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venerdì 21 settembre 2012

Un dubbioso venerdì del libro (99°): I SENSI INCANTATI

Cara Lilli,

come (quasi) tutti i venerdì seguo l'iniziativa di HomeMadeMamma ma stavolta lo faccio in modo anomalo, perchè in realtà voglio parlare di un libro che ho iniziato ma non ho finito. E il fatto è che non so se lo finirò mai. Ho i miei dubbi in proposito.

Si tratta de I SENSI INCANTATI di Alberto Bevilacqua.

Allora: è il primo romanzo di questo autore che passa tra le mie mani e l'ho "ereditato" dalla libreria dei miei genitori, dove era arrivato insieme ad altri libri alcuni anni fa in seguito ad una promozione della Mondadori o qualcosa del genere.

L'ho cominciato a leggere da parecchi giorni, ma sono ferma a pag. 37 da un pò. Non mi riesce a coinvolgere, ecco tutto.
La trama  (presa da Amazon.it):

<< Il tema del magico, del "meraviglioso" percorre quasi tutta l'opera di Bevilacqua, incantando i lettori di tanti paesi. Ma qui il tema si traduce in una storia che avvince - oltre che per una suggestione e una suspense che si mantengono dall'inizio alla fine - per un sapore di verità: la vicenda, infatti, è stata realmente vissuta in prima persona dall'autore, messo a contatto fin da bambino con la dimensione magica. Centrale nel libro è la figura di Miriam, la giovane sensitiva che entra concretamente nella vita reale del protagonista in crisi e lo rigenera, oltre che con gli eccezionali poteri di cui è dotata, con le suggestioni naturale della sua intensa femminilità. Miriam, infatti, è dotata di una sensitività spinta all'estremo: può ottenere che i sensi altrui vengano incantati, ossia riportati alla voglia di vivere. Il romanzo acquista la portata di un messaggio piú vasto che indica modi, finora insondati, con cui è possibile essere risanati dal male degli affetti, mentre l'uomo può trovare Dio per strade diverse da quelle logorate dalla multiforme corruzione dei tempi.>>


Sembrerebbe interessante, eppure mi ha abbastanza annoiato in questi primi capitoli. Pensieri dell'autore che non sono riusciti a farmi entrare in sintonia con lui, nessuna emozione particolare.
Si, lo so, ho letto probabilmente troppo poco per poter esprimere un giudizio, ma tant'è: dato che ora come ora non mi riesce proprio di andare avanti con la lettura, sarei curiosa almeno di sapere se c'è qualcuno tra chi passa di qui che magari ha già letto questo romanzo, che possa dirmi se gli è piaciuto e se vale la pena di non abbandonarlo.
Grata a chi vorrà darmi un consiglio spassionato, ti saluto Lilli...alla prossima!

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