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venerdì 14 febbraio 2014

Venerdì del libro (163°): NORWEGIAN WOOD

Cara Lilli,

per questo venerdì aderisco all'iniziativa di HomeMadeMamma parlandoti di un libro che ho letto alcuni mesi fa: NORWEGIAN WOOD di Haruki Murakami.

Avevo trovato parecchie recensioni entusiastiche sul web, anche su blog amici (come quello di FruFru, che poi ora si firma Eli Gì ma per me resta sempre Fru!) e così ero curiosa di vedere se anche a me sarebbe piaciuto altrettanto.

Ti dirò: non è stato come mi aspettavo.

Il romanzo di Murakami mi è piaciuto discretamente, ma non mi ha entusiasmato. E' di certo originale ed ho trovato alcuni passi molto belli, poetici. Ma ne ho trovati anche altri un pò noiosi. 

Il protagonista Toru Watanabe ripercorre con la mente la sua gioventù, segnata dal suicidio a soli 17 anni del suo migliore amico Kizuki. Dopo questo evento tragico, Watanabe resta legato in modo particolare alla fidanzata di lui, la fragile e complicata Naoko. Tra loro ci sarà una storia che non diventerà mai una vera storia, in realtà.

Ecco il punto. Fondamentalmente c'è una cosa che non ha fatto scattare in me la scintilla dell'entusiasmo: il personaggio di Naoko mi è risultato cordialmente antipatico. Ho provato a farmi coinvolgere dalla sua timidezza, dal suo essere sofferente e provata per la morte prima di sua sorella e poi del suo ragazzo Kizuki, entrambi suicidi. Ho provato ma non ci sono riuscita del tutto. Quell'alone di angosciante intoccabilità che la circonda per tutto il libro mi ha un pò stancato. Non so perchè mi è presa così.

Tutto un altro discorso invece è quello riguardante l'altra protagonista femminile, Midori. Lei è genuina, trascinante, intelligente, simpatica, a tratti un pò matta, determinata, ma anche fragile, col suo buon bagaglio di sofferenza. Lei si relaziona con Watanabe in modo magari un pò stravagante ma bello, emozionante. Lei vale la lettura, ecco.

Comunque, nel romanzo la presenza costante della morte (e della morte per suicidio, a ripetizione) tende a schiacciare un pò tutto il resto. Lo spiraglio che si intravede nel finale (che non svelo, naturalmente) solo in parte bilancia questa sensazione di sottile ma continua angoscia, di paura del domani, dell'incognita-futuro. O per lo meno questo è ciò che ho provato io leggendo.

Per questo motivo ti dicevo che non mi ha davvero entusiasmato, pur riconoscendo la bravura dell'autore. 

Nota: "Norwegian Wood" per chi non lo sapesse è il titolo di una canzone dei Beatles e nel romanzo di Murakami è il brano preferito di Naoko.





 <<In questo paesaggio non ci sono figure umane. Non c'è nessuno. Naoko non appare, io nemmeno. E mi chiedo dove siamo andati a finire noi due. Come è potuto succedere? Dove è andato a finire tutto quello che ci sembrava così prezioso, dov'è lei e dov'è la persona che ero allora, il mio mondo? Ma è inutile, oramai non riesco nemmeno a ricordare facilmente il viso di Naoko. Quello che mi resta è solo lo sfondo: un paesaggio senza figure.>>

I suggerimenti di questo venerdì del libro su altri blog li trovi elencati QUI

23 commenti:

  1. un abbraccio grande cara e buon San Valentino!!!!

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  2. Non credo possa piacermi... Buon S. Valentino comunque!! :D

    Moz-

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    1. In effetti anche io non penso che ti piacerebbe, ma nella vita non si sa mai....magari un giorno potresti leggerlo e amarlo ;-)
      Buon San Valentino anche a te! [ ma c'è una fortunata con cui festeggi stasera? ;-) ]

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  3. Non ho mai letto niente di questo autore, anche se da tempo vorrei farlo perché mi incuriosisce molto. Io leggo volentieri Banana Yoshimoto, nei cui libri il tema della morte ricorre spesso, ma in un modo, almeno per me, non troppo angosciante. Grazie per le tue analisi sempre molto equilibrate. Un abbraccio

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    1. Ho letto da pochissimo Kitchen e Ricordi di un vicolo cieco, vedrai che ne scriverò qui sul blog prossimamente. Non mi è dispiaciuta la Yoschimoto, hai ragione sul fatto che affronta il tema della morte in modo non troppo angosciante. Però all fine mi chiedo...ma questi autori giapponesi parlano sempre di morte?? Boh....
      Grazie a te per il complimento, io scrivo ciò che penso delle mie letture sempre molto "di istinto" :-)

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  4. Tu dovevi guardare anche la mia, ché pure io, come te sono restata perplessa (e un po' irritata). http://nemoinslumberland.wordpress.com/2012/01/03/norwegian-wood/

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    1. Oh! Mi spiace essermi persa la tua recensione all'epoca (forse ancora non bazzicavo dalle parti del tuo blog) se no probabilmente avri affrontato la lettura con uno spirito diverso, più preparato. Così sono andata quasi a colpo sicuro pensando che me ne sari innamorata...mentre non è stato così.
      Non mi dispiace di averlo letto, in ogni caso, l'ho trovato anche bello a tratti. Ma nel complesso ripeto che mi ha lasciato delle perplessità.
      Buon fine settimana, carisisma!

