Cara Lilli,
ci sono parole che hanno un significato che va ben oltre quello comune, diciamo.
Ci sono parole, cioè, che da un certo punto della tua vita in poi smetteranno di avere il significato letterale che gli hai sempre attribuito e avranno un valore unico e irripetibile.
Se ti dico "MELA" tu a che pensi? Al frutto, naturalmente.
Se ti dico "MAMMA" pensi alla persona che ti ha messo al mondo.
Se ti dico "SOLE" pensi alla stella che illumina e riscalda la nostra Terra.
Se ti dico "AUTO" pensi all'abbreviazione di "automobile", il mezzo di trasporto a motore su quattro ruote.
Anche per me fino a pochissimo tempo fa era così, ma adesso non più.
Adesso se mi dici "MELA", "MAMMA", "SOLE" E "AUTO" io penso a quanta strada abbiamo fatto col monello dal giorno in cui siamo partiti... passando per la sua prima insegnante di sostegno al secondo anno di scuola dell'infanzia che ha fatto tanto per lui... per la scelta non facile, sebbene molto ponderata, di affrontare la sfida di mandarlo regolarmente alla scuola primaria... per una giornata tutta BLU, da cui è tornato con una medaglia al collo... per un inizio positivo del nuovo anno scolastico e per una tenera amicizia... fino ad oggi.
Oggi nel senso di questi ultimi giorni.
Oggi "MELA", "MAMMA", "SOLE" E "AUTO" sono le prime parole bisillabiche che il monello ha imparato a leggere.
All'età di 6 anni e 9 mesi il monello ha iniziato a leggere qualcosa che non fossero le semplici sillabe staccate che già a fine anno scolastico scorso sapeva riconoscere.
Lui, che viene da quel mutismo che sembrava inscalfibile, che solo da un annetto scarso diciamo aveva aperto uno spiraglio con qualche lallazione e con quel tenero "sssao!" pronunciato per accompagnare il gesto del saluto con la mano.
Lui, proprio lui. E mi sembra già un piccolo grande miracolo.
Ora le parole che riesce a dire sono comunque poche, più che altro perchè le vocali le pronuncia tutte e cinque bene ma le consonanti invece no: sa dire solo la T, la S, la R, la Z, la M e la N. E neppure sempre. Nel senso che dipende dalla vocale alla qualse sono affiancate, perchè non è tutto così automatico come potrebbe sembrare. Il meccanismo del linguaggio è complesso e fatto di mille variabili.
Ma il monello non si perde d'animo e per adesso adopera queste consonanti che gli vengono abbastanza bene come sostitute di quelle che proprio non gli vengono. Se tu gli chiedi di ripetere una parola, una qualsiasi, adesso non si tira più indietro, ecco ciò che intendo e che è davvero importante: lui ci prova, sillaba dopo sillaba, anche sbagliando la pronuncia.
Quando lo fa è felice e sorride come lui sa fare, con lo sguardo tenero e allo stesso tempo furbetto che ti fa sciogliere.
La maestra di sostegno (che è la stessa dello scorso anno e che è molto brava e lo adora), le terapiste e noi familiari dobbiamo fare squadra più che mai adesso che un altro passo avanti è stato fatto.
Il cammino continua, Lilli. Eccome se continua!
Oggi nel senso di questi ultimi giorni.
Oggi "MELA", "MAMMA", "SOLE" E "AUTO" sono le prime parole bisillabiche che il monello ha imparato a leggere.
All'età di 6 anni e 9 mesi il monello ha iniziato a leggere qualcosa che non fossero le semplici sillabe staccate che già a fine anno scolastico scorso sapeva riconoscere.
Lui, che viene da quel mutismo che sembrava inscalfibile, che solo da un annetto scarso diciamo aveva aperto uno spiraglio con qualche lallazione e con quel tenero "sssao!" pronunciato per accompagnare il gesto del saluto con la mano.
Lui, proprio lui. E mi sembra già un piccolo grande miracolo.
