Cara Lilli,
oggi partecipo all'iniziativa di HomeMadeMamma con un libro che ho lasciato a metà lettura, senza portarlo a termine. Le volte in cui mi è capitato nella mia "carriera" di lettrice si possono contare sulle dita di una mano.
Il libro in questione è ANIME E ACCIUGHE di Achille Mauri, edito da Bollati Boringhieri.
Qualche settimana fa ne ho sentito parlare in un servizio di Billy, la rubrica del TG1 dedicata ai libri.
Incuriosita dal fatto che l'autore trattasse il tema della morte in chiave surreale e ironica, ho deciso subito di cercarlo in versione ebook per il mio Kindle.
Ho dato il via alla lettura con slancio, ma pagina dopo pagina l'entusiasmo e la curiosità si sono andati affievolendo. Ho cominciato a saltare interi brani cercando qualche spunto che mi ispirasse la voglia di continuare a leggere, ma invano. Così a meno di metà del libro ho lasciato perdere.
Dal sito della casa editrice "Bollati Boringhieri":
<<Ma che storia è? Cosa
c'entrano le anime con le acciughe? Anzi, come vedremo, con un intero banco di
acciughe? C'entrano, perché siamo nell'aldilà. Come non l'avreste mai
immaginato, dove tutto è all'insegna della leggerezza. Infatti si chiama
aldiquà.
C'è Achille che si
sveglia poche ore dopo essere mancato nella sua casa milanese di via Cusani, e
comincia subito a dialogare con un trapassato illustre, il maresciallo
Radetzky, già inquilino dello stesso palazzo ai bei (per lui) tempi dell'occupazione
austriaca...
La conversazione
continua con le più disparate anime che vagano nei dintorni, e in parecchi
altri luoghi, vicini e lontani, in una sfera ultraterrena ma attaccatissima a
quella terrena, che il trapassato, giustamente, dalla sua postazione,
ribattezza «aldiquà». [...]>>
L'idea di fondo è carina, ma la lettura mi è risultata indigesta. Non riesco neppure io a trovare una spiegazione chiara del perchè. Non certo perchè i dialoghi sono surreali così come l'ambientazione, perchè amando io il genere fantasy ci sono abituata, anzi! Ma questo non è un romanzo fantasy. E' solo un libro per me noioso. Ecco: noioso è la parola più appropriata.
Insomma, l'ho abbandonato. E comunque un pò me ne rammarico perchè io cerco sempre di finire un libro, anche se non mi sta piacendo.
Sarei curiosa di sapere se tra chi mi segue qui sul blog c'è qualcuno che ha avuto modo di leggere questo "Anime e acciughe". Magari, anzi probabilmente, c'è chi lo ha apprezzato. Si sa, de gustibus... :)
I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI