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AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

sabato 7 aprile 2012

Serena Pasqua!

Cara Lilli,

questa Santa Pasqua vorrei fosse serena e gioiosa per tutte le persone, anche se so che non è possibile perchè la sofferenza e le difficoltà fanno parte della vita di molti...anzi della vita di tutti, prima o dopo.

Comunque, il mio augurio è che ognuno possa trovare uno spunto di riflessione e un attimo di pace, possibilmente insieme ai propri cari.

Io per questa Pasqua avrò accanto almeno tre tra le persone che amo di più al mondo e ringrazio il Signore perchè questa potrebbe sembrare una cosa scontata ma non lo è... 

E' un dono che non voglio sprecare.


 


venerdì 6 aprile 2012

Monello maratoneta!

Cara Lilli,

un rapidissimo ma importantissimo aggiornamento praticamente "in diretta": il monello ha appena percorso l'intero corridoio di casa tutto solo soletto reggendosi sulle sue gambette!!! 

Che emozioneeeeeeeeee :-)

Si, va bene...è pur vero che le suddette gambette sono ancora tremolanti e che il monellino ha ancora le braccine spalancate per cercare di mantenere l'equilibrio, ma non si è fermato un secondo, ha fatto tanti passetti uno dopo l'altro tutti di fila fino alla fine del corridoio e li ha fatti con un sorriso soddisfatto stampato sulla faccina! 

Amore della mamma!!! Sarà un maratoneta, me lo sento ;-)

I venerdì del libro (79°): QUIZ BOX "ANIMALI"

Cara Lilli,

in questo Venerdì Santo torna l'appuntamento con HomeMadeMamma e la sua iniziativa, però io stavolta non ho molto tempo da dedicare a recensioni più aprofondite e dunque mi limito a segnalare un simpatico, piccolo dono che ho fatto tempo fa a mio nipote che lo gradì molto: una delle scatole di latta con schede illustrate e domande a risposta multipla della Giunti Junior, collana Quiz Box, con protagonisti in questo caso gli animali.

Già Stefania di Libri ed Emozioni alcuni venerdì fa parlò di questo tipo di scatoline con schede anche se nel suo caso erano di un'altra collana, la Chef Box.

Per ciò che riguarda la "Quiz Box - Animali", che è quella che io conosco personalmente, si tratta di schede ben fatte, adatte a bambini dei primi anni delle scuole elementari (infatti la Giunti le consiglia per i 6-8 anni) ma che possono senz'altro interessare anche i più grandi, perchè le risposte non sono sempre così scontate.

Con mio nipote abbiamo passato molto tempo a giocare, a sfidarci in una battaglia di domande e risposte con gran divertimento di entrambi devo ammettere :-) 

Inoltre il prezzo è contenuto (€ 4,90) e questo non guasta.
Animali
<<In quale deserto vive il fennec? Di che colore è l'ermellino in inverno? 50 coloratissime carte con 100 domande e 100 risposte sugli animali del mondo. Qual è la risposta giusta? Gira la carta e controlla! Un formidabile gioco per imparare e divertirsi da soli o in compagnia, con gli amici o in famiglia.>>

I venerdì del libro su altri blog:

mercoledì 4 aprile 2012

Una canzone, una dedica: L'UNICA COSA CHE RESTA

Cara Lilli,

niente ricordi del passato legati a testi e musica, stavolta. 

Questa bellissima, intensa canzone, che mi ha fatto emozionare fino alle lacrime la prima volta che l'ho ascoltata non molto tempo fa, la dedico a quanto di più presente ci sia, a colui che mi accompagna nell'avventura della vita.

A colui che è riuscito a trovarmi dietro una porta sbarrata a tutti, a toccarmi per una via sconosciuta agli altri, a guidarmi quando giravo a vuoto senza partire...

Sei tu la cosa che resta...l'unica cosa che resta.

Ti amo.



 
 
"E’ sceso il buio intorno  
mi vedi
è ancora viva la fiamma 
che trema 
prendi ancora fiato 
e andiamo 
non ti spaventare 
noi possiamo.
 
Faremo fino in fondo 
ogni strada chiusa 
supereremo gole 
fiumi di acqua velenosa 
ogni giorno è un salto 
e un posto caro da lasciare 
dormi che tra poco è chiaro 
e ti dovrò svegliare. 
 
Meno male che si sei ancora 
meno male che ci sei tu 
dietro una porta sbarrata a tutti 
sei riuscito a trovarmi
Meno male che si sei ancora 
meno male che ci sei tu 
per una via sconosciuta agli altri 
sei riuscito a toccarmi.
  
La notte è ferma adesso 
ci aspetta 
il profondissimo mare asciutto 
in cui perdersi e nuotare 
guarda che sia leggero il peso 
poco puoi portare 
lascia ogni fatica 
lascia andare.
  
