AVVISO AI LETTORI:

AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

venerdì 18 settembre 2015

Venerdì del libro (215°): IL LETTO DI FRIDA

Cara Lilli,

torno a partecipare all'iniziativa libresca di HomeMadeMamma dopo un'eternità! Sono stata abbastanza costante per anni e poi invece quest'estate mi sono un pò persa...Comunque, mi è mancato troppo non scrivere di libri, cercherò di non far passare più così tanto tempo tra una recensione e l'altra. 

Quindi, anche se è ormai venerdì sera, eccomi a parlarti di un libro letto proprio quest'estate: IL LETTO DI FRIDA, di Slavenka Drakulic.

Consogliatomi caldamente da mia cognata, devo dire che mi è piaciuto anche se l'ho amato meno di quel che mi aspettavo dopo le premesse che lei mi aveva fatto.

Ma andiamo con ordine: la Frida di cui si parla è la pittrice messicana Frida Kahlo, vissuta nella prima metà del secolo scorso, la cui esistenza è stata segnata dal dolore fin da bambina: da un primo attacco a soli 6 anni di una malattia che fu scambiata per poliomelite ma che in realtà era spina bifida,  ad un tragico incidente d'autobus a 18 anni in cui subì danni fisici devastanti, per continuare poi fino alla morte avvenuta all'età di 47 anni, passando per 32 interventi chirurgici uno più grave dell'altro culminanti nell'amputazione della gamba destra.

Frida trovò nella pittura uno sfogo per i suoi pensieri tormentati e proprio grazie all'arte incontrò l'uomo della sua vita, colui che divenne suo marito: il famoso pittore Diego Rivera, più grande di lei di parecchi anni, che l'amò a modo suo, restando l'infedele cronico che tutti conoscevano. E lei stessa alla fine ebbe degli amanti, ma nel profondo restò sempre legata al Maestro, cioè a Rivera.

Le sofferenze fisiche, quelle psicologiche, la sua vita di artista ma anche di donna attiva in politica, legata al partito comunista, l'amore, i sogni... Tutto questo viene racchiuso nel libro della Drakulic, che ha il pregio di non cadere nel patetico nei punti più delicati, ma allo stesso tempo per certi versi resta un pò in superficie, senza approfondire più in dettaglio vari passaggi della vita di Frida: infatti, si sofferma maggiormente sugli aspetti delle sofferenze fisiche e della vita sentimentale che su altro. Questo è uno dei motivi che determinano la lunghezza non eccessiva del testo.

Interessanti gli incisi durante la narrazione che descrivono alcuni dei quadri della Kahlo, spiegando in che momento e con quale spirito li ha dipinti.

Un libro che mi ha permesso di conoscere meglio questa artista anticonformista, creativa, sensibile di cui sapevo ben poco, specie per ciò che riguarda la sfera privata.






I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI



lunedì 14 settembre 2015

Si ricomincia (e ho avuto una sopresa!)

Cara Lilli...

...e si, ecco che si ricomincia!

Si ricomincia con la scuola, innanzitutto.

Stamattina i miei bambini sono tornati tra banchi e banchetti, come tantissimi bambini e ragazzi: terzo anno della scuola primaria per la monella, terzo anno della scuola dell'infanzia per il monello.

Tutto è filato liscio per lei, che era davvero felice di rivedere i compagni e le compagne, riabbracciare la sua maestra (sua nel senso di quella di sostegno) e conoscere le nuove maestre della classe, dato che una è andata in pensione e un'altra ha cambiato sede. 
Bacetti e abbracci dispensati qua e là, sorrisi tanto all'entrata quanto all'uscita...Tipico della monella, insomma :-)

Un pò più travagliato l'impatto per il monellino, che si sa è di ben altro carattere e che non poteva far mancare il consueto pianto d'ingresso all'asilo, conclusosi appena la sottoscritta si è dileguata e lui si è rifugiato tra le braccia amorevoli della bidella che già l'anno scorso se lo coccolava ben benino. 
Il discorso sulla nuova maestra di sostegno, che (ahinoi) non ricorda neppure lontanamente la carissima maestra I. dell'anno scorso, lo voglio lasciare in sospeso per riprenderlo poi tra qualche giorno, tanto da poter sondare un pò il terreno e cercare di capire se qualcosa di buono ne potrà venire fuori.
Tu intanto tieni le dita incrociate, Lilli. Ne abbiamo bisogno, mi sa.

E si ricomincia anche a postare qui sul blog, dopo una pausa lunga ben più del mio solito, di cui mi scuso con te e con chi mi segue sempre con affetto. Nulla di tragico nè di trascendentale mi ha impedito di scrivere, ma un'insieme di circostanze dipendenti ed indipendenti dalla mia volontà me lo hanno reso un pò complicato, tanto da farmi rimandare di volta in volta...da un giorno all'atro... Fino ad oggi.

