Cara Lilli,
ieri è stata una di quelle giornate che racchiudono in sè una valenza doppia. Una giornata ambivalente, come quando guardi le due faccie di una stessa medaglia.
C'è stato un incontro a scuola (un Istituto Comprensivo che va dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di primo grado) come ad ogni inizio di anno, aperto ai docenti di sostegno (ma volendo anche a quelli non di sostegno) e alle famiglie coinvolte per fare il punto della situazione.
Quindi si parla di alunni con disabilità e poi vengono comprese nella discussione anche le problematiche legate ai DSA (Disturbi Specifichi dell'Apprendimento) e ai BES (Bisogni Educativi Speciali).
Quindi si parla di alunni con disabilità e poi vengono comprese nella discussione anche le problematiche legate ai DSA (Disturbi Specifichi dell'Apprendimento) e ai BES (Bisogni Educativi Speciali).
Ebbene, immagina me che vado lì per cercare di avere qualche risposta sulla mancanza a tutt'oggi dell'insegnate di sostegno per la monella e per altri alunni che pure sono ancora scoperti. E poi immagina la desolazione quando ciò che dice la Dirigente Scolastica fa capire che la cosa è ben seria e che ancora non si sa quando si sistemerà.
Desolazione, rabbia e incredulità.
Le graduatorie provinciali per il sostegno (per la secondaria di primo grado) sono esaurite. Ecco qua.
Ora c'è tutto un meccanismo che non saprei spiegarti bene per reperire questi benedetti insegnanti che mancano, tra MDA (messe a disposizione), graduatorie intrecciate, docenti con titolo e in ultima analisi anche senza titolo. E forse tra qualche settimana se ne dovrebbe venire a capo.
Intanto, i giorni di scuola trascorrono uno dopo l'altro e noi stiamo all'erta perchè temiamo che qualcosa possa andare storto e che la monella resti troppo indietro rispetto alla classe o comunque al programma che potrebbe e dovrebbe svolgere lei, pur se riadattato.
Però.
C'è un però. Perchè dopo l'arrabbiatura e la preoccupazione sopraggiunti dopo aver partecipato a questo incontro, ecco che mi alzo, mi giro per andarmene e LO vedo.
Un ragazzo, o poco più.
Quello stesso giovane professore di italiano che ci ha accolto in classe il primissimo giorno di scuola della monella. Quello che io ed altri genitori avevamo scambiato per il fratello maggiore di qualche alunno.
Uno dei pochissimi docenti non di sostegno che hanno sentito il bisogno di partecipare a quell'incontro, perchè in una delle sue classi c'è un'alunna con disturbo dello spettro autistico (chi mai sarà? ;) ) e lui si sente coinvolto in questa situazione.
Sembra un fatto normale, dovrebbe essere così sempre. Eppure: dov'erano gli altri docenti della classe della monella? Lui c'era.
Mi ha sorriso, mi ha salutato, si è fermato con me a parlare e per prima cosa ha voluto sapere cosa dice la monella di lui a casa, perchè ci tiene a che lei lo veda positivamente. E la monella lo adora già, posso assicurartelo!
Mi ha detto che è rimasto molto colpito dall'attenzione che lei mostra durante le lezioni, da come partecipa e che spesso lei stessa gli chiede spontaneamente di leggere ad alta voce per tutta la classe.
E ha aggiunto che lui vuole fare in modo che la monella così come tutti i suoi alunni oltre a studiare e imparare, ovviamente, siano contenti di andare a scuola e che ha scelto la strada dell'insegnamento proprio perchè da bambino e ragazzo ha vissuto esperienze scolastiche negative e ora non vuole che altri ragazzini vivano il suo stesso disagio.
Insomma, Lilli, è davvero come ti scrissi anni fa (qui): nella vita << per ogni su c'è sempre un giù, per ogni men c'è sempre un più >> come cantava il buon vecchio mago Merlino al giovane Semola. Questo è e deve essere sempre il mio mantra.
