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venerdì 5 febbraio 2016

Venerdì del libro (221°): PER DIECI MINUTI

Cara Lilli,

scusa il silenzio dei giorni scorsi, ma forse avrai intuìto che le cose non sono andate esattamente bene con l'evoluzione del virus gastrointestinale... 

La prima festa di carnevale in programma, quella di ieri all'asilo, purtroppo è saltata perchè il monello da martedì sera invece di migliorare è andato peggiorando e gli è pure salita la febbre a sfiorare i 39, con nausea tale da non poter neanche bere della semplice acqua....povero cucciolo! Oggi va benino, ricominciando a mangiare man mano riacquisterà pure le forze. La monella si è rimessa prima di lui, ma comunque ha qualche strascico di debolezza.

Fatta questa premessa-bollettino medico, oggi è venerdì e non vorrei saltare di nuovo l'appuntamento con l'iniziativa di HomeMadeMamma, per cui mi accingo a parlarti dell'altro romanzo della Gamberale che ho letto a inizio anno: PER DIECI MINUTI.

Mi è piaciuto un pò meno rispetto al primo incontro (Le luci nelle case degli altri) fatto solo poche settimane prima con questa autrice.

In questo caso la storia non ha quella sfumatura, quell'alone di mistero che aveva l'altra, ma non è questo il motivo. Ci arriverò dopo.

In realtà, devo dire che è interessante il messaggio lanciato dal libro, perchè si tratta di una storia in cui la protagonista, una giovane scrittrice, si trova all'improvviso a vivere un momento di totale disorientamento e vede sgretolarsi le proprie certezze come il suo matrimonio, il suo lavoro presso una rivista, la sua vita abitudinaria e rassicurante nel paese natio: si ritrova abbandonata dal marito, sostituita al lavoro, da sola in un appartamento in centro a Roma.

Interessante è non tanto tutto ciò che le è capitato, quanto la soluzione o meglio il tentativo di soluzione per superare la profonda crisi propostole dalla sua analista: fare ogni giorno, per un mese, qualcosa di mai fatto prima. Ogni giorno...per dieci minuti.

Ed è interessante  anche come man mano la protagonista, inizialmente scettica, vada ad acquistare maggiore sicurezza, conosca sempre più se stessa, si sbizzarrisca a trovare le cose a cui dedicare i suoi dieci minuti quotidiani, dalle più banali (tipo dipingersi le unghia di fucsia) a quelle più importanti (tipo ascoltare davvero con attenzione i problemi di sua madre).

Tutto questo circondata da personaggi che condividono con lei in qualche modo questa esperienza, dalle sue amiche storiche, al bizzarro amico omosessuale, al ragazzo minorenne di colore che vive in un istituto tipo casa famiglia e trascorre il fine settimana da lei, che gli fa quasi da affidataria part-time. 

La protagonista si chiama Chiara. Guarda un pò. E infatti la Gamberale ha dichiarato di aver scritto una storia in parte autobiografica, mescolando personaggi reali a personaggi inventati. Ma la cosa importante è che l'esperienza del gioco dei dieci minuti l'ha fatta davvero, lei. E la consiglia a tutti.

E io stessa leggendo il libro mi sono convinta che potrebbe essere qualcosa da tentare, anche se magari non è che si stiano vivendo momenti particolarmente drammatici. Da tentare proprio per aprire nuove prospettive, per lasciare che la vita ci coinvolga in qualcosa di nuovo e di stimolante. Per non dare tutto per scontato, ecco.

Tutto interessante. E la lettura è stata piacevole e mi ha regalato ore di relax con un bel tocco di orginalità. Ma perchè allora ho premesso che questo libro mi è piaciuto meno del precedente che avevo letto della stessa autrice?

Probabilmente, per andare proprio ad analizzare fino in fondo, ho trovato che non tutti i capitoli sono stati all'altezza della storia: nel senso che ho riscontrato dei momenti di stasi nel racconto, un pò superflui forse, e poi non mi ha convinto il personaggio del marito, che dopo la fuga con un'altra poi ritorna e cerca di rientrare nella vita di Chiara. Non perchè non sia verosimile che capiti una cosa del genere, ma perchè è il loro rapporto proprio che non mi ha preso, non mi ha fatto immedesimare nella stuazione e mi ha lasciato un pò indifferente. 

Ho di gran lunga preferito tutte le cose non legate direttamente al marito, i legami di amicizia, quelli consolidati e quelli nati con persone inizialmente insospettabili come l'estetista, ad esempio. E i capitoli relativi all'insolito e bellissimo festeggiamento del Natale (perchè il mese del gioco dei dieci minuti parte dal 3 dicembre e finisce il 3 gennaio).

Insomma, pur se con qualche piccola riserva, è stata una lettura che mi ha dato spunti di riflessione senz'altro, di cui non mi sono pentita E che mi ha dato modo di conoscere più a fondo la Gamberale, mettendomi la curiosità di leggere ancora i suoi scritti, come mi ha già consigliato di fare la mia cara amica Stella.

Quando sarà....te ne parlerò :-)






I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI



16 commenti:

  1. tutti con questo virus, chi con la febbre e chi senza.... ieri dalla dottoressa mi ha detto che è molto lungo, sono due settimane che ho la tosse e a mio marito hanno dato l'antibiotico. Ti auguro un buon week end, senza febbre. Un abbraccio. Ale

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    1. Cara Ale, mal comune mezzo gaudio, in un certo senso...! Ma ad ogni modo spero che passi per tutti, così come pare sia passata qui da noi, questa influenza.
      Un bacione!