Meno male che si sei ancora 
meno male che ci sei tu 
giravo a vuoto senza partire 
sei riuscito a guidarmi 
Meno male che batte ancora 
meno male che arrivi tu 
cadendo indietro tra le tue dita 
fino a dimenticarmi.
   
Passeremo freddo e vuoto 
solo allora si vedrà 
che brilliamo ancora nel profondo dove il cielo...
 
Meno male che ridi ancora 
meno male che sei con me 
ogni ora che va veloce 
sei tu la cosa che resta 
l'unica cosa che resta."
(Pacifico feat. Malika Ayane)


lunedì 2 aprile 2012

Galeotta fu una lampada ad olio

Cara Lilli,

nell'era di internet e dei social network fa sorridere pensare che c'è stato un tempo in cui le persone si conoscevano e si innamoravano anche solo grazie ad una lampada ad olio. 

Era un giorno del 1920 e in un piccolo paese di montagna che si affaccia sulla Costiera Amalfitana uno dei figli del sindaco, che studiava medicina a Napoli, aveva invitato un giovane avvocato suo amico a trascorrere il pomeriggio a casa sua.  

Lo studente di medicina aveva ben 3 fratelli e 8 sorelle. Queste ultime restarono chiuse nelle loro stanze durante la visita del giovane avvocato, perchè avevano un pudore esagerato, dettato dalla disciplina e dalla mentalità del sindaco loro padre, che le teneva sotto strettissima sorveglianza. 

Tutte, tranne una. Una era diversa. Aveva un carattere allegro e indipendente, ma allo stesso tempo sapeva come prendere per il verso giusto suo padre, il quale, nonostante questo lato un pò "ribelle" della ragazza, non poteva fare a meno di preferirla alle altre figlie.

Quando cominciò a fare buio, il sindaco chiese che venisse portata una lampada ad olio. Tutte le ragazze erano in fermento, nessuna voleva farsi avanti, avevano vergogna di mostrarsi all'amico del fratello. A questo punto fu lei, la preferita del sindaco, a farsi avanti dicendo alle sorelle che erano delle sciocche e che non c'era nessun motivo di aver timore: prese la lampada ed entrò nella stanza dove l'ospite chiacchierava col padrone di casa.

Bastò uno sguardo tra lei e quello sconosciuto. Non ci furono parole, non ci fu una presentazione ufficiale in quel momento. Nient'altro che uno sguardo. Ma fu sufficiente ad entrambi perchè capissero che volevano rivedersi, volevano far parte uno della vita dell'altro.

Quando il giovane avvocato prese il coraggio di chiedere ufficialmente al padre del suo amico di poter frequentare quella sua figlia, si sentì rispondere che aveva il permesso di farlo in presenza sua o di qualche membro della famiglia. Ma allo stesso tempo il sindaco fu chiaro: la ragazza avrebbe lasciato la sua casa di origine solo per andare in sposa ad un uomo che potesse assicurarle un tenore di vita per lo meno uguale a quello in cui lui l'aveva fatta crescere. Il giovane avvocato avrebbe dovuto, quindi, prima affermarsi nella sua professione, avere uno studio avviato, con clientela scelta, e solo allora avrebbe avuto il consenso di sposare sua figlia.

Il sentimento del giovanotto era così forte e sincero che accettò quella condizione, pur sapendo che avrebbe comportato un'attesa molto lunga.

E infatti trascorsero ben 10 anni finchè il sindaco non si espresse favorevolmente alle nozze, 10 anni in cui l'avvocato si impegnò con tutte le sue forze, fece carriera e arrivò ad avere uno studio importante situato nella Galleria Umberto I di Napoli; 10 lunghi anni fatti di incontri ufficiali, ma anche di bigliettini segreti scambiati tra i due innamorati, lasciati magari nelle tasche dei cappotti o sotto i cuscini dei divani...di messaggi d'amore riferiti tramite persone amiche...di sogni...

Nel 1930 l'avvocato potè sposare finalmente la sua Bianchina (come amorevolmente la chiamava) e dalla loro unione felice nacquero 6 figlie. 

La primogenita si sposò nel 1961 con un amico di vecchia data divenuto poi un grande amore e dalla loro unione felice nacquero due figli. 

La secondogenita si è sposata nel 2006 con un ragazzo inizialmente visto solo come un amico e poi divenuto l'amore della sua vita  e dalla loro unione felice sono nati due figli: una monella riccoluta e un monello sognatore.

Se non ci fosse stata quella lampada ad olio galeotta, chi lo sa...forse oggi non sarei qui a scriverti, Lilli.
:-)


PS: nel 1920 avrebbero in teoria potuto usare già l'energia elettrica in casa, ma evidentemente o nel paesino ancora non c'era una rete elettrica o comunque si usavano ancora anche le lampade ad olio...ammetto di non sapere questo particolare, dovrò informarmi!