E ieri quel professore alle prime armi, pieno di entusiasmo e di desiderio di fare bene il suo lavoro, è stato esattamente "il più dopo il men" di quel pomeriggio altrimenti segnato dall'amarezza e dalla delusione per la situazione in cui versa la scuola italiana.
E ha aggiunto che lui vuole fare in modo che la monella così come tutti i suoi alunni oltre a studiare e imparare, ovviamente, siano contenti di andare a scuola e che ha scelto la strada dell'insegnamento proprio perchè da bambino e ragazzo ha vissuto esperienze scolastiche negative e ora non vuole che altri ragazzini vivano il suo stesso disagio.
Insomma, Lilli, è davvero come ti scrissi anni fa (qui): nella vita << per ogni su c'è sempre un giù, per ogni men c'è sempre un più >> come cantava il buon vecchio mago Merlino al giovane Semola. Questo è e deve essere sempre il mio mantra.
E ieri quel professore alle prime armi, pieno di entusiasmo e di desiderio di fare bene il suo lavoro, è stato esattamente "il più dopo il men" di quel pomeriggio altrimenti segnato dall'amarezza e dalla delusione per la situazione in cui versa la scuola italiana.
Meno male per questo più!! Ed é per questo che sento di dire Grazie! Tutto il resto che fa nervoso é solo... chiacchiere e distintivo!
RispondiEliminaForza, forza, forza!
Tu mi leggi sempre nel pensiero in qualche modo!
EliminaAnche io sento di dire Grazie per questo più, Calo, davvero.
Se poi citi anche uno dei film che mi piacciono tanto come Gli Intoccabili, allora il tuo commento ha un valore aggiunto, se possibile ;) :)
Grazie, grazie, grazie!
:-))))
EliminaGrazie a VOI che occupate un angolino caldo del mio cuore!
Calo, ti vogliamo bene! 💙
EliminaCara Maris, sai che se io ascolto tutto quello che scrivono, non capisco più nulla.
RispondiEliminaDi sicuro che problemi ci sono ovunque, ma credo che si possono risolvere.
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Infatti, quello che speriamo tutti è che questi problemi della scuola possano risolversi, caro Tomaso, per il bene di tutti i bambini che hanno necessità di un aiuto in più.
EliminaGrazie di essere sempre presente e bacione!
Cara, che giornata faticosa.
RispondiEliminaMi fa piacere tu abbia trovato il tempo di parlarcene anche se con una punta di amarezza.
Tra tutti i disastri, il nuovo insegnante mi sembra la cosa migliore che potesse capitare. E non mi meraviglio che la monella sia già entusiasta.
Sarebbe un mondo migliore se tutti provassimo a rimboccarci le maniche in modo globale senza stare a pensare solo al nostro orticello.
Ti e vi abbraccio forte.
Ho voluto raccontare questa giornata perchè voglio che chi segue me e i monelli capisca la realtà che viviamo quotidianamente, con le conquiste e le gioie ma anche con i limiti e le problematiche.
EliminaNon c'è dubbio che il giovane professore sia un dono grande, per la monella ma proprio per il resto della classe e per la scuola tutta direi.
Ha un sorriso disarmante quel ragazzo, credimi. Spero che non lo perda con gli anni!
Grazie per la tua vicinanza, Mari.
Ti abbracciamo tanto anche noi da qui!
Cara Maris, sono felice che dopo quell’incontro davvero deludente tu abbia parlato con quel professore, che, da come ne parli, si capisce che ama questo suo lavoro. Monella, tutto sommato, è stata fortunata a incontrarlo. Sento che insieme faranno grandi cose. Evviva gli insegnanti appassionati e appassionanti. Buona notte e un bacio a Monella e Monello.
RispondiEliminasinforosa
E' così, Sinforosa: la monella è stata fortunata a trovare sulla sua strada questo giovane professore e spero sul serio che quando arriverà anche l'insegnante di sostegno poi riesca a lavorare bene in accordo con lui per il bene della monella.
