Cara Lilli,
per partecipare anche questo venerdì all'iniziativa di HomeMadeMamma,
faccio una premessa: tra i libri dei miei genitori che ho conservato
personalmente, ci sono dei romanzi gialli che mio padre ebbe modo di
raccogliere acquistando L'Unità tra il luglio e il settembre del 1992:
la serie si chiamava "Il Giallo del Lunedì" e constava di 12 libri in
edizione economica di 4 maestri del genere, dal poliziesco al terrore
(Edgar Wallace, Arthur Conand Doyle, Edgar Allan Poe e S.S.Van Dine), ma
non so perchè mio padre saltò alcune uscite.
Ad
ogni modo, in questi giorni passati ho letto "LA CANARINA ASSASSINATA"
di S.S.Van Dine e mi sono imbattuta per la prima volta nel personaggio
di Philo Vance, una sorta di investigatore che in compagnia del suo
amico Van Dine (che in prima persona narra questa e cosìcome le altre
storie di cui Vance è protagonista) e del procuratore Markham del
distretto della contea di New York (che, essendo caratterialemente molto
diverso da Vance, finisce spesso per battibeccare con lui, pur se
amichevolmente) aiuta brillantemente la polizia nella soluzione
dell'omicidio alquanto singolare di una giovane ballerina all'apice del
frivolo successo.
Tralasciando
i dettagli della storia (peraltro ben strutturata) anche per non
togliere il gusto di leggerla se qualcuno lo volesse, desidero più che
altro esprimere il mio personale parere su Philo Vance, questo dandy
altezzoso al limite dell'insopportabilità, che eccelle un pò in tutti i
campi, dallo sport alla conoscenza della musica classica e dell'arte:
si sarà già capito dal mio tono, non è un personaggio che mi è molto
simpatico! Nè penso che S.S.Van Dine volesse far qualcosa per renderlo
simpatico al lettore e quindi credo che sia riuscito benissimo nel suo
intento.
Sarà
che io amo molto l'elegante, maniacale, cervellotico Sherlock Holmes,
genio e sregolatezza per eccellenza, che conserva però un fascino e un
tocco di umanità che invece in Philo Vance proprio non mi riesce di
trovare...o sarà che questo è il primo romanzo di S.S.Van Dine con cui
mi confronto, non lo so...ma comunque fatto sta che questo libro per chi
è un accanito giallista (come me) può essere senza dubbio letto con un
certo gusto, ma personalmente non mi ha entusiasmato. Tutto qui.
<<Ogni
direzione delle indagini tendeva soltanto a provare che Margaret Odell
non poteva verosimilmente essere stata assassinata. Eppure,
raggomitolato sul vasto divano rivestito di seta, nel suo soggiorno,
giaceva il corpo della giovane donna stragolata, a smentita di una così
grottesca conclusione.>>
<<Vance
non aveva ancora compiuto 35 anni e colpiva per la sua bellezza fredda e
scuoltorea. Il suo volto era mobile e affilato, ma i tratti avevano
un'espressione risoluta e insieme sardonica, che fungeva da barriera tra
lui e i suoi simili. Non era arido, ma le sue emozioni restavano per lo
più di carattere intellettuale.>>
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