Cara Lilli,
è dall'inizio dell'anno che devo a te e agli amici che mi seguono con affetto, e che ancor di più seguono le evoluzioni del percorso dei miei monelli, un aggiornamento sulla situazione del centro di riabilitazione. Il centro di riabilitazione in cui loro due sono seguiti da sempre, in pratica.
Quel centro che nel corso del 2018, ma in verità già dall'autunno del 2017, non riesce a trovare pace. Tra sigilli, poi riapertura, poi caos e incertezze siamo arrivati a fine anno scorso che non si sapeva se mai i commissari straordinari avrebbero potuto in concreto salvare il centro stesso.
Centro travolto dalla bufera delle indagini (e ora di un processo) per truffa per ingiusto conseguimento di fondi pubblici, riciclaggio e altri reati simili.
A cavallo tra il vecchio e il nuovo anno c'è stata una svolta positiva: questo per i dipendenti e per i pazienti e i loro familiari è stata una boccata d'ossigeno, proprio quando pareva che le speranze fossero ridotte al lumicino.
C'è stata la nomina di un nuovo presidente (quello vecchio, una volta ricevuto l'avviso di garanzia, si era dimesso dall'incarico nel dicembre del 2017) che è una persona che già dirige un altro centro analogo in Campania, che ha disponibilità finanziaria (cosa indispensabile) e che ha voluto scommettere sulla buona ripresa delle attività e sul risanamento progressivo della situazione.
Così i dipendenti si sono visti accreditare gli stipendi di novembre e dicembre 2017 e della tredicesima sempre del 2017. Ora avanzano soltanto tutte le mensilità del 2018, ecco. Una cosuccia da niente. Ma, ironia a parte, si spera che almeno con il pagamento regolare man mano delle mensilità del 2019 già le cose siano più semplici per loro, che hanno fatto sacrifici in tutti i mesi passati.
Pare, da voci di corridoio, che comunque sia una situazione provvisoria in attesa di conferme. Bisogna cioè vedere come va nei prossimi mesi e si tireranno poi le somme: ci sarà un verdetto definitivo, ecco.
Questa nuova speranza ha fatto sì che siano riprese le prestazioni in modo regolare e che quelli tra i pazienti che si erano visti ridurre le ore di terapia o le avevano perse del tutto (non è stato il caso dei miei monelli, fortunatamente) adesso sono rientrati nel programma originario.
Non sto qui a dirti, Lilli, quanto sia importante che il centro non chiuda. E' importante per chi ci lavora e per chi usufruisce delle terapie. E' importante perchè a parte il fatto che è convenzionato con la ASL e questo significa non dover spendere un capitale (il vile denaro... sì, purtroppo anche questo ha un peso per l'economia di una famiglia!) garantisce una continuità terapeutica.
Io so quanto conta per i miei monelli essere seguiti dalle terapiste che ormai li conoscono bene, che hanno instaurato con loro un legame forte, che hanno degli obiettivi da raggiungere a lungo termine e lavorano in quella direzione, giorno dopo giorno.
Lo so e lo vedo, quando la monella ad esempio vive un momento delicato, ha qualcosa che le pesa sul cuore, e se non può fare terapia perchè la neuropsicomotricista è malata la chiama e le parla al telefono, si confida, si confronta. Perchè lei, la terapista, è un punto di riferimento importantissimo.
Questo conta. Contano i rapporti umani, che fanno da terreno fertile per far attecchire le terapie e far sì che portino frutto.
E perciò io continuo a tenere le dita incrociate, Lilli. Perchè nulla è ancora certo, ma si spera che possa esserci un'ulteriore svolta, stavolta definitiva. E positiva, ovviamente.
Cara Maris, leggendo i tuoi racconti è interessante sentire i dialoghi con l'amica Lilli.
RispondiEliminaQuando ai iniziato a passare da te ognuno non può fare a meno di t^ritornare.
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ti ringrazio Tomaso, tu sei uno dei miei amici di blog che conosco da più anni e sono sempre molto felice quando passi da me!
EliminaUn abbraccio :-)
Incredibile di come debbano sempre stare sulle spine le brave persone (chi ci lavora, chi ne usufruisce) per errori e crimini altrui...
RispondiEliminaMoz-
E' incredibile e orribile. E purtroppo questo è solo uno dei tanti casi...
EliminaSpero Maris, che questo centro venga valutato importante e tenuto aperto. Questo tipo di servizio non è come un negozio, che apri e chiudi, qui si tratta di persone, delle loro vite, dei loro disagi e delle soluzioni per superarli. Troppo spesso si sottovalutano questi aspetti per delle valutazioni solo economiche, mi auguro davvero che tu e i bambini abbiate ancora la possibilità di essere seguiti da questi bravi terapisti. Un bacio
RispondiEliminaAppunto, Ninin carissima. Qui si tratta di terapie a lungo termine, si lavora con bambini prevalentemente, ma anche con anziani, con chi ha subìto un grave infortunio o un ictus o ha una malattia degenerativa. Insomma: la continuità è importantissima!
