Cara Lilli,
oggi partecipo all'iniziativa settimanale di HomeMadeMamma parlandoti del romanzo che già lo scorso venerdì avevo in mente di recensire (poi accantonai l'idea per mancanza di tempo).
A gennaio ho letto L'ELEGANZA DEL RICCIO di Muriel Barbery ed è stata una una lettura che potrei definire sorprendente.
Mi spiego meglio: questo romanzo francese ha attirato la mia attenzione da quando è stato edito in Italia; tra l'altro mia cognata mi aveva anche detto che a lei era piaciuto e me lo consigliava. Dopo alcuni anni di attesa è arrivato dunque il suo momento: a inizio di quest'anno finalmente l'ho avuto tra le mani e ho iniziato a leggerlo.
La prima impressione è stata di un libro piuttosto strano. Cioè, doveva essere la storia di una portinaia di un elegante condominio parigino, situato al numero 7 di Rue de Grenelle, e di una ragazzina dodicenne che vive con la sua famiglia in uno degli appartamenti del condominio, narrata in prima persona dalle due protagoniste a capitoli più o meno alterni.
Mi pareva invece una serie di pensieri senza grossi legami tra di loro, con digressioni filosofiche sui concetti di arte e bellezza, sulla natura umana e cose del genere.
Un pò pesante come inizio, mi sono detta. Poi ho ripensato alle parole di mia cognata: "Se digerisci le prime 100 pagine o giù di lì, vedrai che il resto ti piacerà!" e così ho proseguito la lettura.
Ebbene, pian piano mi sono ritrovata immersa nell'atmosfera del numero 7 di Rue de Grenelle, con il via vai di condomini quasi sempre snob e abbagliati dalle apparenze; con la presenza vigile ma discreta della portinaia Reneè Michel, che fa di tutto per incarnare il prototipo della donna poco istruita, piuttosto sciatta e grossolana, con nessun' altra possibile prospettiva se non quella di svolgere lavori manuali e di poco conto. E con Paloma Josse, dodicenne superdotata, che condivide pressoché nulla con i suoi familiari, in particolare con la sua sciocca sorella maggiore, e che sta progettando di suicidarsi il giorno del suo compleanno perchè non vuole crescere e diventare come tutti gli adulti che conosce e che considera vuoti, aridi e mediocri.
Ma Reneè non è affatto una donna scialba e ignorante come vuol far credere, anzi. Paloma avrà modo di comprenderlo e di entrare a far parte del suo mondo segreto quando al numero 7 di Rue de Grenelle avviene qualcosa di particolare: in seguito alla morte di un condomino, fa il suo ingresso in scena un uomo d'affari giapponese, raffinato, gentile e arguto. Sarà lui a fare in qualche modo da trait d'union tra Reneè e Paloma e avrà un ruolo fondamentale nelle loro vite. E si faranno bene a vicenda.
Non svelerò oltre, ma dirò che la seconda parte del romanzo mi ha coinvolta molto più della prima e che il finale mi ha letteralmente sorpreso, lasciandomi con le lacrime agli occhi per l'emozione.
Come ti scrissi a proposito de La signora Harris, io sono emotiva, piango facilmente per film, ricorrenze o canzoni, ma è raro che un libro mi porti fino alle lacrime, che siano esse di gioia o di dolore o un mix di entrambe le sensazioni.
"L'eleganza del riccio" mi ha spiazzato. E questa cosa mi ha regalato una forte emozione.
Non so se a tutti ha fatto questo effetto, però per me è stato così.
Mi è piaciuto. Nonostante sia un pò lento, nonostante in effetti il personaggio di Paloma appaia troppo forzato nei pensieri e nei ragionamenti per essere solo una dodicenne. (ndr: quest'ultima osservazione l'ho aggiunta in seguito alla riflessione stimolata dal commento di MammaAvvocato, che ringrazio!)