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  2. Cara Maris, credo che questo virus sia facile prenderlo, la causa che il tempo è pazzo!!! e con strane temperature il virus, trova facile dilagarsi.
    Ciao e buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Verissimo, caro Tomaso! I virus con il tempo instabile trovano terreno fertile. Speriamo che sia passata davvero questa influenza!
      Un abbraccio.

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  3. Dai una carezza ai monelli da una malatina come loro!!
    Quanto al libro...l'ho letto giá da qualche anno e mi trovi assolutamente d'accordo su tutto! E leggerti mi ha ricordato quanto posso e devo essere più propositiva e costante nel gioco dei 10 minuti... :)
    Ciao carissima, sereno fine settimana!

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    1. Carissima la carezza la ricambiamo tutti noi!
      E per i 10 minuti...ecco, si: dovremmo tutti tenerne conto, fare questo "gioco" per non lasciarsi trascianre dalla routine e trovare nuovi stimoli positivi!

      Un bacio grande :)

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  4. un bacione ai tuoi cuccioli!!!!
    Mi piace l'idea dei 10 minuti, se riesco a provarla magari mi sar utile
    A presto

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    1. Cara Annamaria, davvero è un'idea semplice ma geniale e utile, questa dei 10 minuti!
      Credo che la Gamberale abbia colto nel segno: è una tecnica che può giovare a tutti, tirare fuori il meglio di noi, il lato positivo e propositivo.
      A presto, tanti baci!

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  5. Ancora non ho mai letto la Gamberale anche se ho già messo un paio di suoi libri sugli scaffali, dopo aver letto alcuni post su di lei (ma stanno in coda...) questo potrebbe essere interessante, anche perché ok, non mi trovo nella sua situazione (per fortuna), per lo meno non così drammatica, ma anche qui sto vivendo dei cambiamenti come donna, più che come mamma, e mi potrebbe far riflettere! In bocca al lupo per la salute dei cuccioli, ora noi stiamo combattendo con l'otite che non passa, ma in generale so bene cosa significhi saltare le feste, che farebbero più bene a loro che a noi, per rimanere a casa riguardati :( e comunque....in coda ho anche i tuoi due ebook! :D solo che ogni volta vengo "distratta"! Ma ce la posso fare! Comunque ce li ho già pronti <3

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    1. Ciao cara! La lettura di questo libro è gradevole e fa riflettere su tante cose, a maggior ragione se si attraversa un periodo di cambiamenti vari...
      In bocca al lupo a voi lì per l'otite che conosco perchè la monella da piccina, al tempo della'silo, ne ha sofferto un bel pò :(
      E grazie per avere in lista pronti anche i miei ebook, spero che quando li leggerai non restera delusa :)

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  6. Ciao! Io della Gamberale ho letto "Quattro etti d'amore, grazie" ed ho avuto più o meno la tua stessa impressione. Il libro non è scritto male ed anche l'argomento non è banale, ma qualcosa rimane un po' ad uno stato superficiale. Specialmente i rapporti ci coppia non prendono, sembrano persino un po' irreali con comportamenti al limite dell'assurdo. Se mi dici che "Le luci nelle case degli altri" vale la pena allora lo leggo; così a pelle mi sembrava interessante.

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    1. Cara Manu, io conto di leggere ancora la Gamberale come dicevo nel post perchè l'ho trovata interessante, ha degli spunti originali, non è la solita lettura insomma. Però capisco ciò che dici, così come tu hai capito ciò che intendevo io...ci sono delle cose che non mi prendono del tutto, ma la curiosità di scoprire altre sue storie c'è e poi di certo ne parlerò ancora qui sul blgo ,)
      Le luci nelle case degli altri ti confermo che a me è piaciuto, più di quest'altro.
      Ciao :)

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  7. Mannaggia... virus, influenze, mal di gola... in questo periodo è un gran casino un po' ovunque.
    Noi ci siamo salvati dalla febbre e dal virus ma la principessa di casa è tutta chiusa e lamenta spesso mal di testa. Domani andiamo dall'otorino..
    In merito al libro, bhè io non ho letto nulla della Gamberale. Non so perchè, ma sentirne parlare tanto spesso mi demotiva... temo di restare delusa. Magari piu' avanti, quando i riflettori si saranno un po' spenti, leggerò qualcosa di suo. Ti saprò dire. Un abbraccio.

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    1. Eh già...virus che impazzano!! Aspettiamo la primavera, dai...ammesso che arrivi come si deve e non come questo strano inverno!
      Io fino a un paio di mesi fa ero nella tua stessa situazione con la Gamberale, tante volte ne avevo sentito parlare ma non ero convinta a cominciare a leggerla...Poi la mia amcia Stella mi ha incoraggiato perchè a lei piace molto questa autrice e non ho più saputo aspettare, tanto che ho letto due romanzi praticamente uno di seguito all'altro :)
      Non male, mi ha regalato ore di lettura gradevoli. Specie Le luci nelle case degli altri. Devo approfondire la conoscenza con gli altri suoi romanzi, poi avrò un quadro più completo di cui scrivere qui sul blog!
      Un bacione!

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  8. Io ho letto questo romanzo, mentre l'altro di cui hai parlato, come forse ti ho già scritto, è in attesa sui miei scaffali.
    Anche a me è piaciuto e ho trovato l'idea dei dieci minuti di novità orginale, divertente, utile. Il romanzo era scorrevole e mi ha fatto trascorrere ore piacevoli, però certamente non mi è parso un capolavoro. Insomma, come dici tu, una buona lettura ma nulla di eccezionale!

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    1. Ti consiglio di leggere Le luci nelle case degli altri, davvero: come detto l'ho preferito, anche forse perchè ha quel velo di mistero che a me piace sempre quando leggo ;)
      Un bacio!

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