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venerdì 16 febbraio 2018

Venerdì del libro (262° ): VITA DI PI

Cara Lilli,

torno a scrivere di libri partecipando all'iniziativa di HomeMadeMamma e ti propongo un romanzo letto poche settimane fa, divenuto famoso grazie anche al film che ne è stato tratto: VITA DI PI, di Yann Martel.

Io il film non l'ho visto, ma posso dirti che la lettura del libro mi ha ispirato dei pensieri e delle sensazioni non facili da descrivere, specie se non si vogliono svelare i particolari della storia e la conclusione soprattutto. 

La sinossi tratta da anobii è questa:

<< Un ragazzo e quattro animali alla deriva nell'oceano Pacifico, unici superstiti di un tragico naufragio. La loro sfida è la sopravvivenza, nonostante la sete, la fame e la furia del mare. Tempo pochi giorni e, della zebra ferita, dell'orango e della iena non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stata la tigre con cui Pi, giovane indiano senza più famiglia, è ora costretto a dividere i pochi metri di una scialuppa. Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla. Con l'ingegno, con la forza di uno spirito caparbio e visionario Pi affronta la sua grande avventura. Ed è un viaggio straordinario, appassionante e terribile, ispirato, spiazzante, ironico e violento, che trascina il lettore fino all'attimo in cui il sipario si leva sull'ultimo, agghiacciante colpo di scena. E se le cose non fossero andate affatto come Pi vuole farci credere? Acclamato come un nuovo classico dalla critica inglese e americana, Vita di Pi è un libro unico, miracolosamente sospeso tra realismo e magia, un po' romanzo di avventura e un po' favola surreale dall'inattesa e sconvolgente anima nera.>>


Che si trattasse di un libro molto originale mi è stato chiaro fin dall'inizio. Mi è piaciuto anche se non mi ha esaltato al punto di dargli le 5 stelline, forse per via di alcuni passaggi più lenti e capitoletti che ho trovato noiosi. Ma è senza dubbio un romanzo che mi sento di consigliare.

A fine lettura, anche discutendone con un amico, mi sono ritrovata a comprendere dove volesse andare a parare l'autore con questa che è in realtà una metafora della vita in generale, della lotta per la sopravvivenza spinta fino al limite, della crudeltà che ci circonda, della ricerca forse vana di un Ente Supremo. Ma allo stesso tempo mi è rimasta addosso anche quella prima sensazione, più irrazionale, provata d'impulso leggendo e cioè che l'autore non chieda in definitiva al lettore di scegliere ma lasci che resti nel dubbio su cosa sia veramente accaduto. 

Affascinante il rapporto tra Pi e la tigre, da qualunque punto di vista lo si voglia guardare e qualsiasi significato gli si voglia dare. E' quello che regala maggiori emozioni, dal loro incontro al loro addio.

Mi sono ripromessa di vedere il film, anche se come sai temo sempre il confronto tra libro e trasposizione cinematografica. Non so quindi se davvero poi lo farò. Ma mi piacerebbe, comunque, conoscere il giudizio anche per sommi capi di qualche altra persona che ha letto il libro o visto il film.




I suggerimenti di altri blogger per questo venerdì del libro li trovi elencati QUI

18 commenti:

  1. Cara Maris, ti vedo sempre curiosa di leggere nuovi libri, complimenti!!!
    Ciao e buon fine settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Si, Tomaso, è vero: la lettura è la mia passione!
      Un abbraccio, buona serata.

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  2. Non so ma mi ha catturato la tua recensione. So che ne è uscita anche una versione cinematografica che a questo punto devo recuperare.
    Allo stesso tempo mi hai fatto pensare ad un altro grande classico che è il mio libro preferito di cui ho versioni in quasi tutte le lingue del mondo. Persino in arabo.
    Anche lì un piccolo uomo cercava di ammaestrare un animale, ma alla fine fu l'animale a domare il piccolo uomo.
    Insegnandogli come l'amore e l'amicizia hanno bisogno di cure continue.
    Un abbraccio Maris bella.

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    1. È certamente un romanzo affascinante e il film mi hanno assicurato che vale la pena egualmente.
      Che bello che tu abbia così a cuore questo classico tanto da averne copie in tante lingue! Mi hai incuriosito... sto cercando di capire di quale libro si tratti :)
      Un abbraccio a te, carissima.

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    2. È "Il piccolo principe" il capolavoro di Antoine De Sant'Exupery. Abbraccio.

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    3. Oh, ma certo! Bellissimo. L'ho letto un pò di anni fa, ma mi sa che una rilettura non mi farebbe male.
      Buona giornata, un bacione!

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  3. Deve essere davvero molto bello, grazie Maris e buona serata.
    sinforosa

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    1. A me è piaciuto perché ha un'impronta molto originale. A parte qualche passaggio più lento e meno avvincente, si legge con interesse e il rapporto tra il ragazzo e la tigre è molto emozionante.
      Un bacione!

