio come sai contare in inglese?" e lei: "Si!" ed è partita speditamente con la prima decina. Poi si è fermata.

A quel punto io l'ho invogliata: "E poi? Come si dice 11?" 

E lei, subito: "Ileven

E ancora io: "E 12?"

E lei, dopo averci pensato un momento: "Hotel!"

:D 

In effetti, una certa assonanza con "Twelve" c'è  ;-) 


o - o - o - o - o - o - o - o - o - o


Approfitto di questo post al volo per ringraziare caramente Ombretta (cosa che ho dimenticato di fare ieri nel post dedicato al suo contest) per avermi voluto donare altri due premi nei giorni scorsi: è stata davvero dolce a pensare a me nuovamente, mi fa molto piacere!

I premi sono:


 


 

E, come d'abitudine, io li dono a mia volta a TUTTI i miei affezionati lettori e amici blogger!!!

giovedì 20 dicembre 2012

Non leggete questo post! (ovvero: cose che preferirei non si sapessero in giro)

Cara Lilli,

ebbene si, lo confesso: anche io ho degli scheletri nell'armadio

Eheheh :D

Cioè, ci sono cose sul mio conto, della mia infanzia in particolare, che preferirei non raccontare neppure sotto tortura cinese non si sapessero troppo in giro. Sai com'è, più che altro per conservare un pò di dignità agli occhi di chi mi segue con affetto, da tanto o da poco non importa.

Ma con te, Lilli, sai che non ho segreti, quindi...

Tu mi immagini così, responsabile, seria, sensibile, magari anche un pizzico intelligente...e invece ho fatto cose in tempi remoti che tu non puoi neppure sospettare!

Prendi me a 2 anni e poco più: sto imparando a formulare piccole frasi tipo "Mamma meti mele su popoto" (traduzione: Mamma metti il miele sul biscotto!), e ogni volta che vado a casa di una mia zia acchiappo una bambola di pezza di una delle mie cugine e le urlo "Lisce (ndr: già questo nome inventato varrebbe il titolo del post) fata pipì pe tera!" (si...le doppie consonanti non erano propriamente il mio forte a quell'epoca) e giù botte da orbi alla povera bambola!!! Roba che se qualcuno di estraneo alla famiglia mi avesse visto e sentito avrebbe pensato che a me le suonassero di santa ragione quando mi scappava la pipì nel periodo dello spannolinamento...cosa ovviamente non vera. Vattelapesca da dove mi venisse quella foga da lottatrice di wrestling!

E poi il mondo ignora che io, a soli 3 anni, ho inventato un gioco di infinito pregio. Si, proprio. Consisteva nel prendere un mazzo di carte da gioco (preferibilmente napoletane, ma volendo anche piacentine o francesi), lanciarlo in aria con leggiadra maestria e, mentre le carte ricadevano giù volteggiando, esclamare: "CATINELLE!". Punto. Stendiamo un velo pietoso.

Altro gioco di mia invenzione intorno ai 5 anni da non tramandare ai posteri per bellezza e divertimento: dicevo a mio fratello (povero succube, nonostante fosse più grande di me) a bruciapelo "Hai visto la Torre di Babele?" e lui "No!" e io "E allora?". Pausa. Poi di nuovo "Hai visto la Torre di Babele?" e lui "Si!" e io "E dove sta?" e lui "In fronte a te!" e io, toccandomi la fronte (questo gesto era di fondamentale importanza ai fini della buona riuscita del gioco) "OH! La Torre di Babele!!!". Fine. No comment.

Ancora, in età non ben definita (me lo hanno raccontato, io non lo ricordo), ho fatto un pasto a base di escargot...peccato solo che ciò non sia avvenuto in un raffinato ristorante francese ma nel giardino di non so chi e che io abbia gustato la lumachina leccando il palmo della mia manina piccina picciò con cui l'avevo ben bene spiaccicata...!!!

E dell'intonaco scrostato col mio ditino dal muro e mangiato (si si, proprio mangiato, cioè masticato e ingoiato) come antipasto all'escargot di cui sopra, ne vogliamo parlare? 

Insomma...un concentrato di intelligenza! Promettevo bene, eh? Si...per una carriera da scema del villaggio :D  Peccato che poi mi sia persa per strada...o forse no? Tu che dici, Lilli?

:-)

E voi, amici e amiche che passate di qui: cos'è che non vorreste si sapesse in giro del vostro passato da bambini prodigio? Su, forza, raccontatemi qualche chicca, tanto non potrò andare a spifferarlo a nessuno dato che domani ci sarà la fine del mondo ;) !!!


