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venerdì 21 aprile 2017

Venerdì del libro (248°): LA CANZONE D'AMORE DI QUEENIE HENNESSY

Cara Lilli,

oggi ritorno a scrivere di libri partecipando all'iniziativa di HomeMadeMamma. Lo faccio con una proposta di lettura a cui tengo perchè mi ha lasciato davvero una grande emozione.

Dopo aver letto pochi mesi fa L'imprevedibile viaggio di Harold Fry di Rachel Joyce ed esserne rimasta molto piacevolmente colpita, mi è parso naturale mettere in lista da leggere anche il seguito: LA CANZONE D'AMORE DI QUEENIE HENNESSY.

La cosa è andata oltre le mie aspettative (che erano già abbastanza alte, devo dirlo) e non sai quanto mi abbia fatto piacere! Cioè: non solo il secondo libro è ben scritto, ma ha anche il grandissimo pregio di far entrare il lettore davvero nel cuore e nella mente della protagonista, tanto che immedesimarsi in lei, pagina dopo pagina, è spontaneo e naturale.

Ricorderai che nel primo libro l'anziano Harold Fry si era messo in viaggio a piedi per raggiungere dall'altro capo dell'Inghilterra una sua vecchia amica e collega di lavoro, Queenie Hennessy, che dopo anni di silenzio gli aveva scritto per salutarlo, dicendogli di essere purtroppo in fin di vita. Un viaggio imprevedibile e incredibile, viste le condizioni in cui viene fatto, ma a cui Harold lega la speranza di non far morire Queenie fino a che lui camminerà per arrivare da lei.

Ebbene, il secondo libro mostra il rovescio della medaglia, la prospettiva opposta: l'attesa di Queenie, avvisata da Harold di questo suo viaggio.

E tutto, proprio tutto quello che il lettore ha appreso precedentemente su Harold, sugli anni di amicizia e lavoro al fianco di Queenie, sul rapporto con sua moglie e soprattutto su suo figlio David, un ragazzo complicato e difficile, viene rivisitato nei ricordi di Queenie. Rivisitato e soprattutto arricchito da ciò che lei ha vissuto senza che Harold potesse immaginarlo.

Credimi, Lilli, quando ti dico che non posso andare oltre. Il fatto è che se ti spiegassi meglio come è strutturato il libro, se ti dicessi qualche particolare in più sulla storia e sui personaggi di contorno, che sono davvero belli e lasciano il segno più ancora che nel primo libro, anche quelli che appaiono poco...ecco, se lo facessi toglierei quasi ogni senso poi alla lettura del romanzo.

Infatti io, col senno di poi, sono felice di averlo letto senza aver guardato recensioni particolareggiate, spoiler o altro, ma solo dando un'occhiata alla sinossi.

L'unica cosa che posso e voglio dirti è che all'ultima pagina ero con le lacrime agli occhi. Di nuovo. Come al termine del primo volume di questa storia a due voci. Ma stavolta con ancora più il cuore pieno di emozione, perchè...Rachel Joyce è stata davvero brava, una scrittrice che ha saputo creare qualcosa di delicato e bello. 

Non un capolavoro per stile ed originalità, forse, ma una storia che ti resta dentro, questo si. E che io consiglio vivamente.


AVVERTENZA: da leggere inderogabilmente dopo "L'imprevedibile viaggio di Harold Fry" !



I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

6 commenti:

  1. Cara Maris, spesso la lettura che fa restare tranquilli e rilassati!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Per me la lettura è proprio una passione, mi fa trascorrere ore bellissime.
      Buona serata a te, un abbraccio!

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  2. Non conoscevo questa scrittrice, ma adesso mi hai incuriosita!

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    1. Io l'ho conosciuta pochi mesi fa proprio grazie al Venerdì del libro ed è stata una bellissima scoperta!
      Poi con questo secondo romanzo si è confermata tale :)

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  3. Ah cara Maris, mi hai preceduta ahahah! Ora sono ancora più impaziente di leggerlo. Un abbraccio Manu.

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    1. Eh già! :)
      E adesso aspetto con impazienza di sapere che ne penserai tu poi,Manu.
      Un bacione!

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