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    2. Va senza dire che adesso mi sono andata a leggere la tua recensione, sei grande come al solito, 'povna, quando parli di libri (in positivo o in negativo, non importa).

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  5. Ho questo libro ma non l'ho ancora letto.
    Il modo di scrivere di Murakami mi piace e apprezzo il fatto che la musica abbia per lui un ruolo importante.

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    1. Se ti piace lo stile di Murakami allora dovrebbe piacerti anche questo romanzo qui. Io penso che prima o poi leggerò qualche altra cosa di suo, ma non adesso perchè ho parecchi libri in lista di attesa da tempo.
      Buon weekend!

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  6. Capita di imbattersi anche in personaggi poco simpatici... Tempo fa chiesi in prestito un libro in biblioteca, spinta non ricordo da quale suggerimento, e la bibliotecaria cercò di mettermi in guardia... Io, testarda, l'ho preso comunque e l'ho letto... bhè... avrei fatto meglio ad ascoltare il suo consiglio!

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    1. E' spiacevole quando accade, ti condiziona nel giudizio sul libro.
      Comunque, è sempre utile leggere, anche quando si resta un pò delusi o comunque non soddisfatti. E' rarissimo il caso in cui ho detto: è stato tempo del tutto perso questa lettura!
      Curiosità...ma che di che libro si trattava? :-)

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  7. Cara Maris, non credo sia un libro adatto a questo periodo della mia vita in cui ho bisogno di iniezioni di positività però mi hai incuriosito! non conosco l'autore e ora me lo segno! grazie ancora e buonissima serata! un bacione ai tuoi monelli :-)

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    1. Iniezioni di positività non le avrai leggendo questo libro, ti assicuro! magari tienilo presente per un altro momento della tua vita.
      Buona domenica, visto che è già sabato sera tardi :-)

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  8. E' un libro immenso che ebbe un gran successo e che è ancora molto letto e apprezzato. Io l'ho letto di recente perchè per anni ne ho avuto un timore reverenziale condizionato dal fatto che ho una gemella laureata in giapponese per cui il Giappone in casa nostra ha questo alone pesante di cultura lontana e un po' astrusa. Purtroppo il tema della morte è molto forte in Murakami e in altri autori giapponesi. Io ho trovato molto fastidiose le descrizioni dettagliate delle scene di sesso, ma sono molto puritana. Comunque scritto molto bene ovviamente, ma credo che non leggerò altre sue opere.

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    1. E' verissimo, ho avuto modo di leggere anche la Yoshimoto ultimamente e il tema della morte è proprio una costante.
      Comunque anche a me hanno infastidito tutte quelle scene di sesso così dettagliate, perchè non è certo un libro erotico e quindi non vedo la necessità di tanta dovizia di particolari. Non so se altre opere di Murakami sono così o no, prima o poi come dicevo in altre risposte proverò a leggeere qualche altro suo scritto.
      Ciao!

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  9. Mea culpa mea culpa mea culpa! Ahahah! ;)
    Eh zietta, io sono drammatica nelle letture, che ci possiamo fare????
    Almeno con Midori concordiamo!

    Un abbraccione, per sempre tua nipotina Fru!

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  10. Se consideri che la Yoshimoto non mi è piaciuta per niente..credo che questo non lo leggero' mai!

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    1. La Yoshimoto io la sto leggendo in questi giorni, sai? E anche nei mesi scorsi ho letto qualcosa di suo. Non mi dipsiace, ma non mi esalta. Ne parlerò di certo in un venerdì del libro futuro.
      Questo romanzo di Murakami io non sento di consigliartelo, ma forse potresti provare con qalche altro suo titolo, chissà...
      Baci!

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  11. Cara Maris, evidentemente venerdì scorso eravamo in sintonia! E vedo anche che su questo libro la pensiamo allo stesso modo. L'ho finito (guarda caso) proprio venerdì scorso e, anche se nel finale si è ripreso, non posso dire che mi sia piaciuto. Probabilmente ciò deriva anche dal fatto che non so nulla del Giappone, usi costumi problemi sociali... per esempio, tutti quei suicidi (Naoko, Kizuki, Hatsumi) non sono solo funzionali alla storia, c'è sicuramente un significato sociale, un ritratto della società e della famiglia giapponese, ma io non riesco a coglierla quindi mi perdo qualcosa del libro.
    Comunque sia non demordo, mi prendo un po' di pausa ma voglio provare anche 1Q84 di cui tutti hanno cantato le lodi.

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    1. Visto che sintonia? ;-)
      Si, credo anche io che tutto questo parlare di suicidi (si parla anche quello della sorella di Naoko, non dimenticarlo!) rispecchi una realtà "pesante" della società giapponese.
      Comunque io non disdegnerò in futuro di provare a leggere qualche altra cosa di Murakami. Potrebbe piacermi più di questo romanzo qui, magari.
      Ti abbraccio!

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