EliminaEvviva questi esempi di deidizione e passione per il proprio lavoro e, lasciamelo esclamare, evviva i miei monelli, sì :)
Buon fine settimana!
La spada nella roccia era il film Disney preferito di mio fratello. Lo avevamo in videocassetta, e lui lo riguardava almeno due volte alla settimana. Un incubo.
RispondiEliminaQuanto al professore, ragazzi, anzi, Uomini come lui fanno bella la scuola.
Sono certa che la monella lo adorerà, e che cresceranno insieme. Umanamente, anagraficamente e professionalmente.
Intanto, cerca di non perdere le speranze e vai a reclamare i tuoi diritti in Comune.
Questa situazione è vergognosa.
Aggiornaci, mi raccomando.
Un abbraccio
Dovrebbero essere tutti così i professori. E ti parlo da figlia di insegnati, per cui so quanto si possa fare bene questo lavoro e quante bellissime soddisfazioni si possano avere nel vedere poi i frutti del proprio impegno con gli alunni.
EliminaLe speranze non le perdo, tranquilla: viene lo sconforto sul momento, ma poi si combatte sempre, se no qui non si va avanti!
Grazie mille Claudia, un bacio.
Per La spada nella roccia... capisco, ogni bambino ha le sue preferenze che diventano ossessioni per chi gli sta intorno.
Tutto nella norma direi ;)
Dopo tanta negatività deve assolutamente arrivare qualcosa di positivo.
RispondiEliminaChe bello vedere che forse tra la gioventù qualcosa di migliore, rispetto ad oggi, finalmente venga fuori.
Ancora ci sono speranze.
Bacio Maris e buon fine settimana!
Deve assolutamente arrivare il positivo, concordo con te! E in parte è già arrivato, grazie a questo professore giovane, sensibile e volenteroso.
EliminaCi sono le speranze, ci sono: nascono anche da piccole cose ma significative per chi vive situazioni particolari come quella della monella, in questo caso.
Ti ringrazio tanto di esserci e ti mando un abbraccio, buon fine settimana anche a te Pia!
Ciao cara Maris, ci sono professori che sanno con il loro modo difare, la loro naturale simpatia e soprattutto professionalita' coinvolgere i ragazzi. Vedrai che ne saranno entusiasti diLui.
RispondiEliminaBellissimo il video ,era il cartone animato di mio figlio quando era piccolo. :-)
Un abbraccio per un buon fine settimana .
Rosy
Ti ringrazio Rosy :)
EliminaCredo anche io che il professore di cui ho parlato nel post sia uno di quelli che sanno coinvolgere gli alunni e lavorare bene... e meno male che esistono persone così!
Lieta che il video di Merlino e Semola susciti bei ricordi dell'infanzia di tuo figlio :)
Un bacio, ciao.
È assurdo come la scuola debba reggersi sulle spalle dei (pochi purtroppo) docenti che si mettono a disposizione con volontà ed entusiasmo, mentre chi dovrebbe gestire la cosa si perde. È anche assurdo non far lavorare delle persone, in questo caso dei docenti in attesa, quando la necessità c'è! Spero che si risolva molto presto! Un abbraccio :*
RispondiEliminaCome dicevo in risposte precedenti... e meno male che ci sono almeno questi docenti qui! Però sul serio la situazione deve trovare una svolta.
EliminaGrazie Pier, sei caro come sempre. Ti abbraccio!
È bello sapere che un'esperienza scolastica negativa, anziché produrre demotivazione, abbia invece generato la voglia di rendere la scuola un posto migliore.
RispondiEliminaSpero che questo giovane professore conservi sempre la passione con cui ha intrapreso la sua professione e che la Monella e i suoi compagni vedano presto soddisfatti i loro diritti di studenti.
Un abbraccio.
Vero che è bello? Ed è bello che lui lo dica proprio per far capire che si possono superare le difficoltà e le delusioni per poi fare di un lavoro una vera missione!
EliminaTi ringrazio tanto, cara. Un bacione!
