Cara Lilli,
in questo stesso giorno di 4 anni fa ho scritto e pubblicato un post.
Uno di quelli che sono un pezzo del mio cuore.
Forse chi tra gli amici blogger mi seguiva già allora e mi segue ancora tuttoggi lo ricorderà, ma magari sarà contento di rileggerlo. E poi ci sono nuovi amici che si sono aggiunti cammin facendo e a me fa piacere condividerlo anche con loro.
Perchè certe emozioni forti, vere, non passano mai. Restano indelebili dentro e quado vengono a galla è come riviverle di nuovo...
mercoledì 23 luglio 2014
I viaggi del cuore
Cara Lilli,
ci sono volte in cui quando sali in auto e parti, il viaggio che comincia non è solo fisico.
Ci sono viaggi che il cuore fa insieme al corpo, ma anche oltre il corpo stesso. Perchè si sa che il cuore ha percorsi tutti suoi, che nessuna autostrada potrà mai circoscrivere.
Ho fatto un viaggio del cuore l'altroieri.
Sono partita quasi di
corsa, senza averlo programmato se non giusto un paio di ore prima. I
viaggi del cuore spesso sono così: improvvisi, seguendo l'impulso del
momento.
Mio marito si è preso un pomeriggio libero al lavoro per restare a casa con i monelli.
E mentre io raggiungevo
mio fratello e mia cognata e proseguivo poi con loro, libera
dall'incombenza di dover guidare, ho potuto lasciare che il cuore
corresse per conto suo.
Verso Roma, poi Orte, poi l'Umbria e l'amata Spoleto...
Il mio cuore è andato
avanti, mentre io, seduta nell'auto di mio fratello che pure macinava
chilometri, non ruscivo a stargli dietro.
Ma tanto il mio cuore conosceva bene la strada, dopo averla fatta un sacco di volte nei miei anni giovani. Non poteva sbagliare per nessuna ragione al mondo.
E non parlo delle gite di famiglia, no. Parlo dei viaggi miei. Miei e basta. Quando partivo e mi rifugiavo
a Spoleto dai miei zii. Dopo l'esame di maturità, ad esempio, o dopo
tanti esami universitari. Per una pausa, un momento di pace, un momento
di svago, di affetto grande.
Anzi, la prima volta avevo 9 anni. Una settimana intera da sola con gli zii. Indimenticabile.
Per tanti anni sono stata
in quella che era la loro casa di allora, un pò fuori mano, con un
prato enome intorno, in cui troneggiava un salice piangente che ha fatto ombra a
tanti miei pensieri adolescenziali, che ha ascoltato tanti miei
sussurri di ragazza innamorata o tanti dubbi e paure tipiche di
quell'età.
E il campo dietro la
casa....grande, un pò scosceso, coltivato da mio zio prima nel tempo
libero dal lavoro, poi con più continuità dopo la pensione anticipata.
Mio zio. Il mio zione un pò orso, ma in senso buono. Poco incline per troppo pudore alle manifestazioni d'affetto, proprio il contrario di me, ma che proprio in me diceva di aver trovato la figlia femmina che non aveva avuto. Lui, padre di due ragazzoni belli, grandi e grossi.
Quante ore passate con
gli stivaloni di gomma ad innaffiare la lattuga (e a cercare le lumache
che vi si nascondevano tra le foglie!), a cogliere la frutta, a dar da
mangiare alle galline. Io e lui.
E quante ore a passeggio per Spoleto, con lui che amava fare da cicerone. Io e lui.
Poi la casa è cambiata,
più vicina al centro abitato, meno affascinante della casa di campagna,
ma ugualmente bella perchè c'era lui lì, insieme a zia. E io ci tornavo
sempre con lo stesso amore e la stessa gioia.
E tu lo sai bene, Lilli, che in quella casa, la seconda, ci sono stata anche con il mio amore, di ritorno dalla luna di miele, perchè zio non era potuto venire al nostro matrimonio per evitare strapazzi al suo cuore ballerino e discolo.
Da quando sono arrivati i
monelli ci sono state più telefonate che viaggi. Ma ogni volta era
comunque una cosa bellissima parlare con lui, che mi diceva sempre che
la sua casa per me, per la famiglia che mie ero creata, era sempre
aperta.
Tenero, zio. Schivo, ma tanto tenero.
Ci siamo voluti un bene immenso, io e lui.
E l'altroieri, quando
l'auto con me dentro è arrivata davanti casa sua, il mio cuore era già
lì da un pezzo. Corre veloce il cuore quando si tratta di andare da chi
si ama.
Stavolta non c'era zio a
darmi il benvenuto sulla porta, col suo sorriso mite e dolce, simile a
quello del mio papà. Il mio cuore lo sapeva ma egualmente non voleva
crederci.