Ora le parole che riesce a dire sono comunque poche, più che altro perchè le vocali le pronuncia tutte e cinque bene ma le consonanti invece no: sa dire solo la T, la S, la R, la Z, la M e la N. E neppure sempre. Nel senso che dipende dalla vocale alla qualse sono affiancate, perchè non è tutto così automatico come potrebbe sembrare. Il meccanismo del linguaggio è complesso e fatto di mille variabili.
Ma il monello non si perde d'animo e per adesso adopera queste consonanti che gli vengono abbastanza bene come sostitute di quelle che proprio non gli vengono. Se tu gli chiedi di ripetere una parola, una qualsiasi, adesso non si tira più indietro, ecco ciò che intendo e che è davvero importante: lui ci prova, sillaba dopo sillaba, anche sbagliando la pronuncia.
Quando lo fa è felice e sorride come lui sa fare, con lo sguardo tenero e allo stesso tempo furbetto che ti fa sciogliere.
La maestra di sostegno (che è la stessa dello scorso anno e che è molto brava e lo adora), le terapiste e noi familiari dobbiamo fare squadra più che mai adesso che un altro passo avanti è stato fatto.
Il cammino continua, Lilli. Eccome se continua!
Cara Maris, ho letto attentamente il significa delle 4 parole.
RispondiEliminaHo trovato bello il tuo racconto, di una vera famiglia!!!
Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Sempre gentile e caro, grazie Tomaso!
EliminaUn abbraccio e buona settimana anche a te :-)
Bellissimo, Maris.
RispondiEliminaAnche gli stimoli da parte di gente giusta, insegnanti e famigliari, fa tanto, anzi forse tutto.
Si vede che il tuo bambino VUOL parlare, quindi lo farà, magari a modo suo inizialmente, ma il muro sarà abbattuto completamente, vedrai^^
Moz-
Si, Miki, è così: il monello si vede che vuole ripetere ciò che gli si dice e cerca di comunicare molto di più verbalmente!
EliminaDi certo lo fa a modo suo ;) però almeno adesso il primo vero passo, quello più difficile, è fatto.
Grazie dell'incoraggiamento, teniamo le dita incrociate sempre :)
Sssao!
RispondiEliminaDa piccola cantavo una canzoncina che si intitolava Io ho una gioia nel cuore... da stasera la mia gioia nel cuore ha il suono di queste piccole paroline lette dal monello e l'immagine del suo sguardo tenero e furbetto che gioisce delle sue conquiste.
Sono felice per lui... e per voi genitori... Dio ricompensi i vostri sacrifici e il vostro amore!
Abbacio grande!
Calo, Calo...amica carissima, che tenerezza le tue parole! La canzoncina non la conosco ma il titolo mi piace tanto e ti ringrazio di cuore di averla associata al monello e a questo suo passetto verso un futuro speriamo sempre più bello e sereno.
EliminaAbbraccione!
Avere la voglia, il desiderio di imparare è una cosa importantissima che non puoi insegnare sfortunatamente ma che evidentemente sta sorgendo nel monello :) Questo è importante, provarci!
RispondiEliminaVi abbraccio!
Hai colto anche tu in pieno il senso del mio post e l'importanza della volontà del monello di voler andare oltre il silenzio. Grazie davvero caro Pier, ricambio il tuo abbraccio a nome di tutti noi qui!
EliminaI tuoi post sono sempre amorevoli! E anche se non li conosco, anche io voglio un sacco bene ai tuoi monelli! :)
RispondiEliminaLara, dolce amica! Grazie mille, darò un bacione ai monelli da parte tua...e mando io un bacio grande a te! :)
EliminaBellissime queste 4 parole e profondissimo il loro significato.
RispondiEliminaE indicano una direzione, quella che state imboccando... in auto, con la mamma, mangiando una mela, in una giornata di sole... Stupendo!
Ciao, benvenuta!
EliminaGrazie davvero per questo tuo commento dolce e profondo...dimostra che ti è bastato poco per capire un pò della nostra storia e per essere coinvolta in questo caso specifico dalle "avventure' sel mio monellino.
