Cara Lilli,
eccoci ad un nuovo appuntamento con HomeMadeMamma e quindi con la lettura.
Oggi
ti parlo di un libro che mi è molto piaciuto, comprato dalla
sottoscritta per l'irrisoria cifra di € 0,60...proprio così! Giuro!! E'
edito dalla Giunti, fa parte della collana Astrea Pocket, è stato
stampato nel 1999 e conta 316 pagine. Dove l'ho preso? Su Amazon.it c'è
una sezione dedicata ai libri in vendita con sconti del 55%: si tratta
delle Offerte Remainders, ossia "libri
nuovi ma provenienti dalle eccedenze di magazzino o dagli stock di
copie invendute dagli editori che potrebbero presentare segni di
vecchiaia sulla copertina". Fantastico, no? Il mio acquisto era in buone condizioni, devo dire.
Premesso
questo, ti dico che il romanzo in questione è YOLANDA LA BUGIARDA di
Julia Alvarez, autrice di origine dominicana, trapiantata negli USA che
non avevo mai sentito nominare, nella mia somma ignoranza!
E'
un romanzo piuttosto singolare: la protagonista, Yolanda, detta Yo (che
guarda un pò è una scrittrice nata nella Repubblica Dominicana e poi
trasferitasi negli Stati Uniti con la famiglia, in fuga dal regime
dittatoriale) ci viene presentata da più voci narranti.
Tutto
parte dalla pubblicazione di un suo romanzo che manda su tutte le furie
i suoi familiari che si riconoscono nei personaggi della storia,
esposti alla curiosità e ai commenti della gente.
Come
"vendicarsi" di questa parente sfacciata? Ecco che madre, sorelle,
cugine, ma poi anche ex fidanzati, amiche, domestici, decidono di dire
la loro, di raccontare aneddoti di vario genere su Yolanda, la quale si
porta dietro fin da bambina l'etichetta di "bugiarda" perchè ha sempre
avuto il pallino di inventarsi storie.
Il
risultato è il ritratto di una donna originale, generosa, testarda ma
anche sensibile, insicura, con un'irrequitezza interiore che viene a
galla periodicamente.
Il
capitolo più bello per me è stato quello finale, in cui Yolanda viene
"raccontata" da suo padre, che è la persona che si mostra forse più
comprensiva e più vicina con l'animo alla figlia, dandole una sorta di benedizione che sembra riabilitare, ovemai ce ne fosse bisogno, la figura di questa donna così particolare.
Questo romanzo l'ho
letto senza fretta, in alcuni giorni, gustandomi uno ad uno i vari
capitoli che hanno il pregio di essere collegati tra loro da un filo
conduttore (Yo) e allo stesso tempo sono anche un pò racconti "finiti",
sono storie nella storia insomma.
<<Di
tutte le mie figlie, quella che ho sempre sentito più vicina è Yo. Mia
moglie dice che è perchè siamo molto simili, e quando lo dic esi piccha
il pugno sulla testa. Ma non è per questo che io mi sento più vicino a
Yo. Lei mi guarda, e so che mi può vedere indietro nel tempo, da quando
ero un ragazzino in pantaloni corti e alzavo la mano in quella scuola
fatta di legno di palma. [...] Perchè ho avuto la grazia - e a volte la
disgrazia - di avere una bambina che capisce i segreti che serbo in
fondo al cuore. Non dovrei dire più bambina, perchè è una donna adulta
che comincia già a preparasi. Adesso quando mi guarda riesce a vedere la
buca scavata di fresco nel cimitero di montagna vicino al villaggio
dove sono nato, il baluginio del fiume fra gli alberi.>>
I venerdì del libro su altri blog (elenco ina ggiornamento progressivo...)
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