Edit del 21/12: leggendo il commento lasciato da Gabry e Anto ho ricordato che io e una mia cugina, quando avevamo 6 e 5 anni, ci eravamo fissate che dovevamo riuscire a volare ed in un pomeriggio molto ventoso siamo salite sul davanzale della finestra del bagno di casa sua (che fortunatamente dava su un balcone...sai, eravamo SOLO al 5° piano!) stringendo forte delle enormi buste di plastica che si gonfiavano con il vento...aspettando di essere sollevate e portate via a volteggiare per l'aere... :D

 

giovedì 6 dicembre 2012

S.O.S. NEURO

Cara Lilli,
se mi assenterò per un pò di tempo non sorprenderti perchè ora ti spiego cosa è accaduto poco fa all'asilo della monella riccioluta: 

le mamme sono state convocate per partecipare alle prove di un canto natalizio da fare insieme ai bambini alla fine della festa che si terrà a scuola subito prima delle prossime vacanze;

io naturalmente viaggio sempre col monello al seguito (non ho a chi lasciarlo) e per fortuna lui si è subito sentito a suo agio anche tra tutti quei bambini più grandi e ha ballato e saltellato tutto il tempo senza fare capricci di sorta;

alla fine dell'incontro, confusione e baraonda indescrivibile nell'atrio tra bambini/e che cercano la loro mamma, mamme che cercano il/la loro bambino/a... bambini/e che cercano il loro cappottino con allegati cappello e sciarpa, mamme che cercano il/la loro bambino/a che a sua volta sta cercando il cappottino con allegati cappello e sciarpa...

...e IO che cerco il monello: lo cerco ovunque, non lo vedo, entro nelle due aule, poi nella sala refettorio, guardo allarmata la porta d'ingresso che dà direttamente siulla strada e che si apre e si chiude ogni momento mentre man mano le mamme con i relativi figli vanno via e mi assale il terrore che il monello possa essere sfuggito al controllo uscendo fuori....aiuto, no! UFFA! Lo cercherei più agevolmente se non avessi questo ingombro sul braccio sinistro che mi pesa da morire....

ALT. FERMI TUTTI.

Mi guardo il braccio sinistro: l'ingombro che c'è accomodato sopra è alto circa 87/88 cm, pesa poco più di 11 chili, ha un giubbotto imbottito azzurrognolo, cappello e sciarpa di pile arancione, una faccia da furbetto e mi sorride.

Non è uno scherzo, Lilli. GIURO. 

Il monello era DAVVERO in braccio a me mentre io lo cercavo affannosamente dappertutto.

Dunque è ufficiale: SONO DA RICOVERO.

Chiamate la neurooooo!!!!!












 

martedì 4 dicembre 2012

Signorine e signorini, buonasera!

Cara Lilli,

eccoti una scena di vita vissuta di non molti giorni fa:

IO (indicando una donna su una rivista): "Amore della mamma, chi è questa?"

MONELLA (prontamente) : "Una signorina"

IO (indicando un uomo sempre sulla rivista): "E questo qui, invece?"

MONELLA (ci pensa un momento su...): "un SIGNORINO"...!!!

:D

Da cui il famosissimo modo di dire...Signorine e signorini, buonasera!!!

;-)

martedì 24 aprile 2012

Questione di sintesi!

Cara Lilli,
 
devi sapere che domenica pomeriggio, mentre il papà badava al monello di casa, ho portato la monella a vedere uno spettacolo di burattini nel teatro del paese (mettevano in scena Pinocchio) e lei è rimasta contenta dell'esperienza. Ha anche incontrato dei suoi compagnetti dell'asilo che l'hanno salutata e abbracciata!

Ebbene, quando siamo tornate a casa sono arrivati mio cognato con la fidanzata e io ho voluto spronare la mia bimbetta a raccontare qualcosa dello spettacolo.

"Allora, amore di mamma, cosa siamo andate a vedere?"
"I burattini!"
"E cosa faceva Pinocchio?"
"Pinocchio...monello!"

Più sintetica di così ;-)


PS: a onor del vero va detto che il termine "monello" l'ha pronunciato nello spettacolo ad un certo punto Mastro Geppetto, esasperato dal comprtamento di Pinocchio....però il fatto che mia figlia l'abbia colto al volo (le è certamnete familiare eheheh!) e che poi lo abbia adoperato per descrivere ciò che aveva visto...beh, è troppo forte, no?


mercoledì 21 marzo 2012

Puu...puzzaaa!!!

Cara Lilli,

vuoi farti una risata?

Premesso che ieri, approfittando della bella giornata, i familiari del proprietario dell'appartamento in cui abitiamo hanno concimato (ndr: con il letame) il campo che si trova dietro la casa e hanno accidentalmente sporcato il cortile qua e là col concime, immagina la scena...

Mio marito e mio cognato, dopo essere passati a prendere la monella all'asilo, tornano a casa. Parcheggiano, scendono dall'auto e vengono investiti da un dolce olezzo che fa  davvero pensare di essere in una stalla piena zeppa di vaccarelle intente a depositare ovunque i loro escrementi.

Mentre loro due si sforzano di mantenere un contegno impassibile, cercando anzi anche di accennare un sorriso ad una delle sorelle del proprietario intanto che evitano di respirare, la monella guarda la suddetta signora e, invece di salutarla con un "Ciao", candidamente le dice, agitando la manina davanti al nasino: <<Puuu...puzzaaa!!!>>

:-)