Cara Lilli,
per la consueta rubrica libresca del venerdì ideata da HomeMadeMamma ho pensato di parlarti di un libro che ho approcciato con grande entusisamo e curiosità ma che alla fine mi ha un lasciato un pò l'amaro in bocca: SIPARIO, della regina del giallo (ovvero Agatha Christie).
L'ho letto sul finire del 2012, dopo anni che desideravo farlo e per un motivo o per l'altro rimandavo.
Tra tutti i romanzi di questa che considero (insieme a Michael Ende) la mia scrittrice preferita forse Sipario è quello che mi è piaciuto di meno.
Non che non sia bello, non che sia scritto male, non che abbia una trama banale, no. E' un bel giallo, non ci piove.
E' solo che mi ha appassionato meno degli altri. Eppure credevo il contrario. Cioè, mi spiego meglio: credevo che sarebbe stato uno dei più appassionanti aprioristicamente. Basavo questa mia previsione sul fatto che si trattava dell'ultimo caso di Poirot, il mitico investigatore belga, e che quindi mi avrebbe emozionato maggiormente di altre sue avventure mirabilmente narrate in precedenza (anche se poi in realtà questo romanzo è stato pubblicato nel 1975 ma è stato scritto dalla Christie durante la seconda guerra mondiale).
L'ambientazione non è scelta a caso: tutto si svolge a Styles Court, dove Poirot aveva risolto il suo primo caso nato dalla penna della sua creatrice, addirittura nel 1920. Il cerchio che si chiude, quindi.
Una nota bella è il ritorno del capitano Hastings (voce narrante) figura che mi è sempre piaciuta e che ha accompagnato Poirot nella sfida a tanti criminali, amico fidatissimo e gentiluomo. E proprio a lui ricorre il vecchio e malato investigatore belga per essere assistito durante la soluzione del caso del misterioso pluriomicida "X" di cui Poirot conosce l'identità ma non vuole rivelarla all'amico per non metterlo troppo a rischio.
Lo scopo che Poirot si prefigge è scongiurare che "X" colpisca di nuovo. E stavolta Hastings ha un motivo in più di collaborare con l'amico di sempre, essendo coinvolta nella faccenda anche sua figlia, una giovane un pò ribelle e anticonformista.
Non voglio togliere il gusto di scoprire i dettagli della storia a chi magari desidera leggere il libro, però il mio "amaro in bocca" a cui accennavo all'inizio del post è dovuto ad una sensazione assai curiosa, strana di fronte a questo Poirot così uguale ma anche così diverso dal solito. E non è solo perchè ci viene presentato malato gravemente, praticamente in fin di vita, su una sedia a rotelle. E' stato più un retropensiero che mi ha accompagnato per l'intera lettura e che alla conclusione di essa si è come concretizzato quando ho scoperto tutto l'arcano, svelato anche stavolta dallo stesso Poirot, in una lettera che giungerà postuma al capitano Hastings.
Forse è che Poirot lo avevo sempre immaginato in un certo modo e che questo finale un pò fuori dagli schemi non me lo aspettavo. Una piccola delusione più che altro affettiva, se posso usare questo termine molto poco tecnico. Come se avessi scoperto l'uomo Poirot, quello che è oltre l'investigatore, l'uomo che non necessariamente è ineffabile, ineccepibile, irreprensibile al 100% e quant'altro mi aveva abituato a pensare di lui in precedenza.
Va beh...una recensione un pò troppo basata sull'emozione suscitatami dal libro che non sul libro in quanto tale. Scusa, Lilli. Mi è venuta così!
Chissà chi, come me, ama la Christie (un nome a caso: la 'povna!) come la pensa su questo romanzo... Aspetto di leggere qualche parere!
PS: Che io ricordi Poirot e Hastings non si sono mai dati del tu, mentre in Sipario lo fanno. Forse è successo già in qualche avventura che manca all'appello delle mie letture...o forse è solo la traduzione di quest'ultimo romanzo che ha voluto cambiare la consuetudine? Boh!
per la consueta rubrica libresca del venerdì ideata da HomeMadeMamma ho pensato di parlarti di un libro che ho approcciato con grande entusisamo e curiosità ma che alla fine mi ha un lasciato un pò l'amaro in bocca: SIPARIO, della regina del giallo (ovvero Agatha Christie).
L'ho letto sul finire del 2012, dopo anni che desideravo farlo e per un motivo o per l'altro rimandavo.
Tra tutti i romanzi di questa che considero (insieme a Michael Ende) la mia scrittrice preferita forse Sipario è quello che mi è piaciuto di meno.
Non che non sia bello, non che sia scritto male, non che abbia una trama banale, no. E' un bel giallo, non ci piove.