Mi è mancato postare, leggere commenti, rispondere, commentare a mia volta nei blog amici (l'ho fatto pochissimo e a singhiozzo)... Da oggi vorrei essere nuovamente più costante, specie con la rubrica del venerdì del libro che mi è mancata forse più di tutto: ho vari libri letti nei mesi scorsi da dover recensire, spero di non far trascorrere altri venerdì invano!

E per finire questo post di ritorno voglio condividere con te e con chi mi segue una cosa bella, una sorpresa che ho ricevuto ieri da parte di una persona che non è solo un'amica-blogger ma è soprattutto un'amica al di là del pc, anche se di persona non ci siamo (ancora) mai incontrate: Stella, del blog Parole Farfalla ha scritto un pensiero poetico dedicato a me! Ha voluto mettere in versi un pò del nostro rapporto quotidiano, sincero e forte e ne ha fatto un tenerissimo post :-)


Che posso dire a Stella? GRAZIE per l'affetto, la dolcezza, la sincerità che ogni giorno mi regala, per la condivisione di gioie e dolori, di pensieri, di passioni, di emozioni... GRAZIE DI CUORE AMICA MIA!

Che bello ricevere sorprese così! Rallegrano lo spirito e danno energia :-)


martedì 25 agosto 2015

Bagnati e...felici!

Cara Lilli,

capitano strane cose a volte. 

Ad esempio, capita di venire sorpresi da un acquazzone, avere un riparo per un pò, poi credere che sia finito e allora mettersi in cammino in gran fretta verso il parcheggio in cui è l'auto (con dentro l'ombrello, ovviamente) facendo lo slalom tra le pozzanghere per evitare di bagnarsi le scarpe o direttamente i piedi se si hanno i sandali. 
E tutto andrebbe bene se non fosse che....a metà strada (e si tratta in realtà di pochi minuti soltanto di cammino) ecco che l'acquazzone riprende da dove si era interrotto e ci si ritrova praticamente sotto una doccia a cielo aperto. 
Altro che evitare le pozzanghere per non bagnarsi le scarpe o i piedi!!!

Capita che si cerchi un ultimo disperato riparo sotto una tettoia mentre uno del gruppo (uno a caso: l'unico uomo adulto) corra a prendere l'auto che è ad ancora due minuti di cammino veloce da lì...per poi rendersi conto che:

a) la tettoia è meno grande di quello che sembrava da lontano e sotto ci si deve stare in 4, pur se 2 sono bambini e quindi meno ingombranti, diciamo; 

b) è posta molto in alto per cui la pioggia di traverso arriva tutta comunque addosso; 

c) ha due pannelli su tre mancanti...il che è tutto dire, visto il punto a).


Capita di conseguenza che si arrivi a casa delle persone di cui si è ospiti completamente bagnati, tanto da dover ricorrere all'asciugacapelli e a teli di spugna per cercare di tamponare il disastro avvenuto.

Eppure...capita che tutto questo divenga fonte di risate e passi alla storia come un episodio tragicomico da tramandare ai posteri, all'interno di una giornata emozionante e bella.

E' capitato, Lilli. A me e alla mia famiglia, naturalmente. 

E' capitato venerdì scorso quando siamo andati a trovare, indovina?, la cara maestra I. che ha seguito il monellino nello scorso anno scolastico (vedi qui e qui)

Ci aspettava dall'inizio dell'estate, siamo arrivati all'ultimo giorno utile delle ferie di mio marito per andare da lei (vive ad un'ora e un quarto circa d'auto da dove viviamo noi) ma alla fine ci siamo andati!

E' stato un incontro bellissimo: il monello, dopo un primo momento di timidezza e ritrosia, si è fatto riconquistare dal sorriso della sua maestra e anche la monella è rimasta incantata. Siamo stati con lei tutto il pomeriggio (con intermezzo fuori casa con doccia compresa nel prezzo...vedi sopra!!) e poi la sera a cena con la famiglia di lei (i genitori, il fidanzato e anche una cugina), con pizze d'asporto e patatine per la gioia dei miei monelli.

Siamo stati benissimo, respirando quell'aria genuina delle famiglie unite, affettuose, un pò vecchio stampo diciamo, in senso positivo.

Tutto questo ha aumentato a dismisura il rimpianto per la consapevolezza che la maestra I. purtroppo in questo anno scolastico che sta per iniziare non sarà col monello. Non per sua volontà, sia chiaro. E' la dura legge del precariato. Lei avrebbe voluto con tutto il cuore tornare e noi avremmo voluto con tutto il cuore che lei tornasse. Ma invece ci sarà un'altra insegnante di sostegno di cui ora non voglio parlare, Lilli, nonostante io la conosca già (essendo lei stata due anni fa nell'asilo del monello per seguire una bambina con la sindrome di down) e non mi piaccia affatto...sono arrabbiata e preoccupata per come potrà andare l'anno nuovo...però ora non voglio rovinarmi il ricordo ancora fresco e così bello dell'incontro di venerdì scorso.

