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venerdì 20 gennaio 2017

Venerdì del libro (240°): L'IMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY

Cara Lilli,

torno dopo qualche settimana di pausa a postare una recensione per il "venerdì del libro" di HomeMadeMamma.

Essendo la prima che scrivo nel 2017 non potevo che cominciare con il libro che mi ha traghettato dall'anno vecchio al nuovo: L'IMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY di Rachel Joyce, che ho iniziato a leggere negli ultimissimi giorni dicembre e ho terminato nei primissimi giorni di gennaio.

Conosciuto attraverso il post scritto da Manu del blog I quasi montanari, questo romanzo dopo un inizio un pò in sordina mi ha rapito, pagina dopo pagina. Più leggevo e più mi sembrava di essere al fianco dell'anziano Harold Fry nel suo viaggio a piedi attraverso l'Inghilterra, calzando scarpe da vela assolutamente inadatte allo scopo, senza cellulare, solo con il minimo indispensabile, spesso dormendo sotto le stelle o in rifugi di fortuna.

Ma perchè Harold ha intrapreso questo impensabile (nonchè imprevedibile) viaggio? Non è che normalmente uno esce di casa un momento, giusto per andare a imbucare una lettera e poi di lì prosegue e cammina, cammina, cammina....per giorni, settimane, per decine, centinaia di chilometri...fino all'altro capo della Nazione.

Harold ha ricevuto una lettera da una vecchia collega di lavoro, Queenie, con cui aveva vent'anni prima stretto un'amicizia particolare, ma non nel senso di sentimentale, bensì un legame fuori dai soliti schemi, un incontro tra due persone alquanto solitarie e deluse dalla propria esistenza, che si sono fatte in qualche modo compagnia e si sono anche aiutate a vicenda.

Queenie ora vive lontano ed è molto malata, sta per morire, e desidera con quella lettera salutare Harold. Ma quella che può sembrare una semplice missiva ha un effetto incredibile su di lui. Lo spiazza, letteralmente. E nel risponderle a sua volta con una breve lettera, Harold sente riaffiorare sensazioni, ricordi, pensieri, emozioni del passato legate al suo lavoro, al suo capo, al suo rapporto mutato e poi fossilizzato nel tempo con la moglie Maureen e soprattutto a David, suo figlio.

Il dialogo casuale con una cameriera di un bar, mentre va ad imbucare la lettera per l'amica malata, gli fa balenare un'idea. O meglio, l'idea: andrà a piedi da Queenie e finchè lui camminerà lei resterà in vita. 

Queste le premesse, Lilli. Tutto il resto non posso e non voglio descrivertelo se no toglierei ogni gusto a chi volesse leggere la storia di Harold e del suo viaggio. Un viaggio che egli compie come è intuibile anche dentro se stesso, mettendo a nudo la sua anima e guardando in faccia il passato, una volta per tutte.  

I temi della morte, della sofferenza, dei rimorsi e dei rimpianti, che normalmente sono assai duri, in questo libro hanno un peso consistente ma che non annienta la speranza e soprattutto vengono trattati in modo semplice ma non banale...in modo normale, ecco.

Pur avendo forse i tratti di una favola per certi versi, è una storia che si legge e si vive con molta naturalezza. Non so esprimermi diversamente.

Per questo prima ti dicevo che è mi sono ritrovata a camminare con il vecchio Harold, pagina dopo pagina.

Non è il miglior libro che io abbia letto, ma è tra quelli che mi sono piaciuti di più degli ultimi anni. E ha il pregio di essere tra i pochi ad avermi commosso, realmente e non metaforicamente parlando. Avere le lacrime agli occhi a conclusione del viaggio di Harold è stato bello, emozionante... rincuorante.




I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI


10 commenti:

  1. Ricordo la recensione di Manu e ora anche tu ne parli in modo molto positivo, quindi l'ho inserito in lista.. mi hai fatto venire voglia di leggerlo!

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    1. E' un bel libro a mio parere, originale quanto basta ed emozionante in modo genuino direi, senza passaggi eclatanti ed esagerazioni.
      Spero che se lo leggerai ti piacerà :)

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  2. Cara Maris, passo in fretta, sono troppo occupato per quello che ci aspetta!!!
    Ciao e buon fine settimana cara amica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso un abbraccio....e ora passo da te a farti gli auguri per questo anniversario importantissimo!

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  3. Sembra una storia di quelle che danno la scossa.
    grazie della recensione.

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    1. Ciao cara :)
      Sai cosa? In realtà è scritto in modo molto scorrevole e semplice,senza passaggi eclatanti come ho scritto nella risposta al commento di Mamma Avvocato...e nonostante questo si, ti lascia un'impronta, ti prende quasi senza che tu te ne accorga...ecco, più che una scossa ti "avvolge" con le sue piccole-grandi emozioni.
      Baci!

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  4. Sono felice che questo libro ti abbia suscitato dei sentimenti forti. Sai che esiste il seguito, beh non proprio il seguito, ma la storia dal punto di vista di Queenie, "La canzone d'amore di Queenie Hennessy". Lo leggerò presto, poi ti dirò.

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    1. Si, l'ho letto giusto un paio di giorni fa cercando su internet che c'è questo altro libro su Queenie!! Volevo infatti segnalartelo...ma mi hai anticipato ;)
      Anche io vorrei leggerlo. Ne riparleremo, quindi!

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  5. Ciao Maris, un piacere conoscerti! Il VdL è davvero una risorsa in questo senso! Mi prende molto l'introduzione a questo libro, me lo segno fra i prossimi da leggere!

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    1. Benvenuta, cara Daria :)
      E' un libro che coinvolge, si. Se lo leggerai spero ti piacerà come è piaciuto a me!

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