E' solo che mi ha appassionato meno degli altri. Eppure credevo il contrario. Cioè, mi spiego meglio: credevo che sarebbe stato uno dei più appassionanti aprioristicamente. Basavo questa mia previsione sul fatto che si trattava dell'ultimo caso di Poirot, il mitico investigatore belga, e che quindi mi avrebbe emozionato maggiormente di altre sue avventure mirabilmente narrate in precedenza (anche se poi in realtà questo romanzo è stato pubblicato nel 1975 ma è stato scritto dalla Christie durante la seconda guerra mondiale).
L'ambientazione non è scelta a caso: tutto si svolge a Styles Court, dove Poirot aveva risolto il suo primo caso nato dalla penna della sua creatrice, addirittura nel 1920. Il cerchio che si chiude, quindi.
Una nota bella è il ritorno del capitano Hastings (voce narrante) figura che mi è sempre piaciuta e che ha accompagnato Poirot nella sfida a tanti criminali, amico fidatissimo e gentiluomo. E proprio a lui ricorre il vecchio e malato investigatore belga per essere assistito durante la soluzione del caso del misterioso pluriomicida "X" di cui Poirot conosce l'identità ma non vuole rivelarla all'amico per non metterlo troppo a rischio.
Lo scopo che Poirot si prefigge è scongiurare che "X" colpisca di nuovo. E stavolta Hastings ha un motivo in più di collaborare con l'amico di sempre, essendo coinvolta nella faccenda anche sua figlia, una giovane un pò ribelle e anticonformista.
Non voglio togliere il gusto di scoprire i dettagli della storia a chi magari desidera leggere il libro, però il mio "amaro in bocca" a cui accennavo all'inizio del post è dovuto ad una sensazione assai curiosa, strana di fronte a questo Poirot così uguale ma anche così diverso dal solito. E non è solo perchè ci viene presentato malato gravemente, praticamente in fin di vita, su una sedia a rotelle. E' stato più un retropensiero che mi ha accompagnato per l'intera lettura e che alla conclusione di essa si è come concretizzato quando ho scoperto tutto l'arcano, svelato anche stavolta dallo stesso Poirot, in una lettera che giungerà postuma al capitano Hastings.
Forse è che Poirot lo avevo sempre immaginato in un certo modo e che questo finale un pò fuori dagli schemi non me lo aspettavo. Una piccola delusione più che altro affettiva, se posso usare questo termine molto poco tecnico. Come se avessi scoperto l'uomo Poirot, quello che è oltre l'investigatore, l'uomo che non necessariamente è ineffabile, ineccepibile, irreprensibile al 100% e quant'altro mi aveva abituato a pensare di lui in precedenza.
Va beh...una recensione un pò troppo basata sull'emozione suscitatami dal libro che non sul libro in quanto tale. Scusa, Lilli. Mi è venuta così!
Chissà chi, come me, ama la Christie (un nome a caso: la 'povna!) come la pensa su questo romanzo... Aspetto di leggere qualche parere!
PS: Che io ricordi Poirot e Hastings non si sono mai dati del tu, mentre in Sipario lo fanno. Forse è successo già in qualche avventura che manca all'appello delle mie letture...o forse è solo la traduzione di quest'ultimo romanzo che ha voluto cambiare la consuetudine? Boh!
<< En bien, amico mio, c'è del lavoro da fare.>>
<< Del lavoro? E dove?>>
<< Qui.>>
Lo guardai.
<< Un momento fa mi hai domandato per quale motivo sono venuto a Styles. Avrai notato che non ti ho risposto. Lo faccio adesso. Sono qui per dare la caccia a un assassino.>>
Tornai a fissarlo, sbalordito. Per un attimo pensai che vaneggiasse.
I venerdì del libro su altri blog li trovi QUI.
Cara Maris sono sempre i racconti che ci fanno stare attaccati al TV per vedere il finale.
RispondiEliminaCiao e buona giornata.
Tomaso
Ciao Tomaso! Io amo i racconti polizieschi, mi regalano molte emozioni.
EliminaBuona giornata anche a te!
Dolce amica, mi devo assolutamente preparare un post per partecipare ai Venerdì del Libro. Mi piace troppo! Il guaio è che la giornata non so mai come andrà per cui non riesco ad essere costante. Io adoro i gialli e di Agatha Christie ho letto qualcosa, ma poco (Dieci piccoli indiani, ad esempio, bello). Questo non lo conoscevo, lo cercherò per commentarlo con te. Adesso sto leggendo un romanzo ambientato nel 1200, di un nuovo autore...sto aspettando il colpo di scena...! Un bacio tesoro e buona giornata!! Oggi da me neve...ha smesso da poco, meno male...
RispondiEliminaRos potresti anche programmare il post...cioè scriverlo quando hai tempo e programmarne la pubblicazione per il venrdì, non credi? Io giusto con l'appuntamento di oggi ho fatto così, cioè ho scritto ieri il post, perchè il monello dormiva e la monella era all'asilo ed ero libwera, e stamattina alle 7 era online, puntualissimo!
EliminaDella Christie devi assolutamente leggere più di quanto non hai già fatto, merita tutta l'attenzione del mondo!! Anzi, io devo finire di leggere quei romanzi suoi che mi mancano.
Comunque, si: Dieci Piccoli Indiani è un capolavoro :-)
Poi parlerai sul tuo blog di questo libro che stai leggendo adesso? mi raccomando!
Un pò di neve anche da me stamattina presto, ma ora solo freddo e grigiume.
Bacio!
Io li programmo già e non riesco sempre a postare quando voglio. Il mio lavoro è imprevedibile ma sono intenzionata a partecipare! Hai ragione, la Christie è bravissima... Certo che parlerò del libro che sto leggendo. Spero di riuscire a darci dentro nel fine settimana (che per me inizia domani). Oh, quanto mi piace stare quì da te :-)!! Ti abbraccio forte, amica mia, e baciami i bimbi.
EliminaAllora dai, può darsi che qualche venersì ce la fai! Tanto non si è mica obbligati a farlo tutti i venerdì, io stessa che di solito partecipo, ogni tanto ho saltato qualche appuntamento...e c'è chi partecipa una volta ogni tanto, quindi...sei libera di regolarti come vuoi ;-)
EliminaGrazie carissima Ros, sono felice che il mio blogghino sia per te un posto accogliente e familiare :-)
Baci e buonissima domenica!!
Ciao,
RispondiEliminaa me è proprio il finale che mi ha lasciata soddisfatta.
:)
Della signora Agatha ne ho una cinquantina, e mi son piaciuti tutti!
Un po' come Simenon, sono autori su cui puoi sempre contare...
:)
Buona lettura
Barbara
Vedi come si possono provare emozioni diverse pur di fornte allo stesso libro? Che bello che sia così :-)
EliminaPerò voglio ribadire che questo romanzo mi è piaciuto, eh! Solo un pò meno degli altri letti della Christie finora.
Di Simenon invece (faccio mea culpa) non ho anocra mai letto nulla. Rimedierò presto o tardi.
Buona lettura a te, cara!
col fiato sospeso fino alla fine... baci cara!!!
RispondiEliminaE' sempre così con i romanzi della Christie :-)
EliminaBuon fine settimana!
Grande scrittrice.
RispondiEliminaAssolutamente si!
EliminaMaris ma lo sai che io adoro Agatha fin dalla tenera età di 13 anni? Ho divorato tantissimi dei suoi libri, il primo che ho letto è stato "Dieci piccoli indiani"...come non amarla quindi? Da lì è iniziata la nostra unione infinita, ho anche letto la sua biografia e mi sono appassionata alla sua vita, una donna magnifica.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Ecco...la biografia della Christie mi manca! La troverò e la leggerò.
EliminaBello avere passioni in comune :-)
Bacioni!
Eccomi all'appello! ;-) Allora, premetto che concordo con te sul fatto che Sipario sia un libro strano. Sicuramente dal punto di vista dell'intreccio poliziesco non dei migliori, sono d'accordo. Però, un po' come quello di cui avevo parlato io la scorsa settimana, lo trovo interessante come romanzo, anche perché (al di là delle dichiarazioni pubblicitarie della Christie) rivela tutta la peripezia, ma anche la voglia di gigioneggiare dell'autrice scaltrita. E poi mi piacciono alcuni riferimenti classici che ci sono dentro, così come certi giochi di interpretazione letteraria. Insomma, una prova atipica ma per me valida, anche se non tra le mie preferite in assoluto.
RispondiEliminaps. la questione del "tu" in realtà è, banalmente, figlia di altre traduzioni italiane!
Sapevo che non saresti mancata ;-)
EliminaA parte tutto il resto che hai scritto con cognizione di causa, devo dire che "gigioneggiare" è un termine che si, ci sta proprio bene parlando di questo libro: brava come sempre la 'povna!!
Non mi deludi mai :-)
PS: lo supponevo, il fatto del "tu"...
mi aggancio qui, perchè oltre alla tua recensione emotiva (che mi interessa molto, perchè anche io mi affeziono ai personaggi) mi incuriosiva il parere de "l'esperta" :) e almeno sulla questione traduzione ero sicura.
EliminaIo passo, ho arrettati precendenti per la cara AC, che per me come dicevo a povna è un ricordo del liceo.
buon week end!
ps: complimenti per la monella che fa il bis :)
Cara Cì, lo so che anche tu ti affezioni ai personaggi e che scrivi recensioni con largo spazio alle tue emozioni e sensazioni suscitate dalla lettura :-)
EliminaAvrai fatto una scorpacciata di Agatha Christie al liceo ;-)
Buon fine settimana a te e grazie per il pensiero alla monella!
Amo tutto ciò che è "giallo" (a dire il vero non solo "libresco").
RispondiEliminaPoirot e Agata sono da sempre tra i prediletti anche se, alla lettura, ho spesso preferito la versione film.
Questo non l'avevo ancora avuto tra le mani!
alessandra
Davvero hai preferito i film ai libri? Io invece, pur amando varie trasposizioni cinematografiche di romanzi della Christie (vedi su tutte "Assassinio sull'Orient Express" di Sidney Lumet con un cast d'eccezione), ho sempre comunque prediletto i libri: niente secondo me rende bene, fino in fondo l'idea che vuole trasmettere l'autrice...se non l'autrice stessa nel suo libro ;-)
EliminaQuesto qui comunque pur non essendo tra i miei preferiti va letto senz'altro da chi ama i gialli.
Ciao!
Ho cominciato il 2012 con un giallo di Agata Christie, 10 piccoli indiani, e mi era piaciuto molto, mi ero ripromessa di leggere altri suoi libri, ma fino ad ora non ce l'ho fatta.
RispondiEliminaI libri che voglio leggere sono sempre 2'000 in più di quelli che riesco effettivamente a leggere, ma tu con questo post me l'hai fatta ritornare in mente, la prossima volta che andrò in biblioteca a fare scorta ne inserirò uno di questa grande scrittrice sempre attualissima.
Si, dai! Non perdere l'occasione e appena puoi fiondati sulla produzione della Christie.
EliminaIo personalmente ti consiglio innanzitutto "Il Natale di Poirot" e "Tre topolini ciechi", ma anche "Due mesi dopo" oppure "Non c'è più scampo" o ancora "Poirot e la salma" o "Fermate il boia"....e potrei continuare :-)
Abbiamo letto da poco in classe un estratto di un racconto giallo di Agata Christie e devo dire che piace molto ai ragazzi!
RispondiEliminaIo ho iniziato a leggere questa grande autrice proprio nell'adolescenza e non l'ho più lasciata :-)
EliminaGrazie di cuore Maris!!! come vedi dopo la mia lunga assenza ci ho riprovato con il mio blog personale ed anche con quello del GdL... ma tenere le redini di tutto è molto difficile. Ho cercato di rinnovarmi, ma il tempo per seguire tutto è sempre meno; come vedi non riesco neppure più a commentare sul blog delle amiche :(
RispondiEliminaCerto ringrazio te e tutte le altre ragazze che ogni mese partecipano attivamente alle letture, ma io sono la prima che riesce a leggere solo un libro su tre!!! Ok, bando alle delusioni e mi rimbocco le maniche ancora per il prossimo semestre! Grazie per le tue parole!!!
Eri, non ringraziarmi...io faccio solo quello che mi sento e scrivo solo ciò che penso!!
EliminaRimbocchiamoci le maniche insieme, dai!
Ti abbraccio.
Ma lo sai che io non ho mai letto nulla di questa famosa scrittrice? Dovrò rimediare prima o poi!
RispondiEliminaDevi per forza!!! A parte gli scherzi, ricordo che tu leggi volentieri thriller e polizieschi, quindi non puoi farti mancare qualcosa della Christie, sono tutti gialli ben scritti, con personaggi che restano scolpiti in mente e storie congegnate alla perfezione fin nei minimi particolari.
EliminaAhimè mai letto nulla della Christie. Mi rifarò!
RispondiEliminaBuon weekend Maris,
Miky
Come detto sopra a Stefania...DEVI leggere qualcosa assolutamente!!!
EliminaBuon weekend a te, cara!
Carissima!
RispondiEliminaio A D O R O Agatha Christie! credo d'aver letto tutti i suoi gialli quando avevo 16-17 anni ... caspita se ne sono passati di anni (più di 20!! ahhhhh!).
Poirot mi piaceva molto ma il mio cuore batteva per Mrs. Marple!
mi ha fatto venir voglia di rileggerla!!!!
un bacione e buon weekend!
Ma dai, che bellooooooo!!! Una passione che ci accomuna :-)
EliminaIo però preferisco un pizzico in più Poirot ;-)
Rileggi, rileggi prima che puoi!
Bacio!
Anche per me la signora la Agatha è un lontano ricordo e poi non mi sono più dedicata al genere giallo!chissà che non riprovi e ci trovi più gusto di quando ero giovane?
RispondiEliminabuona domencia carissima Maris!
Allora è un ricordo da rispolverare senz'altro ;-)
EliminaBuona domenica a te, Fede, e un bacione!!
Poco appassionata di gialli, ma la tua recensione così personale ed emotiva mi ha stregato. I libri cosa sono se non emozioni?
RispondiEliminaVerissimo! E' proprio l'emozione, anche non necessariamente positiva o gioiosa, che io cerco in un libro.
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