Cara Lilli,
ricordi tutto ciò che ti scrissi al ritorno dal mare l'estate scorsa a proposito del monello, all'epoca detto "pupo ridacchiante"?
Ti riporto un passo da quel post:
<<
E il pupo ridacchiante...beh, vedere lui nel suo impatto col mare è
valso qulasiasi sacrificio (svegliarsi presto, penare per far mangiare
la monella ecc.) perchè è stato uno spettacolo! Da restare a bocca
aperta: un esserino piccolo e neppure troppo robusto che appena ha
sentito l'acqua del mare sui piedini ha iniziato a ridere e a
sgambettare come un matto...poi il papà lo ha messo in posizione
orizzontale, tenendogli le mani sotto la pancia per sorreggerlo, e lui
ha istantaneamente assunto una postura da vero nuotatore, devi credermi!
Metteva in pratica un perfetto stile rana :-) senza avere la benchè
minima paura quando l'acqua gli spruzzava in faccia!
Sulla spiaggia tutti erano stupiti e mi dicevano: "Signora ma questo bimbo è un pesciolino!!" E chi lo sa, magari il mio piccino sarà un futuro campione di nuoto....a vederlo ora si direbbe proprio di si!>>
Ebbene, Lilli carissima, dimentica quell'immagine perchè quel pesciolino c'era una volta or non c'è più.
Inspiegabilmente,
circa tre mesi fa il monello ha iniziato a piangere prima solo un pò
poi sempre più forte quando deve fare il bagnetto, in un crescendo che
domenica scorsa è arrivato credo al "picco" più alto: pianti e strepiti
sono stati il meno (pensa tu) perchè la cosa peggiore è stato il
dimenarsi come un'anguilla morsa da una tarantola, con in più la forza
di un'anaconda, tanto che il papà ha dovuto faticare per tenerlo fermo
mentre io cercavo di togliergli lo shampoo dai capelli e sciacquarlo
almeno un pò.
Così,
da un giorno all'altro. E' questa la cosa che ha dell'incredibile. E
quella volta che ha iniziato a piangere ricordo bene che io e mio marito
ci siamo immediatamente detti che la volta precedente, pochi giorni
prima, non era successo assolutamente nulla, che lui aveva riso e
sguazzato nella sua bella vaschettona verdina (come sempre da quando è
nato) e che quindi non capivamo come mai piangesse.
La
monella riccioluta ha attraversato un paio di fasi tra l'anno e i due
anni in cui non voleva fare il bagno ma le ha superate abbastanza
facilmente e poi magari piangeva, faceva storie, rendeva complicata
l'operazione, ma in modo comunque gestibile.
Il
monello no. Lui davvero ci ha reso quasi impossibile fargli il bagno
senza dovergli mettere una specie di camicia di forza. E la cosa non mi
piace affatto. Mi sembra proprio di fargli una specie di violenza, lui
resta agitato per un pò anche dopo l'ormai pseudo-bagnetto e non è certo
una cosa bella e non penso gli faccia bene.
Con
mio marito abbiamo deciso che lo laveremo a pezzi, con delle spugne
bagnate magari. Ma il problema grosso sono i capelli. L'acqua in testa
oramai non se la vuol più far versare a rischio di farsi prendere una
convulsione.
Capirai
bene, Lilli, che se uno dice semplicemente: "Sai, mio figlio di 16 mesi
non vuol più fare il bagno" potrebbe sembrare una cosa di poco conto. E
lo è davvero rispetto a malattie gravi, certo. Ci mancherebbe! Però è
un problema reale: pratico, perchè lavarsi deve pur lavarsi, e
psicologico perchè questo suo terrore (perchè a questo punto chiamarla
paura non mi sembra più sufficiente) lo fa soffrire e fa soffrire noi
quando lo vediamo in quello stato.
Naturalmente
so che crescendo i bambini prendono più coscienza delle cose, hanno una
maggiore consapevolezza del pericolo e cose del genere. Però resta il
fatto che è un problema.
Consigli, Lilli?
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