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  4. Avevo sentito parlare di questo libro che non ho mai letto, ma con interesse ho letto il post.
    Buon fine settimana.
    Maris

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    1. Infatti, è un libro che ha fatto parlare molto di sè, così come il film che ne è stato tratto.
      Un bacio grande, cara omonina :)

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  5. Quando è uscito il film, qualcuno, non ricordo chi, mi ha passato il libro: è ancora lì, intonso. Non so non mi attirava la storia di un ragazzo e di una tigre su un vascello. Mi dicevo: maddai, la storia può essere una sola, tigremengiaragazzoeciao! Ma, nella tua recensione c'è una parola che mi ha acceso una lampadina, "agghiacciante" colpo di scena.... Ecco, come al solito mi hai mosso la curiosità!

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    1. Quando vorrai leggere qualcosa di diverso dal solito questo è il libro adatto, Manu.
      Ovviamente aspetto notizie se lo farai ;) c'è chi lo ha trovato più noioso ma per me prevale la parte avvincente e particolare, nettamente.
      Credo ne valga la pena!
      Baci.

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  6. Come ti dicevo, le sinossi sono tremende! Pensa a leggere questo libro senza aver letto la sinossi! D'altra parte, capisco che sono fondamentali perché spingere all'acquisto. Vabbè! Però qualche volta devi provare a leggere un libro di cui non sai niente. Magari "a fiducia" sul nome dell'autore... (e chissà che un po' non sia questo ad aggiungere un plusvalore emozionale ai libri ci un certo Scotto :D)
    Comunque il film lo devi vedere. Ti garantisco che non rimarrai delusa dalla trasposizione. E' fatta ottimamente, tralasciando le parti noiose e aggiungendo delle piccole cose a cui in fase creativa uno scrittore non pensa (non si può pensare a tutto quando la storia accade nel cervello) ma a cui un regista che la mette in scena di trova di fronte per forza di cose. In questo caso, il regista è Ang Lee (Ragione e Sentimento, La Tigre e il Dragone, Brokeback Mountain)...
    Spero di averti fatto scattare la scintilla! :)

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    1. Antò, il plusvalore emozionale ai tuoi libri lo dai tu con il tuo talento e con la capacità di avere sempre, sempre l'idea giusta per essere originale e dare il tocco in più ai tuoi scritti! :)
      Io a un minimo di idea su cosa sto per leggere non sono mai riuscita a rinunciare, ma prima o poi... mi farò tentare da qualche titolo che mi ispira, anche a prescindere dall'autore.

      Tornando a Vita di Pi, appena vedrò il film sarai subito informato :)
      A presto!

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  7. Ne ho sentito parlare ma non l'ho letto. Il finale, se agghiacciante, non fa per me!

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    1. Difficile non averne sentito parlare, tra libro e film.
      Posso dirti che di certo c'è un lato "forte" in questa storia, ma non è una costante di tutto il libro e si può digerire, te lo dico io che non amo letture troppo cruente e terrificanti.
      Facci un pensierino, magari più in là... Ciao!

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  8. Carissima Maris, l'altra sera ho visto il film "Vita di Pi" su rai4, per caso l'hai visto anche tu? Ho pensato alla tua recensione durante tutto il film, sai, aspettavo la svolta agghiacciante. Diciamo che alla fine avevo capito dove si sarebbe andato a parare: la storia che Pi racconta è bellissima ma non verosimile. Però, pur non sapendo se e quanto rispecchia il libro, il film mi è piaciuto proprio tanto. Oltre al fatto che la scenografia è spettacolare, la storia presenta diversi piani di lettura. Si capisce il riferimento alla selezione naturale fin dalle prime fasi del naufragio e, riflettendo sul finale, io credo che l'autore sottolinei come l'uomo, preda di pulsioni non solo istintive, ribalti il concetto di selezione naturale,nel bene e nel male. Leggerò certamente il libro, fra un po' di tempo, quando avrò dimenticato un po' il film.

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    1. Ciao Manu! Io il film l'ho visto poco dopo aver scritto questo post, un mesetto fa diciamo, quando lo ha trasmesso Rai 3. Mi trovi concorde, è molto bello! E ti dirò che tante sfumature le ho colte anche meglio che non leggendo il libro (cosa che non mi capita solitamente), anche per la bravura degli attori che interpretano Pi da giovane e da adulto, davvero immersi nella parte, credibilissimi e intensi.
      Nel libro troverai qualche episodio in più e qualcuno in meno rispetto al film, ma non voglio anticiparti nulla nè voglio dare anticipazioni a chi legge il post e i commenti magari e non ha ancora nè letto il libro nè visto il film ;)

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