Cara Maris, la tua monella è ben fortunata ad avere incontrato una persona di tale qualità! Davvero per ogni meno c'è sempre un più. Purtroppo è così raro trovare insegnanti motivati, e più si sale di grado d'istruzione meno se ne trovano. La Tata è in 3a media: 3 insegnanti l'italiano in 3 anni ... e non dico altro.
RispondiEliminaManu cara, mi confermi che il sistema scolastico italiano funziona malissimo.
EliminaMa questo fa risaltare ancora di più la bellezza e la professionalità di persone cone questo giovane professore.
Ti mando un bacione!
Dicevo altrove che non tutto è perduto..nel senso che anche oggi ci sono gli insegnanti che considerano il loro non come un lavoro, ma come una missione.
RispondiEliminaMi sembra di capire che il giovane prof sia uno di quelli!
Comunque spero che questa questione degli insegnanti di sostegno riesca a risolversi prima dell'anno del mai...
No, infatti: per fortuna in questa disastrosa situazione non tutto è perduto!
EliminaIl giovane prof è davvero uno di quelli che lasciano un segno positivo :)
Ti ringrazio Riky, l'augurio è ben accolto e spero che possa scrivere al piu presto che l'insegnante di sostegno è arrivato!
Penso che un insegnate così appassionato alla sua missione potrebbe fare le veci di chi tarda ad arrivare, perché, da quanto ho capito, per la monella un clima sereno è basilare per la sua attenzione e l'apprendimento.
RispondiEliminaStai tranquilla!
Cri
È proprio ciò che sta facendo, infatti, avendo poi ben 10 ore di insegnamento nella classe della monella (è il professore che ha il maggior numero di ore).
EliminaHai davvero compreso a fondo la psicologia della monella, cara Cri: ha necessità di serenità e di rapporti semplici e diretti perché lei è limpida e senza filtri, di un candore disarmante, e va molto facilmente in ansia.
Questo nuovo percorso scolastico è un banco di prova importante e delicato. Spero di potervi poi raccontare cose positive.
Un abbraccio, grazie!
Io credo che le persone giovani siano più motivate e sensibili, dei vecchi insegnanti ad un passo dalla pensione.... Questa è una fortuna, ma ti auguro che quanto prima si sblocchi la questione. Buon fine settimana cara Maris. Un abbraccio.
RispondiEliminaEsattamente, Ale: concordo con te sugli insegnanti.
EliminaE con te spero che la situazione del sostegno vada a risolversi per il meglio e in tempi brevi.
Grazie! Un bacione e sereno fine settimana a te.
Credo che sarà così, Valeria, e che la monella potrà contare molto su questo professore.
RispondiEliminaNoi intanto cerchiamo di non abbatterci e di superare la delusione guardando fiduciosi al futuro e facendo sentire la nostra voce presso la dirigenza, che si attivi senza sosta fino a che non avrà risolto il problema.
Baci!
Una figura molto positiva quella di quel docente, da prendere ad esempio. No comment sul "meno", scandaloso.
RispondiEliminaAssolutamente sì, è un bellissimo esempio.
EliminaE mi unisco al tuo no comment sul "meno", perchè ancora oggi, dopo che son passati altri giorni, non si è mosso nè è cambiato nulla.
Meno male Lilli!!! Ci vorrebbe un insegnante così anche alla scuola del ricciolino, sai?
RispondiEliminaCe ne vorrebbero in ogni scuola, davvero. E invece, purtroppo sono delle eccezioni...
EliminaQuesto qui perciò adesso ce lo teniamo stretto!!
Rimango sempre a bocca aperta ... quando ti leggo ...
RispondiEliminae imparo tanto!
Grazie Maris : )
un abbraccio
Che cara che sei, Marinetta... Grazie!
EliminaIo sono davvero contenta di averti tra gli amici che mi seguono, perchè è bello trovare persone sensibili come te con cui condividere pensieri ed emozioni.
Ricambio il tuo abbraccio!
