Cara Lilli,
io oggi scrivo a te, come sempre, ma questo post con la mente e il cuore lo vorrei indirizzare ad una persona che ha segnato (in positivo) la mia infanzia: la maestra Olimpia.
Sto pensando tanto a lei da ieri, da quando ho accompagnato nel pomeriggio i monelli alla festa in maschera organizzata dal comitato scolastico: la scuola è stata chiusa lunedì e martedì, ma appunto nel pomeriggio di ieri c'è stata questa festa.
E io ho subito ripensato a quando alla scuola elementare ci andavo io, nella prima metà degli anni '80, e il martedì grasso non era chiusa. Però la mia maestra, la cara maestra Olimpia, quella mattina non faceva lezione ma ci lasciava liberi di giocare e mascherarci, portare coriandoli e stelle filanti, chiacchiere e dolci vari preparati dalle nostre mamme e le bibite.
Era un bel momento. Semplice ma allegro.
La maestra Olimpia era anzianotta, portò noi fino in quinta e poi andò in pensione. Era severa, ma giusta. Pretendeva molto da noi ma anche tanto premiava chi si impegnava.
Aveva un fisico rotondetto e non era molto alta, ma non per questo trascurava le ore di educazione fisica durante la settimana, anche se non avevamo una palestra a disposizione poichè dopo il terremoto del 23 novembre 1980 facevamo lezione in dei locali adibiti a scuola che si trovavano a piano terra di un palazzo. Se era bel tempo, poi, invece che in quelle aule di fortuna ci portava a fare esercizi all'aperto nel cortile sul retro.
Ci teneva tantissimo che noi bambini leggessimo e probabilmente (anzi, sicuramente) anche a lei, oltre che ai miei genitori, devo l'amore per la lettura fin da quegli anni piccoli. Amore che, come ben sai, è poi cresciuto con me.
E poi diceva che dovevamo anche tenerci informati, specie quando eravamo ormai più grandicelli, in quinta. Perciò in quell'ultimo anno del primo ciclo scolastico aveva stabilito un appuntamento settimanale con la lettura dei quotidiani. Era l'ora di "cronaca". Poi come assegno a casa dovevamo scegliere uno degli argomenti trattati negli articoli che avevamo letto in classe e scrivere una sorta di articoletto nostro.
L'ultimo giorno della quinta elementare le organizzammo noi bambini, con l'aiuto delle mamme e dei papà che si erano messi a disposizione, una festa di addio, giacchè come ti ho detto poi sarebbe andata in pensione. Mettemmo in scena uno scketch in cui spiegavamo come tutti noi, suoi alunni, eravamo preparatissimi per l'esame di licenza elementare proprio perchè era stata lei a condurci al meglio durante quegli anni passati insieme, ad insegnarci tanto e bene.
Non era un tipo emotivo o facile alle smancerie, ma si commosse molto quella mattina!
Quanti ricordi... quante cose si potrebbero dire di lei.
Io so solo che non l'ho mai dimenticata e mai la dimenticherò.
Cara Maris, veramente una lettera molto interessante ricorda quei tempi...
RispondiEliminaCiao e buon San Valentino con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie mille Tomaso, sia per gli auguri di San valentino che per aver apprezzato i miei pensieri su quella maestra che mi è rimasta impressa nel cuore!
EliminaBuona serata :-)
Ma che meraviglioso ricordo, la tua maestra Olimpia sarebbe fiera di te. Un abbraccio.
RispondiEliminasinforosa
Ti ringrazio molto, Sinforosa, e credo che alla maestra Olimpia piacerebbe anche sapere che scrivo su un blog, che è un diario on line... anche se lei è morta purtroppo da anni, alla fine del secolo scorso(fa effetto scritto così!), e non ha fatto in tempo a vivere nell'era di internet per tutti. Ma con il suo spirito rigorso e un pò di vecchio stampo ma allo stesso tempo anche intraprendente penso avrebbe saputo apprezzare il lato positivo della "rete".
EliminaUn bacione!
Ma che bello questo ricordo Maris!
RispondiEliminaE poi lo hai saputo raccontare così bene che hai trasmesso tutta la tua nostalgia per quel periodo e per la tua maestra.
Se penso a quanto sono cambiati i tempi... e a come i maestri di oggi non siano più amati e rispettati così come allora.
Se penso agli episodi di cronaca degli ultimi giorni, me sento stringere il cuore per la tristezza e per l'impotenza.
Ti abbraccio!
Cara Mariella, leggendomi imparerai a conoscermi sempre meglio e vedrai che io sono fondamentalmente un'anima nostalgica. Il bagaglio delle mie emozioni e dei miei ricordi è quanto di più prezioso io abbia e la condivisione di tutto ciò è uno dei motivi principali che mi ha spinto ad aprire il blog, anni fa.
EliminaLa maestra Olimpia è stata una donna in gamba e ha dato tanto ai suoi alunni, è stata rispettata e amata. Anche io in questi gioni sentendo i fatti di cronaca a cui fai riferimento tu mi sono sentita male, davvero sono tempi in cui questi valori di rispetto e amore spesso non sono più presi in consideazione ed è sommamente sconfortante che questo accada già tra i ragazzini.
Un abbraccio a te, buona serata!
Anche io ho un bellissimo ricordo di tutte e tre le mie maestre.
RispondiEliminaUna per cinque anni, altre due si aggiunsero dalla seconda elementare.
Bellissimi i tuoi ricordi, così simili ai miei, per il Carnevale e per la festa di addio...^^
Moz-
Sono contenta che anche tu abbia vissuto gli anni delle elementari in modo tale da ricordarli con piacere!
EliminaNon è una cosa scontata, quindi teniamoci stretti questi nostri ricordi, Miki :)
Vero, vero. Pensa, a breve avrò modo di parlarne anche io, con una reliquia dell'epoca :)
EliminaMoz-
Uh, bene! Allora resto in attesa di vedere questa reliquia :)
EliminaChe belli i ricordi delle elementari, ancor più bello il ricordo così positivo di un insegnante. <3
RispondiEliminaBuona giornata cara Maris.
Cì
Cì :))) perdonami, ho letto che eri tornata, cioè ho letto nelle scorse settimane sul tuo blog i due post "di rientro" ma ho rimandato di commentare aspettando un momento di maggiore calma...e i giorni sono passati così.
EliminaSono contenta di ritrovarti in rete, grazie di aver aprrezzato questi miei ricordi e un bcacio grande!
Bellissimo questo ricordo, grazie per averlo condiviso con noi!
RispondiEliminaGrazie a te, Francesca, per averlo gradito :)
EliminaSono felice di condividere emozioni, ricordi e pensieri.
Buona serata, ciao!
Le maestre diventano un po' come delle mamme effettivamente, siamo così piccoli quando le conosciamo, e ci segnano profondamente. Possono farlo nel bene, ma anche nel male, quindi è bello quando se ne ha un ricordo positivo. Grazie per averlo condiviso con noi :)
RispondiEliminaCom'è vero, Pier! Infatti, come scrivevo in risposta a Miki prima, non è scontato che tutte le maestre (o i maestri) siano così, dediti alla loro professione così delicata e importante con impegno, serietà e con slancio affettuoso verso gli alunni.
EliminaQuindi sono lieta di poter condividere con voi qui sul blog questi ricordi positivi :)
Bacioni!
Sì, cara Valewria, sono stata fortunata, insieme con i miei compagnetti di allora, ad incontrare sulla mia strada questa maestra così attenta, preparata, desiderosa di insegnare e di educare anche, con impegno e affetto allo stesso tempo.
RispondiEliminaUn abbraccione, ciao!
Hai ragione Maris, la maestra elementare non si scorda mai.
RispondiEliminaLa mia era minuta, delicata nei modi ma severa al punto giusto. Ricordo una sua brutta nota sul mio quaderno perché parlavo troppo con il mio compagno di banco Camillo Benso di Cavour...
Ciao amorini tutti.
Ahahah!!! Dai, allora sei stato fortunato ad avere un compagnetto di banco così importante, puoi vantartene con tutti e dire "Io l'ho conosciuto quando ancora era solo un bambino!" ;-)
EliminaCiao ciao Robi caro!
Delle mie maestre delle elementari,2 Marie dolcissimamente autorevoli, ho ricordi belli, fatti di impegno e spensieratezza...e ricordo che avevano una cosa in comune: entrambe, quando c'erano i ricevimenti, dicevano ai miei "dall'albero si riconoscono i frutti".
RispondiEliminaBuona serata!
Quanta saggezza e verità in questa frase, Calo! Una bellissima soddisfazione per l'albero e per i frutti stessi :) immagino che gioia per i tuoi genitori e per te, quindi.
EliminaUn bacione!
Allora anche tu hai avuto una maestra delle elementari speciale, come le mie (un maestro e una maestra)! Speriamo che anche i nostri figli siano così fortunati!
RispondiEliminaEcco, si! Posso dire che finora i miei figli sono stati altrettanto fortunati.
EliminaLo auguro anche ai tuoi, di cuore!
Devo essere onesta, ho ritrovato nella descrizione della tua maestra, anche la mia. Credo che quando siamo state piccine noi, le maestre fossero tutte severe e poco inclini a dimostrazioni di affetto. La ricordo in modo piacevole anche io perchè, seppur al momento probabilmente non nutrivo simpatia per i suoi metodi poco dolci, a tutt'oggi però posso dire che sia stato grazie a lei se ho una base di cultura grammaticale soprattutto, corretta. Purtroppo ora maestre ed insegnanti vengono trattate al pari di amici e come tali non rispettati, io avevo paura della mia maestra e la temevo, ecco questo manca al giorno d'oggi, ovvero un sano timore che come conseguenza preveda rispetto e senso civico. Bambini e ragazzi odierni non hanno paura di niente e nessuno e si comportano da strafottenti, del resto sono i genitori in primis ad avere un simile comportamento, cosa si può pretendere dalle giovani menti?
RispondiEliminaE' vero, Luna. Oggi lo vedo con i miei occhi da vicino, avendo i monelli entrambi alle scuole elementari: la maggioranza dei bambini e ragazzini sono furbi e smaliziati e hanno atteggiamenti che noi non ci saremmo permessi di avere nei confronti degli insegnanti.
EliminaCi sono le eccezoni, certo, come sempre... ma per lo più le cose vanno come hai descritto tu, ahinoi.
Bellissimo post!
RispondiEliminaIo alle elementari avevo due maestre, tutte e due molto simpatiche e brave per fortuna :-)
Un bacio.
Ti ringrazio molto, mi piace ricordare e condividere :-)
EliminaFortunata anche tu, allora, con le tue maestre! Visto che sei molto più giovane di me ne sono particolarmente contenta perchè vuol dire che anche più di recente ci sono stati esempi di buone insegnanti e di alunni che le hanno apprezzate.
Ti abbraccio, alla prossima!
Come detto anche da altri, anch'io ho un po' ritrovato la mia esperienza alle elementari nel tuo posst. Certo, ogni maestra/o ha il proprio tratto personale nel carattere e nei metodi, ma l'atmosfera era quella anche per me. Non so come funzionino oggi le elementari (mi dovrò informare con mio nipote...) ma mi viene difficile credere che respirino quell'aria di semplicità che caratterizzava le nostre giornate - per colpa del progresso, non certo per i maestri.
RispondiEliminaPosso dirti, vivendo da genitore il percorso alle elementari dei miei monelli, che quell'atmosfera di cui tu parli e che hai ritrovato leggendo il mio post oggi non è facile trovarla. Magari le maestre e i maestri bravi ci sono anche, non voglio dire di no, ma il rapporto con gli alunni è cambiato nella maggioranza dei casi. I bambini oggi non sono certo quelli che eravamo noi Antò.... non è una frase fatta, è vero proprio. Sono molto poco "bambini" e questo compromette anhe il sano rapporto con gli insegnanti, appunto.
EliminaSemplicità è una parola importante, che oggi ha perso gran parte del suo valore :(
Come mi sento nostalgica, mamma mia... ma è così!
vabbè, almeno abbiamo una ragione valida per non invidiare i bambini di oggi :)
EliminaDa questo punto di vista, direi proprio di sì :)
EliminaLa descrizione della tua maestra ricorda tanto la mia. Andò in pensione finiti i 5 anni delle mie elementari. Ci teneva molto alla lettura, così tanto da indire piccole gare di lettura tra noi alunne. La più brava riceveva in regalo un giornalino dell'epoca. La sua severità era proverbiale, ma tutte noi abbiamo imparato il rispetto che si deve a un insegnante. Grazie per avermi fatto ripensare a quel periodo della mia vita. Buona serata cara e un abbraccio ^_^
RispondiEliminaChe bello, Saray! Anche la tua maestra allora vi invogliava alla lettura :) si vede che lo "stampo" delle nostre insegnati era lo stesso.
EliminaGrazie a te per aver condiviso anche il tuo personale ricordo qui da me! Un bacione.
Che bei ricordi.
RispondiEliminaQui da me la scuola non è chiusa il giorno di Carnevale, ma i bambini non possono mangiare niente né tirare coriandoli: solo stelle filanti altrimenti sporcano.
A me fa piuttosto tristezza questa cosa, che ci siano un'infinità di regole e leggi che vietano, praticamente, di giocare un po' a scuola.
Non sono affatto d'accordo.
Ecco, io concordo con te Ely.
EliminaI bambini oggi a scuola non possono fare molte delle cose che si potevano fare fino a un pò di anni fa... ed è triste :(
Un bacione!
L'ora di cronaca! La facevamo anche noi alle medie, ricordo che era di lunedì e si svolgeva più o meno come quella che racconti tu, solo l'articolo dovevamo sceglierlo noi. Pensavo fosse una iniziativa originale della mia insegnante e invece scopro con piacere che non è così.
RispondiEliminaLa verità è che la maestra unica era una specie di autorevole nume tutelare per noi alunni, e oggi questa idea dell'insegnante si è persa, anche in virtù del fatto che i bambini delle elementari hanno troppe maestre a cui affidarsi.
Anche tu "L'ora di cronaca"!! Bello :)
EliminaSecondo me alla scuola primaria non era sbagliato avere la figura unica di riferimento. Comunque... incrociamo le dita per i nostri bambini, che trovino sempre degni insegnanti sulla loro strada di studenti.