Tirando le somme forse non posso dire che sia un vero e proprio capolavoro, ma per me è un libro bello e molto particolare.
"Madam Michel" mi risponde, "sa, lei mi restituisce la speranza."
"La speranza?" chiedo, tirando su col naso in modo patetico.
"Si" dice lei, "mi sembra che cambiare destino sia possibile".
E rimaniamo lì a lungo, tenendoci per mano, senza dire niente. Sono diventata amica di una bella anima di dodici anni verso la quale provo un'enorme gratitudine, senza che l'incongruità di questo attaccamento asimmetrico per età, condizione e circostanze riesca a sminuire la mia emozione. [...]
Richiusa la porta, mi siedo sulla poltrona della tivvù, la mano sul petto, e mi sorprendo a dire ad alta voce: forse vivere è questo.
I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI
Ma Reneè non è affatto una donna scialba e ignorante come vuol far credere, anzi. Paloma avrà modo di comprenderlo e di entrare a far parte del suo mondo segreto quando al numero 7 di Rue de Grenelle avviene qualcosa di particolare: in seguito alla morte di un condomino, fa il suo ingresso in scena un uomo d'affari giapponese, raffinato, gentile e arguto. Sarà lui a fare in qualche modo da trait d'union tra Reneè e Paloma e avrà un ruolo fondamentale nelle loro vite. E si faranno bene a vicenda.
Non svelerò oltre, ma dirò che la seconda parte del romanzo mi ha coinvolta molto più della prima e che il finale mi ha letteralmente sorpreso, lasciandomi con le lacrime agli occhi per l'emozione.
Come ti scrissi a proposito de La signora Harris, io sono emotiva, piango facilmente per film, ricorrenze o canzoni, ma è raro che un libro mi porti fino alle lacrime, che siano esse di gioia o di dolore o un mix di entrambe le sensazioni.
"L'eleganza del riccio" mi ha spiazzato. E questa cosa mi ha regalato una forte emozione.
Non so se a tutti ha fatto questo effetto, però per me è stato così.
Mi è piaciuto. Nonostante sia un pò lento, nonostante in effetti il personaggio di Paloma appaia troppo forzato nei pensieri e nei ragionamenti per essere solo una dodicenne. (ndr: quest'ultima osservazione l'ho aggiunta in seguito alla riflessione stimolata dal commento di MammaAvvocato, che ringrazio!)
Tirando le somme forse non posso dire che sia un vero e proprio capolavoro, ma per me è un libro bello e molto particolare.
"Madam Michel" mi risponde, "sa, lei mi restituisce la speranza."
"La speranza?" chiedo, tirando su col naso in modo patetico.
"Si" dice lei, "mi sembra che cambiare destino sia possibile".
E rimaniamo lì a lungo, tenendoci per mano, senza dire niente. Sono diventata amica di una bella anima di dodici anni verso la quale provo un'enorme gratitudine, senza che l'incongruità di questo attaccamento asimmetrico per età, condizione e circostanze riesca a sminuire la mia emozione. [...]
Richiusa la porta, mi siedo sulla poltrona della tivvù, la mano sul petto, e mi sorprendo a dire ad alta voce: forse vivere è questo.
I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI
Cara Maris, veramente un bel racconto questo libro, certo che anche qui le emozioni non mancano!!!
RispondiEliminaCiao e buona notte cara amica.
Tomaso
Infatti, le emozioni sono tante in questo libro.
EliminaBuona settimana che sta iniziando, caro Tomaso!
Che meravigliosa recensione Maris, mi hai invogliato a leggerlo...
RispondiEliminaGrazie, ti auguro un sereno fine settimana, t'abbraccio (¬‿¬)
E' un libro che può colpire o meno, secondo me dipende tra le altre cose anche dagli stati d'animo con cui si affronta la lettura. Se avrai modo di leggerlo spero ti piaccia.
EliminaBuona settimana nuova, Betty. Un bacione!