Questo viaggio del cuore
si è concluso in modo molto diverso da tutti quelli che ci sono stati
negli anni addietro. Con un dolore lancinante che non credevo che avrei
più provato dopo la perdta dei miei genitori.
Ma lui era il mio zio speciale.
E adesso ho un altro angelo custode, ne sono certa.
i ricordi del cuore sono come una carezza,che ci diamo ogni volta.
RispondiEliminapreserva il ricordo del tuo zio tanto speciale..
ricordalo nei gesti nelle parole in questi "viaggi"..
solo così loro sopravvivono e vincono la morte.
un bacio
E' proprio così, infatti! Questo mi ha spinto a scrivere allora questo post e adesso a riproporlo... per far sì che i ricordi speciali rivivano e portino tenerezza al cuore che comuqnue soffre la mancanza di chi se n'è andato.
EliminaGrazie, cara "se fossi fuoco", un bacione a te.
Cara Maris buongiorno.
RispondiEliminaSe non ho capito male è un triste ricordo che tu qui rendi in serenità a tutti noi.
A tutti manca qualcuno o più di una persona cara e nel tuo modo dolce di descriverlo mi sono ritrovata. Per cui ti ringrazio e ti abbraccio forte, ciao.
Cara Pia, hai capito bene: il ricordo è triste perchè scritto nel momento in cui purtroppo mio zio è venuto a mancare. Ma è anche tenero perchè pieno di tutto ciò che è stata la nostra storia di zio e nipotina che si sono voluti bene.
EliminaSono felice che tu abbia avvertito e sentita un pò tua la dolcezza che ho messo nello scrivere. Non poteva essere altrimenti, vista la tua grande sensibilità.
Grazie a te, un bacio grande!
Bellissima città, Spoleto. Bellissimo anche questo tuo ricordo, che mi ha trasmesso anche una forte scarica di malinconia: perché è vero, troppo spesso non abbiamo tempo per vedere i nostri partenti di persona, allora sì, li sentiamo per telefono, finché non vengono a mancare e allora capiamo che abbiamo buttato via del tempo che potevamo trascorrere con loro.
RispondiEliminaLa malinconia è parte integrante dei ricordi, specie se poi sono scatenati da un evento triste. Ma è una malinconia dolce-amara, se vissuta fino in fondo, con la voglia di far rivivere per sempre ciò che abbiamo condiviso con chi non c'è più.
EliminaDi certo bisognerebbe cercare di sfruttare tutto il tempo possibile per stare con i nostri cari, lo so. A volte non è facile, ma comunque possiamo almeno manifestare loro il nostro affetto e dire quanto li amiamo, non lasciare che sia sottinteso e basta.
Ti ringrazio, Riky, e ti abbraccio.
PS: Spoleto, meravigliosa... non so neppure dire quanto sia radicata nel mio cuore!
Cara Maris, ti ringrazio per aver condiviso questo ricordo con me che sono tra i nuovi che ti seguono con molto affetto.
RispondiEliminaT'immagino adolescente sottoca quel salice, mentre scrivi le tue emozioni in un diario.
Poi penso a tuo zio, che avrebbe tanto voluto stritolarti in un abbraccio, ma per pudore evitava. Brutta storia i caratteri chiusi.
Quindi, l'abbraccio te lo do io, con molto piacere, e spero arrivi fino a lui. ❤
Grazie per esserti calata nell'atmosfera del mio post. Il diario l'ho scritto davvero, lì sotto quel salice... e ce l'ho ancora conservato, pensa tu!
EliminaIo di caratteri chiusi ne ho incontrati molti sulla mia strada e molto spesso in persone a me carissime.
Ma l'affetto vero va "oltre", no? Ed è questo il bello!
Un abbraccio a te, cara Claudia.
Dolce e triste questo ricordo ma nello stesso tempo vivo e unico.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti :-)
Davvero è così per me questo ricordo, Amanda.
EliminaGrazie!
Baci a te e Sole.
Cara Maris, lo sai che sono affascinato dai tuoi racconti del cuore!!!
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
E io ti ringrazio sempre tanto, caro Tomaso, perchè so che mi segui con affetto!
EliminaBuona settimana anche a te, un bacione.
Cara Maris, è un post che mi commuove molto, la perdita di una persona cara lascia sempre sgomenti, questo tuo ricordo è un elogio al tuo zio-orso, che dal cielo ti sorride mite. Il tempo intanto è passato e il dolore ha preso altre sfumature; questa è la vita di quaggiù: un alternarsi di gioie, ricordi, sofferenze, perdite, nuovi affetti...