Spero di conservare, di coltivare nel tempo quest'amicizia con la maestra I. e so che lei anche lo desidera fortemente.

Solo quando si incontrano persone vere, positive, sensibili, intelligenti, simpatiche, preparate e piene di entusiasmo come lei capita che ci si possa ritrovare tutti bagnati...ma felici :-)


martedì 11 agosto 2015

Il richiamo del mare

Cara Lilli,

rieccomi! Siamo rientrati dalla nostra vacanza e sono qui a raccontarti qualcosa di questi giorni appena trascorsi.

Giorni di buon tempo, eccezion fatta per il pomeriggio di venerdì che ha minacciato tempesta (pur non facendola poi) e non siamo scesi in spiaggia.

Ma soprattutto giorni all'insegna mai come quest'anno dell'acqua, del mare proprio. 

E certo, mi dirai tu. Eravamo al mare, che dovevamo fare se non i bagni?

Ma io lo sottolineo perchè davvero quest'anno i miei monelli hanno sentito forte il richiamo del mare. Un richiamo che li portava a voler stare sempre a mollo o comunque a riva, a bagnarsi, a schizzarsi, ad aspettare l'arrivo delle piccole onde con la loro schiuma frizzante...

La monella ha indossato i suoi braccioli e quest'anno si è spinta anche dove non toccava, un pò tesa all'inizio ma poi felice, soddisfatta dell'accenno di "nuotata" che faceva, esclamando sempre "Come sono brava!" :-) 

Lei è molto timorosa, impacciata nei movimenti. Le lezioni di acquaticità che ha fatto nei mesi scorsi, sono servite a questo: a farle acquisire sicurezza, a a farla prendere la giusta confidenza con l'acqua. Non ha imparato ancora a nuotare, ma dove non tocca in piscina ad esempio ancora non c'era mai stata, mentre ora al mare più volte non toccava e continuava a stare tranquilla e ad accennare dei movimenti di braccia e gambe. Lo so che ha quasi otto anni oramai, ma per lei è già una bella conquista questa! 

Specie in vista di ciò che avverrà a breve: quest'anno scolastico che andrà ad incominciare avrà la novità che le ore di ginnastica classiche sarnno sostituite dall'andata una volta a settimana in piscina con la sua classe e davvero potrà fare il passo di imparare a nuotare io spero! Le basi le abbiamo poste ;)

E il monello...una rivelazione! Lui che io e mio marito a stento riusciamo a lavare, mantenendolo in due...lui che non vuole sedersi in un dito d'acqua nella vasca da bagno... Lui, sempre lui, al mare non faceva in tempo ad arrivare in spiaggia che già abbandonava a metà strada tra la pineta e l'ombrellone le ciabatte e il salvagente che portava in mano e si precipitava verso l'acqua, meglio ancora se mossa e spumeggiante!

E' pur vero che lui ha un lontano passato da pesciolino (ricordi nel 2011... la sua prima estate?) ma poi non era mai più stato amore così forte come quest'anno!

Roba da restare a bocca aperta: addirittura lui preferiva entrare in acqua senza salvagente nè braccioli, sentirsi libero di sguazzare a riva così...al naturale. Certo il fattore-incoscienza ha giocato un bel ruolo, infatti qualche volta ha bevuto un pò ad esempio, perchè non sapeva frenarsi in tempo o indietreggiare quando l'acqua diventava più altina...ma ti giuro che era bello sul serio vederlo divertirsi così!

E non c'è stato neppure l'abituale sciopero della fame, se vuoi saperlo: certo abbiamo dovuto selezionare alcuni (pochi) cibi sia per la monella che per il monello (pasta al pomodoro, lenticchie o ceci, patate per lei; costoletta di maiale , petto di pollo ai ferri o a cotoletta per lui) con gli immancabili yogurt di contorno...ma alla fine non sono deperiti quest'anno in vacanza i monelli!!

Insomma: tolti i capricci e le crisi di insofferenza inevitabili specie del monello, la dipendenza dal cellualre coi video dei cartoni animati da vedere sempre per lui in particolare (se no col cavolo che restava nella sala ristorante il tempo minimo per consentirci di mangiare!) e qualche intoppo qua e là di non grande rilevanza...posso dire che è stata la migliore vacanza da quando sono mamma, si!

:-)


venerdì 31 luglio 2015

Blog in vacanza!

Cara Lilli,

salvo imprevisti domani io e la mia famigliola partiamo per la nostra abituale vacanzina di inizio agosto!

"Per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare..."  :)

Ne vedremo delle belle durante questa settimana? E chi lo sa....ti racconterò al rientro ;)

Intanto la monella è in attesa che domattina si svegli come ogni anno di questi tempi il mitico, famosissimo Mister Secchiello (chi mi segue da tempo lo sa...) e non sta più nella pelle!

Un bacione, dunque, e a presto!

Immagine presa dal web