Sarò sincera. Non posso dire che non mi sia piaciuto tout court, ma nello stesso tempo penso che il successo assolutamente spasmodico che ha avuto in Italia, per me molto più che eccessivo, sia dato dalla assoluta scarsità di buona narrativa main stream pubblicata in lingua italiana. Perché a me continua a sembrare un romanzino carino, con parecchie facilonerie (tipo i finti intellettualismi delle prime 100 pagine, che non sono cultura, sono sfoggio superficiale) e qualche ideina.
RispondiEliminaChe lo sfoggio di cultura (o pseudo tale) dei primi capitoli sia superficiale e alquanto inutile è parso anche a me, ti assicuro.
EliminaE' che poi c'è qualcosa che mi ha preso, come dicevo nella risposta al comemnto precedente al tuo, forse anche perchè conta lo stato d'animo che si ha quando si affronta la lettura di un determinato libro. Adesso (l'ho letto da poco) a me questo romanzo, con la sua storia anche un pò strana, insolita, ha trasmesso delle emozioni particolari.
Un abbraccio, ciao 'povna.
Mi hai fatto venire la curiosità di rileggere questo romanzo, che ho letto qualche anno fa e di cui non ricordo assolutamente nulla, evidentemente non mi aveva colpita più di tanto.
RispondiEliminaBuon weekend!
Chissà, magari oggi lo troverai diverso da allora. A me è successo di avere opinioni un pò differenti sullo stesso libro letto ad anni di distanza.
EliminaCiao, alla rpossima!
Ce l'ho a casa, l'ho sempre guardato con sospetto.
RispondiEliminaSo che han fatto anche il film... chissà!
Moz-
Potresti provare a legegrelo, pur se con sospetto ;-) è l'unico modo per capire se il sospetto è fondato o meno.
EliminaCiao Miki, buona nuova settimana!
Io la penso un po' come la povna...mi è sembrato un pretenziosi sfoggio di cultura e per di più lo ricordo abbastanza lento (tipico francese) e con questa protagonista ragazzina che esprimeva pensieri improbabili, se non impossibili, per una dodicenne.
RispondiEliminaNon mi è dispiaciuto, l'ho trovato comunque leggibile e originale ma non certo un libro imperdibile.
Grazie per avermi fatto ripensare ad una cosa che in effetti avevo notato anche io e cioè che i ragionamenti di Paloma a volte sono propio troppo forazi per essere lei una semplice dodicenne. Se adesso guardi il post vedrai che ho aggiunto una piccolo passaggio, citandoti :-)
EliminaHai ragione quando dici che non è un libro imperdibile cioè non è un capolavoro, me ne rendo conto anche io, però ti confermo che a me ha fatto vivere delle emozioni particolari pur con tutte le venature di tristezza che ci sono e mi ha regalato momenti che ricorderò nel tempo. E' una reazione personale naturalmente, e forse se lo avessi letto anni fa o tra qualche anno non mi avrebbe fatto lo stesso effetto....chi lo sa.
Un bacio, buona settimana!
Cara amica dopo questa tua recensione e sentendoti molto "presa" non mi resta che leggerlo, sperando di riuscire a sopportare le prime 100 pag ;)
RispondiEliminaUn bacio e buon we
Miky
Potrebbe piacerti, Miky. Comunque, tentare non nuoce secondo me :-)
EliminaUn bacio!
Non mi ha mai attirato, fin dai primi giorni della sua uscita... Non so perchè ma non mi è mai venuta voglia di leggerlo...
RispondiEliminaConosco questa sensazione: a me ad esempio succede con "La solitudine dei numeri primi", di cui hanno tanto parlato un pò tutti ma che invece a me non ha mai attirato e non so spiegarne il motivo.