RispondiEliminasinforosa
Hai ragione, Sinforosa: il tempo passato da quando ho scritto il post ha fatto sì che quel dolore abbia assunto delle sfumature più tenere e malinconiche.
EliminaLa nostra vita terrena è davvero un percorso dalle tante sfaccettature, vale la pena viverla con pienezza, anche nei momenti difficili.
Ti ringazio molto per le tue parole, un abbraccio.
Maris bella.
RispondiEliminaQuando sono arrivata nel tuo blog, per conoscerti un po' meglio ho fatto un giro nei tuoi vecchi post. E credo di essere arrivata anche a questo, perché lo ricordo molto bene.
O forse me ne avevi parlato tu ed io ero andata a leggere, ultimamente la mia memoria e come me, risente degli anni che passano.
Mi erano venuti i lucciconi perché ancora una volta c'era qualcosa che ci accomunava, lo zio del cuore.
Anche io ho amato moltissimo uno dei fratelli di mio padre, era un secondo papà e quando se ne è andato qualche anno fa, scrissi quello che il mio cuore mi diceva.
Non li dimenticheremo mai, sono parte della nostra vita, fondamenta.
Ricordi che ci terremo stretti.
Ti abbraccio forte.
PS: adoro Spoleto e tutta l'Umbria. La regione che è il mio luogo del cuore.
Ecco, Mari, proprio come pensavo... pur non sapendo nulla del tuo zio del cuore.
EliminaPensavo che tu avresti "sentito" e capito ciò di cui ho parlato nel post. Ed è così, infatti.
Ancora una cosa che ci accomuna, sì!
Forse mesi fa ti dissi proprio io di dare un'occhiata alla mia pagina con i "post del cuore".
Ti abbraccio altrettanto forte, amica mia.
PS: segna anche Spoleto e l''Umbria tutta tra le cose che ci accomunano 😍
Segnato!
EliminaSmack.
Mi sono salite le lacrime agli occhi dopo aver letto queste tue parole così sentite ed appassionate. Purtroppo la perdita di un caro è sempre un grande dolore, a prescindere dal grado o meno di parentela che vi sia. Il vostro è stato un rapporto bellissimo, un grande dono che tu adesso custodisci tramite i ricordi che hai del tuo caro ed amato zio. Sono convinta anche io che lui ci sia ancora per te sotto forma di angelo custode :)
RispondiEliminaCara Luna, mi confermi quanto tu sia sensibile e vicina al mio modo di sentire anche.
EliminaGrazie, davvero.
Un bacione :)
Essere ricordati con amore e nostalgia è qualcosa che non capita a tutti, ovviamente, e significa che queste persone vivranno per sempre, appunto, nei ricordi del cuore.
RispondiEliminaE' come consegnare loro una medaglia d'oro per una vita spesa generosamente e con delicatezza.
Cri
Che immagine delicata e bella che hai descritto, Cristiana! Davvero è così, i ricordi speciali che abbiamo in cuore sono il riconoscimento forse più grande nei confronti di chi abbiamo amato e ha meritato la nostra stima per come ha vissuto.
EliminaUn forte abbraccio. E grazie!
è un post di una bellezza, dolcezza e delicatezza unica!
RispondiElimina... proprio come il tuo commento, Annamaria cara!
EliminaTi ringrazio moltissimo e ti abbraccio.
Che dolce ricordo, condivido le parole di sinforosa, questa è la VITA quaggiù. Chissà se un giorno incontreremo tutti i nostri cari??? Un affettuoso abbraccio.
RispondiEliminaGrazie di cuore, Ale. Io credo che sarà così... chi si è amato non si perderà, ci ritroveremo eccome con i nostri cari!
EliminaUn bacio grande.
Scrivessi allora un.post molto toccante. Ricordare chi di è amato e non c'è più è vitale
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuto e che tu abbia compreso quanto mi stesse a cuore esprimere tutto ciò che avevo dentro in quel momento di doloroso distacco. E' vitale, davvero.
EliminaTi ringrazio tanto, Daniele.
Questo tuo racconto ha suscitato in me un po' di malinconia ... mi sono rivista nelle tue parole, e anche se in condizioni diverse ho immaginato un luogo, una persona ed un ricordo lontano che a tutt'oggi sono dolcemente tristi ... Ad ogni modo, sebbene alla fine non c'entri, spero che tu stia passando una serena estate. Un abbraccio :)
RispondiEliminaMalinconia dolce-amara... proprio così: è questa la sensazione che pervade l'anima in questi casi. Il ricordo può fare un pò male, ma porta con sè anche quella tenerezza che non è spiegabile se non la si prova.
EliminaQUesta estate va abbastanza bene, grazie! Come scriverò poi "ufficialmente" domani, per una settimana andrò al mare con la mia famiglia.
Un abbraccio a te, buonanotte!