Cara Lilli,
finalmente riesco a postare di venerdì e partecipo all'iniziativa di HomeMademamma parlandoti di un romanzo che ho letto questo scorso inverno, dopo aver a lungo meditato se mi andasse o meno di affrontare uno di quei bestseller fa di cui tutti parlano e da cui è stato tratto immediatamente anche un film: LA RAGAZZA DEL TRENO, di Paula Hawkins.
Alla fine mi sono decisa e devo dire che stavolta è andata meglio che in altre occasioni, quando il gran clamore suscitato da qualche libro poi si è rivelato essere per me esagerato e fuori luogo, lasciandomi delusa in modo più o meno deciso.
Ti riporto la sinossi direttamente dal sito delle Edizioni Piemme:
"La
vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha
amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla
periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre
uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al
finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono
fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare
una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno
colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine,
si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato
loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita
perfetta. Non come la sua.
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non
dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante
invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà
inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto
davvero Rachel?"
La ragazza del treno mi è piaciuto abbastanza, perchè ha dalla sua una storia di base intrigante ma ha anche delle pecche, come la poca fluidità del racconto per via dei falshback frequenti e dell'alternarsi dell'io narrante. E per di più una protagonista per cui personalmente non sono riuscita a provare simpatia nè immedesimazione, che anzi mi ha quasi infastidito col suo modo di essere e di fare. Ma quest'ultima cosa, in effetti, non posso definirla una pecca vera e propria, perchè è un'osservazione molto soggettiva diciamo.
La prima parte del libro l'ho trovata più lenta, la seconda ha un ritmo più incalzante, che si fa d'un tratto di nuovo stranamente lento per alcune scene e poi più frenetico nel finale. Il che anche non è che sia un pregio, perchè quando da un certo punto, già molto avanti nella storia, in poi si decelera e poi si riaccelera per arrivare alla conclusione secondo me si rischia di far perdere la giusta suspense che si era creata fino a quel momento.
Comunque, io il colpo di scena lo avevo intuito già prima che avvenisse, ma in definitiva ti ribadisco che questo libro non mi è dispiaciuto. Non so però se vedrò il film, anche perchè essendo in thriller e conoscendo il finale non avrebbe alcun mordente la storia. Forse potrei vederlo, ma più che altro per capire se la trasposizione è stata fedele al libro.
Sarei curiosa di sapere se c'è qualche mio amico di blog che ha letto il romanzo o visto il film e che cosa ne pensa :)
I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI