Cara Lilli,
di venerdì in venerdì è passata un'altra settimana, che poi vorrei documentare in sintesi prossimamente perchè ci sono state cose degne di nota. Ma intanto oggi si parla di libri, come ben sai, seguendo l'iniziativa di HomeMadeMamma.
Ho letto da poco i primi due romanzi di una saga fantasy di cui non sapevo assolutamente nulla fino a quando a Natale scorso mio fratello, nel rispetto di una pluriventennale tradizione, mi ha regalato un libro, "TRA LE BRACCIA DI MORFEO", senza rendersi conto che era in realtà il secondo volume della saga scritta da Anita Grace Howard.
Avendolo io capito prima di iniziare la lettura, ho provveduto a prendere il primo dei volumi, "IL MIO SPLENDIDO MIGLIORE AMICO", così da andare per ordine nella lettura.
Dunque, in attesa di leggere il terzo volume (che ancora non ho) comincio col dirti che sono rimasta colpita positivamente da questi romanzi, che escono un pò fuori dai soliti schemi e dalle solite storie lette in questi ultimi anni nell'ambito del genere fantasy.
Eppure... in realtà la storia narrata dalla Howard ha radici nel passato, letterariamente parlando. Infatti, la coraggiosa (a dir poco) scelta dell'autrice è di andare a svelare i retroscena addirittura delle Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Tanto che il sottotitolo della saga è proprio "Benvenuti nel vero Paese delle Meraviglie".
Un azzardo? Si, in effetti. Ma questa rivisitazione in chiave dark, come è stata definita, alla fine mi ha regalato ore di lettura interessante, con protagonista la giovane Alyssa, discendente della ALice Liddell di cui Lewis Carroll ha narrato le vicende nel suo famosissimo romanzo.
Ambientata negli Stati Uniti ai giorni nostri, la storia di Alyssa, che ama lo skateboard e i mosaici e che è in grado di sentire e decifrare le voci degli insetti e dei fiori, è sospesa in bilico tra il mondo reale e il mondo al di là degli specchi. Così come in qualche modo sospesi sono anche i suoi sentimenti tra Jeb, fratello della sua migliore amica, e l'enigmatico e inquietante Morfeus, che le fa visita nei suoi sogni ma non solo...
Con sua madre ricoverata in un ospedale psichiatrico proprio a causa del dono che anche Alyssa ha di saper sentire gli insetti e i fiori, la ragazza dovrà fare i conti con il passato e con il destino del ramo femminile della famiglia Liddell e cercare di salvare il proprio futuro. Ma per questo sarà posta davanti a scelte e importanti e difficili, che la segneranno per sempre.
Una storia che coinvolge, come dicevo, anche se a tratti si fa fatica a districarsi tra i tanti intrecci che l'autrice descrive. Certamente chi ha letto già il romanzo di Lewis Carroll avrà una possibilità in più di comprendere certi passaggi, ma resta comunque una storia complessa, ricca di personaggi e di avvenimenti in rapida successione.
Il risultato è secondo me nel suo insieme piacevole per gli amanti del genere e riserverà un bel pò di sorprese. Salvo scandalizzare magari chi riterrà improponibile andare a toccare un capolavoro come quello di Carroll. Ma io sono dell'idea che questa saga vada vista forse un pò paradossalmente come una cosa a parte, senza fare paragoni, ma godendosi il frutto della fantasia della Howard che non va a intaccare la grandezza de "Le avventure di ALice nel Paese delle Meraviglie".
Confesso una cosa, come nota a margine: non ho particolarmente amato la protagonista, non è scattata con lei la scintilla dell'empatia. Meglio tratteggiati e originali i due personaggi maschili, a mio modesto avviso.
Ne riparleremo più in là, quando avrò tra le mani il terzo volume della saga ;-)
I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI