Cara Lilli,
oggi per seguire l'iniziativa di HomeMadeMamma ti parlo di un romanzo di Sara Gruen, ACQUA AGLI ELEFANTI.
L'ho cercato dopo aver letto la recensione di Manu de I quasi montanari. Avevo forse un'aspettativa troppo alta e quindi sono rimasta un pò delusa, ma alla fine questo libro non mi è dispiaciuto.
La trama potenzialmente è affascinante: con l'ambientazione negli anni '30, all'interno della carovana del circo, che viaggia su un treno; con la storia d'amore di turno tra un giovane e sfortunato studente di veterinaria e la bella e infelice cavallerizza, moglie del lunatico e violento direttore del circo nonchè domatore, che va ad intrecciarsi con la storia anche di un animale particolare come è l'elefantessa Rosie, la quale diventa un'importante co-protagonista... Tutto fa presagire che ci sarà di che appassionarsi.
Leggendo il libro, però, è venuto un pò meno il mordente. Mi spiego: la narrazione mi è sembrata a tratti troppo lenta e per di più il personaggio di Marlena, la cavallerizza, mi è stato (come amo dire in questi casi) cordialmente antipatico, portandomi a non riuscire ad immedesimarmi nelle sue emozioni e a tifare in modo convinto per la storia che lei vive con Jacob, il giovane aspirante veterinario. Più riuscito senz'altro il personaggio negativo di August, il marito-domatore violento, che suscita davvero l'antipatia che è giusto susciti, se mi permetti il gioco di parole Lilli.
E' comunque Rosie, l'elefantessa, che secondo me lascia il segno nel cuore del lettore. Lei che appare pigra, anzi proprio incapace, interessata solo a bere limonata, e che invece ha un animo sensibile, che prova sentimenti simili a quelli umani fino alle estreme conseguenze.
L'alternanza della narrazione storica con quella del presente (l'io narrante è Jacob) non sempre è ben riuscita, certe volte appare un pò slegata. Ma comunque un momento intenso e commovente per me è stato proprio uno di quelli descritti dal vecchio Jacob nel finale, quando trova la giusta collocazione per terminare i suoi giorni in modo dignitoso e consono al suo passato da membro della grande famiglia del circo.
Una grande famiglia che è fatta di sudore, soddisfazioni, successi, ma anche crudeltà, rivalità e tensioni di ogni genere.
Un libro che è qualitativamente nella media e non di più, a mio avviso, ma che mi sento comunque di consigliare se si vuole leggere qualcosa di diverso perchè non è la solita storia, ecco.
<<Non ho mai capito cosa sapesse Marlena - in quel momento nel serraglio sono successe così tante cose che non ho idea di cosa abbia visto, e con lei non ne ho mai parlato. Non potevo rischiare che i suoi sentimenti per Rosie cambiassero - e nemmeno, ad esser sinceri, che cambiassero quelli per me.>>
I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI
Mmm...se lo dovessi trovare in biblioteca ci farei un pensierino ma altrimenti non credo lo comprerei.
RispondiEliminaComunque, è sempre un piacere leggere le tue recensioni!
Potrebbe anche piacerti più che a me, chi lo sa...a tante persone è piaciuto davvero! Se lo trovi in biblioteca facci un pensierino. Non è male, sono io che sono un pò ipercritica in questi ultimi tempi mi sa ;-)
EliminaGrazie, sai che amo scrivere di libri!
Un bacione <3
Pensa che sono andata a controllare se l'avessi consigliato anche io... ;-) (pensa a quanto sono stanca e da quanto partecipo ai VdL! ;-) ) No, non ne ho mai parlato sul blog, ma ricordo che, tanti anni fa, mi era piaciuto. Certamente per simpatia nei confronti di Rosie, però non ne ho una memoria così nitida.
RispondiEliminaPer quel che ricordo, un buon compagno da ombrellone, anche per riflettere sul ruolo anacronistico (e crudele) del circo con animali, che, come dice Alberto Angela, ormai si possono vedere così facilmente via web o nei canali dedicati ai documentari da non avere più scuse per giustificarne la cattività in ambienti inadatti alle loro esigenze.
Buon fine settimana! :)
Ciao Cì :-)
EliminaDi certo avrai amato il personaggio dell'elefantessa Rosie anche tu come me. E il discorso dei circhi con animali si, è proprio vero: sono anacroniostici e anche crudeli e se non si arriva ad ecessi comuqnue sono una forzatura, una cosa innaturale.
Un abbraccio, buona settimana!
io avevo visto il film, molto carino e commovente!
RispondiEliminaMi sono ripromessa anche io di vedere il film, sai?
EliminaUn bacio!
Ah ah, immagino che le aspettative troppo alte te le avevo alimentate io! Ma sai che sono andata a rileggermi la mia presentazione per vedere se ero stata davvero così entusiasta ... non so ma evidentemente è quello che ho comunicato ... Cmq io direi che i nostri pareri non sono poi così discordanti, magari a me è piaciuto un pochino più che a te. Ti dirò mi è piaciuta tanto l'ambientazione perchè per me era qualcosa di nuovo, di mai frequentato. Per il resto è una discreta storia d'amore (senza picchi d'eccellenza questo sì) e, da buona romanticona, il finale, con la fuga di Jabob dalla casa di riposo, l'ho trovato proprio azzeccato. CIAO!!!
RispondiEliminaManu ma non preoccuparti! Non è che tu avessi espresso un giudizio chissà quanto entusiasta, cioè era certamente positivo ma sono io proprio che leggendo la sinossi mi ero immaginata che avrei amato alla follia questo romanzo, non so perchè!
EliminaTi abbraccio :-)
ho visto il film, meraviglioso!
RispondiEliminaun abbraccio e buona serata
Credo che dovrò vederlo anche io, come ho già scritto in risposta a Fedrica, perchè me lo immagino più coinvolgente del libro, almeno per me che dal libro stranamente non sono stata coinvolta troppo.
EliminaPS: Audrey ho problemi a commentare sul tuo blog :-( ieri ad esempio ho scritto almeno tre volte ma non mi registra il commento!!
ho visto e fatto vedere ai miei alunni il film è piaciuto molto....
RispondiEliminaEnnesima conferma del fatto che il film merita di essere visto. Lo cercherò e lo vedrò al più presto, allora. Grazie!
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