EliminaMa mai dire mai, io credo. Magari anche tra anni potremmo cambiare idea entrambe, no? ;-)
Carissima, bella la tua recensione. La condivido in pieno, a me è piaciuto moltissimo questo libro. Io ho sempre pensato che si giudica troppo facilmente una persona dalle apparenze e mi hanno divertita i pensieri di Renèe e i suoi giudizi sull'ignoranza di alcuni condomini. Tra l'altro il suo personaggio ama la filosofia :-). Un bel libro, davvero. Un bacione, amica mia, e felice fine settimana
RispondiEliminaUn libro proprio nelle tue corde, Ros :-)
EliminaUn abbraccio filosofeggiante e affettuoso, ciao!!!
Manca tra le mie letture: di solito - lo so sono parecchio snob - evito i "casi letterari" per paura che siano fuochi di paglia commerciali. Mi piace molto E/O però, e quindi prima o poi lo prenderò in mano. Anzi a questo punto direi prima :)
RispondiEliminaBuon we :)
Come te spesso anche io rifuggo dai "casi letterari" però questo per me è stata una bella sorpresa. Chissà che non possa esserlo anche per te :-)
EliminaUn carissimo saluto, buona settimana!
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Ciao, Mirta! Buona settimana :-)
EliminaSe ti sei emozionata tu, Maris...mi emozionerei pure io a leggerlo.
RispondiEliminaMagari sì, Gianna. Tienilo a mente allora questo titolo, dai :-)
EliminaBuona settimana!
Cara Maris, anch'io ho letto questo libro nei mesi scorsi e, esattamente come per Norwegian Wood, mi trovo in perfetto accordo col tuo giudizio.
RispondiEliminaLeggere la prima parte è stato faticoso, mi sembrava uno sfoggio di di cultura piuttosto che un libro con un "sugo", ma mi sono intestardita a volerlo finire e la seconda parte è stata molto bella. Pure io alla fine ci ho sparso una lacrimuccia e devo dire che il finale mi ha fatto anche un po' arrabbiare: non era così che doveva finire! Però, molto dolce, molto delicato, insomma si è ripreso alla grande. Paloma l'ho trovata anch'io un po' forzata come dodicenne e, te lo dico, anche poco simpatica. Ma nel complesso lo consiglio e, come ti ha detto tua cognata, tenete botta le prime 100 pagine ed è fatta!
Le ragazzine un pò saccenti non sono mai simpatiche, mi sa ;-)
EliminaA parte ciò, mi fa piacere che ci troviamo d'accordo anche su questo libro.
Un bacio, ciao Manu!
Non sai quante volte ho preso in mano questo libro senza mai comprarlo. Che sia arrivato il momento giusto anche per me?
RispondiEliminaPotresti farci un pensierino, anche se non so dirti se ti piacerebbe...è un romanzo particolare, ripeto. Fa effetto in modo diverso su persone diverse.
EliminaAmo molto questo libro. Se lo apro è pieno di colore, con l'evidenziatore ho preso nota delle citazioni più belle. Un libro scritto con stile e intelligenza. Anche il film non mi ha deluso come solitamente capita quando si ha già letto il libro a cui il fim è ispirato. Un abbraccio grande ^_^
RispondiEliminaMi fa piacere che tu sia concorde con me riguardo a questo romanzo :-)
EliminaIo il film non l'ho visto, adesso confesso che la curiosità mi è venuta, per vedere se ha tenuto fede al libro o meno.
cara maris questo romanzo è da tempo in cima alla lista dei desideri...devo proprio decidermi di fare sto benedetto salto in libreria e comprarlo! la tua recensione mi ha coinvolto tantissimo, anche la citazione che inserisci nel fondo del post. certe parole toccano il cuore e spesso sono balsamo inconsapevole. grazie
RispondiEliminaLeggilo, credo possa piacerti sul serio (o almeno lo spero!).
EliminaSono felice che tu abbia trovato qualcosa di bello e positivo nella recensione e nella citazione :-)
Un bacio.