Cara Lilli,
è sera. La sera di una giornata in cui molti, moltissimi hanno detto e scritto tanto sulla ricorrenza della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
E meno male. Meno male che se parla ancora tanto.
Nel senso che sarebbe meraviglioso non parlarne più se questo bastasse a cancellare l'orrore di ciò che è stato.
Ma non è così purtroppo.
Ciò che è stato è un orrore che niente potrà cancellare MAI.
E allora non bisogna smettere di parlarne MAI.
Per non dimenticare MAI.
Oggi è la Giornata della Memoria
in commemorazione delle vittime dell'Olocausto.
Ho ancora nitido in mente il ricordo di me, bambina, alle scuole elementari, quando ebbi coscienza di quell'orrore, pur se limitatamente alla versione piuttosto sommaria proposta a noi piccoli studenti.
La maestra mi vide con le lacrime agli occhi e mi fece una carezza.
Provo ad immaginare oggi, che sono adulta e ne ho coscienza piena e profonda, quanto avrebbero pagato per una carezza, una sola, nel momento della disperazione più tremenda...i bambini, le donne, gli uomini vittime di quell'orrore.
Ci provo e non ci riesco, Lilli. Perchè sarebbe stato un prezzo inimmaginabile.
MAI, MAI, MAI dimenticare.