EliminaPer adesso sono andati a tamponare una situazione di grave dissesto finanziario, bisogna vedere se tra qualche mese il piano di risanamento starà dando i frutti sperati.
Baci, grazie.
È proprio vero che il benessere degli utenti rimane l’ultimo dei pensieri. Incrociamo le dita per il bene dei bambini, delle famiglie e dei lavoratori. Ciao Maris e buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Davanti ai debiti ingenti, pur se frutto di atti criminali di pochi mascalzoni, davvero il benessere degli utenti e dei lavoratori passa in secondo piano... che cosa triste, anche se comprendo che lo Stato deve agire in qualche modo e punire i colpevoli dei reati, però dovrebbe scattare un piano di salvataggio per gli enti convenzionati con la ASL che erogano servizi e terapie così importanti sul territorio.
EliminaAd ogni modo, ora vediamo come procederà.... le speranze ci sono, caute ma ci sono, che possa risolversi man mano per il meglio.
Da un lato sono contenta che il centro sia riuscito ad andare avanti, almeno per ora.
RispondiEliminaMa poi penso a quanti tagli alla spesa pubblica e alle associazioni l'Italia sta affrontando in questi ultimi anni e divento pessimista. Incrocio le dita per voi e per tutte le persone speciali che devono affrontare una miriade di difficoltà per poter andare avanti.
Ti abbraccio ragazza bella, un bacio ai monelli.
E' come dici, Mariella: ci si sente speranzosi e felici per un passo avanti fatto, ma al contempo si comprende che la situazione generale è deprimente, indegna di un Paese civile nel XXI secolo.
EliminaTi ringrazio tanto e ricambio il tuo abbraccio, così come i monelli ti mandano ognuno un bacetto :)
Incrocio anch'io le dita insieme a voi Maris, nella speranza che tutto proceda nel migliore dei modi. Non riesco a capire (ma in Italia è così) perchè quando qualcosa funziona bene, viene chiuso... Un grande abbraccio a te e ai ragazzi, buona serata.
RispondiEliminaPurtroppo il fatto è che l'ingordigia di alcuni, che peraltro hanno già molti soldi e potere, non guarda in faccia a niente e mette a rischio realtà buone e importanti come questi centri convenzionati che forniscono terapie riabilitative, specie in zone poi dove le alternative sono ben poche.
EliminaSperiamo bene davvero, un bacione e grazie!
Incrocio pure io le dita ma già adesso ci hai dato delle belle notizie!
RispondiEliminaLa cosa importante è che almeno per ora si sia scongiurata la chiusura. Poi restiamo ovviamente in attesa di conferme, tra qualche mese si vedrà come vanno le cose.
EliminaGrazie davvero, so che tu sei molto sensibile a queste problematiche.
anch'io tengo le dita e...il cuore incrociati cara Lilli!!!
RispondiEliminaBuona settimana
Dita e cuore incrociati... ma grazie mille, Luigi!!!
EliminaSei molto caro, buona settimana a te.
Che brutta situazione Maris!! Incrocio anche io le dita visto che è l'unica cosa che posso fare e spero che questo centro si tenga in piedi più a lungo possibile! Ci credo che queste persone che lavorano non siano solo terapeuti ma anche amici, confidenti, persone a cui affidi una fetta del tuo personale privato fatto anche purtroppo di momenti difficili.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Grazie, caro Pier. Ogni incrocio di dita in più è molto gradito, ti assicuro! Diciamo che ci sono le premesse perchè vada bene la cosa, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, si sa... quindi per adesso ci prendiamo questi mesi di relativa tranquillità e speriamo che poi ci siano le conferme tra un po'.
EliminaDavvero, le terapiste dei monelli sono molto importanti per loro, ma anche per me che ho sempre coltivato un rapporto molto sincero, di confronto e di fiducia.
Ti abbraccio!
Incrocio le dita anch'io, perché capisco la situazione, ma purtroppo in Italia è sempre un caos.
RispondiEliminaCome scrivevo a Pier qui sopra, ben vengano altre dita incorciate, ce n'è bisogno!
EliminaLe cose importanti e delicate, proprio come quelle che riguardano la sanità, troppo spesso in Italia vengono tarscurate o malgestite o sfruttate per altri fini. E' ingiusto e vergognoso...
Incrociamo le dita, purtroppo i continui tagli hanno peggiorato la situazione sanitaria in Italia.
RispondiEliminaIncrociamole davvero, perchè le certezze non ci sono ancora. Grazie Cav.
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