Che tristezza non vedere il corpo docente al completo a una riunione del genere, dovrebbero lavorare tutti assieme. Lo sconforto lo alleggerisce un po’ l’unico insegnante presente ma è sempre grave. Ciao in bocca al lupo per i bimbi
RispondiEliminaE' quello che ho pensato anche io, Inassia.
EliminaSpero che la voglia di lavorare e la passione di quell'unico giovane insegnante presente contagi man mano i colleghi, ecco.
Un bacione, grazie del tuo pensiero per i miei monelli!
Purtroppo sono così pochi gli insegnanti che hanno davvero voglia di insegnare qualcosa che quando ne arriva uno sembra un colpo di fortuna. Non capisco proprio come facciano i professori svogliati a non mostrare il minimo d'entusiasmo, in fondo credo che facciano un lavoro bellissimo... Sono contenta per la Monella che ha trovato il suo maestro, è importante. ♥
RispondiEliminaQuanto è vero quello che scrivi, Ely. L'insegnamento dovrebbe essere un lavoro appassionante per chi lo sceglie e invece troppo spesso è come un ripiego e quest va a scapito degli alunni, purtroppo :(
EliminaUn abbraccio forte nipotina bella, grazie di essere passata visto che so che sei presissima da taaaaante novità e cose da fare ;) :)
Credo che il lavoro dell'insegnante, professore, maestro ecc. sia davvero molto difficile da compiere bene al pari del fare il genitore, in entrambi i casi per me bisogna averne la vocazione, la passione ed una grande amore per ciò che si fa, altrimenti si compiono solo danni! Non sono genitore ma Diplomata all'Istituto Magistrale sì ed ho avuto una (purtroppo) non piacevole esperienza, di cui non parlo volentieri, ormai molti anni fa, in una Scuola Elementare in una zona "difficile" qui a Roma. Senza troppi giri di parole, mi sono licenziata e sono scappata dall'intero ambito scolastico motivando il tutto come inettitudine da parte mia, al lavoro di insegnante. Ora, capisco che al giorno d'oggi non ci sia scelta di lavoro ed un gesto come il mio, che a suo tempo mi potei permettere in quanto la disponibilità di altri lavori era davvero alta, parrebbe insensato e da persona scellerata, ma non mi sono mai pentita di averlo fatto. Sono inoltre sempre più convinta che, oltre ad aver rispettato il mio volere che non era quello di insegnare, ho anche evitato di rovinare culturalmente intendo, alcun alunno, cosa che sarebbe di sicuro successa se avessi tenuto quella cattedra ed avessi svolto il mio lavoro solo per portare a casa lo stipendio. Scusami per questo mio scorcio di vita personale ma era per esprimere tutta la mia ammirazione per il docente di italiano, ha dimostrato grande professionalità ed al tempo stesso molta umanità e sensibilità, che sono doti da non sottovalutare.
RispondiEliminaScusami per l'errore di battitura, ho scritto una grande amore al posto di un.
EliminaLuna cara, ma di cosa dovrei scusarti? Anzi, grazie per aver portato la tua esperienza.
EliminaHai fatto quel passo con consapevolezza, quindi hai agito per il meglio.
Hai scritto la cosa giusta a inizio commento: per fare l'insegnante ci vuole una vera vocazione e a proposito del giovane prof di italiano della monella direi che lui è uno di quelli che sul serio ha seguito quel tipo di vocazione. e meno male che ce ne sono di insegannti così!
Un bacione.
Che bello poter avere un insegnante così attento e appassionato. Lui è all'inizio ed è ancora entusiasta dell'insegnamento, secondo me gli altri hanno sentito sin troppe volte le problematiche che ha la nostra scuola con gli insegnanti di sostegno che sono tutti disincantati. Purtroppo han perso fid
RispondiEliminaIo mi auguro che lui non la perda col passare del tempo questa fiducia e questa voglia di fare bene il suo lavoro, con passione vera.
EliminaC'è bisogno di professori così, assolutamente!