Non vedo l'ora di passare da te con calma a conoscere la tua di storia :) ho dato solo un'occhiata e già mi è piaciuto il tuo blog!
Sono molto felice per il monello e tutti voi. Purtroppo sono rimasta un po' indietro con i post, la voglia è poca. L'autunno mi ha steso Maris cara......
RispondiEliminaBuon cammino, Ale
Mia cara Ale, grazie! Speriamo di continuare questo cammino a passo svelto...o almeno senza troppi ostacoli.
EliminaCapisco che il cambio stagionale possa creare disagio e stanchezza, non preoccuparti. Un pò alla volta poi si ritrova l'equilibrio col nuovo clima e con i cambiamenti.
Ti abbraccio, alla prossima!
Ciao Lilli, grazie per aver visitato il mio blog ma soprattutto di avermi lasciato il tuo commento. Mi fa sempre piacere conoscere nuove blogger.
RispondiEliminaGià, solo chi ha e chi vive le malattie sa cosa si prova, a volte non so quale è il ruolo più difficile il paziente o voi genitori.
Il titolo e lo scopo del mio blog è nato proprio per questo, camminare insieme. Lo farò volentieri con te.
Un saluto.
Ciao Ily! Grazie a te per essere subito passata a ricambiare la visita.
EliminaNoi genitori certo abbiamo un peso da portare sul cuore bello grande ma io dico sempre che il grosso del "lavoro" e della fatica la fanno i figli, che devono mettercela tutta in prima persona, seppur sostenuti al meglio da familiari e terapisti o insegnanti ecc.
Sono contenta che d'ora in poi potremo andare avanti seguendo l'una il cammino dell'altra.
Un caro saluto a te!
Cara Maris, complimenti al tuo Monello, a te, la tua famiglia, le insegnanti per il percorso che state sostenendo con assiduità e tenacia.
RispondiEliminaTi ringrazio per essere passata a trovarmi e tilascio il mio abbraccio più caloroso. Maris ^_^
Ti ringrazio moltissimo, Maris :)
EliminaTenacia è proprio una delle parole-chiave in un percorso del genere.
Un abbraccio forte a te, ciao!
Ciao, nuova follower! Qui il mio ultimo post, appena pubblicato: https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2017/10/www-wednesday-10.html se ti va dacci un occhio; ti aspetto da me come lettrice fissa (trovi il blog anche su instagram come: ioamoilibrieleserietv)
RispondiEliminagrazie
Benvenuta!
EliminaGrazie, verrò a conoscerti presto, ciao :)
Tranquilli, il monellino si fa già capire più di Malgioglio...
RispondiEliminaUn ssssao e un abbraccio a tutti i miei teneri amici del sud.
E meno male, Robi! Meno male che ci sei, intendo, con la tua affettuosa tenerezza e simpatia :-)
EliminaSssao a te e Lina e un abbraccione!!
Mia cara Valeria, hai ragione: il monello (così come anche la monella) è fortunato ad avere un'insegnante di sostegno degna di questo nome, preparata e volenterosa, affettuosa ma anche capace di farsi ascoltare. Sta facendo un grande lavoro e ti assicuro che il monellino è ipegnativo come allievo speciale! E' la stessa dello scorso anno e resterà con lui fino alla quinta elementare e ne sono davvero contenta.
RispondiEliminaGrazie sempre per l'entusiasmo e l'affetto con cui ci segui e un bacione a te e alla tua famiglia bellissima!
Ricordo il monello quando ci siamo incontrati 3 anni fa. Non ricordo se disse qualcosa, ma ricordo come correva... ahahah Farò tesoro di questo post quando ci rincontreremo ;)
RispondiEliminaNo no, non disse nulla tre anni fa quando ci siamo incontrati, all'epoca era ancora nel completo mutismo. Ma compensava ampiamente con la corsa frenetica continua ;)
EliminaOra che lo rivedrai lo troverai cresciuto e maturato...ma sempre corridore, questo te lo posso già assicurare :D
Ciao Antò...e a prestooooo